Recensioni per
Il compleanno di papà
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
06/02/21, ore 12:51

Uh, che storia terribile.
No, perché? Ti andava di scriverla e hai fatto bene a farlo, tutto qui.
Sono purtroppo cose che succedono anche nella realtà.
Questo povero uomo, dopo una vita di soprusi non ce l'ha fatta più ed è andata a finire com'è andata a finire.
Aveva anche avuto l'occasione di uscirne, ma ormai era troppo tardi, era già ' cotto ' dal padre e così, nonostante lo odiasse è tornato a servirlo.
Questa fase mi ha fatto anche più male, perché se prima era solo una vittima, poi si è rivelato affetto anche dalla Sindrome di Stoccolma, ah, ah.
La sua mente era troppo piagata.
E prima le botte, quando era ragazzino, poi tanto non sarebbero servite manco più, si era già piegato.

Poi lo scatto d'ira. Come osa il papino amorevole insultare il suo capolavoro?
Lo aveva scritto con il cuore, aveva anche il finale!
Mi è piaciuto quando dice che ' la storia è già scritta ' e non si può cambiare, forse è un buon modo per convincersi a fare le cose, anche se non intendo proprio questo, ovvio.
Avrebbe potuto semplicemente allontanarsi da lui, ma ha aspettato troppo e così il padre è invecchiato tanto da dover essere anche accudito dal figlio che maltrattava tutto il tempo.
Male hanno fatto a sottovalutarlo... ben gli sta.

Anche qua trovo una morale di fondo, sempre amara e triste, però queste tue storie mi lasciano sempre qualcosa, cosa non scontata in un sito dove questo, dove ( specialmente io ) scrivo solo per far ridere la gente.

Alla fine la festa di compleanno è riuscita perfettamente, soprattutto per il poliziotto, che ora vomiterà ogni anno, al ricordo, poveraccio.

Dramma della follia, con finale appropriato.
Molto interessanti questi tuoi esercizi di scrittura.

Alla prossima.

Recensore Master
09/04/20, ore 00:14

Cavolo, una storia veramente forte.
Una vita miserabile, quella di un uomo che trascina nella miseria e nella follia anche il figlio.
Complimenti.
Nel suo genere, è splendida.

Recensore Master
17/06/19, ore 15:55

Ciao Alessandro,questa storia è stata davvero molto forte ma sono contenta di averla letta, queste realtà esistono e non deve essere stato facile per te scriverla. Il tema del triplice compleanno è davvero molto interessante,infatti il fatto di avere associato il compleanno di un poliziotto lo stesso giorno del padre e del figlio mi ha spiazzata,come se volessi dare una parvenza di giustizia finale. Il rapporto padre-figlio è davvero devastante ed è stata bella l'idea del libro. Devo dire che ho provato davvero emozioni molto forti ed ho riflettuto sui rapporti che si vengono a creare con i familiari più stretti. Un saluto.
(Recensione modificata il 17/06/2019 - 03:56 pm)

Recensore Master
24/09/18, ore 17:25

SECONDA CLASSIFICATA e vincitrice del premio Special Present

"Il compleanno di papà" di alessandroago_94



Grammatica e stile: 9,5/10

Ciao Ale, eccoci finalmente ai risultati!
Allora, innanzitutto ti devo fare i miei complimenti perché grammatica e stile erano molto curati e corretti! Non ho trovato grandi pecche a livello grammaticale; l'unico appunto è che in certi punti avresti dovuto usare il congiuntivo al posto dell'imperfetto (esempio: avesse invece che aveva), ma a parte questo niente di che.
Lo stile è pulito, chiaro e fluido. Non mi è parso di inciampare in nessuna frase in particolare; complimenti, sei stato molto attento e - detto tra noi - trovo che tu stia facendo passi da gigante, contest dopo contest!
Ho trovato solo qualche piccolo errore di battitura/distrazione che, come sempre, mi sono copiata da una parte e ti farò avere se vorrai!
Nel complesso, davvero un bel lavoro!


