Recensioni per
Debito di sangue
di JulyChan
Dopo tanto tempo è stato piacevole scovare per puro caso una drabble su personaggi a me tanto cari. Che dire, uno spaccato interessante su uno degli aspetti più privati, originali e meno approfonditi della vita dei coniugi Lestrange. Ambizioso immaginare cosa possa passare nell'anima di una Bellatrix consapevole di essere gravida, ma la rappresentazione che ne dai tu ai miei occhi fila: l'amore rende deboli e l'amore supremo, ovvero quello di una madre per il figlio, è la debolezza più grande di tutte, pertanto va eliminata. Anche a costo di uccidere una parte di se stessa che nulla potrà restituirle e che la cambierà per sempre. Un atto sofferto io lo immagino, perchè ci sono cose, suppongo, che una come Bellatrix non può permettersi il lusso di provare, cedendo a una umanità che ha scelto di abbandonare. Ti dirò, l'avrei preferita più lunga e più approfondita, ma ha comunque stuzzicato il mio interesse un po' assopito per questo fandom. Alla prossima ;) |
Ciao July! |
Valutazione del contest Sfida alle 100 parole – V edizione
Passando al lessico, non ho alcun appunto da fare. È ricercato, evocativo, carico di sfumature. Nessun termine è scelto a caso, anzi ogni parola si intreccia alla precedente e alla successiva allo scopo di creare immagini d’impatto nella mente del lettore. Per fare qualche esempio di ciò che intendo, la scelta di usare parole come “carne”, “ventre” è oculata: il primo dà una sensazione di rudezza, è cruda, la seconda richiama palesemente l’amplesso e il concepimento (il ventre materno). Anche la frase pronunciata da Druella vanta un registro linguistico oculato ed è capace di riprodurre un parlato sofisticato estremamente caratterizzante: in particolare, è lodevole la scelta di “figlia mia” in luogo del nome, è un’espressione solenne. Bravissima! Concludendo, stile e lessico sono ottimi e denotano la tua grande dimestichezza con la scrittura (ma di questo ero già consapevole conoscendoti come autrice!), c’è solo una pecca che, per i motivi già esposti, penalizza la comprensione del testo e di conseguenza la sua immediatezza – il che è un vero peccato, perché paradossalmente più è sofisticata e meritevole la struttura stilistica, più un solo dettaglio è in grado di indebolirla (proprio perché tutto è concatenato e retto dall’insieme). Al di là di questo dettaglio, comunque, hai fatto un ottimo lavoro e difatti il punteggio resta alto. Titolo: 2.5/5 Sono stata molto indecisa sul punteggio da assegnarti in questo parametro. “Debito di sangue” è un titolo forte, non scontato, d’impatto, a suo modo cruento – quindi, riesce ad essere un presagio di sventura coerente al contenuto della tua storia, ne richiama il genere drammatico e introspettivo, i contorni cupi. È inoltre un titolo oggettivamente d’impatto perché associa due sostantivi forti a livello di significato come “debito” e “sangue”, il che immagino possa attrarre lettori. D’altro canto, però, “Debito di sangue” è anche un concetto, un concetto però assente nella drabble, dove non c’è spazio per nulla che sia associabile all’idea di “debito”: in che modo la protagonista o il suo agire maturino un debito o siano in debito di sangue sfugge totalmente. Pur tentando di associare l’espressione “debito di sangue” all’aborto (interpretandola metaforicamente, quindi), non sono riuscita a cogliere la relazione. Quello della protagonista, più che un debito, è un “dazio”, perché lei paga col sangue (suo figlio) la scelta di odiare l’amore. Questa incoerenza tra titolo e contenuto mi ha convinta a non assegnarti un punteggio superiore a 2.5/5; punteggio non inferiore per i pregi detti in precedenza. È possibile che sia stato un mio limite quello di non vedere la relazione titolo-contenuto, ma per quanto mi sia sforzata non sono