Recensioni per
inevitabile follia
di crissi
Rosalie è un fiume in piena, la rabbia, la disperazione, hanno rotto gli argini. Il generale , proprio come la figlia, di fronte a un sentimento così totalizzante come la " loro" morte si schermisce dietro il dovere, dietro al realismo esasperato, ma in effetti non ha idea di cosa fare, come fare ad affrontare un tale baratro di dolore. L'unica cosa che possono fare entrambi, pur essendo dalle parti opposte della barricata, è piangere, perché lei se ne è andata e non potrà più tornare. Madame Marguerite è quella che più sente il peso della loro morte, perché non si è mai ribellata al volere del marito, non ha visto giocare Oscar bambina, non ha visto i suoi turbamenti di giovane donna, non ha potuto vederla finalmente felice e innamorata con l'amore della sua vita. Eppure ne è orgogliosa, sua figlia era Donna nel senso più ampio del termine, anzi il suo essere donna non solo non ha inficiato la sua carriera militare, ma il suo sesto senso femminile è quello che l'ha fatta alla fine accettare senza remore dai Soldati della Guardia Metropolitana, e che ha fatto loro ammettere che lei è stata il miglior comandante che avessero avuto, e che li ha spinti a seguirla, ad obbedirle non solo come Comandante, anzi non più come comandante ma come Oscar Francois, donna di André e comunque loro punto di riferimento, sempre e comunque. Lassonne è chiaramente commosso, e forse dietro quella vecchia lapide c'è un suo antico amore dipartito prima del tempo. Hai creato un capitolo struggente, triste, oscuro, pregno di rimpianto e di morte. Chapeau, a presto 💓 |
La scena lugubre e spettrale, tristissima, che contrasta con i ridenti ricordi del passato, è l'epilogo di una vita atipica per l'epoca in cui si è trovata a vivere; non mi aspettavo davvero lo scatto di sincerità e coraggio di Rosalie, che sta finalmente maturando. |
😭😭😭. Ma che tristezzaaaa, dopo morti me li sono sempre immaginati sepolti su una collina, vicini, insieme almeno uniti dalla morte, troppo triste. |
Accidenti che colpo.. che brutto colpo. |
E' arrivato il momento dell'arrivo a quel Palazzo dove Oscar e André erano vissuti per trent'anni e che avevano lasciato per seguire vi loro sentimenti ed i loro ideali. Ora stanno tornando, immobili e vicino l"uno all'altra la' in quel certo. Commoventi i contadini che dì tolgono il cappello, si segnano e seguono il fatto. Colpisce la figura della cameriera che corre in casa gridando, perfetto il paragone del generale con lo squalo che fende il mare di quello che gli stanno davanti, emoziona fin nel profondo del cuore la governante che chiama i suoi bambini e che rivela tutta la forza della disperazione. E meravigliosa la figura del dottore che aveva conosciuto Oscar e André nel passato, perfetto fil rouge di una bella storia.Complimenti. Jowen |
Che tristezza straziante, nessuno ci ha mai detto dopo che son morti cosa è successo.... Grazie comunque per questo bel racconto, ma che stazio. |
Due momenti lontanissimi nel tempo accomunati dalla dolce ed angosciata espressione della cara vecchina " I miei bambini!"; per il dottore che li ha visti crescere questo è fonte di mille ricordi; ha ragione a dire che Nanny è la sola "casa" che conoscano, per il resto a Palazzo Jarjeays regna la freddezza più assoluta. |
Cara Crissi, |
Molto bello, crudo e dolce questo capitolo. |
Nel presente il dolente carico è giunto a palazzo Jarjayes, il generale tocca con mano ciò che la sua decisione trentaquattro anni prima ha generato, tocca con mano il dolore per la morte del suo erede e del suo unico, inseparabile, speciale amico. Nel passato il medico è sempre più consapevole dei rischi che correranno i due giovani, una volta fuori da quella menzogna dorata. Il generale sembra cieco al naturale evolversi della natura. Sempre scritto molto bene, a presto 💓 |
Cara Crissi, |
Woww bellissimo capitolo. Nanny finta moribonda è spettacolare e André è di una dolcezza infinita, la piccola Oscar... Che bimba/o puccioso /a, li adorooooo. Grazie per il nuovo capitolo. Aggiorna prestoooo 😘 |
Ah, povera nonna! E’ dunque lei la prima paziente del dottore a palazzo Jarjayes! Una Marie versione ipocondriaca che solo una robusta dose di cognac può riportare a ragione…Davvero divertente questo passaggio! |
La cronologia nei racconti è giusto che qualche volta vada a farsi friggere - diciamo che siamo in un universo parallelo, dato che è un what if ed in questo what if Lasonne ha vita più lunga ;P |
Quindi è lei la padrona di casa 😊😊😊 Divertente questo capitolo. Lassonne entra a fare conoscenza di tutti i personaggi. Le descrizioni sono bellissime, soprattutto quelle di O&A da bambini. Lei sicura con il suo sguardo tagliente, nonostante bambina e sempre al fianco di André, lui con il cuore spezzato ma pieno di amore per le persone care. Interessante questo impatto con Palazzo Jarjayes e con le vite di quelli che ci abitano. |