Come sempre, io scopro le cose in ritardo! >.<
Ciao!^.^
Andando in giro per la sezione, ho trovato questa storia, e immagina la mia sorpresa quando ho visto il tuo nick. Innanzitutto, benvenuta: mi fa piacere che anche tu ti sia decisa a darti al fantasy. Dovrei guardare più spesso i profili delle autrici le cui storie ho già appezzato, ma ultimamente ho davvero poco tempo rispetto a prima.
Ma bando alle ciance, ti dico subito che mi piacerebbe molto vedere questa storia ampliarsi un po', anche perché mi ha incuriosito il fatto che questa os faccia parte dell'idea precedente e che ormai è cambiata.
A tal proposito, penso che sia stato davvero un colpo di genio il taglio che hai dato alla narrazione: con un narratore esterno e un tempo narrativo al condizionale. All'inizio pensavo che fosse un modo molto originale e piacevole per iniziare una storia, ma poi ho letto le ultime due righe, le quali dicono che questa storia non è mai avvenuta, e ho capito che è anche un riferimento al fatto che tu abbia cambiato già la trama e che questa storia è una bozza che non avrà mai una stesura più lunga. E l'idea mi è piaciuta ancora di più. Sono felice che tu abbia voluto buttare su carta e pubblicare la prima bozza di un'opera che sarà totalmente differente, perché mi piace in che modo l'idea di un altro autore prende forma e sostanza. E questa si può dire che è l'anticamera di un'idea anche embrionale.
Comunque l'ho trovata delicata e piacevole da leggere, come anche le altre storie che ho avuto il piacere di trovare sul tuo profilo. Hai uno stile molto fluido e delicato, semplice e chiaro: pulito, insomma.
La narrazione con questo condizionale, mi ha fatto pensare a quando è proprio l'occhio della telecamera, nei film, a fare da focus di prospettiva, e si vedono i personaggi sorridere e inchinarsi, i camerieri aprire le porte... e tutto alla telecamera che diventa poi il lettore/spettatore stesso. Ed è questo questo stesso effetto che si verificato qui. Tu hai fatto in modo che il personaggio che si imbuca fantasticamente a questa festa è il lettore stesso: mi è sembrato di diventare un personaggio del tuo racconto. Ed è un effetto particolare che non mi era ancora capitato di leggere e mi è piaciuto tantissimo. Sei stata davvero brava.
L'unica cosa che ti consiglio è di dare una veloce revisione, perché ogni tanto dimentichi di raddoppiare le consonanti, e quindi i verbi al posto di essere al condizionale sono al futuro; soprattutto nelle ipotetiche, questo si nota di più. L'altro "difetto" è che dimentichi di isolare i vocativi nei dialoghi. Per il resto, ho trovato solo questi refusi, che ti segnalo per aiutarti:
Un cameriere ci sfila accanto – porta in bilico sulla punta dei guanti un vassoio, così lucido che ci si potrebbe specchiare, su cui sono adagiate tartine e canapè. -> qui, al posto della virgola, servirebbe l'altro trattino per chiudere la parentetica.
Probabilmente dopo qualche minuto saremo già ubriachi -> non è l'unico verbo che al posto di essere al condizionale è al futuro. Praticamente ogni tanto ti dimentichi di raddoppiare la consonante :)
E lei sorrise senza voltarsi -> sorride
«Daisy non dovresti essere qui.» -> virgola dopo il nome
«Lo sai che è una trappola vero? -> virgola prima di "vero"
«Daisy sono stato anche io invitato dal re e, -> virgola dopo il nome
Mi piacerebbe davvero molto che questi personaggi venissero sviluppati di più, perché già così mi sono sembrati molto interessanti. Mi chiedo come può un mago che ha progettato di conquistare il mondo presentarsi a una festa. Mi chiedo perché abbia rinunciato al suo piano e si mischi così facilmente tra gli altri e mi chiedo come fa Daisy a conoscerlo.
Ma ciò che ho preferito, proprio per la sua inusuale forma, è proprio il fatto che Daisy e Eric si conoscano e siano così affiatati. Mi è piaciuto il carattere di lui così annoiato e strafottente, indifferente agli sguardi degli altri ma premuroso nei confronti della ragazza. Mi piace il modo in cui all'inizio sembrava deriderla e poi si sia concentrato tanto su di lei: ho sentito il sentimento profondo che li lega e che va al di là dei ruoli ruoli di buoni o cattivi.
E Daisy, così gentile e irriverente, così sicura di sé e sognante allo stesso tempo. Nei suoi modi c'è la semplicità di una fioraia, ma anche la saggezza e la forza di una persona fedele e indipendente. Hai costruito dei personaggi davvero interessanti, che spero trovino spazio anche nell'altra tua storia, perché mi hanno davvero colpito.
Ancora una volta, ti dico a presto! |