Recensioni per
Io&Sherlock
di hikaru83

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/01/19, ore 21:01
Cap. 1:

Ciao! Mi piace tantissimo l'idea di scavare un po' nella vita di John, personaggio su cui in effetti sappiamo ben poco, fatta eccezione per il suo rapporto con Sherlock.
Trovo verosimile che voglia far conoscere il suo compagno alla sua famiglia, sebbene sia conscio delle difficoltà che avrebbe incontrato. Ho trovato anche piuttosto realistica la caratterizzazione dei componenti, di cui ho adorato Harriet.
Adoro la dolcezza di Sherlock che, sì, risulta appena ooc, ma ci sta, perché John ne ha bisogno e quindi apprezzo questa scelta.
Bell'inizio, brava!
Per ora concludo qui.
Bacetti ^^
MissAdler

Recensore Veterano
05/11/18, ore 08:51
Cap. 1:

Eccomi qua. Resto sempre ammirata dal modo in cui scrivi. Sei tanto tanto brava! È una storia post s4 e mi piace molto come elabori il tutto, da una parte andiamo avanti con la storia, dall'altra ripercorriamo gli eventi passati. In questa storia John e Sherlock stanno già insieme, scelta che personalmente ho apprezzato, si capisce che la narrazione parlerà d'altro, ma credo che la loro coppia resterà centrale. Chissà se ci dirai come si sono messi insieme in un flashback o se la storia andrà solo avanti spiegandoci cosa avverrà d'ora in poi. Un'altra cosa che mi è piaciuta tanto sono i personaggi, li trovo molto maturi, non hanno comportamenti paradossali o esagerati e li rappresenti in modo davvero molto interessante. Tesoro tu mi preoccupi, prevedo sofferenza!! Come mimimo mi devi dare Sherlock tenero e dolce, altrimenti gna faccio! Dimmi che non hai maltrattato troppo il mio amato John! Comunque la storia mi sembra molto molto interessante, non vedo l'ora di andare avanti. Vedi di comportarti bene. Per il momento ti ringrazio tanto di aver partecipato al nostro evento, ma mi riservo di rimangiarmi tutto se hai combinato qualcosa di brutto ai miei bambini!! A presto cara, un abbraccio!!
(Recensione modificata il 05/11/2018 - 08:53 am)
(Recensione modificata il 05/11/2018 - 08:55 am)

Recensore Master
28/10/18, ore 16:49
Cap. 1:

