Recensioni per
La vita quotidiana di Aldo Gorini
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/02/20, ore 20:54

Rieccomi.
Ah, i sogni, croce e delizia di tutti.
C'é chi insegue il sogno di una vita di diventare musicista, scontrandosi con chi lo voleva militare in carriera. Chi voleva vivere di fama da attore e invece é finito a morire carico di sventure e chi sognava di vivere e basta, forse di sposare la donna amata da sempre ed essere felice, senza grandi pretese.
Ma cosa sarebbe una vita senza sogni? Perché non pensare un giorno di poterli realizzare o semplicemente vivere per risciurci?
Considerando che la speranza é l'ultima a morire, direi che forse vale la pena per tutti almeno di tentare!
I due sventurati non hanno avuto la fortuna di credere di poter ricominciare o continuare a vivere.
O forse questo era solo il loro destino.
In effetti questi personaggi sono morti, ma le loro storie li fanno rivivere di nuovo!
Al prox!
Ssjd

Recensore Master
14/06/18, ore 17:23

Buonasera Yonoi, tutto bene?
Libera dal lavoro, ho pensato di passare a leggere il secondo capitolo di questa splendida storia che si divide in due parti.
Nella prima parte i cipressi ci narrano la storia di Aldo, dall'infanzia all'età adulta. Leggendo l'emozione che egli provava a tenere uno strumento musicale fra le mani o anche solo a sentire una nota, mi è tornato in mente la prima volta che scrissi una storia. Avevo la stessa età di Ruhe e mi sentii come frastornata... una sensazione stranissima che a volte mi prende ancora ora (ed è liberatoria).
Poi conosciamo la storia di due sfortunati, ai quali la vita è stata strappata via e per questo sono simili, sebbene con storie differenti. L'attore è stato ucciso dall'infamia, dalle accuse (probabilmente infondate) che non ha retto per la vergogna; il giovane soldato Ruhe invece aveva visto abbastanza della cattiveria umana già a 16 anni.
Di nuovo complimenti Yonoi, per lo stile, il lessico e l'originalità dei tuoi scritti.
A presto,
Nina

Recensore Master
03/06/18, ore 23:14

La materia dei sogni: caro Yonoi, la materia dei sogni è costituita dalle tue parole meravigliose. Io sono proprio senza parole... questa storia mi ha completamente afferrato, con il suo modo delicatissimo di raccontare dei suicidi, delle rinunce, delle vite gettate al vento. Aldo Gorini, il violoncellista con la disciplina di un militare ma la passione nel sangue; l'attore mandato in rovina per oscuri motivi; il giovane e inadatto alla realtà del suo tempo soldato Ruhe, morto per la disperazione provata nel vedere la crudeltà della morte: e poi Linder, e l'idea che ho su di lui... non commento.
Complimenti, tantissimi complimenti, grazie alle tue storie mi sembra quasi di volare, come in un sogno, ma di vedere anche la durezza della realtà. Forse sono le migliori che io abbia mai letto, davvero, mi sto emozionano tantissimo... Emily, Emily Olsen, quando la vedremo ritornare con il suo amato e suonare insieme per l'eternità?
Sono senza parole, ti posso solo dire che anch'io ho l'orecchio assoluto e amo la musica, seppur ad altri livelli...^^
Alla prossima, a prestissimo!
mystery_koopa

Recensore Master
28/04/18, ore 08:38

Ciao^^
guarda, scrivi talmente bene che farò finta di non accorgermi di come parli della vita militare e dei tedeschi^^
Detto questo, la tua storia è sempre meravigliosa, struggente e malinconica. Dipinge acquerelli delicati, che uno dopo l'altro passano davanti agli occhi, trasportando chi legge in un mondo di sogno.
Bisognerebbe darti un premio solo per le metafore che usi, e che usate da chiunque altro sembrerebbero stupide e artefatte, ma nella tua prosa elegante sono semplicemente preziose come gioielli, e riescono ad aprirti la mente, a trasportarti in un luogo altro, dove il tempo scorre più lentamente, e dove le cose si vedono con occhi diversi.
Bellissime e tragiche anche le vicende che descrivi, quella se Suicida per la Vergogna, e quella del soldato Ruhe, dal nome così evocativo. Io però vorrei una side story sul maggiore Linder, so già che mi piacerebbe molto.
Che dire? Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
23/04/18, ore 09:52

