Recensioni per
Lie Low at Lupin's
di Enid

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
09/11/18, ore 12:00

Avevo detto che mi avrebbe fatto piacere leggere di nuovo qualcosa di tuo, no? E quindi, eccomi qua :) Sono andata sul tuo profilo e ho trovato questa seconda Wolfstar... come potevo non leggerla visto che li adoro?

La trama è semplice ma tenerissima, ho adorato il modo in cui hai descritto il post Azkaban con piccoli particolari dissipati qua e la: la magrezza esagerata di Sirius (quel riferimento alle scapole che sembrano monconi di ali? Meraviglia), il suo sguardo spiritato, quel suo perdersi nel nulla abbandonando il presente come se non riuscisse più a sintonizzarsi con la realtà, quel suo sobbalzare al minimo tocco.

Altra cosa che mi è piaciuta particolarmente è come hai sottolineato, più di una volta, la difficoltà di Remus di riconoscere in questo Sirius, quello dei suoi ricordi. Molti si limitano a descrivere il Sirius post-Azkaban come un ventenne intrappolato nel corpo di un trentenne e, per carità, è così, ma è anche molto più complesso. Non è un semplice uomo che si rifiuta di crescere e andare avanti, è un uomo a cui è stato IMPEDITO di fare questo processo naturale e che al tempo stesso ha dovuto farlo.
Ho sempre immaginato questo conflitto interiore in Sirius: dover convivere con quello che Azkaban e lo scorrere degli anni hanno inevitabilmente modificato e al tempo stesso il bisogno viscerale di vivere quella parte di vita. Ho sempre immaginato un Sirius che si sente inadeguato nella propria pelle, quasi non la riconoscesse del tutto come sua. Un Sirius che vive con la perenne impressione di essere due persone nello stesso corpo davanti al bisogno di vivere da adulto (o quanto meno provarci) e quello di attaccarsi al passato per provare a viverlo e mettersi in pari col presente.
Con quei piccoli accenni di Remus su questa faccenda, sei riuscita a fare centro col mio pensiero.

Altra cosa bella, che non ho mai letto da nessun'altra parte, come hai voluto sottolineare che essere Padfoot ha delle “ritorsioni” sulla controparte umana. Positive o negative. Positive, come il non spaccarsi la testa cadendo sul fianco di una montagna, negative, come sentire dolore alle giunture nel momento in cui la trasformazione dura molto a lungo. Una piccolezza che a me è sembrata originale e tenera (sarà perchè l'ha detto Remus e ho immaginato quel “so quanto ti facciano male le giunture quando sei troppo a lungo Padfoot” con i suoi occhi teneri e comprensivi? :P)

Il modo in cui Remus si prende cura di lui poi, è una cosa meravigliosa. Come pensa ad ogni piccolezza (“Meglio un brodo, non riuscirebbe a mangiare altro”), come riesce a capirlo, anticiparlo, accudirlo... proprio come fosse una parte di lui (e lo è, diciamolo). Il finale è stato di una dolcezza infinita e sottoscrivo: il posto di Sirius, è tra le braccia di Remus.

Davvero un ottimo lavoro, cara. Davvero, davvero brava! Non smettere di scrivere, pensare, immaginare e trascrivere tutto su carta (che sia analogica o digitale). Certi talenti, non vanno sprecati.

V.

Nuovo recensore
31/08/18, ore 14:58

Questa storia é stupenda. Sto per piangere, stavo tanto sperando in un bacio almeno, ma davvero vabene così è bellissima ed è scritta anche molto bene
Love u

Recensore Master
26/08/18, ore 22:25

Complimenti! È una storia intrisa di malinconia ma è molto dolce il modo in cui Remus e Sirius si chiariscono e in un certo senso si perdonano 😍
Sei stata brava a descrivere le sofferenze che ha dovuto patire Sirius e come l'hanno segnato sia nel fisico che nello spirito.
Mi piace pensare che adesso avranno in un pò di serenità insieme...