Recensioni per
Ultima notte a Dakar
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/08/18, ore 22:23
Cap. 3:

Ho aspettato con trepidazione ogni aggiornamento (ma non l'ho commentato *bacchettata sulle dita*) e ho apprezzato moltissimo la storia.
Troppo breve, avrei voluto spaerne di più su Stevens e Stein, ma mi accontento di un finale quasi a lieto fine!
Ci starebbe un bel seguito, che dici? ;)
Il personaggio di Ogawa è riuscitissimo, ma anche Stevens mi piace molto (anche se sono di parte perché adoro la boxe), soprattutto il fatto che non faccia storie. Stein è proprio tuo, invece. :)
Spero di leggere altre storie simili in futuro. Ancora complimenti.^^

Recensore Master
05/08/18, ore 21:18
Cap. 3:

Non sai quanto ho amato il dialogo di Stein e Stevens subito dopo la rissa. Non mi piacciono le storie sdolcinate, però apprezzo sempre quando si nota la sintonia della coppia, e questi brevi scambi tra i due sono esattamente quello che intendo.
Ora, di solito nemmeno shippo (difetto di fabbrica), ma questa storia l'hai costruita talmente bene che io quei due li stavo shippando sul serio. E la loro ultima notte a Dakar mi ha stupita: avevo pensato che sarebbe stata qualcosa di più simile al sogno di Mark, ma è stata diversa. Forse perché veniva dopo una confessione pesante (voglio dire, trovarsi ad un passo dalla morte per colpa di un amico/amante disertore non è un rospo facile da digerire), forse perché entrambi sanno che quella notte potrebbe essere l'unica. Mi è piaciuto il contrasto tra l'irruenza del più giovane e l'esperienza del più maturo. Alla fine, rivediamo la stessa scena che abbiamo visto all'inizio, con Mark e Jake: Mark che vorrebbe replicare, ma alla fine ingoia il rospo e se ne va.
Stein cerca di convincersi che sarebbe finita come con quell'altro sa molto di quelle tecniche di autoconvincimento che in realtà funzionano poco. Sono contenta che i due si riuniscano, anche se un po' mi dispiace che Mark/Stevens lasci i suoi commilitoni: erano una bella squadra. Chissà quante ne passerà a Manaus (e quante gliene dirà Hermann).
Anche questa storia mi è piaciuta un sacco, sebbene (ed è un complimento, giuro) di solito non legga storie erotiche. Non ho nulla contro il genere, ma spesso non viene trattato il resto della storia. Questa minilong, invece, ha tutto: due protagonisti con personalità e motivazioni diverse, che a volte contrastano; una storia da raccontare, personaggi secondari che rimangono impressi. E, infine, si arriva alla scena della notte tra Stevens e Stein e sembra la naturale conclusione del resto.
Non so che dire, se non: complimenti!
Alla prossima storia!

Recensore Master
05/08/18, ore 20:40
Cap. 2:

Adoro il modo in cui descrivi il contesto in cui si muovono i personaggi: le scene sono così vivide che sembra di essere proprio lì, insieme ai protagonisti. Ci sono paesaggi stupendi e bar un po' meno, ma descritti talmente bene che si potrebbero dipingere.
Stevens, poveretto, è proprio sfortunato in materia di uomini. Prima Jake, finto eterosessuale, e ora il sergente, che invece magari gira pure dal suo lato dell'arcobaleno, ma ha qualcosa di doloroso come le cicatrici che ha sul corpo che gli impedisce di lasciarsi andare.
Mi è piaciuto moltissimo anche il dialogo con Ogawa, il modo in cui Stevens continua a dire "wasabi" al posto di "wabi-sabi" mi fa sorridere tantissimo, perché ha capito il concetto (o almeno, così sembra a me, che l'ho conosciuto il capitolo scorso) con tutto quello che lo circonda, ma la parola non gli entra in testa XD.
Stevens posso dire che mi piace come personaggio: è rude, ma ha anche una sorta di sensibilità nascosta. È spavaldo, ma anche lui ha i suoi limiti. Sembra disincantato, ma gli avvenimenti lo colpiscono più a fondo del previsto.
Vado a leggere il terzo capitolo!