Trama e personaggi: 9,5/10

In genere parto sempre a parlare della trama per prima in questo parametro, ma stavolta voglio partire dai personaggi.
Sei stato a dir poco fantastico! Ho apprezzato davvero tanto la caratterizzazione dei personaggi e trovo che, da ogni piccolo gesto e ogni singola parola, sia emerso il carattere di ogni persona comparsa nel racconto.
Massimo, la vittima di un padre cattivo e mentalmente instabile, si ritrova soggiogato dalla sua stessa vita e finisce per impazzire a sua volta, passando dal ruolo della vittima a quello del carnefice. Sei riuscito a rendere benissimo questo personaggio, descrivendo prima la sua arrendevolezza e poi la sua follia.
Anche il padre è stato ben caratterizzato, è uscito dalla storia ed è rimasto coerente a se stesso per tutto il testo.
Anche la zia e il cugino, per quanto personaggi marginali, sono stati a loro modo importanti e sei riuscito a darmi una chiara immagine di loro.
Insomma, stavolta con i personaggi hai fatto un ottimo lavoro, inserendo dialoghi misti a pensieri, azioni del presente miste a ricordi... ottimo!
E qui mi ricollego col discorso della trama. Mi è piaciuta la tua idea e mi è piaciuta come l'hai gestita. Ho adorato l'utilizzo dei flashback, l'espediente della biografia... una storia che parte calma, quieta, e poi si conclude col botto!
Però quel mezzo punto che ti ho sottratto ha un perché. Secondo me avresti potuto accorciare un pochino la prima parte, quella riguardante i flashback, escludendo gisuto qualche dettaglio. Non frainterdermi, hai fatto benssimo a fornire al lettore un quadro generale, ma forse hai raccontato e specificato alcuni dettagli non strettamente necessari che avresti potuto lasciare all'immaginazione del lettore; in questo modo avresti anche alleggerito un pochino il testo. Ma non è una cosa che ho percepito troppo o che mi ha annoiato, quindi non ti voglio penalizzare troppo. Del resto questo è il mio gusto personale, magari tu hai voluto utilizzare questo metodo perché ti piaceva e per una scelta stilistica ^^
Comunque anche in questo caso hai fatto n buon lavoro!


Originalità: 9/10

Ho trovato questo tuo scritto molto originale per vari motivi.
La prima cosa è il modo in cui hai utilizzato il tema del comoleanno: il protagonista infine ha "organizzato una festa", se così la vogliamo definire, e ha aspettato proprio il giorno in cui lui e il padre avrebbero compiuto gli anni. Praticamente ha tenuto in serbo dentro di sé questo scatto di follia per mesi e mesi, aspettando il momento giusto.
Un'altra cosa che mi ha colpito, per quanto possa sembrare un dettaglio insignificante, è che anche il poliziotto - Fabio se non sbaglio - ha compiuto gli anni lo stesso giorno di Massimo e di suo padre! Non so perché, ma l'ho trovato originale e anche molto simpatico :)
Altro elemento originale: la biografia! Quandoi Massimo ha portato fuori questa storia non sapevo dove volesse andare a parare, poi quando si è giunti alle ultime pagine ho cominciato a intuire cosa stava per succedere. Davvero molto innovativo, ma come ti è venuta quest'idea?
Però non posso assegnarti il massimo del pinteggio perché si trovano spesso storie di questo tipo: una vittima sottomessa che impazzisce all'improvviso e uccide il suo carnefice, per poi togliersi la vita a sua volta. Comunque ti do un bel 9 perché hai isnerito molti elementi originali, che hanno evitato una storia banale e scontata. Bravo!


Gradimento personale: 5/5

Innegabile: la storia mi è piaciuta TANTISSIMO!!! Adoro l'horror, adoro il thriller psicologico, adoro le tematiche delicate e anche le scene macabre e inquietanti. Tu hai preso tutti questi elementi che amo e li hai mischiati insieme, regalandomi una lettura più che piacevole!
In particolare ho adorato la descrizione del delitto perché mi ha profondamente inquietato e angosciato! Le interiora usate come festone, la testa decapitata, la mano nella cassetta delle lettere... probabilmente girerò alla larga dalla cassetta delle lettere per un po' XD
Ma sai cosa mi ha fatto apprezzare la storia ancora di più? Finalmente sono riuscita a trovare un horror veramente in grado di spaventarmi e trasmettermi qualcosa! In genere quando leggo degli horror, che siao libri o storie di EFP, mi lasciano del tutto indifferente... invece tu sei riuscito a scalfire questa sorta di barriera e mi hai davvero fatto apprezzare il tuo racconto!
Complimenti Ale, secondo me stavolta ti sei superato! :3


