Ordunque,
No, aspetta, posso spiegare.
LO SO che hai pubblicato una cosa come tredicimila anni fa (diciotto giorni sono uno sputo in faccia alla coscienza di chiunque), ma IN REALTÀ è capitato che il mese scorso ho recensito preso (prest…ino. Prestello. Prestish. Insomma, prima del solito) e poi al 20 di marzo ero lì a ricaricare ossessivamente la pagina alla ricerca di un aggiornamento. Ho fatto troppo presto e non riuscivo più a resistere quindi mi sono detta: non recensire subito, lascia passare un po’, se no non ti passa più. OLTRETUTTO ero riuscita a leggerla proprio l’1 aprile verso le 3:30 (non di notte? Chi sono io, che ne ho fatto della vera Emma? Non preoccuparti, sto recensendo di notte e quindi tutto è tornato alla normalità). Dicevo, l’ho letta di pomeriggio, e tu speri che mia sorella abbia scampato il pericolo di io che rido come una scema? NO! (spero che questi intermezzi di vita familiare ti facciamo quantomeno, se non piacere, non-schifo. Io mi diverto a darti un contesto in cui leggo la tua storia, quindi sai, ecco, niente). Dicevo, lei stava placidamente pisolando nella camera di fianco (ehi, aprile dolce dormir-AHAHAHAH no è vero, faccio l’università. Vabbe) DICEVO, sono riuscita a svegliarla ridendo come una cretina alla parte di Remus e del campo di fiori, ma ho riso così forte che lei si è svegliata nell’altra stanza. Per darti un’idea.
Comunque avrei potuto recensire in quei giorni, sai, vacanze di Pasqua eccetera, ma per i motivi sopracitati ho esitato. E devo aver perso una congiunzione astrale particolarmente importante, perché nel giro di niente, puff, sono passati diciotto giorni. E questo capitolo mi è piacito COSì TANTOO che tu non hai idea della tragedia che è stata aspettare così tanto (ma insomma, già lo sai: se voglio vincere questa edizione di American next top Emma ho bisogno di ritagliarmi le mie tre ore mensili per recensirti, che di solito oscillano tre le dieci e l’una del mattino, ma vabbé).
In ogni caso sappi che sono pronta a tutto: ho imparato due nuove mosse speciali: “impazzisco per quella cosa che tu sai benissimo di avere fatto ARGH” e “fare complimenti strepitosi (grazie Remus)”. Solo che per imparare queste mosse ho dovuto dimenticare “dignità” e “sleeping schedule da essere umano”. Inoltre sono salita di livello da “amo James con tutto il mio cuore” al livello “prenderei un Avada Kedavra per James in questo istante se ne avessi l’opportunità”. (ora se non hai mai giocato a Pokemon questo non avrà il minimo senso, ma io lo lascio qui per i posteri.)
Tutto ciò per dirti che sono agguerrita e pronta a fare la recensione più bella della storia delle recensioni, anche perché questo potrebbe essere la penultima quindi vorrei essere sicura di lasciare il segno e vincere il concorso.
Come dici, coscienza? Dovrei effettivamente iniziare la recensione invece che perdermi in una pagina (u n a p a g i n a) di preamboli? Eh. Potresti aver ragione.
Grazie per aver risolto la questione cliffhanger: ero super preoccupata per Sirius, ma almeno il fatto che non sia stato accerchiato e, che so, ucciso da un clan di Serpeverde è per me di grande conforto. D’altronde James non era preoccupato e questo mi ha subito rasserenata: io ho come questa convinzione inconscia che James lo sappia, se Sirius è nei cazzi. Stile sesto senso. Se James svolazza per i corridoi ripensando a Lily e non ha neanche un briciolo di apprensione inspiegabile, allora una parte inconscia di me tira già un respiro di sollievo. Comunque, James che si sistema la cravatta quando parla con la McGranitt mi ha già spezzata (e cos’è? La decima riga? Mi vuoi uccidere?) Allo stesso modo trovo molto ragionevole il fatto che secondo le evidenti leggi non scritte di Hogwarts James non possa chiedere a nessun Serpeverde cosa sia successo. (ma se Sirius sta bene siamo tutti tranquilli, cosa sarà mai una punizione, in fondo?)
