Breve ma d’effetto!
Molto interessante quest’analisi del conflitto interiore che cresce dentro Makoto alla fine del killing game. Oltre ad esserne stato una parte (volente o nolente), questo ragazzino è sopravvissuto a molti suoi compagni… E questo finisce per instillare in lui il senso di colpa del sopravvissuto, qualcosa che è parte integrante dell’ampia sfera di sintomi della sindrome da stress post-traumatico.
Un’esperienza del genere non può che ridurti la mente completamente in pezzi e è molto bello il passaggio in cui i pensieri di Makoto passano dall’essere suicidi, a determinati a fare qualcosa per dare un senso a tutto quello che è successo, per onorare le morti dei suoi amici, per dare una mano a chi è rimasto e non arrendersi alla disperazione che Junko ha impiantato nel suo cuore.
Costringersi ad essere qualcosa più grande di sé stessi, la tragicità della figura dell’eroe è tutta lì: un sacrificio (a volte anche non riconosciuto) per il bene comune, per dare un futuro alle nuove generazioni. Per lo meno posso consolarmi al pensiero che, nel caso di Makoto, questa è una scelta consapevole ed è interpretata da quest’ultimo come una redenzione, quindi in maniera positiva. Del resto, non ci si può aspettare altro, dall’emblema della speranza.
Complimenti~!

Ciao!
Di solito non leggo fanfiction che riguardano Naegi, ma questa ha attirato particolarmente la mia attenzione.
Ho sempre pensato a Naegi come il simbolo della speranza, colui che nonostante tutto lo schifo che gli è successo riesce a mantenere il controllo senza farsi trascinare via dalla disperazione. Invece, tu hai analizzato un aspetto del suo carattere o comunque della sua introspezione che io invece non avevo mai considerato: le sue debolezze, la guerra che ogni giorno compie contro la disperazione dentro di sé.
Trovo questa interpretazione del personaggio di gran lunga più interessante della mia - so che è il protagonista e tutto, ma non gli ho mai dato abbastanza attenzione in quanto non è un personaggio che suscita particolarmente la mia simpatia, al contrario di Hajime o di Shuichi. Questa fanfiction mi ha fatto riflettere, mi ha fatto pensare che forse Naegi non è solo un idiota con il nome di ultimate hope student e con un carattere che grida solo "VIVA LA SPERANZA!". Anche lui deve essere stato tentato dalla disperazione - la disperazione di perdere le persone a lui più importanti, i suoi compagni, i suoi genitori, la sorella che fortunatamente, almeno lei, è viva.
Poter salvare i Remnants così da potersi riscattare per non essere riuscito a salvare i suoi compagni sarebbe proprio da lui.
Complimenti per la storia, e alla prossima!
Euphemia >.^