***Il primo incontro con lo strumento destinarlo a segnarlo per il resto della sua vita*** - Non detestarmi, eh, ma è "destinato".

Ciao amico di nefandezze. Finalmente mi faccio coraggio e provo a commentare questo capitolo. Il problema è che è troppo bello, immergersi in questa storia è come immergersi totalmente nell'acqua, percepire i suoni più ovattati mentre le altre sensazioni si intensificano, prima fra tutte quella dei brividi freddi dovuti al luogo in cui si svolge la vicenda e alla marea di ricordi lontani. Pure la similitudine con la marea, evidentemente mi richiama proprio l'acqua, come la poesia di Poe "Il lago" in cui lui esprime attrazione e paura (non mi dava spavento quel terrore, ma anzi un tiepido diletto).

Mi farai fantasticare sul vecchietto quando era giovane e di sposarmi con lui <3, come ti ho anticipato: un uomo come il Gorini nessuna donna sana di mente se lo sarebbe fatto scappare! Lui non era ricco fuori ma ricco dentro, aveva tante di quelle qualità umane per cui, nonostante la timidezza e l'(apparente) incapacità a imporsi, non poteva resistere a lungo prima di prendere una decisione drastica e infischiarsene di tutto per abbracciare la vita che voleva, con la persona che amava. ^_^

EDIT

Ho aspettato di parlare con te del Suicida per vergogna, che nelle prime righe credevo fosse ispirato a Errol Flynn, divenuto alcolizzato a causa di alcune accuse infamanti di quel tipo; solo dopo ho compreso che la fonte d'ispirazione è Mark Salling morto suicida appunto per la vergogna.

La prima parte su Gorini è stata veramente un sogno a occhi aperti, al punto che tutta la seconda parte non mi ha presa allo stesso modo. Bisogna pure dire che, per quanto io sia molto empatica, i suicidi non li capirò mai! Tendo a condannarli sempre e comunque perché il loro ultimo atto dimostra un egoismo che comincia con gli ultimi aliti di vita e prosegue dopo la morte: il suicida se ne frega di morire (trascorso l'attimo tra la vita e la morte non soffrirà mai più per l'eternità) ma con quel gesto estremo può mettere nei guai chiunque gli sia accanto. A saper aspettare che il tempo passi oppure di ottenere una "seconda occasione", tutto passa. Ma chi compie quegli "errori" di solito non ha tanta moralità da dar retta al giudizio altrui, evidentemente quella fissazione che l'ha portato alla rovina è una vera schiavitù.
Il soldato Ruhe non lo comprendo: un animo ipersensibile, troppo delicato per resistere davanti alle brutture della guerra, ma perché si è ucciso? Come detto dal suo superiore ---> alla fine di un turno di guardia in cui non era successo niente. E allora perché? Mi obblighi a fantasticare che abbia subito abusi - magari proprio da parte di Linder, che sa sempre cosa vuole e di sicuro anche come prenderselo. ^^

E ovviamente il vero farabutto, quello che si vanta di esserlo, appunto Linder, mi è piaciuto molto: per fortuna c'è lui che ravviva la situazione, col suo modo di essere egocentrico e totalmente privo di paturnie. Lui non farebbe nulla di così sconclusionato come togliersi la vita... lui cercherebbe una soluzione! E non è una questione di maggiore o minore umanità: lui non cadrebbe mai in depressione perché ha una mente più pratica e davanti alle difficoltà penserebbe subito a un modo per aggirare l'ostacolo, non si sentirebbe inerme vedendo che se non si dà una mossa ci sbatte contro.

