Ciao!
Non credevo che avessi intenzione di scrivere un'altra poesia su Demi, mi ha fatto piacere vedere che invece ti sei data da fare.
Mi è piaciuto che hai voluto farla risalire a quando lei era ancora quindicenne, perché era insicura e non era certa se ciò che stava facendo fosse sbagliato, la faceva solo stare bene ( o almeno è ciò che penso io).
Mi è piaciuta molto questa scena:
"Forse semplicemente credo di non meritarlo,
che per me non ci sia più speranza,
che sarebbe inutile per gli altri farlo
e tendermi la mano."
Perché trovo che sia vera. Il dolore c'è, la sofferenza è presente, ma non si riesce a pensare che sia lecito o giusto provare queste cose. Dopo ti riferisci al fatto che è una cantante, ha dei fan e tutto ciò che possa mai desiderare, ma spesso non basta per non rimanere soli. Alla fine hai aggiunto che questi pensieri potrebbero sembrare confusionari, tuttavia devono essere così. Lei, in quel momento, era una ragazzina confusa, spaventata, in balia di un dolore troppo grande per il suo corpicino esile.
Anche la parte finale mi è piaciuta molto, precisamente l'ultima strofa: "Nei miei pochi momenti di lucidità,
mi ripeto che se non mangio morirò,
ma è molto meglio crepare,
che mangiare e ingrassare." la sua crudezza fa comprendere la brutta situazione in cui si trova, i suoi pensieri tormentati.
Ottimo lavoro, come sempre sei riuscita a coinvolgermi.
Alla prossima, ciao.
|