Meglio tardi che mai…Così arrivo anch’io a questa tua ff che mi aspettava da tempo nella lunga lista delle “storie da recensire”.
Il capitolo si apre con un, per me, graditissimo ricordo del primo, fatale incontro tra Sh e John al Bart’s, in cui si è capito benissimo che gli sguardi ed i gesti rivelavano che stava succedendo davvero qualcosa.
Tu inizi con la fatidica domanda che ha posto Watson subito di fronte alle eccezionali capacità deduttive del tizio che gli stava davanti e che aveva immediatamente occupato un posto nel suo cuore.
Dal punto di vista tecnico usi, per raccontare, il POV di John così ci possiamo mettere in gioco quasi come fossimo lì con loro, ad assistere a quello che è diventato l’inizio di una delle più intense ed originali storie d’amore raccontate in una Serie televisiva. Infatti è fuori di dubbio che la Johnlock affond le sue radici e le sue ragioni d’essere proprio in quel laboratorio asettico ed in quell’intreccio di sguardi che escludevano i presenti, Molly e Stamford.
Il capitolo prosegue, sempre narrato, con toni pacati e devoti, da John che ci racconta di Sh, di quello che l’ha colpito di lui, di ciò che lo rendeva e rende diverso dagli altri. Sono cose che noi già conosciamo da molto tempo ma, il rileggerle nella forma colloquiale ed affettuosa in cui tu le presenti, mi è piaciuto molto, perché mi sembrava di conoscere Holmes ancora più profondamente di quanto lo conoscevo prima.
Un Holmes privo di emozioni, dall’intelligenza brillante che ha una mente razionale ed è un ottimo osservatore; la sua incredibile capacità, di notare e trarre deduzioni da dettagli apparentemente banali, colpisce la “normale” intelligenza di John che resta affascinato subito anche per questo aspetto di chi gli sta di fronte. Inoltre Sh si manifesta come anaffettivo, più per proteggersi dal mondo esterno che per reale aridità. E questo lo scopriamo nella parte in cui ci troviamo al 221b; è terminato il racconto del passato e capiamo che la tua storia si colloca in un tempo identificabile al post S4, e John e Sh sono ormai una coppia che, evidentemente, ha superato l’abisso di paure, di malintesi, di “non detto” e di “non fatto” che, per anni, li ha tenuti separati e in preda alla spasmodica ricerca di un qualcosa che è sempre stato davanti ai loro occhi e presente al loro cuore ma nascosto da una maschera ingannatrice di un’amicizia solo un po’ particolare.
E che loro due, ora, si siano dichiarati il loro amore lo riveli intanto grazie ad una tenera, dolcissima immagine di quelle due mani che si cercano e si stringono, complementari nella loro diversità, ma necessarie l’una all’altra per esprimere vicinanza, sostegno, costante presenza, esserci senza riserve (“…intrecciando la sua grande mano con la mia…”).
Il bacio che Sh deposita, quasi reverente, sulle loro mani intrecciate è anche la manifestazione che le emozioni ora sono diventate una parte importante ed imprescindibile della sua vita grazie a John.
Compare anche Rosie e la sua presenza ci conferma la collocazione temporale della tua storia in un periodo, grazie di esistere come Autore, in cui Mary non c’è più, visto che la piccola sta con il padre.
Deduco questo, almeno fino ad ora e mi piace l’assenza di quel personaggio, certamente importante ai fini degli sviluppi delle vicende ma a me molto indigesto.
("...i suoi due zii preferiti..."): ad arricchire il clima disteso e il senso di equilibrio sentimentale, hai aggiunto, se non interpreto male, un tocco di Mystrade che non guasta mai.
La rassicurante sensazione di benessere sentimentale continua ed è confermata anche dalla descrizione del viaggio in treno, in cui il ritratto di Sh che fai, ci presenta un consulting dolcissimo nei confronti di John, che lo ricambia con altrettanta attenzione e, sicuramente, innamorato.
Nella scena non manca qualche nota ironica, riguardo alle attività della coppia presente nello scompartimento, e questo ha dato ancora più efficacia e piacevolezza al momento che hai raccontato.
Uno Sh così è un sogno per chi è irrimediabilmente sherlocked come me.
E confermi il suo affascinante carisma anche nell'entrare a casa Watson e nel suo porsi in maniera rispettosa ed elegante nei confronti della madre di John
Qui hai inserito un efficace contrasto tra lui ed Harriett, sciatta e sconfitta dalla vita, ed il risultato rende ancora più efficace la rappresentazione della scelta di John di rendere partecipe Sh di tutto ciò che lo riguarda per dimostrargli la verità del suo amore ed il desiderio di sentirlo veramente parte di sè.
Uno dei punti di forza del capitolo è come hai gestito l’incontro con il padre, figura scostante ed autoritaria, verso la quale è facile sentirsi arrabbiati. Ma, efficacemente hai concentrato tutta la forza della Johnlock in quegli sguardi, in quel lieve sorriso, soprattutto in quella mano sulla schiena attraverso cui Sh infonde energia al suo John. Rappresenti il signor Watson come una condizione inevitabile di disagio che spinge ancora più intensamente John tra le braccia del suo Sh, a confermare la forza del suo sentimento.
E la conclusione arriva travolgente e completa.
"...le mie bianche scogliere fatte di polvere e di stelle...": a volte mi piace riportare una frase che mi abbia lasciato qualcosa di particolare; quella che annoto, non è certo l'unica nel tuo testo perché sai scrivere bene e, di esempi di espressioni suggestive, ce ne sono molte, ma questa mi ha lasciato un sapore di bei ricordi.
Si preannuncia, questa, proprio una bella storia.

Recensore Master
19/10/18, ore 20:06
Cap. 1:

Ciao, e finalmente sono arrivata anche su questa storia. Ero davvero molto curiosa di leggerla prima di tutto per il contesto post quarta stagione (con Rosie, la morte di Mary e tutto quanto) e poi perché è una storia a capitoli e volevo vedere come sarebbe stata strutturata. Le long sono ovviamente molto diverse rispetto alle one shot, hanno una loro struttura, un loro ritmo. Secondo me non tutti gli autori che pubblicano qui le sanno gestire adeguatamente. Questa lo è, e te lo dico perché ho già letto tutti e tre i capitoli, ma voglio recensirli uno per volta perché ho molte cose da dire.

