Recensioni per
Ottavo errore
di Watson_my_head

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
22/04/18, ore 20:32

Credo che in molti Johnlocker si siano domandati che cosa sarebbe successo se ci fosse stato anche Sherlock in fondo a quel pozzo... una risposta io me la sono data, anche se solo mentalmente, tu ci hai scritto una storia sopra. L'ho trovata anzitutto originale, questo va detto. Perché a distanza di tempo, in pochi autori qui su Efp si sono avventurati dentro a quel pozzo. Tu lo hai fatto, anche se alla tua maniera. Non c'è Eurus, non c'è Sherrinford... solo un criminale pazzo e senza nome, che fa finire Sherlock e John dentro a un pozzo a morire di freddo. Non serve quasi sapere chi è stato e per quale motivo ha fatto tutto questo, non importa. La cosa che conta è vedere come la morte vista in faccia porti due persone a doversi per forza confrontare con ciò che provano, con i rispettivi sentimenti. Sherlock e John lo fanno, da questo non si scappa amai. Quindi sì, la situazione è similare alla serie, ma diversa in tante cose ed per me è molto realistica.

Quel che colpisce della tua storia è decisamente John e la sua caratterizzazione. Uno tra i più spigolosi che abbia mai letto in una storia, forse più vicino a quello visto nella quarta stagione che all'idea che si ha di lui. L'ho trovato dannatamente testardo, oltre che duro con se stesso e anche con Sherlock, il quale sembra caricarsi di colpe che non ha. Essere bello sembra sia diventata una colpa, non lo è naturalmente. Ma questo John è davvero oltre il limite, e di certo vive in una situazione particolare. Mi ha colpita la maniera quasi rabbiosa in cui reagisce a tutto, da se stesso e dai propri pensieri a un semplice nome che Sherlock mormora. La negazione è un must del suo personaggio e tu l'hai portata all'ennesima potenza, come non l'avevo mai vista. Ne sono rimasta colpita, piacevolmente. Così come ho apprezzato l'accenno di gelosia finale. Purtroppo non si legge altro, a me sarebbe piaciuto andare ancora avanti. Anche se l'arco narrativo della storia era finito, perché John aveva ormai ceduto.

Insomma, dura e complessa come psicologia, ma molto bella da leggere. Di certo pienamente nel tuo stile.
Koa

Recensore Master
22/04/18, ore 15:23

John in denial è uno dei miei trope preferiti del fandom, e tu hai reso molto bene la sua testardaggine con la quale si ostina a negare qualcosa che invece è del tutto evidente.
La parte che mi è piaciuta di più è quella relativa ai pensieri di John, che diventano un vero e proprio flusso di coscienza privo di filtri (come spesso è ognuno di noi nella sua testa); ho appezzato anche l'uso del linguaggio colorito da parte di John, che ne sottolinea quella rabbia, spesso insensata, che abbiamo visto nella S4 essere una componente del suo carattere.

Recensore Master
21/04/18, ore 23:41

La prima impressione, che ricevo fin dall’inizio di questa tua ff ,è di trovarmi dentro ad un’atmosfera pienamente IC, per come si presentano i due protagonisti. Infatti già hai fissato certe loro caratteristiche e peculiarità, emerse soprattutto nella quarta Stagione. (“…Sherlock aveva un sorriso appena…un po’ strafottente…John…serio…assente…(Sh) osservava qualcosa in lontananza…una certa eleganza…”): li ritroviamo come li abbiamo visti nell’ultima Serie. Sh appare quasi ammorbidito nelle spigolosità del carattere e più disponibile all’accoglienza ed all’ascolto, connotato da una malinconia profonda che vela costantemente il suo sguardo, John sembra più indurito dagli eventi, a tratti scostante e distaccato.
Hai messo sotto la lente d’ingrandimento quella terribile immagine di Watson nel pozzo e vi hai aggiunto la presenza di Sh, in un’efficace variante narrativa che costituisce un’occasione unica di trovarsi forzatamente da soli, addirittura in pericolo di vita. Situazione estrema, questa, che può rompere il muro d’inerzia che li ha sempre bloccati l’uno verso l’altro.
Da qui scaturisce un susseguirsi di emozioni e di momenti che tu hai scritto, oltretutto, in modo impeccabile, coinvolgente, condito, qui e là, da piccole ma saporite dosi di ironia, che accompagnano lo stato pietoso in cui versa John e non tanto per le sue sofferenze fisiche (“…Voglio vomitare il mio cuore…”). Sono gli sguardi di Sh a colpirlo in maniera spietata che non lascia spazio alla fuga o ad altri pensieri che non riguardino cosa effettivamente scorra così impetuosamente tra loro.
Nel pozzo, Watson si è trovato indebolito fisicamente, ma anche psicologicamente, di fronte alla muta richiesta di Sh che, reduce da tante sofferenze patite, non ha più l’energia per mascherare ciò che prova per lui.
In questa parte della ff c’è sentimento, dolcezza, amore che non trovano la via d’uscita: quell’abisso in muratura è la metafora della loro situazione senza scampo, senza la forza di liberare il cuore.
L’atmosfera diventa più leggera, ma altrettanto avvincente, al loro ritorno a Baker Street. Domina l’elegante magnetismo di Holmes con cui si scontra, perdente, la disarmata umanità di John. Mi è piaciuto davvero l’elenco con gli errori che portano quest’ultimo alla disfatta, trafitto da un paio d’occhi straordinari ed il suo nome pronunciato da una voce che, in quanto a sensualità, non ha eguali (“…E chiamarmi per nome. E guardarmi in quel modo…”).
Mi è piaciuto molto l’inserimento fitto di frasi che rivelano davvero, in seconda persona, i pensieri di John ed i suoi desideri, che tu hai evidenziato in corsivo.
In esse c’è una graffiante ironia con cui Watson cerca di scuotersi da quello stato di sopore emotivo che non gli permette di guardare con lucidità alla realtà dei suoi sentimenti per Sh.
La conclusione, poi, è strepitosa, con quel misto tra immagini romantiche e i pensieri arruffati di John, in totale corto circuito (“…Le scale. Ma quegli occhi. Le scale...”). Ti confesso che, soprattutto nel leggere quelle strabilianti frasi in corsivo, più di una risata mi è uscita, più che volentieri. Una ff, questa, davvero ben riuscita. Un misto efficace e sorprendente di romanticismo e di tagliente ironia che, insieme, colorano le tue parole di originalità. Una bella storia, davvero.

Nuovo recensore
21/04/18, ore 22:19

Ciao sono morta con le risate all'ultima parte! un John super geloso! Mi piace il susseguirsi dei suoi diversi sentimenti, ho avuto paura di un suo passo indietro e che le cose tra i due non migliorassero, per fortuna cosi non è stato. A presto