TOTALE: 33/35



Premio speciale:
Ho deciso di assegnarti il premio per la storia più coinvolgente e che mi ha lasciato di più a livello emotivo. Nonostante ci abbia impiegato un po' a leggere il tuo testo, non ho avuto nessun calo di attenzione; soprattutto nel finale sono rimasta molto coinvolta nel racconto delle scene, come se ci fossi anch'io, e non ho potuto fare a meno di commentare o lanciare versi strani (sì, è successo anche questo ahahahah) anche ad alta voce. Mi hai proprio trascinato e ti meriti questo riconoscimento!

Recensore Master
10/09/18, ore 16:02

Appunto! Ecco che continuo a trovarti!
Davvero interessante il personaggio di Massimo. Si capisce molto bene la continua frustrazione che il padre ha esercitato su di lui fin dalla primissima infanzia, e l'impossibilità dell'uomo di sviluppare un'autostima di conseguenza. L'isolamento ha solo peggiorato le cose, come si è visto nel caso della povera Maria. Ne risulta un personaggio veramente triste, che non è mai riuscito a distaccarsi da un padre malato, e alla fine è esploso in una raccapricciante follia omicida.
Il cugino è una figura squallida, un piccolo gradasso che poi non ha combinato niente nella vita. Il padre è una figura molto più ambigua: perchè trattare a quel modo suo figlio? Rancore perché aveva causato la morte della moglie? Effettivo sospetto dj un tradimento? Frustrazioni artistiche con conseguente desiderio di riaffermare la sua importanza su un bambino che non poteva reagire?
Non si sa, e questo a modo suo lo rende un personaggio molto intrigante: nei ricordi del bambino è quasi una personificazione della crudeltà e della violenza, per poi rivelarsi solo un vecchietto spaventato e debole negli attimi appena precedenti alla morte.
Complimenti, un altro bel lavoro!

Recensore Master
22/08/18, ore 17:11

Ciao Ale, eccomi finalmente a recensire questa tua storia!
Oddio, hai scritto proprio un horror/noir con i fiocchi!!!!
Mamma mia, che ansia!
Ti confesso che sì, ho odiato fin da subito il """padre""", ma anche Massimo mi ha subito messo addosso un'inquietudine senza pari...
Forse è perché avevo paura di scoprire quale regalo avesse in mente per il suo dinosauro (XD), ma non mi sarei mai aspettata ciò che poi è effettivamente successo.
Ma dimmi te, quella besia immonda è riuscita perfino a farlo rinunciare all'amore della sua vita, e tutto perché?
Perché Massimo è sempre stato un debole senza alcuna forza di volontà, la quale è venuta fuori solo quando ormai tutto era rovinato, quando ha deciso di uccidere il suo carnefice e di scavarsi una fossa da solo in cui perire insieme a lui.
Che orrore!
No, avrebbe dovuto andarsene molto prima, avrebbe dovuto lasciare quella bestia a marcire da sola, anziché stare lì a servirlo come un servo della gleba!
Invece è arrivato a cinquant'anni senza aver concluso nulla, la sua è stata un'esistenza pressoché inutile e fallimentare, se togliamo i pochi momenti di felicità provati con la donna che amava e che lo amava.
Una storia che fa riflettere, spaventare, arrabbiare... una storia densa di dolore e risentimento, ma soprattutto di tanta, tantissima rabbia repressa.
Complimenti, sei riuscito a creare un racconto molto bello e coinvolgente, anche se nella prima parte, a mio avviso, ha avuto un po' di difficoltà a ingranare.
Per il resto, proprio un buon lavoro!
In bocca al lupo per il contest e alla prossima ♥

