Recensioni per
SETA BASTARDA
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/01/22, ore 22:30

Ero convinta di aver recensito queta storia, invece no!
Eppure l'avevo letta, ricordo vivida tutt'ora... 
Brutta cosa la vecchiaia!
Tornando seri, questa intima riflessione è veramente meravigliosa. Verismo allo stato puro, sono daccordo con Old Fashioned quando dce che sembra Verga. Come sai rendere tu certe introspezioni, nessuno mai, sei davvero maestra e riesci sempre ad arrivare dritta al cuore sorprendendoil lettore. Quedsta fic è una carezza e un ricordo pieno di amore e gratitudine. E comunque bisogna essere fieri di certi lavori artiginali, che profumavano di arte vera, scometto che nessuno oggi saprebbe confezionare una gonna a pieghe di seta con quella maestria. Quella signora può essere fiera, di ciò che è stato e di ciò che ha tramandato e sono certa che i suoi desideri si sono avverati.
Grazie per avercela regalata e un grande abbraccio e perdona ancora la mia svista!

Recensore Veterano
12/07/20, ore 12:56

Scusa se oggi ti bombardo di recensioni.
Dopo il primo assaggio delle tue storie introspettive, non potevo tirarmi indietro.
Questa storia la sento a livello abbastanza personale. Non vengo dalla Sicilia, ma in una zona povera dell'Irpinia, sull'Appennino. E una storia simile mi ricorda molto quella di mia nonna, che era bravissima a scuola, ma che dovette rinunciare per lavorare nei campi, e nella sua vita conobbe solo il duro lavoro. L'unica soddisfazione fu riuscire a far studiare mia madre: sacrifici dei quali io ora raccolgo i frutti.
Pur nella sua brevità, questa storia mi proietta in un'ambientazione molto realistica: si sente tutta, l'atmosfera opprimente della "viddana" giunta in città, ed il peso di un mondo duro dove i soldi sono il limite più grande ai sogni. Davvero ben fatto.
Alla prossima storia!

Recensore Master
30/09/18, ore 10:16

Buongiorno!
Non ho letto moltissimo di tuo, ma posso affermare che tutte le tue storie sono davvero meravigliose, soprattutto per l'emotività che riesci a trasmettere attraverso di esse.
Questa storia mi ha ricordato davvero tanto i racconti che mi fa spesso mia nonna (che credo abbia più o meno la stessa età della protagonista di questa storia) sulla sua giovinezza. In effetti, nonostante vivesse all'estremo nord, le condizioni di vita erano davvero le stesse, così come le speranze... lei non ha potuto studiare oltre le elementari, c'era da badare a una famiglia fin troppo numerosa e lei era la primogenita, ma è grazie a tutti i sacrifici della sua vita che mia madre può essere ciò che è ora...
La tua storia parla del lavoro, della povertà, ma anche della speranza: è molto verista, a mio parere, ma al contrario delle opere classiche del genere (Verga, Capuana...) è davvero riuscita a commuovermi e a farmi pensare alla "mia" storia. Brava, complimenti sentiti.
A presto, spero,
mystery_koopa

P.S. E complimenti per la tua storia sul Giappone Feudale! Purtroppo, causa rating, non ho la possibilità di leggerla nonostante lo storico sia il mio genere preferito, ma non dubito che meriti davvero tanto!

Recensore Master
16/09/18, ore 16:55

Ciao carissima^^
quanto realismo in questa bellissima introspezione. Sembra di leggere Verga.
Una donna che avrebbe voluto studiare, ma non ha potuto. Chi di noi non ha parlato con gente a cui è successo di dover fare una scelta del genere? Chi non ha almeno un parente, il più delle volte ma non sempre anziano, che ha dovuto rinunciare alla cultura in favore della vita quotidiana, quella dura, che non ti fa sconti e non ti concede nulla?
Ci sono amarezza ma anche accettazione, in queste tue poche parole. C'è la capacità di dare valore alle cose della vita - una capacità imparata sul campo e a caro prezzo - ma c'è anche la speranza di una rivalsa, la volontà di non lasciarsi andare e di vivere con dignità la propria condizione.
Con queste tue parole ci riporti indietro a un'Italia che fu, di valori semplici e buoni, ma anche di sacrificio e di eroismo quotidiano.
Complimenti, è sempre un grande piacere leggerti.