A parte che, ovviamente, Sirius non sta bene. Eh-eh. Sai che è un sacchissimo che non fai pov di Sirius? Dal pugno sul naso, credo. Ehi, non so se è stato inconscio (credo che tutto qui sia per metà inconscio e per metà volontario, nel dubbio io lo faccio notare) in ogni caso volevo dire che questo suo silenzio, questa sua raffigurazione sempre dal punto di vista degli altri (stizzito di Lily, apprensivo di Remus, protettivo di James) aiuta un sacco a rendere l’idea che “qualcosa non va”, “Sirius ha un problema”, tanto che quasi quasi prima che lo chiedesse Remus stavo per chiedermelo io. (dico quasi, perché io non mi aspetto mai nessun colpo di scena nella vita e non ho mai azzeccato il colpevole in uno-che-sia-uno dei duemila film/libri gialli che ho mai letto. Per questo ero così veramente euforica quando l’altra volta avevo azzeccato qualcosa) DICEVO! Hai creato un sacco di suspance con questa specie di omissione dei pensieri di Sirius e no, mi corasson, non devi stare male, argh. Okay, contegno. Dicevo.
La storia del vetro e di Piton e della Piovra Gigante (soprattutto della piovra gigante) è stata un capolavoro. Un, com’è quella parola che si usa per dire un piccolo stupendo dettaglio? Mi viene cammello ma ho il sospetto che non sia- CAMEO, ecco, quella roba lì. Giuro che la studiavo, arte. Un vero cameo, mi piacerebbe avere un quadro di Piton che viene trascinato in giro dalla piovra gigante mentre Silente tenta invano di recuperarlo (beh, scenografico dovrebbe essere, immaginatelo, su). Oltretutto apre alla nuovissima e esaltante possibilità che la piovra sia, in effetti, Grifondoro. In ogni caso è un atto di magia involontaria che a sedici anni non è che dovrebbe essere così semplice, e Remus-chiamatemi-occhi-di-falco lo fa notare subito.
Sorvolando sull’evidente incapacità dei Malandrini di non mettere le mani nelle scorte dolciarie altrui (#protectPeterMinus’cioccorane), ho amato come sia stato ovviamente Remus a ideare il piano malvagio di fine anno. E il fatto che prima era tutto “no, no, no”, poi chiude, gli occhi, li riapre ed è come se si fosse trasformato da dottor Jeckyll a mister Hyde (perdona la pronaunsiescion e lo spellin che non so scrivere in italiano figuriamoci in inglese).
Poi vabbé, Remus con la sua solita tragica tendenza a voler avere tutto sotto controllo per poter risolvere tutto (I feel you Remus) mi ha fatto un po’ di tristezza. Perché per quanto io voglia tanto essere una James, molto spesso mi ritrovo ad essere una Remus (e quindi, se cerchi altre coinquiline prima o poi…) e questa specie di impotenza mista al fatto che vorresti capire ma non ci riesci e non è che per questo sei un amico peggiore ma è lo stesso troppo fastidioso… davvero, Remus l’ho capito tantissimo in questa parte. Così come, poi, ovviamente ho capito James e so che ha fatto esattamente quello che doveva fare, ma comunque, posso dire una cosa? Amo il fatto che tu non parli solo dei momenti belli. Non è tutto rose e fiori nei tuoi malandrini, questi litigano, non si capiscono, fanno cazzate e si prendono in giro e si spronano a vicenda: sono tutte le sfaccettature di una amicizia che non è solo le parti belle (scherzi, sostegno spassionato nelle varie faccende d’amore, “diventiamo tutti animagi hip hip hurrà). Certo, ci sono anche queste, ma ci sono pure le parti in cui i personaggi stanno male, non si capiscono, si preoccupano eccetera. E io lo adoroo adoro tutto questo miscuglio che rende questa storia così vera, sul serio (ogni tanto mi rileggo per diletto il mezzo capitolo bulleggiato del periodo del litigio, perché giuro, è una delle cose più belle e struggenti che abbia mai letto ed è un piccolo capolavoro letterario). Poi come di tuo solito ogni paragrafo, anche il più serio, riesce a farmi ridere (oh, ma quando arriviamo a Remus e Lizzie, OH, vedrai): in questo caso James che “vince” a scacchi mi ha strappato la prima risata (e mia sorella non sapeva di essere vicina ai suoi ultimi minuti di sonno, l’ingenua).