Recensore Master
05/08/18, ore 20:21
Cap. 1:

Ciao! 
Ti chiedo scusa per l'immenso ritardo con cui recensisco, ma sono state settimane frenetiche e non ho nemmeno avuto tempo di accedere al sito fino a ieri. In compenso, mi sono ritrovata un'altra tua storia da leggere e sono contenta di potermi cimentare in questa nuova avventura.
Mark ha sin da subito l'aria di un bravo soldato: anche se qualcosa non gli va giù, non fa scenate: prende la sua roba e se ne va. Se ne infischia delle regole, se servono a completare la missione. E ha un tono irriverente che crea una certa tensione con il suo superiore.
Su Stein ancora non ho molto da dire: si capisce che vuole farsi rispettare e che ha un motivo per il quale deve partire, ma non vorrei sparare scemenze su di lui. Come sempre, ho apprezzato moltissimo le scene d'azione, i dettagli tecnici che inserisci e le scene corali, che evidenziano il rapporto tra i personaggi.
Corro a leggere il prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 05/08/2018 - 08:22 pm)

Recensore Master
05/08/18, ore 15:06
Cap. 3:

Sapevo che il legionario non si sarebbe rassegnato alla partenza del sergente!
Un'ultima notte che risolve alcuni sospesi e ne crea tanti altri.
Descrivi molto bene l'atmosfera tesa e malinconica di eventi che paiono destinati a non avere seguito. Però alla fine si apre uno spiraglio.
Mi piacerebbe vedere la faccia di Stein all'arrivo di Stevens (se così avverrà).
Ogawa resta sempre il mio preferito! ^^
A prestissimo!

Recensore Master
05/08/18, ore 13:49
Cap. 3:

Caspita!
Sembra quasi... Un lieto fine!!!
E in questa calura immobile è manna dal cielo per una fangirla come me :)
Insomma non andranno in un resort a trascorrere una fantastica luna di miele, ma dato che il nostro giovane legionario ha afferrato il concetto di wabi-sabi, sono sicura che i due staranno alla grande anche nella jungla tropicale con le sardine crude :)
Menzione d'onore per Stein che ha mandato al tappeto l'insoffribile chansonnier e per il rissone epico che ne è seguito.
Adoro i rissoni e le scazzottate di gruppo, sono un ottimo metodo per socializzare.
Sentirò la mancanza di Ogawa e delle sue perle di saggezza, in fondo un po' è anche merito suo se Mark si è indirizzato nella direzione giusta :3

Recensore Master
04/08/18, ore 13:02
Cap. 3:

Ciao carissimo^^
Ma come, è già finita?
È difficile trovare le parole giuste per esprimere quanto questo capitolo mi sia piaciuto.
L'atmosfera della città è resa benissimo: un quadro molto esotico e pittoresco, ma anche decadente, pervaso di malinconia.
E poi c'è la Sehnsucht di Stevens (o forse dovrei dire Sutton?), l'adrenalina della scazzottata (sono d'accordo: i disertori sono persone orribili^^), l'ineluttabilità della partenza...
E che dire della fatidica rivelazione? Stein in un certo senso "si scioglie", mostra un suo lato più umano ma senza perdere la consueta durezza. Mi astengo dal commentare a quali supplizi sottoporrei il cosiddetto "amico"^^
Questa storia ha un solo difetto: è durata troppo poco! E ovviamente, adesso vogliamo il seguito a Manaus^^

Recensore Master
03/08/18, ore 16:30
Cap. 3:

Buon pomeriggio.
Un finale che mi è piaciuto molto.
Adeguato.
Beh, alla fine è come se fosse un cerchio che si chiude.
Che uomini, questi. Magari essere forti come loro. Credo che se fossi stato al posto del protagonista un solo cazzotto mi avrebbe fatto fuori... xD
Complimenti ^^
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
28/07/18, ore 15:45
Cap. 2:

***"Senza offesa, sergente, ma io sono abituato bene. Dovrà darsi da fare per stupirmi.”***
Ti ho mai detto quanto è adorabile? Immagino tutte le espressioni che fa, tutte le volte che sembra mettersi in posa per pavoneggiarsi... e di un ragazzo così speciale, e con un corpo da far invidia ai fotomodelli, vorrei come minimo un album di figurine! :P
Però non ricordo se hai scritto una descrizoone fisica di Mark, forse ero così presa dal resto da perdermela. ^^

***ma ciglia sopracciglia facevano capire che doveva essere biondo chiarissimo, quasi bianco*** - ciglia E sopracciglia...
Concordo con Mark che se Stein fosse vero sarebbe "bello" a maggior ragione del fatto che quelle cicatrici sono fonte di curiosità sul suo vissuto. Questo dettaglio che dovrebbe renderlo brutto lo rende al contrario più affascinante della media. E si sa che un uomo affascinante ha un tipo di avvenenza che non stanca mai e col tempo si trasforma in bellezza, a differenza della bellezza diretta di alcuni bellissimi che quando non è accompagnata da un "di più" si esaurisce in fretta.
Mark certe cose le ha comprese già da tempo, tant'è che nello scorso capitolo diceva che quelli della sua età "sanno usare il cazzo solo per pisciare e fare seghe" e con Bjorn ci sarebbe andato anche se non fosse stato quel gran figo che questi è, giusto perché andare con un altro è meglio che farsi una sega. C'era solo il problema che "accontentarsi" di un bellissimo solo perché disponibile è frustrante uguale (o peggio) di desiderare ardentemente qualcuno e doversi soddisfare da soli dato che proprio quella persona non vuole saperne.

