Recensioni per
Oltre l'inganno
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 81 recensioni.
Positive : 81
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/09/21, ore 23:09

Fiù! Povero Loki! ^^'
In realtà dovrebbe essere 'povera Sigyn', dato che il travaglio è stato lungo e pericoloso. Quasi quasi mi aspettavo una tua nota sul parto cesareo presso le antiche popolazioni nordiche! ^^
Noi, però, seguiamo tutto dal punto di vista di Loki (per fortuna! Altrimenti non ce l'avrei fatta). >.<
Questo Loki non è solo umano, ma è 'comune', è un uomo che ha paura, per una volta, per la donna che ama e la loro bambina.
Loki ha fatto grandi cose e grandi sbagli e teme che, per punire lui, siano punite loro, fa un esame di coscienza, in un certo senso, a modo suo, naturalmente... e per fortuna ha accanto Thor.
È stato bello vederlo affrontare questo passaggio delicato e profondamente intimo, che l'ha reso più uomo e meno (anti)eroe.
In questa storia non c'è spazio per il dio degli inganni, per la sua grandezza e le sue imprese, anzi, sono un fardello.
Credo che sia la storia in cui l'hai reso, in assoluto, più umano e uguale a qualsiasi altro uomo nella sua stessa situazione.
Alla prossima e... beh, benvenuta Sonje! ^^

Recensore Veterano
12/08/21, ore 22:50

Buona sera cara Shilyss, come previsto sono tornata in tempi rapidi, perché trovo questa raccolta davvero bella da leggere.
Questo capitolo era partito con Loki e Thor e pensavo fosse, analogamente al precedente, incentrato nel rapporto familiare col fratello, come nel primo lo era col padre, invece, a parte alcune scene e delle battute che ho trovato davvero divertenti (e piuttosto contemporanee e IC coi personaggi dei film) si parla del rapporto fra Loki e Sigyn, o meglio ancora di tutta una serie di riflessioni che Loki fa su se stesso e sul suo rapporto con Sigyn, su ciò che lo ha scaturito, su cosa si basa e sulle conseguenze che genererà. Loki qui fa una specie di ammissione di colpa, dei suoi limiti e responsabilità come uomo (dio) e come marito.
È una sorta di dichiarazione a Sigyn, senza dichiarazione.
Mi sono piaciuti anche in questo caso, gli aspetti più prettamente filosofici che scaturiscono dalla riflessione. Tipo il fatto di non poter pregare per un esito, sia perché non ritenga di essere meritevole di particolari favori, sia perché profondamente conscio dell'ineluttabilità della vita, che andrebbe presa così com'è, con le sue regole.
Inoltre mi ho apprezzato quel suo stare in apprensione per lei e la figlia, quel suo oscurarsi nel pensiero, una volta tanto, perché troppo preso da loro.
Hai mostrato un lato più umono e meno divino di Loki, che alla fine appare come un padre qualsiasi, in un modo davvero efficace e bello da leggere... Persino dolce, oserei dire.
Brava, bel capitolo.
A presto

