Buonsalve!
Qualche secolo fa ti avevo detto che, prima o poi, sarei passata a recensire anche questa one-shot. Ebbene, dopo uno scontro epico, sono infine riuscita a prevalere sulla mia patologica pigrizia, prendere in mano il PC e fare una recensione degna. Mh, ok, degna forse no, ma l'intenzione era quella, giuro!
Parlando di cose più inerenti - ovvero la tua fic e non i miei problemi - devo dire che, tra tutte le ragazze, Hagakure è quella che mi ha "presa" di meno. No, non perché è invisibile e quindi si nota poco, ma semplicemente mi ha dato l'idea di essere un personaggio un po' superficiale, tanto che sono rimasta schoccata quando ho scoperto che in realtà è uno dei personaggi più intelligenti della classe - anvedi a fermarsi alla prima impressione?! Devo dire, però, che come l'hai resa tu mi è piaciuta parecchio. Sei riuscito a mantenerla perfettamente IC e questo, soprattutto con i personaggi un po' di nicchia come lei, è un grosso traguardo.
Le dimostrazioni d’affetto vennero bruscamente interrotte dal prof Aizawa, entrato con la solita euforia, tale e quale a quella di uno zombie.
[...]
- Ah, giusto. Quella ragazza è Hagakure, non è più invisibile.
Già qui ho cominciato a ridere. Se dovessi scegliere il mio personaggio preferito. nel contesto di questa fic, direi senza ombra di dubbio Aizawa. Cioè, è lui in persona, con tutta la sua magnifica e splendentissima (Aoyama approva) euforia da zombie. In realtà, sono abbastanza sicura che gli zombie abbiano più sprint di lui.
(Sul serio, la seconda frase è proprio da Eraser Head!)
Nel testo descrivi Tooru come avente capelli azzurrini e occhi blu e, non so perché, ma anche io l'ho sempre immaginata così. Forse è il nostro inconscio umano collettivo, basato su comuni credenze e stereotipi, ad associare il colore azzurro a qualcosa di puro e trasparente proprio come Hagakure, involontario richiamo della memoria all'acqua, l'elemento "buono" per eccellenza - con tutto che l'aggettivo buono si addice alla perfezione a chi vuole diventare un Hiro (con la "i", alla giapponese) proprio come la nostra ragazza invis-
...E-ehm, dicevo. Ah, sì, l'aspetto fisico che hai dato alla nosra ragazza invisibile mi piace, in sostanza.
- Sono sempre stata invisibile. È stato uno shock, quando mi sono svegliata all’ospedale. Mi sono sempre chiesta che aspetto avessi. Adesso posso guardarmi allo specchio e vedere come sono cresciuta.
[...]
- Ma l’invisibilità è il mio Quirk. Senza quella, non posso diventare un’eroina. Tsuyu-chan, nonostante ciò, voglio tornare come prima.
Hagakure fu lodata da molti sguardi orgogliosi.
Ma ma ma- questa scena è stupenda! Come ti ho già accennato, la profondità che le hai dato è la parte più bella della storia - dopo Aizawa, ovviamente. Non ci avevo mai pensato ma, in effetti, probabilmente Tooru è nata invisibile (o comunque lo è diventata entro i quattro anni) e non ha mai avuto modo di vedersi, è più che comprensibile il suo shock.
Ora che ci penso... sappiamo che lei ha ereditato il suo quirk dalla madre, anche lei invisibile. Se Hagakure è nata con già il quirk attivo non oso immaginare il casino avvenuto al momento della sua nascita.
A proposito di make up mi ricordo di una vignetta, alquanto demente, in cui Ochaco e Tsuyu truccavano e tingevano i capelli a Tooru per renderla visibile - e avevano fatto un vero capolavoro, fino a quando Hagakure non ha aperto bocca&occhi, rimasti ovviamente invisibili, risultando un po' creepy. Ma Asui la trovava comunque kawaiiiii.
- Ciao, Ojiro-kun! È tanto che aspetti?
- Sono appena arrivato, tranquilla.
“Oh mai dai! Il cliché no, il cliché no!”. Si ritrovò a pensare.
Cliché? Nah, non credo. Io che sono una ritardataria cronica non mi sono mai sentita rispondere sono appena arrivato/a, tranquilla! (Certo, calcolando che di solito arrivo con mezz'ora/un'ora di ritardo forse, e dico forse, è colpa mia... Nah, non credo. Sono gli altri a essere degli insensibili maleducati senza un minimo di gentilezza. Ho solo bisogno di amici più simili a Ojiro!)
La gonna, poi, fece venire qualche capogiro al ragazzo con la coda, il quale si pentì dei pensieri che gli sorvolassero per la testa.
Arrrrgh, occhio a quel verbo! Nulla di terrificante, capita di cannare coniugazione ogni tanto - e poi ho visto che in generale non hai problemi di questo tipo, quindi penso sia un errore di distrazione. Sarebbe stato meglio un passarono sia come tempo verbale che per il significato in sé della parola. Diciamo che di solito i pensieri stanno dentro la testa, non sorvolano sopra di essa! (Quest'ultima noticina, però, è una mia personale opinione. Liberissimo di ignorarla! ).
Entrambe si diedero da fare per mettersi in posa e preparare lo scatto.
Occhio anche qui. Il povero Ojiro, per quanto molto rispettoso nei confronti del gentil sesso, non è ancora diventato una donna!
Mostrò con fierezza il display della camera. Il selfie ritraeva un Ojiro impanicato che cingeva le spalline di un vestito lilla fluttuante.
La descrizione della foto mi ha fatta ridere. Tanto. Mi immagino Mashirao, impanicato sia per la fretta di fare la tanto desiderata foto che per l''imbarazzo di avere Hagakure così vicino, che guarda da tutte le parti alla disperata ricerca di un qualche aiuto/intervento divino in grado di risolvere la situazione - per poi ricordarsi di star solo perdendo tempo e cercare disperatamente di premere il pulsante dello scatto. Lo capisco, comunque; quelle bastardissime polaroid ultra economiche hanno il pulsante taroccato! Devi darci una martellata sopra perché la foto venga!
Anyway, come direbbe Present Mic, il finale mi è piaciuto. Avrei voluto che Tooru avesse almeno una foto in cui fosse visibile, ma è giusto così - anche perché altrimenti tutto il senso della one-shot sarebbe andato a farsi un tuffo carpiato con doppio avvitamento nel WC.
In generale, la fic è carina e godibilissima, potrebbe trabquillamente essere un missing moments della storia originale. Gli errori te li ho già fatti notare, ma devo dire che sei migliorato molto con Gli eroi scoprono EFP!!!. Si vede che questa l'hai scritta prima, lo stile è un po' più incerto rispetto alla tua shot successiva - ma non per questo brutto, affatto. Solo, si nota che hai fatto dei progressi e che ci stai prendendo la mano. Può sembrare strano sentirsi dire che tra due storie brevi pubblicate a poca distanza l'una dall'altra si scorgano miglioramenti ma, soprattutto se sei all'inizio, è più che normale - anzi è un bene, direi!
Continua così che stai scrivendo non solo bene, ma anche cose veramente belle!
Au revoir!
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