Recensore Master
15/09/18, ore 02:24

Ehilà, Lou! Vedo che sei tornata alle shottine!
Mi fa molto piacere, sai? Si vede che Naginata ti sta sfiancando ultimamente e non avevi più scritto altro, quindi sono contenta di ritrovarti qui.
Una storia su tua madre. Certo, capisco. Ha dovuto rinunciare a studiare perché non c'era altro da fare, purtroppo, non tutti potevano permettersi di farlo, anzi, diciamo che era prerogativa di pochi.
Ciononostante aveva capito benissimo l'importanza dello studio e visto che non aveva potuto studiare lei, si è adoperata perché i suoi figli invece potessero avere tutti i libri che desideravano...
Devi essere orgogliosa di lei, perché il suo sacrificio non è stato vano e il suo risultato sei tu.
Solo un genitore è in grado di fare questo, a credere e a impegnarsi per il futuro per dare ai figli ciò che lui non ha potuto avere.
Sono sorpresa di trovare una storia come questa, tuttavia: si vede che hai un magnifico rapporto con la scrittura, al punto da permetterti di pubblicare anche scritti così intimi.
Io invece mi faccio un sacco di problemi e sarà proprio per questo che scrivo troppo poco. Lo scrivere deve essere visto come un amico e trovo che sia bellissimo essere in grado di condividere con altri un racconto così personale.

W le mamme, dunque, anche se non ci son più.
E ' difficile da accettare la loro perdita, ma almeno ci sono i ricordi che ci permettono anche di realizzare scritti come questo.
Io non ci riuscirei mai, a scrivere una cosa del genere, quindi complimenti.
(Recensione modificata il 16/09/2018 - 03:17 am)

Recensore Master
14/09/18, ore 14:59

Buon pomeriggio.
Una narrazione molto dolce e delicata, che accompagna il lettore fin nelle profondità di questo testo...
E sai che mi sono emozionato, mentre lo leggevo? Ha uno spessore davvero infinito.
E poi... la mamma è sempre la mamma! Lei resterà per sempre nel nostro cuore, e nei nostri ricordi più belli, anche se magari a volte non si va tanto d'accordo.
Grazie per questa piccola perla.
Buona giornata :)

Recensore Master
14/09/18, ore 14:01

Bella, bellissima! Sei riuscita a condensare in poche righe un intero mondo, sia come collocazione geografica sia come periodo storico, ma in fondo è una situazione universale, che potrebbe verificarsi anche adesso, in qualunque parte del mondo!
Un piccolo quadro che parla di fatica e riscatto, quando ancora lo studio e l'impegno erano considerati un viatico per un futuro migliore, per sé e i propri cari (dovrebbero pensare un po' di più a questo tanti ragazzini di oggi, che hanno mille possibilità che solo poche decini di anni fa non c'erano, e le sprecano tutte!).
Chi parla è una donna forte e coraggiosa, che non si lamenta del destino cinico e baro, che non si sente una perdente perché non ha potuto realizzare il suo sogno, ma si è rimboccata le maniche per mandare avanti la famiglia e dare alle sue figlie quella possibilità.
E hai rappresentato tutto questo non solo con i pensieri della protagonista, ma anche attraverso la descrizione di piccoli gesti quotidiani: tutta la vita di questa donna sembra simboleggiata (ma non esaurita) da quella seta bastarda.
Sei sempre più brava, mi sembrava di leggere un racconto del Verga, davvero!

PS Prima dell'inverno ti devo portare in un posto dove fanno delle granite così! ;P

Recensore Veterano
14/09/18, ore 13:43

Magari tornassi più spesso, con racconti come questo!
Non che Naginata non mi piaccia, anzi, e capisco che un lavorone del genere ti assorba già parecchio. Però è bello scoprirti in questo tipo di narrazione.
Credo che il ritratto di tua madre sia proprio bello e commovente: parla di sacrificio, di rinuncia.
Complimenti.
Ciauzz
K.-L.