Inizio col ringraziarti per aver mantenuto un contesto post quarta stagione con tutti i dettagli canonici del caso, nonostante sia passato del tempo da quando l'abbiamo vista non è un qualcosa che fanno in molti. Qui invece John e Sherlock hanno un passato di dolore e sofferenza alle spalle, che hanno superato. La storia non parla direttamente di quello che è successo tra Eurus e la morte di Mary e ciò che sono loro due qui. Lo si intuisce. Possiamo capire che John non solo è tornato a Baker Street con Rosie, ma anche che tra lui e Sherlock è cambiato molto più di qualcosa. Mi è piaciuto molto proprio questo aspetto, non ti sei focalizzata sul rapporto tra Sherlock e John, non è di come è nato l'amore tra loro che si parla, anzi sono in una relazione ben consolidata e matura, che è fatta anche di quotidianità, ma che in questa storia subisce una crescita ulteriore. Sherlock e John stavano già benissimo prima di andare dai genitori di John, ma grazie a ciò che John riuscirà a confessare, ne trarrà giovamento sia lui per primo che Sherlock stesso. Quindi è un tema, quello dell'established Johnlock che è ancora merce rara da trovare, di averla trovata qui sono davvero molto contenta.

Detto questo, è una storia che pur parlando di un futuro post quarta stagione, si concentra tantissimo sul passato di John, che è praticamente il fulcro della trama principale. Hai fatto una scelta credibile, sebbene tu ti sia presa delle libertà per la faccenda della madre di John (che sappiamo essere morta). In molti hanno sempre interpretato il fatto che John non parli del padre come se ci fosse stato un distacco tra di loro. Quello che io ho sempre creduto, testimoniato anche dall'assenza di Harry sia al matrimonio che dopo la morte di Mary, è che John si sia staccato completamente da tutta la sua famiglia di origine. Che è praticamente ciò che hai fatto tu qui. Ci troviamo quindi di fronte a un John che ha un enorme problema non soltanto con suo padre, ma anche con sua madre e con Harry (anche se forse è più restio ad ammetterlo per quel che riguarda sua madre). Riconosce il fatto di avere un padre molto difficile e di sicuro ha subito psicologicamente tutto quello che si intuisce da questo primo capitolo (e che verrà confermato nei successivi), ma credo che John abbia patito anche quella sorta di indolenza da parte di sua madre, di non reazione di fronte al comportamento di un uomo violento verbalmente e non. Penso che in parte John colpevolizzi anche lei, o fatichi a comprenderla ecco. Ma di questo la storia non ci parla un granché, è tutto incentrato su John e suo padre.

Per quel che riguarda i personaggi. Il padre mi piace molto. Ho apprezzato tanto il suo carattere sfaccettato, che poi verrà fuori meglio nei prossimi capitoli (e del quale parlerò). Per intanto sappiamo che si tratta di un uomo che ha un passato militare, di stampo molto conservatore, sappiamo che è severo e duro. Mi ha molto impressionato il suo non avere nessuna reazione di fronte al ritorno di un figlio. Poi però ho pensato alla sua assenza al matrimonio di Mary e al funerale, oltre che al fatto che non hanno mai visto sua nipote e quindi mi sono detta che non c'era poi da stupirsi. Per la madre, è come ho detto... in lei si percepisce qualcosa di doloroso, ho avuto l'impressione che si fosse arresa e che non avesse voglia di combattere. Lei è l'unica che mostra una sincera gioia nel rivedere John e mi domando se sotto questa felicità non ci si sia anche il desiderio di una momentanea e breve evasione dalla routine di tutti i giorni (che dev'essere difficilissima soprattutto per lei). Ma anche di questo non ci hai parlato molto. Il capitolo si concentra tanto su Sherlock e John, c'è un'introduzione per tutta la prima parte con loro che vanno verso Dover, il che comprende anche tutto il viaggio e l'arrivo, è un capitolo molto preparatorio in questo senso, come dovrebbero essere di solito i primi capitoli. La cui parte più importante è senza ombra di dubbio la parte della cena. C'era da aspettarsi una reazione molto negativa da parte loro, però devo confessare che resto sempre addolorata nel vedere momenti di questo genere. John fa una riflessione proprio su questo e che a me è piaciuta, pensa a come hanno reagito i genitori di Sherlock e come invece sa che reagiranno i suoi, due mondi completamente distinti e menti totalmente diverse che tu hai differenziato davvero molto bene.

Tutto questo è accompagnato da una Johnlock deliziosa. Il bello delle Johnlock con già una relazione stabile è proprio questo, vedere tutta la dolcezza di cui è capace Sherlock, vedere il loro amore che viene fuori nei modi anche più piccoli come il prendersi per mano quando le cose si diventano un po' più brutte, o il sostenersi a vicenda nei momenti in cui l'altro ha bisogno. Insomma, di loro ne parlerò senz'altro nei capitoli successivi. Intanto posso dire che li trovo a dir poco adorabili.