Recensore Master
20/08/18, ore 18:41

Ciao carissimo!
Avevo iniziato a leggere la storia una settimana fa, poi per vari motivi indipendenti dalla mia volontà non ero riuscita a terminare la lettura, cosa che sono riuscita a fare solo adesso.
Che dire? Mi hai piacevolmente stupita! Hai scritto un racconto noir perfetto. Hai descritto benissimo, con i vari flashback, tutti i sentimenti frustrati del figlio nei confronti del padre, come pian piano si sia sviluppata la sua insanità mentale e il suo odio conseguente nei confronti di tutti i suoi parenti. La sua vendetta, studiata a tavolino con una precisione che ha dell'incredibile, è la conclusione perfetta a tutti i soprusi che ha subito.
Il colpo di genio finale, poi, è il compleanno che torna a ripresentarsi: non è solo quello delle vittime, padre e figlio, ma anche del povero poliziotto che si ritrova davanti a tutto quel macello.
Che dire? Un ottimo lavoro, che spero possa fare bene nel contest!
A presto!

Recensore Veterano
14/08/18, ore 23:18

Voglio iniziare con l'augurarti non solo buona fortuna per il contest, ma anche di salire sul gradino più alto del podio. Non ho letto i lavori dei tuoi "avversari", ma questo riuscito incrocio tra noir e horror merita davvero molto. Ti farò una sorta di elenco per punti, nella speranza di riuscire a spiegarti bene, non volendo essere frainteso.
Punto primo: penso sia la tua prima esperienza con questo genere, ma l'impressione che mi hai dato è quella di un autore molto a suo agio e certamente non al suo primo approccio con questo genere di racconto. Piccola nota: ti ho dato del sadico per come sembravi divertiti a "torturare" Isabella ne 'Il Principe azzurro arrivò a mezzanotte', ma col senno di poi avrei fatto meglio ad aspettare per dirtelo. Qui sì che sei stato sadico!
Punto secondo: il titolo, semplicemente ottimo. L'intera vicenda si svolge il giorno del compleanno dei tre personaggi principali - il padre, il figlio e il poliziotto - e il fatto che il figlio canti prima in veste di carnefice e poi in quella di suicida "tanti auguri" ha dato a quelle parole gentili e sentite una connotazione decisamente inquietante.
Punto terzo: il soggetto principale del racconto, il figlio, la vittima di miriadi di soprusi da parte di chiunque al punto da diventare egli stesso proprio carnefice, fino all'inevitabile epilogo. Hai avuto davvero una serie di ottime idee: farne uno scrittore solo per mettere il padre di fronte a tutte le sue responsabilità e poi un freddo e spietato assassino in grado di sopraffare tutti i suoi nemici. Fino ad un certo punto ho pensato che avesse scritto quel racconto per far sentire in colpa il padre, sperando in una qualche sua manifestazione di sincero pentimento; poi, però, quando l'ha portato nel vecchio capanno mi sono reso conto che forse il suo vero obiettivo non era tanto la vendetta, quanto fargli assaggiare la sua stessa medicina, senza esagerare. L'ha ripagato con la stessa moneta: il padre l'ha fatto con abusi fisici e soprattutto verbali e psicologici, il figlio prima con un racconto catartico e infine con un'accetta. Il padre l'ha svuotato emotivamente - come mi fai intendere raccontando come la consapevole insicurezza dell'uomo abbia portato alla fine della storia con Maria (un nome che non ritengo casuale) -, il figlio gli ha svuotato le viscere e ci ha decorato, a mo' di sfregio, le pareti del capanno. Una scena molto inquietante.
Punto quarto: l'altro personaggio principale, il padre, l'orco che ha vessato il figlio in quel modo per tutto quel tempo senza una vera ragione, ammesso che possa essercene una. Penso che abbia capito di aver sbagliato nell'istante in cui ha capito di aver tirato troppo la corda e che questa s'era spezzata, di aver trasformato il figlio da una pedina sulla quale sfogare la sua frustrazione in un assassino spietato. Ha pagato per tutto, perché si sa che chi semina vento poi raccoglie tempesta.
Riassumendo l'ultimo dittico di punti: qui ha raggiunto l'apice della tua arte di analisi critica e partecipe di quel mare inesplorato ch'è la psiche umana, a tal punto che non so se riuscirai a ripetere o superare. Questo è certo: dovresti avere molti più recensori abituali.
Punto quinto: l'idea del racconto nel racconto è stata un colpo di genio. Avresti potuto limitare spiegare le ragioni dietro al massacro con la lettera che la polizia avrebbe trovato accanto al corpo del reo, ma hai voluto rischiare, prendendo la strada più complessa, di farci intuire fin da subito il finale della vicenda - e questo avrebbe potuto spingere il letto o verso la fine per soddisfare la sua curiosità o mollare dopo poche righe per nulla interessato - e allo stesso tempo di farci dubitare di sapere quel che sarebbe accaduto delineando in maniera sapiente un personaggio che aveva tutte le ragioni e un piano molto chiaro per ma non il coraggio di compiere un omicidio. Il punto di forza? La storia dei soprusi non sa di giustificazione, ma piuttosto di inevitabile causa.
Punto sesto: l'idea di non limitarti, tramite il figlio, all'omicidio del padre, ma di coinvolgere in quell'atto anche gli altri personaggi è stata brillante e resa in maniera inquietante. Ci vuole un buon stomaco per arrivare fino alla fine del racconto senza aver provato una sensazione di malessere in più momenti. Sei stato davvero bravo a rendere visive le scene più cruente, sai?
Punto settimo: con poche parole ben studiate hai fatto del suicidio del figlio il momento veramente più triste dell'intera vicenda. Ti dico che mi è dispiaciuto solo di Maria, che reputo l'unica davvero innocente, e di Massimo, così succube del padre da diventarne una versione persino più crudele e sadica. Chissà se avrà avuto pace là dove sarà andato...
Hai fatto proprio bene a consigliarmi di leggere questo racconto e hai pensato bene: mi è piaciuto, e anche parecchio direi! Mi hai stupito ancora una volta e a questo punto mi chiedo se e quando smetterai e se sia un bene che eventualmente un domani vorrai smettere. Io detesto le sorprese, ma se sono di questo livello sono disposto a chiudere un occhio e anche buona parte dell'altro.
Piccola nota: hai tra le mani un soggetto ideale a cui basta un niente per fungere da base di un film dell'orrore a la 'Carrie' di Brian de Palma destinato a diventare un classico! Pensaci su, eh!
In conclusione, ti rinnovo i miei più sentiti e sinceri complimenti e... Bravo, bravo, bravo!