Subito dopo ho riso un po’ più forte quando Remus vuole affermare le sue abilità di litigare con gli altri (punti bonus per Lily, tre hurrà per lei) e ricorda di aver, e cito, sgualcito le coperte di Sirius. Sono morta.
Così come, insomma, la storia dello scontro tra Tornado (e James alla fine, io non lo so come fai a chiudere i paragrafi sempre in modo da a) farmi morire dal ridere o b) farmi scendere una lacrima di commozione dalla guancia. Ti detesto. Svelami il tuo segreto, mostro).
Punto bonus per te, che mi hai ricordato che questa è effettivamente la seconda volta che Lily finisce in punizione in biblioteca nel giro di poco: eh, miss prefetto, come la mettiamo adesso? In ogni caso il suo scambio con Sirius è stata la cosa più fredda e impersonale della storia, per cui io riesco a credere che bene o male si innamorerà di James, ma amica di Sirius? Quando? Come? Come farà? Rowling, questa ce la devi spiegare. James almeno si sta impegnando a rendersi piacevole (eh, a piccoli passi, però almeno lui ha un piano. Shh, James, va tutto bene). Ma Sirius? Non sta facendo il minimo sforzo per entrare nelle sue grazie, o no? O lui e James sono talmente pacchetto completo che se inizi ad uscire con James Sirius ti deve stare simpatico per contratto, oppure non me lo spiego.
Comunque! (sono lentissima e non me ne vergogno, devo sfruttare fino all’ultimo istante queste mie poche recensioni rimastemi). ARGH, la scena di Pozioni. Giuro, giuro che è la cosa più da James che ti potevi inventare e io sono così felice che quando l’ho letto ho gongolato per dieci minuti, tipo. Sul serio, anche perché il modo in cui hai descritto la scena dal punto di vista di James l’ha fatto sembrare il gesto più normale del mondo, una cosa da fare senza pensarci su due volte, e invece è davvero qualcosa di importante. (l’amicizia James/Remus è super sottovalutata rispetto a James/Sirius e Remus/Sirius, io lo dico. Seriamente, se ne parla così poco e invece è così bella, io-argh). No, però sul serio: tu tratti benissimo anche questo. Come Remus approfondirà più avanti (ma in queste recensioni ho da lungo tempo rinunciato a seguire una ordine cronologico regolare), James sa dare una sicurezza incredibile. E anche se Remus fa tutto l’umile e dice tipo che Dio sa se è una cosa di cui Sirius ha bisogno, anche lui ne ha bisogno. E allo stesso tempo Remus è quello che c’è sempre, la voce della ragione, la stabilità, il “fermati e metti la testa a posto in questo istante” di cui tutti abbiamo bisogno. E niente, volevo solo dire che di bromace JamesRemus ce n’è TROPPO POCA (e io lo so che infarcisco queste recensioni di digressioni che Manzoni mi fa un baffo, ma capiscimi: non c’è manco un’anima con cui io possa parlare di sta roba, quindi in questo appuntamento mensile sbrodolo tutto quello che mi viene in mente liberando quell’antro del mio cervello che di solito resta chiuso. Compatiscimi.)
In ogni caso James dà il suo compito a Remus (io lo amo all’infinito), e Lily inizia a sciogliersi (ma pure Piton avrebbe apprezzato il gesto, andiamo. Adesso, Piton no, ma chiunque dotato di cervello avrebbe osservato che si è trattata di un’azione nobile e splendida). Quindi Lily è colpita e si propone di aiutarlo, e il bello è che James mica l’ha fatto apposta! Promemoria per James: segnatelo, quando Lily ti tratta bene. Poi fai tipo un elenco e vedi quali sono le variabili comuni e stabilisci che le piaci quando sei un bravo amico e un ragazzo leale e coraggioso, aprés-de-quoi (dopodiché per voi mortali che non parlate la lingua d’oc) punta su quello. Oh, sarà difficile?