Recensore Master
24/02/19, ore 17:00

Ciao tesoro, eccomi per la recensione dello scambio libero di oggi...
sono davvero felice di aver scelto questa raccolta di shots, perchè se la scorsa mi era piaciuta, questa si è rivelata ancora più adorabile e l'ho preferita fin da subito. Preferita perchè ho amato molto il rapporto che hai delineato fra Thor e Loki, mi sembra molto calzante, molto serio, molto reale; davvero le cose potrebbero essere così, andare così, e mi piace come questi due, seppur incredibilmente differenti sotto molti aspetti, siano in realtà molto più simili fra loro di quanto pensino, e che soprattutto che Thor abbia scelto di recarsi da Loki per stargli vicino e in qualche modo infondergli un po' di coraggio e un po' di rassicurazione. Questo cameratismo fra loro è un aspetto che apprezzo sempre molto nelle tue storie. Mi piace perchè ha una base solida che deriva da un passato condiviso, da momenti di odio intercorsi fra i due a momenti di puro affetto, anche se sempre nascosto, mai veramente detto. Mi piace molto anche l'introspettività che dai ai tuoi personaggi, tutti, nessuno escluso. Ovviamente in particolar modo quella di Loki, perennemente diviso fra due personalità, perennemente nel caos, di cui porta il divino compito. Ho trovato particolarmente azzeccata anche la scelta di delineare Sigyn come la donna forte di cui Loki ha bisogno, di cui un re o un combattente, di sicuro un leader, ha bisogno: con un forte carattere ma con un cuore grande, ben consapevole di chi ha sposato e pronta, se non a capire, quantomeno ad accettare le scelte passate (e presenti e future) del marito, perchè è questo che si richiede a una regina, a una donna che deve combattere a sua volta, spronare, motivare, accogliere. Davvero un bellissimo personaggio <3 Complimenti! Così come complimenti per gli stralci di vita passata che inserisi e che vedono coinvolti Loki e Odino, Loki e Thor, Loki e Frigga; piccoli attimi che fanno capire chi sia questo tuo re degli inganni e da dove provenga, cosa abbia vissuto e come sia arrivato fin lì.
Sono, inoltre, davvero curiosa di scoprire se nelle tue shots future ci saranno dei momenti dedicati anche a padre e figlia, che tanto non vedo l'ora di leggere <3
Non mi dilungo oltre sulla tua solita bravura, perchè ormai già sai <3
A presto <3 <3 <3
Alice