***Il fruscio degli alberi del cortile, gonfi di brezza***
Non hai messo la punteggiatura o hai perso mezza frase per strada. :P

(Recensione modificata il 02/05/2018 - 08:43 pm)

Recensore Master
20/04/18, ore 19:12

Ciao^^
Rieccomi qui.
Un capitolo molto intenso, dai toni sempre dolci e malinconici, ma che tratta anche tematiche profondamente drammatiche e dolorose.
Nella prima parte possiamo conoscere un po' di più sul passato di Aldo Gorini, sulla sua passione per la musica e la sua intensa storia d'amore con Emily. Hai descritto molto bene il rapporto tra Aldo e la musica, che ben presto è diventata la sua ragione di vita.
Gli anni dell'Accademia sono stato sofferti per il nostro protagonista, che ha potuto ritrovare se stesso solo grazie al suo strumento.
Poi c'è l'incontro con Emily, i due si sono innamorati dal primo momento, uniti anche dalla passione musicale. Così Gorini ha scelto di inseguire il suo sogno insieme alla sua anima gemella.
Da questa scena piena di speranze per il futuro passiamo a ricordi di passati tragici e dolorosi.
Mi è piaciuto il fatto che alla Rupe più generazioni possano interagire dopo la morte, mettendosi a confronto l'una con l'altra.
La storia dell'attore suicida è davvero molto intensa, deve essere terribile vedere la propria vita a pezzi e non riuscire più a trovare una ragione per andare avanti. Anche in questo caso il "suicida per la vergogna" sembra aver trovato la pace nel momento della morte.
La storia che ho preferito però è quella del soldato Ruhe, la cui vita è stata stravolta dal conflitto. Un giovane sognatore dall'animo fragile e sensibile, che purtroppo non è riuscito a reggere il peso degli orrori della guerra.
Due personaggi appartenenti a mondi e tempi differenti, che oltre alla morte hanno in comune un passato di sogni infranti e speranze mai realizzate.
Complimenti,è sempre un piacere leggere i tuoi racconti. Stavolta mi sono anche commossa^^
Alla prossima! :)

Recensore Master
19/04/18, ore 14:30

Rieccomi^^
Ecco un altro bellissimo capitolo, tre storie diverse e un viaggio attraverso le molteplici sfumature dell'animo umano.
Conosciamo così la storia di Aldo, una storia vibrante di quella passione che si potrebbe dire assoluta. Un uomo che, come ben riassunto dalla citazione shakespeariana, è davvero "fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni". Mi è piaciuto molto il punto - che io reputo assai veritiero e nel quale posso ritrovarmi - in cui dici "ben conosceva l’inflessibilità e il rigore, e sapeva abbracciarli con tutto se stesso quando si trattava della sua arte, trovava gli stessi principi inutili e irritanti, quando erano applicati alla vita militare", perché credo che sia così in tutte le cose: per una passione o una vocazione siamo disposti a sacrificare noi stessi e a lottare fino all'abnegazione, ma non potremmo mai farlo per qualcosa che viene percepito come una costrizione, sarebbe inumano. Ed è bellissimo anche il modo in cui hai descritto i suoi "innamoramenti", che sembrano essere scaturiti direttamente dal suo spirito: prima per il violoncello, poi per Emily.
Ben diverse sono le altre due storie, quella dell'attore caduto in disgrazia e quella del soldato toltosi la vita a soli sedici anni. Entrambi tormentati da fantasmi orrendi, il primo dall'ignavia e dalla vergogna in cui le accuse - probabilmente false - lo avevano gettato, l'altro dall'orrore dei corpi mutilati, straziati, tumefatti e insanguinati... ancor più terribile, se a fargli da sfondo è uno scenario poetico come quello del lago.
E poi, la scelta del nome del soldato: Ruhe, la quiete, il silenzio, il riposo eterno. Ho come l'impressione che non sia una scelta casuale, ma anche se la fosse la trovo parecchio azzeccata^^
E poi niente, che adoro il tuo modo di scrivere "d'altri tempi" l'ho già detto e penso che lo ripeterò fino alla frantumazione delle gonadi...
Vado a leggere il capitolo successivo, a tra poco^^