Comunque non dubito sul fatto che James l’abbia “detto in quel modo” (lui e Sirius penso potrebbero parlare della migliori modalità coltivazione dei pomodori e farlo sembrare volgare lo stesso). E ho adorato anche il piano malvagio di James per far cadere Lily ai suoi piedi: la soddisfazione con cui ha annunciato di essere arrivato al punto 2/diecimila (uno: capirlo. Due: decidere di agire) mi ha riscaldato il cuore. Ah, e quel “a mo’ di vendetta?” “a mo’ di legittima difesa” mi ha u c c i s a, credo sia la cosa più logica-solo-e-soltanto-nella-mente-di-James del mondo.
I Malandrini che smerciano i testi dei compiti con tanto di taccuino mi hanno fatta impazzire (un po’ come me che smercio gli appunti e faccio su più soldi che con le ripetizioni! Ebbene sì, vivo ai margini della legalità. Denunciami). E vogliamo parlare della nuova fiamma di Peter? James e Sirius erano troppo in versione fratelli maggiori rompipalle, mi è piaciuto tantissimo! Con quell’aria a metà tra “il nostro bambino, sta diventando grande!” e “se quella prova a spezzargli il cuore se la vedrà con noi” che, per inciso, spezza il cuore a me (Peter, ma io dico, ma boh, ma come si fa? Ad avere tre amici così COME ACCIDENTI SI FA? Okay, ci sono).
James e Lily che disquisiscono sugli avverbi mi fa riflettere su quanto sia pratico dare i compiti in centimetri: ma che senso ha? Digli, “tremila parole” e via, tagli la testa al toro. Invece no, lì a scrivere largo, aggiungere gli avverbi e poi addirittura tagliare la pergamena (ora basta, Lily, a me quella spilla. Così non si può continuare). Poi, ho apprezzato tantissimo che Lily si sia presa la briga di chiedere effettivamente a James cosa aveva Sirius che non andasse. E VA BENE, puoi dirlo quanto vuoi che si tratta di “interrompere il circolo vizioso” e tutto quello che vuoi, Lily, ma noi sappiamo la verità: ti preoccupi per James e la sua cricca, alla fine. (ora, non per aprire un’ennesima parentesi inutile, ma io sono un po’ anche fan della Sirius/Lily one-sided peer l’angst, se mi chiedono la ship dell’angst è la Sirius/Lily senz’ombra di dubbio alcuno. E quindi niente, c’è questo minuscolo insignificante fattore che ogni volta che i due mostrano il minimo cenno di intesa il mio cervellino fa: “e se Sirius l’amasse ma non volesse dire nulla per non ferire James?” “E se lei provasse qualcosa ma lo ritenesse troppo fuori dalla sua portata?” “e se si avvicinassero grazie a James e si scoprissero attratti ma nessuno dei due volesse ferire James?” Ecco, angst. Ma spero bene che tu non sia così folle, quindi possiamo proseguire). In ogni caso, dicevo, Lily chiede a James di agire e-HA, buona questa. Mi piace sempre come tu mostri con estrema chiarezza che, nella mente di James, tutto è estremamente chiaro, limpido, semplice. Cose che, ovviamente, per il resto dell’universo sono assurde e incomprensibili. Teoricamente Lily avrebbe anche ragione, ma non se parliamo di Sirius Black. (ah, mini nota che mi stavo dimenticando: James che parte automaticamente e dice “Sirius non è odioso” è stato fonte di gioia divina per circa due settimane).
Detto questo (è tardi e non sono neanche a metà, Gesù aiutami), la cosa dei litigi pure, mi ha acceso un fuocherello nel cuore che ha alimentato la felicità e la letizia. James che dice di non trovare il senso di litigare con i suoi amichetti è qualcosa che mi riscalda seriamente il cuore (giuro, stile Grinch. Ogni volta che lo leggo mi si allarga il cuore di una taglia). Così come la storia della torta, che ripensandoci ha delle preoccupanti similitudini con quella di Remus. Com’è che Sirius fa sempre arrabbiare i suoi amici, e le loro risposte sono a) sgualcirgli il letto e b) decidere di non portargli la torta (ma solo decidere?). Evidentemente quello che ha perso in famiglia l’ha guadagnato in amicizia. E, udite udite, per la seconda volta in una settimana Lily Evans è rimasta piacevolmente colpita da un aspetto di James, e si tratta di nuovo della sua lealtà verso gli amici! Quante altre ce ne vorranno prima che James faccia due più due? (anche se onestamente non so cosa ci farebbe con questa informazione. Forse chiederebbe a Sirius di fingersi in difficoltà in modo da poter accorrere in suo soccorso una volta a settimana? Ho quasi paura di chiedertelo). Ma tanto siamo distanti anni luce da questo momento, perché per ora James è ancora convinto che l’autocelebrazione sia la via più diretta alle mutandine delle signore, e quindi per il momento niente. Il fatto che Lily stessa ammetta che ci sono parti di lui che sono “carine” e parti che la fanno incazzare, comunque, è un inizio, no?
