Recensioni per
Messinscena
di ChiaFreebatch
Ok io, lo so che sono in ritardo con l'altra recensione, ma CAZZO! |
Ciao cara^^ |
Ma io non voglio che il prossimo sia l'ultimoooo!😭 La leggerei all'infinito questa storia! Anche perché ad ogni capitolo diventa più appassionante, quindi: tutta colpa tua.😉 |
Tu pensavi che non recensissi (oddio è una parola italiana? Va beh in caso è elenese LOL) e invece eccomi qui. |
Certo che, se è vero che Anderson è il seriale killer, dal punto di vista della spettacolarità del racconto giallo, hai svelato, sul tavolo da gioco, un poker d'assi. Infatti, secondo me, una piccola, giusta dose di OOC, può aprire la strada a risultati narrativi nuovi e molto interessanti. Il personaggio di Anderson, a mio avviso, da quello che si é potuto vedere soprattutto in TEH, ha dei lati nevrotici oscuri che potrebbero tranquillamente essere sviluppati in un'identità dalle tendenze agghiaccianti. |
Ma ciao! |
Ciao, come dicevo anche ieri secondo me hai fatto bene a dare spazio al caso in questo capitolo e a concentrare il prossimo su Sherlock e John. In questa maniera hai avuto modo e tempo di concludere una faccenda che non è tanto complessa e intricata (non come i gialli solitamente sono), ma che è stata molto impegnativa dal punto di vista umano. Il fatto che il colpevole sia Anderson apre alcuni scenari molto interessanti, non si sa ancora quella che è la ragione, ma certamente l'idea che possa essere lui sconvolge tutti quanti. A iniziare da Sherlock e John, che sicuramente non lo ritenevano un amico, né un valido poliziotto, ma di sicuro credevano che ci si potesse fidare come persona (anche se bullizzava Sherlock al punto tale da far scattare John). Insomma un conto è sopportare poco qualcuno, un altro è ritenerlo capace di non uno, ma più omicidi brutali. Non penso che Anderson fosse un amico stretto per Greg, ma è comunque un collega. Un suo sottoposto, un uomo di Scotland Yard. Fare una scoperta del genere io credo abbia profondamente ferito Lestrade, oltre che deluso e fatto arrabbiare in quel modo molto forte che si può vedere per tutto il capitolo. Credo che Lestrade si senta sconfitto e forse anche in parte responsabile per quanto successo, perché è un collega poliziotto che non ha soltanto ucciso delle persone in maniera seriale, ma che ha rapito e quasi ammazzato il suo compagno. Insomma i sentimenti che gli fai provare li ho trovati, per quanto drammatici, davvero molto credibili. Mi è piaciuto insomma. |
Ciao cara!! |
Allora: forse l'ho già detto ma... questa storia è meravigliosa. È una splendida Johnlock, arricchita mirabilmente con la Mystrade, in cui però il colore dominante è il giallo! Non so come fai, è fantastico. Sono più presa dalla trama crime che da quella sentimentale! Così i momenti romantici sono come bellissime decorazioni su una torta deliziosa. È un capolavoro, Chia, davvero. |
Buona sera tesoro^^ |
Sto iniziando a recuperare i capitoli che mi ero persa, inutile dire che questa storia mi sta prendendo sempre di più! John e Sherlock sono due pasticcini, nel momento in cui John gli stava scostando il ciuffo ho tenuto il respiro anch'io! Mi è piaciuto quel loro mini-litigio, dai ci stava tutta la domanda di John. Sherlock potevi anche chiarirla una volta per tutta la questione, bastava un "John non sono omofobo perché mi piace il batacchio". Ecco poi se avessi aggiunto "il tuo" era ancora meglio!! No seriamente la storia è molto bella, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. A presto, un bacione cara!! |
Sono in un ritardo pauroso, ma sai che settimana infernale ho passato. Non potevo però procrastinare questa mia recensione, anche se non so se riuscirò a fare anche l'altra che mi manca in giornata. Non perchè l'altra storia mi interessi di meno, perchè spero tu SAPPIA quanto NON è così, e quanto io BRAMASSI QUELLA storia. Spero tu lo sappia, e se non fosse stato così ora lo sai. |
In questo capitolo il caso viene messo temporaneamente, salvo per una breve ripresa nella parte finale in cui ci mostri quello che è un (possibile) bel colpo di scena. Ma prima di arrivare a questo vorrei parlare del resto. Sì, perché sono gli intrecci dei rapporti tra i personaggi a venire fuori in maniera molto forte. Prima di tutto, Mycroft. L'avevamo lasciato con la consapevolezza che fosse vivo, ma senza sapere se se la sarebbe cavata o meno. Non potevo dire di avere la certezza che si sarebbe ripreso come poi invece è successo, specialmente perché non sapevamo bene cosa gli era stato fatto. Comunque sono felice di vedere che ha recuperato, almeno fisicamente. Anche se dovrà patire degli strascichi di ciò che è successo, ed è questo che ho trovato realistico. Lo vediamo riprendersi e poi avere una ricaduta, cosa che probabilmente succederà anche in futuro. Per quanto doloroso sia il vederlo stare male, mi è piaciuto perché la sua condizione scatena una serie di scene che personalmente ho adorato. Anzitutto Greg, che pur essendo distrutto dal dolore e preoccupato per l'uomo che ama, trova anche la forza di dire in faccia a John quello che pensa da tempo ovvero che è innamorato di Sherlock. Sembra una situazione poco opportuna nella quale sputare fuori una frase del genere, ma in effetti Greg sembra molto incline a tenersi dentro le cose. La sua sembra quasi una frase detta più per istinto, perché è in una situazione delicata, preoccupato per Mycroft e allora non riesce a tenersi dentro niente. Mi è piaciuto e mi è piaciuta anche la reazione di John. Che prima tenta di negare e si guarda intorno perché teme che Sherlock li abbia sentiti, ma poi si ritrova ad ammetterlo perché ormai non lo può più negare nemmeno a se stesso, figurarsi a Lestrade che sembra esserne tanto sicuro. |
Il dottor Patrick... Dempsey? XD Ah, Chia! Non basta sia una storia bella e coinvolgente, una vera crime con tanto di colpi di scena e suspence da brivido... anche le piccole perle sparse qua e là! Sei unica! |
Questo è decisamente un gran bel capitolo, denso di emozioni, sentimenti ma anche carico di tensione. Infatti hai impresso un impulso notevole anche alla "parte gialla" della storia, gettando il seme del dubbio sul fatto che il serial killer possa addirittura essere qualcuno che noi conosciamo: Anderson ed il filamento trovato nella sua auto è un vero e proprio colpo di scena che accende un via vai di sguardi e cenni tra John e Sh, che tu hai ritratto in modo notevole, facendoci partecipi della tensione e, soprattutto, dell’immediata complicità ed empatia che legano i due di Baker Street. |