Oh nnnnno, Alfonso! Il più impavido ma al contempo insubordinato dei nobili, a cui si dice Roma sapendo che farà Toma, piantagrane per natura, colui che con la propria irruenza trascina coloro che ha al fianco con sé (e possiamo stupircene? Quei “coloro” è un Cangramo: i più degni e retti e al contempo i più sfigati di questo mondo immaginario, come già m'è capitato di dire: se si crea una versione italica degli Stark di Martin non ci si possono aspettare grandi belle cose per loro ahahah) è morto! Nuuuoooo *implode nel proprio sarcasmo*.
Quando leggendo questa storia parte la nostalgia per la telenovela, basta attendere che tornino questi due ahahah. Ebbene, pace all'anima sua: per gli amoreggiamenti, sempre che ce ne saranno ancora, dovremo accontentarci dei piccioncini che son rimasti a casa lol.
Sembra che non stia prendendo sul serio la morte di Alfonso. In parte è così. Ormai saprai bene che il suo sia il personaggio in questa vicenda che più ho desiderato prendere a schiaffi. La sincera verità è che non mi dispiace per la sua morte. Inoltre, che qualcosa di orribile fosse alle sue porte era ormai nell'aria.
Per Carlo sento più amarezza... e pure sai che io non vado d'amore e d'accordo neanche con lui, ma già credo d'aver detto che anche in questo caso l'inimicizia sia stata in gran parte dovuta alla mediazione di Alfonso.
Ebbene, non so Carlo di cosa possa lamentarsi: il nome che ora è costretto a servire è meschino e odioso, ma il suo signore s'è trascinato addosso ciò che gli è accaduto (non nego che fosse nel giusto, ma... ecco... non è mai stato molto bravo a esprimersi nel modo più appropriato), l'ammmore della sua vita ormai è morto, che gli resta da fare? È un cavaliere. Che esegua gli ordini lol. |