Recensioni per
Santissima dei Naufragati
di Gipsy Danger

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/09/18, ore 23:11

"Santissima dei Naufragati" è sempre stata una delle One-Shot che più mi piacciono del fandom (sebbene fino a poco tempo fa fosse una cosa super privata, rispolverata spesso in Dropbox) e, ti dirò, è una di quelle che preferisco tra i tuoi lavori "recenti". Ergo, sono felicissima che tutti possano leggerla finalmente. Perchè merita, merita e merita. La coppia ti è stata un po' imposta (ammettiamolo, mea culpa) ma se questo è il risultato dovremmo continuare a importi cose LOL
Le Enjoltaire ti vengono tremendamente bene e, anche se i due si prestano <3, non è facile renderli fedeli al canon, men che meno in una reincarnation AU, e di rendere loro giustizia in modo originale quando c'è così tanto materiale che viene scritto su di loro.
Una cosa meravigliosa di questa one-shot è il lirismo. Scivola via come acqua, perfettamente corenete e senza nulla che stoni o interrompa il flusso della narrazione, ma allo stesso tempo rimane impressa per la bellezza non solo delle parole, ma anche per la delicatezza con cui riesci a tratteggiare l'animo tormentato di Grantaire. E' una poesia con una bellissima trama e tanto, tanto angst introspettivo -- in pratica hai fatto bingo.
R è un ubriacone, ok, è cinico e wild, ma è anche arte e poesia buttata nel cesso; tutto questo traspare attraverso i dettagli (il quadro Skyborn, la bottiglia di vino portata da Joly proprio in apertura della shot, il fatto che abbia il coraggio di tornare a stringere la mano di Enjorlas solo quando lui dorme) e attraverso un filo narrativo sottilissimo ma potente. Quello che disegni è un bellissimo gioco di contrasti: la (telefonatissima e immancabile, se si parla di introspezione di R) menzione ad Apollo, il fuoco che sono le sue parole quando parla di politica, l'urlo di Courfeyrac sono tutte immagini molto forti e vivide, ben contrapposte alla pace portata dal sonno.
Tutti i riferimenti alla tradizione Classica, poi, sono perfetti: si sa che gli Amis ci vanno a braccetto e, paradossalmente, R più di tutti. Efesto, Apollo, Era sono tutti nomi che R avrebbe potuto mettere in fila nel canon in uno dei suoi deliri da ubriaco, magari in un bordello come quello che descrivi all'inizio.

Sono tanto felice di aver avuto l'occasione di offrire uno spunto per un lavoro così bello, stilisticamente maturo anche se un po' vecchio (adoro e continuo ad adorare questa shot come il primo giorno) e con personaggi che conoscevi e conosci poco, ma che continuano ad essere perfettamente IC.
Well, ti devo obbligare più spesso <3

Ellie
(Recensione modificata il 09/09/2018 - 11:12 pm)

Recensore Veterano
03/09/18, ore 11:56

Ciao!
Sono qui per lo scambio a catena, scusa il ritardo ma una serie di imprevisti - uno dopo l'altro - non mi hanno lasciato il minimo tempo per dedicarmi a EFP in questi giorni!
Comunque, eccomi qui. :D ho letto/visto "I miserabili" anni e anni fa e i miei ricordi non sono proprio distinti, però la tua oneshot mi ha molto colpita.
Hai descritto in modo assolutamente coinvolgente e profondo la situazione tra i due, hai uno stile impeccabile e curato. Hai affrontato il contenuto quasi come fosse un argomento che mastichi ogni giorno, visto il modo in cui lo hai gestito.
Bellissima l'introspezione e questo modo di girare tutto intorno al vino, lo spessore deciso dei personaggi, il coinvolgimento del lettore.
Il tuo modo di scrivere, scorrevole e dettagliato, ha dato ritmo a tutta la vicenda. Brava, davvero molto brava! È la prima volta che mi capita di leggere una fanfiction di questo genere; l'hai resa davvero particolare. Tanto di cappello, quindi.
Alla prossima,
Ile

Recensore Master
30/08/18, ore 13:20

Ciao cara!

Eccomi per lo scambio a catena. Devo dirti che adoro il musical, il film e il libro de “I Miserabili.” Al cinema piansi in ben due momenti (quando canta Fantine in “I dreamed a dream” e quando Mario ritorna all’ABC caffè “Empty chair at Empty tables) quindi ho adorato tutto. La scelta lessicale, la canzone, il contesto, l’immagine fumosa di questa Parigi romantica e decadente, del sobborgo dove i poeti maledetti e i rivoluzionari si incontrano. Ho apprezzato infinitamente la scelta lessicale di quel rarissimo sbreccare, la noncurante nostalgia con cui Grantaire abbandona ogni velleità universitaria, l’estrema vitalità che traspare in quel suo frequentare bordelli e fumare e bere e disegnare e perdersi in pensieri profondi. La chiusa, con la morte accanto a Enjorlas, è splendida.

Anni fa bazzicai il fandom alla ricerca di una storia come questa e non la trovai. Ho dovuto avere pazienza, ma alla fine l’ho trovata. Apprezzo anche la delicatezza con cui hai rappresentato il legame profondissimo che unisce i due amici e amanti. Preferisco i sentimenti sussurrati rispetto all’urlo, capire anziché farmi spiegare, quindi l’immagine finale, dolce ma non smielata, rientra perfettamente nel mio gusto e mi ha ricordato, ancora una volta, quanto amo il mondo creato da Hugo e rivisitato in chiave moderna con il musical che ascolto molto spesso. Bellissimo, ovviamente, anche il riferimento a Red and Black.

Lirismo, prosa, cenni storici, introspezione si fondono in maniera davvero mirabile. Complimenti sono molto colpita da questa shot e ti ringrazio per averla finalmente postata.

Il bello degli scambi è che spesso si leggono belle storie quindi… grazie <3
Shilyss