Ma quanto mi dispiace per Bjorn, sottovalutato e snobbato dall'inizio alla fine. I riguardi che ha per Stevens sono lodevoli inoltre anche uno come lui dev'essere "abituato bene" e fare il precisino in certe situazioni deve rappresentare il suo punto di forza, invece con Stevens certe cose non attaccano: per il legionario preoccuparsi ddl sesso sicuro e di non voler fare niente di estremo è solo un motivo per stancarsi prima di quell'avventura. Certe finezze non fanno per lui ma glielo perdoniamo. ^^ (e poi con quel "mestiere" rischia la vita di continuo: fare sesso senza precauzioni per lui che vuoi che sia!).

***niente più storie, ma soprattutto niente più coinvolgimenti sentimentali con le persone sbagliate.
Meccanicamente sollevò una mano e si toccò la cicatrice che gli scendeva dalla bocca alla base del collo.***
Mettere queste due frasi una dietro l'altra fa intendere che le due cose sono collegate. ;)

Una cosa: forse è sfuggita a me la descrizione del legionario Stevens (anche perché, seppur narrata, questa storia è in base al suo punto di vista), ma per Stein ne hai fatta più di una aggiungendo fascino ogni volta. Mark si è preso davvero una bella cotta, eh? :P e anch'io mi perderei in contemplazione di quel fisico possente col volto sfregiato. Questo sergente, come il tuo Ehrenold, non è né bello né brutto, diciamo diversamente bello, e non è né buono né cattivo bensì imparziale con tutti allo stesso modo. ♡

***“Se posso permettermi, poteva anche scegliersi qualcosa di meglio, sergente.”
Stein non rispose.
“Il mio albergo è molto più bello,” proseguì Stevens imperterrito, “e io sto in una doppia. C’è posto anche per lei, se vuole.”***
Il suo comportamento è una scuola di faccia tosta. Io prendo appunti, non sia mai che mi servano... :D

***“L’amicizia e l’amore non si chiedono come l’acqua, ma si offrono come il tè.”***
Però Mark si diverte più di Takeshi quindi prendo appunti solo da Mark. ^_^

***l’ora blu accentuava i colori caldi degli edifici.***
Che bella questa descrizione!
Però la canzone di Bonnie Tyler s'intitola "Holding out for a hero".

Dimenticavo:
***Bjorn era ancora sdraiato sul letto. Sembrava addirittura che si fosse messo in posa per mostrare maggiormente il suo fisico scolpito.***
Ecco un altro motivo per cui tra Mark e Bjorn non potrebbe esserci mai più di una scopata: tutti e due si pavineggiano molto quando vogliono sedurre qualcuno, però credo che Stein avrebbe apprezzato Bjorn più del legionario, l'essere così fiscale su cosa si può o non si può, cosa è bene o cosa è male, è come avere davanti un maniaco del regolamento: c'è da andarne fieri anche se in concreto è una rottura di scatole.

Alla fine non so bene che commento ti ho scritto, tra ieri e oggi con citazioni alla rinfusa,

La questione delle cinque birre che fanno la differenza, secondo te è vera? Sarebbe troppo semplice.
(Recensione modificata il 28/07/2018 - 03:48 pm)

Recensore Master
28/07/18, ore 14:58
Cap. 2:

Stein. Più noto fra i legionari come Franken-Stein, per via della corporatura e delle cicatrici, e forse anche perché tutti dicevano che fosse tedesco, come il protagonista del romanzo di Mary Shelley.
Nessuno sapeva nulla di lui, in realtà: né di dove fosse veramente, né come mai avesse il volto sfregiato. Si sapeva solo che si chiamava Stein, ma forse non era neppure il suo vero nome.." Il nostro giovane amico ha le idee chiare, è attratto dal sergente ma .. resta al palo, metaforicamente parlando, durante la licenza a Dakar. Si concede una avventura, nella vivida notte, descrivi l'Africa e i suoi profumi, con rara maestria, il soldatino non ha nulla da perdere e vuole scordare i suoi problemi.. Resta l'ultima notte, cosa accadrà?Bravo come al solito, compliuementi JQ

Recensore Master
28/07/18, ore 13:53
Cap. 2:

Il mio personaggio preferito è il Giapponese! ^^ E' uno che con le sue massime filosofiche e zen va dritto al punto ed è anche il solo con cui Stevens riesca a confidarsi, che non si scandalizza e lo consiglia come un vero amico.
Il nostro legionario mi pare un po' troppo sbruffone e un po' troppo sensibile (il che è strettamente connesso, nella sua personalità, a mio parere...) , ma è giusto così, perchè è un perfetto contrappunto con il solidissimo Stein.
Quest'ultimo, che mi è simpatico nonostante il caratteraccio, ha chiaramente un passato letteralmente inciso sulla faccia che lo indirizza ad agire con i piedi di piombo.
Sono curiosa di sapere che cosa gli è accaduto e, soprattutto, quanto riuscirà a resistere a Stevens che fa la ruota da pavone per farsi notare a tutti i costi.
Come sempre, descrivi gli aspetti psicologici e gli ambienti con estrema bravura, ti rinnovo i miei più sinceri complimenti! :)
A presto!