Recensore Master
20/11/18, ore 12:36

Una storia davvero densa di pathos! All'inizio mi sembrava partita in tono minore, una semplice battaglia di Asgardiani in cui Loki e Thor fanno a gara su chi è più bravo, più coraggioso ecc... ma poi arriva quel messaggio misterioso e inaspettato sul travaglio di Sigyn, qualcosa di tanto sconvolgente da spingere Loki ad abbandonare la battaglia per raggiungere la moglie (e qui mi è piaciuto molto Thor, che con il suo solito modo un po' rozzo incita il fratellastro a correre subito da Sigyn, sebbene fino a quel momento fosse stato dubbioso su quel loro matrimonio). E la suspence è data dal fatto che tu non dici subito cosa c'è scritto su quel messaggio!
Ed è molto doloroso il ricordo di Loki, quando scopre, ancora bambino, che il suo destino sarà quello di scatenare il Ragnarok... santo cielo, come può un ragazzino portare un peso simile? Le parole di Frigga sono state dolci e sagge, ma per un bambino... oddio, anche per un adulto, ma per un ragazzino in particolare... significa la fine di tutti i sogni e delle imprese che aveva fantasticato insieme a Thor. Mi è sembrata una cosa straziante e Loki ha avuto non poco coraggio ad andare avanti comunque, a reagire dopo una simile profezia... ha reagito a modo suo, magari, ma ha già fatto tanto. Una cosa del genere spegne ogni speranza, distrugge ogni sogno, non riesco nemmeno a immaginare quanto terribile possa essere...
Poi ritorniamo al presente con l'angoscia e la preoccupazione per Sigyn e la loro bambina e lui, il Dio degli Inganni, che può manipolare tutto a suo piacere, prova l'abisso più cupo del dolore perché non può fare niente per loro. Ha potuto sempre fare tutto ciò che voleva ma non può intervenire per salvare le persone che ama... e anche questo dev'essere straziante, mi fa pensare ancora di più a quanto sia forte Loki a resistere a tutto questo, a quante cicatrici porti nel cuore e riesca comunque a ripartire sempre da capo. Non si sente nemmeno degno di implorare pietà per Sigyn e la bimba, perché lui è sempre stato privo di pietà. Non ha la minima consolazione e nemmeno la presenza finalmente affettuosa e confortante di Thor riesce ad aiutarlo, Loki può solo tormentarsi e pensare che la morte di Sigyn e di sua figlia sarà la punizione per tutto ciò che lui ha fatto... Eppure, anche in questi momenti, Loki resta sempre Loki. Ha lasciato Sigyn prossima al parto anche se lei lo avrebbe voluto accanto, ha preferito andare a combattere, e adesso anche questo lo tormenta, anche se comprende che questa è la sua natura e che nemmeno Sigyn ha mai pensato di poterla cambiare.
<<“Sono un principe di Asgard, un grande guerriero,” lo ignorò Loki proseguendo, “ma queste mie abilità, conoscenze, capacità, intuizioni e poteri non mi servono assolutamente a niente, adesso. Non posso fare altro che aspettare inerte che quella porta si apra e dicano che non c’è stato niente da fare. Ecco il mio retaggio, fratello: il caos, la distruzione, la morte. Aveva ragione nostro padre e tu non avresti dovuto liberarmi.”>> Questa frase di Loki mi ha colpita particolarmente e mi ha fatto pensare che, nel profondo, lui coltivi un senso di inadeguatezza e una volontà di autodistruzione, che si senta meritevole delle punizioni peggiori, che si reputi un mostro molto più di quanto non sia davvero e che si comporti spesso peggio di quanto potrebbe perché alla fine si sente inutile, maledetto, e vuole che gli altri lo odino e lo temano perché è ciò che merita. E' un'analisi così profonda e complessa della psicologia di Loki che mi sconvolge, sei stata bravissima a cogliere queste caratteristiche e a saperle descrivere con tanta precisione da farmi vivere la sua stessa angoscia e da farmi empatizzare totalmente con Loki.
E poi il finale, talmente lieto e dolce da farmi piangere per la commozione e perché anch'io mi ero sentita tanto in ansia durante l'attesa! Sonje nasce, lei e Sigyn stanno bene e c'è solo spazio per la gioia, per l'incredula commozione di un Loki che non sa nemmeno bene cosa prova, per le battute scherzose di Thor, per la simpatica e affettuosa presa in giro di Sigyn nel vedere il suo "eroe" addormentato al termine di quella lunga fatica.
Una storia bellissima, indimenticabile, di cui ho vissuto ogni istante come se fossi lì, come se Loki e Sigyn e Sonje fossero i miei parenti...
Un capolavoro, la tua bravura nel far entrare i lettori nel vivo della storia e nel cuore dei personaggi è impressionante... veramente fantastica!
A presto!
Abby

Recensore Junior
29/03/18, ore 14:32

No, non sono morta.
O, almeno, lo spero.
Magari questa è una lettera del mio fantasma che, non resistendo all'impulso di recensire, si è rifatto vivo anche se sono ufficialmente morta di stanchezza. Eheheheh
Scusa il ritardo.
Adesso, tornando al capitolo: ho avuto i brividini per il tutto il tempo della lettura.
Ti ho sempre detto che mi piace moltissimo come caratterizzi i personaggi e credo non ci sia complimento migliore se non dirti questo: non avrei immaginato mai, prima di adesso, di vedere un Loki padre. Nel senso, non che la mia mente contorta non lo avesse immaginato ma tu, con il tuo capitolo, gli hai dato profondità e consistenza. Era lui, era proprio lui, Loki, padre e Asi disgraziato e furbissimo.
E' sempre lui, vivido nelle tue parole.
Quindi grazie per questo prezioso scritto.
Aspetto con ansia i prossimi, tutti i prossimi :D
Buona Pasqua cara scrittrice !
Avareil