Recensirò prestissimo anche il prossimo capitolo.
Koa

Recensore Master
02/10/18, ore 00:50
Cap. 1:

Ele <3
Finalmente arrivo qui a recensire questa storia che ho assaporato lentamente, concedendomi un pezzetto alla volta per bearmi di tutta la dolcezza con cui l'hai scritta. In realtà vorrei scriverti subito tutto ciò che penso di questa fic meravigliosa, ma mi tratterrò il più possibile attenendomi al capitolo in questione.
Piccola premessa: ho amato pure l'introduzione, che qui non hai riportato ma io ne parlo lo stesso xD
Ed è vero: di John non sappiamo una beneamata mazza, e nessuno si degna di darcene spiegazione. Quindi è bellissimo che tu abbia voluto esplorare il suo mondo, e soprattutto che tu l'abbia fatto così.
Già vabbeh, mi hai fatto venire un infarto con le primissime parole: quella domanda di Sherlock che ormai posso sentire detta con la sua voce, da quante volte l’ho riascoltata.
Hai ripercorso le tappe del loro rapporto mostrandocele dal punto di vista di John, quasi come un blog parallelo, accessibile solo a noi, che rivela ogni sfumatura di un legame che va letteralmente oltre la morte.
Un particolare molto apprezzato è stata la breve digressione su Stanford, di cui hai messo in luce i tratti positivi e l’influenza che lui ha avuto su John, cambiandogli in parte il modo di guardare alle persone. Mike è un personaggio che per forza di cose finisce in secondo piano (non lo vediamo – anche se lo “sentiamo” – nemmeno al matrimonio di John!), eppure non possiamo dimenticarci che lui è il punto zero: LUI ha fatto conoscere Sherlock e John! E tu lo ribadisci stupendamente, evidenziando anche le sue qualità.
Ho trovato perfetto il modo in cui ci hai catapultato dal flashback alla vicenda da te raccontata: John che accarezza la mensola trafitta, immerso nei ricordi, per poi essere destato dall’arrivo di Sherlock, sempre pronto a riportarlo alla realtà.
Mi è piaciuto tantissimo il dettaglio delle mani intrecciate, che torna più volte come qualcosa "che [lui] ama fare": intrecciare le dita come intrecciate sono le loro vite, indissolubilmente legate per sempre. E allo stesso tempo un gesto discreto, intimo, che rispecchia il loro volersi bene in modo così totale e pieno.
Mi hanno commossa più volte i pensieri di John circa la sua decisione di portare Sherlock a casa: il volergli mostrare dov’era cresciuto, e soprattutto la segreta, timida speranza che la sua famiglia lo “sorprendesse”. Mi ha proprio riempito il cuore di tenerezza.
Piccola parentesi: tu vuoi proprio ucciderci! Quando John dice di sentirsi ancora sotto le armi con lui… subito dopo il sorriso e lo sguardo di Sherlock pronto a sostenerlo… ovviamente mi si è sparato in testa il flash da TFP e non sapevo se piangere o cos’altro <3
Poi arriva la coltellata dell’incontro-scontro col padre xD (rido per non piangere haha). No a parte gli scherzi, perfino quella mi è piaciuta: per come è scritta, per come si dipanano i pensieri del nostro medico del cuore, per le parole pronunciate dal padre. Tutto sembra condurre al momento in cui John renderà chiaro alla famiglia la natura del suo rapporto con Sherlock: amici sì, ma non solo. La tensione che si crea è quasi palpabile, così come il “Cristo santo” di Harry: lei è FENOMENALE. Ma mi sforzerò di attendere l’ultimo capitolo per dirti quanto l’abbia adorata.
Dulcis in fundo: il premio. No vabbeh, devo commentare? Ti adoro.
E un grazie immenso per la dedica iniziale. Tu lo sai quanto valga per me trovare lì anche il mio nome? Tanto, tantissimo.
Ti abbraccio, Izu

Recensore Junior
25/09/18, ore 23:41
Cap. 1:

Mamma mia quanto è bella. Non ho parole... Descrivi tutto in modo perfetto, dando l'impressione di esser lì con loro ma senza dilungarmi troppo. E Sherlock è perfetto. John è perfetto. Il loro rapporto è perfetto. Non vedo l'ora che tu pubblichi il prossimo capitolo. Grazie mille per questo raggio di sole.