Recensore Master
28/07/18, ore 13:45
Cap. 2:

Io adoro Bjorn, sappilo!
E mi auguro che questo bel vichingone gentile incontri qualcuno che ricambi le sue attenzioni ^^
Purtroppo per il nostro legionario è stato solo sesso e da quel che emerge tra le righe, nemmeno troppo soddisfacente.
Certo quando punti alla torta con panne e fragole la barretta dietetica la disdegni!
Ma Stein lo ha messo alla porta senza tanti giri di parole, i loro scambi verbali sono godibilissimi: il giovane che sfodera tutto il repertorio ironico-seduttivo-brillante e il Sergente che a brutto muso lo tronca con un NO.
Eppure si coglie che il petulante soldato non gli è del tutto indifferente e che fa un certo sforzo per tenerlo a distanza...
In tutto ciò il mio giapponese preferito dispensa perle di saggezza con la grazia di un maestro zen; io devo sapere se è single e etero, perché nel caso gli faccio avere il mio numero! X°D

Recensore Master
28/07/18, ore 10:15
Cap. 2:

Buongiorno.
Beh, mi pare che la storia si stia evolvendo in modo molto chiaro ^^
Il nostro nuovo amico vichingo ha l'aria di chi sa darsi davvero da fare... xD xD
Un capitolo complessissimo, e soprattutto molto corposo; chissà quanto tempo ti è servito per scriverlo. Complimenti quindi a partire dall'impegno investito.
Buon fine settimana e a presto :)

Recensore Master
28/07/18, ore 02:09
Cap. 2:

Ciao^^
L'attrazione serpeggia tra i nostri due eroi in maniera neanche troppo velata, ma qualcosa che è successo nel passato continua a tormentare Stein, portandolo a rifuggire l'uomo da cui è attratto. Ho come l'impressione che dietro quel cipiglio burbero e quel contegno spietato si nasconda una persona segnata da qualcosa di molto spiacevole.
Stevens invece è sempre il solito, irriverente e sfrontato, non senza una vena sadica di fondo^^
Mi è piaciuto molto il discorso tra lui e Ogawa-wasabi-san, si vede che sono due persone agli antipodi ma il rapporto che si è instaurato tra loro due è molto interessante.
La scopata con quel biondone palestrato non sembra aver soddisfatto Stevens. Del resto, a lui piacciono i maschioni massicci e burberi, che sappiano tenerlo in riga e metterlo a bada, magari prendendolo anche con la forza. Mica i bamboccioni tutti "vanilla" e sesso protetto...^^
Qualcosa mi dice che, anche se Franken-Stein è in procinto di partire, il nostro eroe non si darà tanto facilmente per vinto. Attendo impaziente ulteriori sviluppi. Alla prossima^^

Recensore Master
27/07/18, ore 23:04
Cap. 2:

Ciao!
Ogni tanto, quando le cose mi vanno particolarmente storte mi capita di dire (per scherzo): non mi rimane che la Legione Straniera... dopo aver letto il primo paragrafo di questo nuovo capitolo ho subito pensato: non lo dirò mai più!! ;)))
Battute sceme a parte, la tua storia procede come sempre splendidamente strutturata, con un'ottima ricostruzione degli ambienti (manca però il marabù) e della psicologia dei personaggi... chissà se nel giro delle ultime ore rimaste questi due zucconi di Linder (ehm, no... Stein) e Stevens riusciranno a trovarsi...
Mi piace in particolare come hai reso bene la personalità di Stevens, con i suoi dubbi e desideri, anche se il mio preferito rimane sempre il giapponese. Menzione d'onore per questa splendida e sintetica descrizione: "Le luci colorate di bar e alberghi si riflettevano sulle onde e le facevano assomigliare a una mutevole distesa di gemme". Meraviglia assoluta, mi ha fatto venire in mente le estati piene di vita in Riviera (io l'Africa non l'ho mai vista se non in tivù), e la magia del mare che si veste di luce. Davvero una descrizione bellissima: io quando leggo vedo ogni scena come se fosse un film, e qui ho davvero visto queste luci tremare sul pelo dell'acqua. Ottima storia, non ti faccio in bocca al lupo per il contest solo perché porto sfiga... :)))