Come ben sai sono molto “schematica” e poco propensa al cambiamento quando si tratta di leggere storie che non sono ambientate ai tempi nostri ma per te ho fatto un’eccezione.
Come ti dissi tempo fa, sono rimasta piacevolmente colpita da questa storia già dalle prime righe. Hai avuto l’abilità di tenere incollato il lettore praticamente da subito. Con la descrizione della Sovrana, accerchiata da un velo di mistero e paura hai accresciuto in me la voglia di continuare e aver letto “Perfino le ombre la temevano, Il Demonio stesso era preferibile” mi ha messo così tanta curiosità che ho letto tutto in una velocità allucinante.
Comunque a primo impatto la mia sensazione è quella di essere stata letteralmente catapultata in quelle fiabe che, anche col passare dei secoli lasciano sempre quell’alone di mito, mistero e leggenda; le tipiche fiabe da raccontare attorno ad un falò.
Confesso poi che mi sono ancor più incuriosita nel leggere che molti poveri innocenti non hanno mai fatto ritorno una volta preso servizio dalla Sovrana e a me ovviamente sorge una domanda più che legittima. Ma sono periti in combattimento o in un altro modo?
Magistrale l’entrata in scena di Emma e i suoi pensieri; molti al suo posto più che essere curiosi di incontrare la “famosa” Sovrana, saranno stati preoccupati di portare a casa la pelle il primo giorno di servizio.
Notevole poi il modo in cui si è destreggiata all’arrivo del castello; non c’è che dire se non che ha saputo toccare i giusti tasti.
Diciamo subito che la cosa più emozionante forse è stata il cambio di espressione di Regina alla vista di Emma. D’accordo che è il primo capitolo ma da come stai descrivendo la Sovrana, non c’è nulla, proprio nulla che possa scalfire la sua espressione, nemmeno se stessero torturando la madre e anche questo aggiunge già quel pizzico di adrenalina che ti fa prudere le dita.
“Non vi deluderò, Maestà”.
“Questo spetta a me deciderlo”. Beh si, effettivamente qui Emma ha peccato di presunzione certo questa è una risposta che avrebbero dato in molti però come si dice..Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!
Passiamo alla prova finale ovvero al duello impari che la bionda ha dovuto affrontare. Più che duello, dalla tua descrizione mi è sembrata una danza. Ovviamente prendilo come un complimento perché i movimenti che descrivi della bionda sono così armoniosi che se chiudi gli occhi è più facile pensare ad una danza che ad uno scontro dove sono in gioco delle vite. Su questo Regina non ha fatto differenze tra cavalieri uomini e cavaliere “donna”. Qui non è il tipico allenamento che se fallisci non avanzi di grado, qui chi fallisce muore, stop.
“…Vedremo quanto a lungo sarete in grado di mantenerlo”.
“Al vostro servizio…Non ho intenzione di cederlo rpesto”.
Beh di Emma non si può dire molto visto che è il primo capitolo, l’unica cosa sicurezza è che sa sempre cosa dire e non si tira mai indietro.
Battuta perfetta per questo finale di capitolo.
Se avevi qualche dubbio su questa storia beh tranquilla che è promossa a pieni voti, i dubbi spazzali pure via con decisione.
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