riuscita a ravvisarla in alcuna sfumatura. Utilizzo del prompt: 10/10 “L’amore si odia” è un prompt sicuramente complesso, perché è un concetto cui ispirarsi, una sentenza che indirizza una storia non ancora scritta. Nella tua drabble, il prompt si manifesta apertamente solo nell’ultimo capoverso, quando viene citato testualmente. Tuttavia, è innegabile che nell’intera storia si respirino un dolore e una decadenza e una necessità di odiare l’amore: il prompt è lì, tra i tormenti di Bellatrix e nelle sue insane convinzioni, messo in scena dalla prima all’ultima riga attraverso quest’idea geniale di un amore che si paga e che pertanto si può soltanto odiare. Sei stata brava nel rovesciare completamente la prospettiva con cui canonicamente si guarda all’amore: da positivo a negativo, da motivo di vita a causa di morte – concretizzando il prompt in una delle scelte più tormentate e discusse di tutte le epoche. Gestire questo prompt non era semplice, ma tu sei stata veramente bravissima. 10/10! Caratterizzazione e IC dei personaggi: 9/10 I personaggi chiamati in causa nella tua storia sono tre: Bellatrix, l’indiscussa protagonista, Rodolphus e Druella. Iniziando da Rodolphus, non posso fare altro che complimentarmi con te per la sua piccola comparsa. Seppure sia appena accennato, la sua caratterizzazione non fatica a emergere, e lo vediamo così come la Rowling ci ha fatto intuire che sia: innamorato della moglie e devoto alla causa di Voldemort. Passando a Druella, abbiamo qui una comparsa molto più importante ai fini della narrazione: le sue parole si rivelano determinanti nella vita della figlia, che sceglie di seguire il suo consiglio sino ai risvolti più estremi. Come ho già detto a proposito del registro linguistico, la maniera in cui Druella parla e dunque si palesa al lettore è coerente a quanto sappiamo di questa donna altera e aristocratica: emergono il distacco, lo stoicismo e il cinismo che tanto hanno caratterizzato nel corso della saga la nobile casata dei Black. Il motivo per cui il punteggio non è superiore a 9/10 è tuttavia legato a questo personaggio: laddove la sua frase andasse collocata nel presente del racconto, ci troveremmo in presenza di una Druella che suggerisce alla figlia di abortire. Dai pochi elementi che abbiamo a proposito dei Black e di Druella possiamo dedurre che fosse simile a Walburga, quindi legata alla dinastia, al sangue puro e alla reputazione; questi elementi, uniti al fatto che parliamo di una donna che è stata lei stessa madre ed è nata, immagino, tra la fine del XIX secolo e i primi del XX, mi portano a trovare poco convincente una Druella che maturi un suggerimento simile. Trattandosi però di un dettaglio e sostanzialmente di un “punto interrogativo” legato a una situazione stilistica, ho ritenuto che la penalità più equa fosse anche quella minima. Arrivando finalmente alla protagonista, ho trovato Bellatrix decisamente convincente. Nonostante abbiamo un’idea un po’ diversa su di lei (io credo che lei amasse, sia pure a modo suo), la caratterizzazione restituisce l’immagine di una donna spietata, forte, che odia ogni debolezza – e l’amore è la debolezza più grande – e che non è disposta a tollerare nulla capace di frapporsi tra lei e i propri obiettivi. Inserito in una simile cornice, il gesto estremo e profondamente egoista che chiude la drabble risulta coerente sia alla caratterizzazione del tuo personaggio sia alla controparte cartacea. Ho apprezzato anche il barlume di umanità che la investe nel rendersi conto che un figlio potrebbe mutare ogni priorità a dispetto persino di se stessa – perché potrebbe amarlo, un figlio. Non hai scelto una circostanza semplice, ma hai saputo gestirla molto bene, davvero brava! Totale: 40.5/45 |
Che bellezza vedere una tua nuova storia **-** |
Ciao! |
Ciao! |