Ciao, cara ♥
Non vedevo l’ora che scrivessi qualcosa di più approfondito sui tuoi pupilli, perciò eccomi qui a commentare prima di subito. Immancabile, eh! Sapere che l’ispirazione ti abbia colto su Ludwig, poi, non puoi capire che immensa gioia mi abbia dato! Non pensavo che mi avresti presa in parola, che ce l’avresti fatta, perché ho sempre tentato di trascinarti dal lato oscuro, ma tu no, proprio no, ti ostinavi a non volerne sapere di scrivere altro. Bando alle ciance, parto subito col dirti che la scelta del titolo è meravigliosa. Io non sarei stata in grado di trovare qualcosa di meglio, sai? Sono più tipo da playlist casuale e copia-incolla. Ma tu no, complimenti per la tenacia e l’inventiva. Semplice, efficace e d’impatto. Lo ricorderò senz’altro. Maschera è una parola che mi ha accompagnato per gran parte della vita, dell’adolescenza, e direi che ci sta da Dio con la storia che hai intenzione di proporci. Se poi penso da dove l’hai tirato fuori, allora esplodo un attimo…
Io parto avvantaggiata se penso al Ludwig del futuro, eh, ma ponendomi di fronte a questa storia come una novizia non posso che dire: cucciolo lui! Lud è un ragazzo che andrebbe preservato come gli animali in via d’estinzione tenuti sotto controllo dal WWF, per non parlare di Natthasol, docile creaturina. Achill, malgrado il suo prestavolto prometta più che bene, è da prendere a martellate sulle gengive; un maledetto stronzo, so che concorderai, per quello che fa a Lud. È stato bello notare come l’insegnante di scherma abbia avuto un po’ di umanità – almeno lui! Certo, le aspettative che gravano sulle spalle di Ludwig sono molto grandi, pesanti e fastidiose, questo spiega molte cose del suo comportamento inquadrato. Insomma, dear, il capitolo è pieno, pienissimo, sotto un punto di vista caratteriale. Spiega bene ciò che si troverà poi ne La ballata dei petali caduti, ma immagino anche nei prossimi capitoli che verranno pubblicati in questa sezione.
Mi è davvero piaciuto il capitolo ᵕ.ᵕ
Alla prossima,
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