(colgo l’occasione -che non è un’occasione, mi è solo venuto in mente dal nulla- per ringraziarti sentitamente di NON AVER FATTO PARLARE DEAN PHILIP IN QUESTA STORIA. È comparso per tipo quattro secondi a san Valentino ma, sia lodata Malandrina, non ha fatto più dello stretto indispensabile (cioè, tipo, esserci, che è già troppo) C’era un’altra parentesi, giusto? Giusto)
ED ORA!
Ora, uhm, ecco. Siamo arrivati alla parte del gatto. VA BENE CHE QUELLA GATTA ERA IL MIO SPIRITO ANIMALE, MA TU-ugh, davvero, non ho parole. Sono felicissimaaaaa e giuro che sarò all’altezza del nome di quella gatta, amando con tutto il mio cuore i malandrini (specialmente James, visto che Sirius la vuole morta) e detestando Philip con ardore e dedizione. No, seriamente, un personaggio di Choose a Star ora si chiama come me e la vita è un posto meraviglioso (a questo punto potrei come non potrei aver lanciato un mezzo urlo, ma mia sorella ronfava ancora sicura). ANCHE SE, in ogni caso, Elvendork era un bellissimo nome comunque (visto? Sto già adempiendo al mio dovere di lodare e amare James. Eh, è un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo).
La storia di san valentino è stata un colpo al cuore: ma non vi vergognate, o voi sciocche studentesse di Hogwarts che avete l’onore e il privilegio di calpestare gli stessi corridoi e respirare la stessa aria di James Potter, a non sommergerlo letteralmente di cioccolata? Bah. Oltretutto me lo illudete, spingendgli il cioccolato sul banco e poi facendo la finta: eh no, era per Sirius! Mostri senza pietà. In ogni caso Sirius-in-trance non è molto incoraggiante, ma dice la verità: sta storia che quando tocchi il fondo puoi solo risalire mi è sempre sembrata un po’ troppo ottimista. D’ALTRA PARTE non è esattamente una cosa che puoi dire a un James in astinenza da cioccolato di san Valentino, ecco. Ma poi si rifà con il massimo del supporto che riesce a donare, e James ovviamente prende e porta a casa (dette da Sirius certe cose valgono oro).
ED ORA! La mia scena preferita (e quella che mia sorella ha odiato, chissà come mai). (sono qui da due ore e sono a metà, ogni volta va peggio, io non lo so: la prossima recensione devo prendere una vacanza? Cosa c’è a maggio di vacanza? MMMH?)
Insomma, ragazza, io avevo paura che di Remus/Lizzie non si sarebbe parlato mai più (e tu ci hai depistati per bene, eh, mascalzona), e invece… cosa leggono i miei occhi? Spassionate dichiarazioni d’amore e cioccolato scambiato?