Recensore Master
11/04/18, ore 21:28

Wow, che meraviglia questa storia! Ho gli occhi a cuoricino, non vedevo l'ora di leggerla ♡. Tra l'altro, molto appropriata la citazione di una poetessa che a 25 anni scelse di vestire solo di bianco e di chiudersi in casa, sospesa tra la vita e la morte, a sognare una vita interiore molto pii intensa di molte vite banali e ordinarie. La prima parte mi ha incantato, a partire dalle lacrime di resina. Da violinista ti posso dire che hai inquadrato alla perfezione l'ossessione maniacale per la perfezione, l'amore per la musica che porta a chiudersi in un mondo di sogno che però fa sognare gli altri, se hanno la fortuna di ascoltarti, e l'insofferenza verso qualsiasi regola imposta dall'esterno. Mi ci ritrovo alla perfezione, e anch'io ho l'orecchio assoluto ♡. L'innamoramento di Aldo ed Emily è quasi fiabesco e mi ha fatto innamorare a mia volta: è vero, se ci metti l'anima, in quello che suoni, hai trasmesso molto di più di tante "macchinette" giapponesi dalla tecnica perfetta, ma che sono, alla fine, dei meri esecutori. Per il resto, sono rimasta conquistata dall'introduzione della figura del Suicida Senza Vergogna: la sua storia è tristissima e molto vera, specialmente nel mondo dello spettacolo (lo vediamo anche oggi) basta una voce a distruggerti la reputazione, ma purtroppo non basta un apprezzamento sincero (come quello dell'operaia) per risollevarti. La natura si tinge di tratti malinconici e desolati nell'accompagnarlo a una morte in cui non trova la pace: una parte che mi ha distrutto, leggendola, e ora mi chiedo chi sarà Linder e quale rilevanza avrà per la trama futura. Ancora complimenti (che sarebbero sempre pochi), al momento la tua è la mia storia preferita (anche se spero sempre che aggiornerai Nacht und Nebel ♡)

Recensore Master
10/04/18, ore 15:44

Ciao carissimo! È stato un piacere immergermi in questo secondo capitolo, ricco di teneri ricordi ma anche di storie tragiche. Innanzi tutto ho apprezzato moltissimo la prima parte, in cui racconti il passato di Aldo Gorini: quell'abbraccio con gli occhi fatto a Emily la prima volta in cui l'ha vista rispecchia molto ciò che io ritengo sia la forza del pensiero umano. Una fonte di energia tanto potente da avvolgere come una calda coperta il destinatario del pensiero, se si tratta di un pensiero positivo, o tanti pugnali che trafiggono se il pensiero è negativo.
Poi, passiamo alla tragica vicenda dell'attore accusato, che tanto mi ricorda quanto avvenuto nel passato recente. Spesso, purtroppo, la disperazione acceca tutte le possibilità di vedere una via d'uscita, e tutto ciò che rimane e togliersi la vita, anche se nel nostro caso pare che neanche quest'ultima soluzione estrema sia stata di giovamento, purtroppo. E vogliamo parlare del soldato tedesco? Che, dalla frase finale, non so quanto possa essersi suicidato ma piuttosto fatto fuori dal suo superiore?
Mi è incredibilmente di conforto, anche se potrà sembrarti strano, pensare alle anime dei defunti che continuano la loro vita come se fossero ancora vivi, mi da una speranza per dopo, sai?
A presto!