Capolavoro.
Non ho parole per descrivere quanto hai messo per iscritto: un tetro racconto introspettivo, arricchito da meravigliose descrizioni, una sintassi perfetta senza refusi o errori e un'attenzione ai dettagli invidiabile.
Teleri è un personaggio straordinario, a tutto tondo, tormentata e resa vera, reale. Stereotipata? Si, ma nel migliore dei modi con un'analisi della sua coscienza in piena sintonia col paesaggio desolante che la circonda (fra tutti, le foreste del Rift sono il mio ambiente preferito di skyrim).
E la descrizione del mantello, di Riften, dell'olezzo della fogna, della muffa, il passaggio alla foresta, al selciato, la strada, la morte di Lucien, il suo essere anche troppo buono nonostante faccia parte della confraternita... Hai veramente scritto un capolavoro e puoi averne la certezza, metto questa storia fra le preferite e metto te fra gli autori preferiti.
Per certi versi se stata capace di farmi immaginare la scena, di vedere la Dunmer e la sua pesante colpa (anche se a mio parere si incolpa inutilmente, alla fine era stata manovrata) e mi hai riportato alla mente Guts all'inizio del manga Berserk.
E questa, in generale secondo me, è una delle migliori storie su Skyrim e il modo in cui sei riuscita a rendere vivo l'ambiente mettendolo in relazione ai suoi pensieri è assolutamente fantastico, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. |