Allora, una cosa che ho amato di Lizzie dal primo “vuoi venire a Hogsmeade con me?” è il fatto che, quando lei è implicata in qualcosa, ci sarà sempre un qualche fraintendimento. Ormai è nel pacchetto. Anche se questa volta è Remus che fa pasticci (e il cioccolato di san valentino che non è di san valentino però lo è, è di Sirius però non è da Sirius… Remus, tesoro, ripigliati). In ogni caso la conversazione stava andando anche bene, finché Lizzie non si è sbilanciata. Allora, però anche tu, sciocca: cosa fai a dirgli che “non è nella norma”? A malapena me lo ricordavo io, figurati se se lo ricordava lui che gli avevi detto così! E da qui i neuroni di Remus hanno iniziato a fare come i lemming e a buttarsi allegramente uno ad uno giù da una scogliera. Stavo già ridacchiando per “è una cosa soggettiva” (Remus, dai), e poi al “hai una opinione più carina della norma, NO VOLEVO DIRE FACCIA” stavo già sghignazzando. E credevo che fosse finita qui (anche Remus lo credeva), infatti si è preso la sua pausa riflessiva (capiamolo, aveva smesso di pensare) e poi torna di gran carriera a rimediare al danno che ha fatto. E all’inizio andava tutto bene! Ero così fiera di lui, il mio bambino che dice cose sensate. Come quando la tua squadra di basket stava perdendo di dieci e iniziano a fare due canestri da due e ti dici “eh, dai. Così. Continuate così. Piano piano. Un passo alla volta”. Ma poi Remus dice di nuovo “soggettiva” e ho capito già che non sarebbe finita bene. Ma Lizzie dice grazie, Remus risponde prego ed è così fiero di quel prego che perde definitivamente il controllo, e ho riso così forte che mi hanno sentita fino a Bari. Ti giuro, non riuscivo a smettere! E la cosa è peggiorata proseguendo, perché Remus che lo racconta agli altri (e le reazioni degli altri, così tragicamente simili alle mie) mi hanno fatta perdere ancora di più la mano della situazione, e davvero, ma come ti vengono certe cose? Oltretutto fa ancora più ridere perché dice girasoli due volte. Un fiorire di girasoli in un campo di girasoli. Ti prego, dimmi che è un episodio Tratto da una Storia Vera e non smetterò di ridere mai più. Il terzo match Remus-Lizzie è stato come guardare due robot che interagiscono, o due attori che provano un copione per la prima volta. Il “Buon natale” di Lizzie e il “valentino” finale di Remus, poi, sono stati l’ultima goccia e sono deceduta. Ho dovuto aspettare dieci minuti per essere nelle condizioni di rimettermi di nuovo a leggere.
E INSOMMA, è evidente che avevi deciso di condensare tutta la comicità della storia in questa parte di modo da poter lasciare la successiva libera per l’angst (menzione speciale a James che medita di “accettare con sdegno” il futuro cioccolato dell’anno successivo: ultimo bagliore di allegria). La cosa di Andromeda e Ninphadora mi ha fatto una tenerezza incredibile (e James che vuole essere zio è il pane della mia vita), ma la vera tragedia arriva dopo (sto andando un po’ più veloce perché davvero, o questo capitolo l’hai fatto troppo lungo o io sono drammaticamente peggiorata ed è tardissimo e ho anche iniziato prima del solito e voglio morire).
INOLTRE non avevo super voglia di recensire questo pezzo che è il fiorire dell’angst e della disperazione. James riflette sul motivo per cui Sirius è particolarmente intrattabile (grazie per non averci lasciato con cliffhanger anche questa volta, comunque. Sì, so apprezzare le cose, io, e quando è giusto è giusto. Già temevo che saremmo stati per un altro mese nell’incertezza). E OVVIAMENTE è per Regulus, è sempre per Regulus. E James (cuore mio fatti coraggio) se ne accorge, e non dice niente ma va con lui rinunciando alla lezione con la Evans e ARGH, è esattamente di questo che stiamo parlando. È questo il James per cui vado pazza, un James che non è perfetto: magari, e dico magari, un approccio un po’ meno di protezione/difesa/acconsento-a-tutt-perché-sono-tuo-amico e un po’ più da vogliamo fare qualcosa? Ci diamo una regolata? Vogliamo parlarne? Sarebbe la cosa più giusta da fare, razionalmente. Come Remus poi fa notare, non è neanche giusto che Sirius si comporti così con James. Ma lui glielo lascia fare, anzi, Sirius non deve neanche chiedere. Non riuscirò mai ad evidenziare abbastanza quanto questo sia esattamente il tipo di carattere, di personaggio che io apprezzo, amo, reputo importante. James sa quali sono le sue priorità e non gliene importa delle conseguenze. Sirius che dice Non ti ho chiesto di venire» e James che risponde «Non hai bisogno di chiedermelo» sono sostanzialmente tutto quello di cui ho bisogno, per cui potevi mettere queste due righe in una fanfiction e l’avrei comunque aggiunta alle preferite, ma così… è poesia, ragazza.
Ma ogni azione ha le sue conseguenze, e James non è uno scemo e lo sapeva, se lo aspettava che Lily avrebbe dato di matto (certo, magari non si aspettava la storia degli scarabocchi sui muri, ma il concetto è quello). Eppure l’ha fatto lo stesso.