Recensore Master
21/03/18, ore 12:59

Cara Shilyss,
quanto sei stata capace, in questo episodio!
Innanzitutto, hai dato prova di saper scrivere in maniera maschia e sanguigna della fiera indole guerresca (e, volendo, anche guerrafondaia) del nostro Loki ed hai saputo plasmare in modo vivido e plastico insieme la danza dei due Campioni di Asgard. Mi sono beata dell'azione, delle considerazioni belliche, dell'atmosfera soldatesca.
Altro tuo punto forte è la caratterizzazione del tuo Thor, un uomo maturo, psicologicamente e sentimentalmente, che sa valutare con decisione romana, senza inutili sofismi, azioni da compiere e presenza propria da spendere. E' una figura solida, che non stanca perchè, come nel Canone, non gli hai negato quella bonaria stolidità che i maschi sempre hanno, quando sono tra i loro pari. Questo Thor non ha più nulla da dimostrare e, conscio di sè, può anche canzonare se stesso e lil ben più sofisticato e rarefatto fratello.
Ed eccoci ad un'altra potentissima freccia della tua faretra: il rapporto di fratellanza che lega il Dinamico Duo. E' plausibile, polemico, virile, cameratesco, esilarante, serio. Odino ne sarebbe stato contento.
E cosa dire del puntuale spaccato psicologico che hai fatto di Loki, dei suoi molti volti, delle sue sottili sfumature critiche e della percezione che egli ha di se stesso? Da manuale, poi, è la sua presa di coscienza della paternità. Bellissima!
Infine, continuo a nutrire molta simpatica empatia per Sigyn, che è e continua ad essere il valore aggiunto delle tue storie: è una donna moderna, consapevole, molto coraggiosa, fine consorte di un uomo duttile eppure granitico nei suoi propositi. Ne hai fatto un personaggio umanissimo con cui è piacevole intrattenersi.
Tacerò sulla magnifica descrizione del Caos che hai fatto in questo episodio: denota un animo poetico, maturo, ricco e dai colori cangianti.
E, per concludere, non vedo l'ora di leggere delle avventure del tenero fagottino, che già tiene in scacco papà e zio!

Recensore Junior
21/03/18, ore 10:52

Ciao!
Allora ti lascio questa recensione scrivendo di getto appena finito di leggere, quindi abbi pazienza se salto un pò qua e un pò la!:)
mi è piaciuto molto lo spaccato che hai fatto della vita famigliare che Sigyn e Loki hanno condiviso in quei pochi mesi e come sempre la consapevolezza che anima Sigyn. Sapeva chi era Loki quando si è innamorata di lui e lo ha scelto, e non si aspetta ingenuamente che lui cambi solo perchè adesso è suo marito, ma lo accetta con tutti i suoi lati più spiacevoli e oscuri.
Bello anche perdersi nei meandri dei pensieri di Loki, che schiacciato dal senso di impotenza, prova forse per la prima volta un sentimento che se non è rimorso, ci si avvicina molto. Non certo per quello che è o che ha fatto in passato, ma perchè il prezzo da pagare per amare il Dio dell'Inganno questa volta potrebbe rivelarsi veramente troppo alto. E allora si ritrova a pensare che forse sarebbe stato meglio se Sigyn non l'avesse mai amato. E posso immaginare la rabbia di Sigyn se mai Loki avesse il coraggio di confidarle questo pensiero!
E bello il ruolo che hai riservato a Thor, che nonostante tutto, nonostante quel passato che non potranno mai cancellare, in questa occasione torna ad essere quel fratello maggiore che Loki per molto tempo non ha voluto riconoscere.
E mi ha colpito molto anche come hai scelto di rendere Loki lucido e sincero con se stesso quando riconosce con consapevolezza assoluta, che niente sarà mai più come prima - Che lui non è già più quello di prima - nell'istante esatto in cui tiene tra le braccia la figlia appena nata.
E vederlo crollare addormentato sulla poltrona, sotto lo sguardo amorevole di Sigyn mi ha fatto una tenerezza infinita.
PS: sappi che la battuta di Loki “I miei non si rialzano,” mi ha fatto scoppiare a ridere da sola come una pazza in mezzo all'autobus, dove stavo gustando la storia stamattina, rimediandomi occhiatacce dai vicini di posto!^^