Recensore Master
14/08/18, ore 10:54

Buongiorno Ale, per prima cosa auguri per il contest!
Per me sei riuscito a descrivere molto bene lo stato sia d'animo che psicologico del protagonista nel corso dei suoi ricordi passati. Tutta la rabbia repressa l'hanno fatto esplodere e compiere un gesto premeditato molto violento.
Sei stato proprio bravo, complimenti!
Alla prossima :)

Recensore Master
13/08/18, ore 23:06

Ciao carissimo,
un racconto davvero agghiacciante. Sarà anche il tuo primo tentativo nel genere noir/horror, ma ti è venuto discretamente bene. Un'idea macabra, inquietante e disturbante, che a tratti mi ha ricordato alcune trovate letterarie di Stephen King. Hai reso benissimo il ritmo incalzante di questo "viaggio mentale" (nella mente dell'insospettabile killer, appunto, come il buon noir insegna), le angherie, il tormento crescente e le torture psicologiche che hanno portato Massimo alla follia....
Mi è piaciuto anche lo "stacco finale", col punto di vista dei due poliziotti, l'ho trovato molto ben gestito. L'humor nero di Lorenzo calza a pennello in questo finale.
Bravissimo. Non posso che ribadirlo, un po' ti invidio: sai scrivere davvero di tutto, e sai farlo pure bene^^

Recensore Master
10/08/18, ore 18:23

Buonasera.

Questo racconto mi ha colpita tantissimo.
Originale e dallo stile accigliato e provocatorio; conferma del fatto che la violenza (fisica e psicologica) è frutto di imitazione.
Massimo, subendo tutte quelle torture, avendo perso l'amore della sua vita e aver ridotto la sua esistenza alla nullità che il padre ha continuato a ribadire che fosse, ha adottato lo stesso comportamento, decidendo lui - almeno per una volta - in modo straordinariamente spietato.

Complimenti Alessandro, hai fatto davvero un ottimo lavoro!

Auguri per il contest! ^-^ sarà un testo molto apprezzato!

-Bigin