Solo che è l’atteggiamento che James sbaglia. Da una parte io trovo che Lily abbia ragione: James fa un po’ fatica a prendere sul serio le situazioni che non reputa degne della sua attenzione o del suo interesse, e davvero, sarebbe bastato fare un po’ meno il principino e mostrarsi un po’ dispiaciuto, o cercare di farle capire che non ha saltato apposta… Ma niente, il suo atteggiamento strafottente è la sua rovina. E leggere tutte quelle invettive su James mi ha fatto male fisicamente (mi consolo nella speranza che abbia fatto male anche a te scriverle), ma riesco a capire da dove arrivano, il che è allucinante se detto da me (non cambiare il nome alla gatta, aspetta! Posso spiegare!). Insomma, perché lo so che James, in particolare il tuo James, non è perfetto e anzi deve lavorare su un sacco di cose. E lo stesso vale per tutti i tuoi personaggi, alla fine, nessuno escuso (che anche Lily non è proprio la classica Mary Sue tutto pregi e forme al punto giusto- non dicevo Mary Sue dal 2014). Okay, spero di aver espresso il concetto: capisco il punto di vissta sia di Lily che d James, il che mi fa quasi venire mal di testa perché è come quando l’oculista ti mette le goccine e vedi tutto doppio, ma pazienza. In tutto ciò non riesco a non pensare a Remus, pazientemente in fila per aspettare il suo turno di sgridare James. (mi chiedo se in certi casi Sirius stesso non organizzi tipo una fila organizzata con tanto di numerini eccetera.) E questa scena mi è piaciuta un sacco (e dove si svolge? Nella stanza dei malandrini. Uuuh, la mia location preferita). Mi è piaciuto tantissimo come James abbia spiegato la cosa a Remus, e all’improvviso quello è passato da “sei un cretino santo cielo cosa ci faccio ancora qui con voi io vi odio UGHH” alla massima solidarietà e complicità e comprensione. È davvero un’amicizia d’oro, grazie per tutte queste perle Remus-James, ho appena scoperto di averne un disperato bisogno nella mia vita. Anche tutta la rant di Remus mi è piaciuta da matti, perché non era una sgridata, era più una specie di lamento, un’invettiva alla situazione di merda in cui si trovano. Perché se James è granitico nel suo non dare la colpa a Sirius, se non altro Remus butta lì il problema: non si può andare avanti così per tutti i secoli dei secoli amen. (io mi aspetto una chiacchierata gigante, tutti insieme. Io mi aspetto Sirius che piange calde lacrime e lo so che non sarebbe OOC se lo scrivesssi tu. Voglio il confrontooo ti prego ti supplico dimmi che c’è nel prossimo capitolo. Una bella chiacchierata cuore in mano in cui James e Remus (e Peter, va’) fanno capire a Sirius di essere loro i suoi metaforici fratelli e che Regulus ha scelto la sua strada e via così. (se no tranquilla, eh, questi sono solo deliri della mezzanotte e trentotto, a breve collasserò sul pc e i tuoi tormenti avranno fine). In ogni caso io amo i pov di Remus, perché ci sono sempre di queste riflessioni super acute e toccanti, e la fine di questo paragrafo davvero, è da stampare, incorniciare e appendere sopra il letto. Ti rendi conto che hai riassunto in tre righe quello che io tentavo disperatamente di afferrare e di esprimere da anni e anni? No, perché sembra che tu mi abbia letto nel pensiero (pensiero che però io non ero mica riuscita a formulare. Diciamo, mi hai letto nell’inconscio. Tipo Socrate che faceva la maieutica- che colta, eh? Manco sapevo di saperlo, questo. Il sonno fa miracoli). In ogni caso, applausi a te per la fine di questo paragrafo e non credo ci sia nulla da aggiungere perché hai già detto tutto tu.
In ogni caso questa non è una relazione a un senso solo. Non è che Sirius è lì, inerte, e tutti si sbattono per lui mentre lui se ne frega proprio. Anche perché sarebbe da stupidi fregarsene di James Potter, diciamocelo. In ogni caso, oltre ad essersi eroicamente sacrificato per lui nella fuga dai sotterranei Serpeverde, Sirius percepisce nel suo animo un briciolo di rimorso e spiega a Lily come sono andate le cose. Seriamente, io apprezzo all’infinito. Perché Sirius non è tipo di tante parole, il che ormai è evidente. E neanche da gesti eclatanti o dichiarazioni sdolcinate. Ma fa così: con aria quasi annoiata spiega alla ragazza dei tuoi sogni che se l’hai paccata avevi un motivo e il motivo era, indovina indovinello, l’unica parte del tuo carattere che le piace e che trova carina. Sirius secondo me ha già capito tutto e ha già previsto tutto, dal primo bacio al primo figlio. In ogni caso trovo che sia stato bellissimo da parte di Sirius esporsi così con una che poi gli sta pure antipatica, solo per James. Davvero, un altro fuocherello mi si è acceso in mezzo al petto. Quel “non devo mai insistere” mi ha uccisa, e se non altro è servito a Lily a fare due più due più due e c’è il raggio di luce all’interno dell’aspirapolvere. Ho amato alla follia anche la fine di questo paragrafo (ripetitiva? Io? Mavalà), anche perché avevo il terrore che sarebbe rimasta un’altra questione in sospeso, e invece no! Lily che perdona James due paragrafi dopo il litigio? Ma in che film? Certo, potrebbe essere merito dell’effetto dei Doug, che rendono la vita immediatamente più semplice. (no, a parte gli scherzi: questi qua sono i miei nuovi beniamini, specialmente il Doug imbroglioncello), mentre odio e disprezzo per il forse-Doug che si ostina a dire “fantastico James” con l’intonazione sbagliata. (no, ma seriamente: come ti vengono? Come ti viene in mente di crearti di questi personaggi iconici che poi, tanto, non userai mai più? (tassorosso sconosciuto dell’infermeria e corvonero della biblioteca, sempre nei nostri cuori). E Lily va a fare la pace con James e io mi sono sciolta. Poi ovviamente è una pace come sanno fare loro: parlando lentissimi, occhiate indagatrici, vaga confusione, le solite cose. (il “si chiamano tutti Doug?” “la maggior parte”, poi, mi ha stesa).
Okay, ci sono. Onestamente non ci speravo più. Beh, che dire? Questo è stato un signor capitolo, e mi spiace tantissimo averci messo così tanto a recensire (però donna, è colpa tua: è decisamente più lungo dell’altra volta. Otto pagine di recensione non si inventano da sole, eh?) (ho-ho detto otto pagine? Oggesù). No, il fatto è che amo il tuo James e amo come caratterizzi tutti i personaggi: il bello è che riesci addirittura a farlo e a portare avanti anche una trama contemporaneamente, il che non è da poco. Ora la cosa più bella del mondo è il fatto che tu abbia pronto un altro capitolo, la cosa più brutta è che quello sarà l’ultimo (pure se io confido nelle tue doti da Grande Scrittrice che prima o poi si potrebbero risvegliare ancora, chi può dirlo?) In ogni caso siccome mi sono così super abituata a questi appuntamenti mensili potrei addirittura fare una bella cosa e recensire tutti i capitoli arretrati, così nel giro di due o tre annetti finisco. Che te ne pare? (sto scherzando solo per metà, quindi fossi in te io inizierei a tremare. O a produrre nuovi capitoli, ovviamente, che non mi metto mica a recensire quelli vecchi se ce ne sono di nuovi, just so you know). Bene, quindi che dire? Mi hai fatta super ridere con Remus e Lizzie, mi hai fatta emozionare con la gatta, mi hai praticamente commossa con la riflessione di Remus… che altro vuoi? Se mai scrivessi un libro, ti imploro, fammelo sapere che ne compro venti copie. È esattamente l’una, quindi credo che mi fermerò qui: stavolta non dovrebbero esserci errori di battitura (wut?), perché per il compleanno ho avuto un cmputer nuovo che (meraviglia delle meraviglie) ha il sottolineatino rosso su word (hai capito, sì? Quella roba che ti dice se sbagli. Stregoneria, se vuoi la mia). MA NON SI SA MAI, quindi mi scuso di nuovo in anticipo. Complimentissimi per questo splendido capitolo che ho amato dall’inizio alla fine, un bacione grande!
Tua affezionatissima
Emma ^^
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