Recensioni per
Il Mondo dell'Amore
di Old Fashioned
Ciao Old Fashioned, |
Carissimo OldFashioned buonasera. |
Tu. Sì, proprio tu, carissimo. Ti devo dire una cosa. |
RECENSORE SOSTITUTO |
Ciao, Old... è un bel pezzo che non mi faccio sentire... |
Carissimo, ti prego di perdonare la mia invadenza ma questa storia ha catturato la mia attenzione e non posso fare a meno di lasciare un commento. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Beh... wow. |
Buon pomeriggio! ^^ |
Ciao, Old, come stai? :) |
Wow, che storia divertente. Più di una volta mi sono ritrovata a ridacchiare fra me e me, pensando al fatto che molte delle cose narrate (in modo esasperato) vengono credute come vero femminismo, quando invece non sono altro che cazzate. |
Okay, la descrizione di quel canale mi ha semplicemente stesa. Uffici pacchiani, femminismo portato all'estremo con aggiunta di trattare gli uomini come oggetti quando non stupratori (quel dialogo sul tizio tatuato è praticamente l'inverso di un gruppo di uomini che commentano sul molestare una collega perchè sembra una facile), razzismo inverso. La sigla televisiva, poi, mi ha lasciata incerta se ridere o dare di stomaco per la pacchianeria. |
Buona sera, passiamo alla recensione seria dopo il nostro iniziale wow, di cui al messaggio privato. Confessiamo che il declaimer all'inizio ci ha incuriosito e spiazzato, passando a una rapida lettura e una altra più approfondita, abbiam colto le atmosfere "1984", oltre che "La fattoria degli animali" del buon G. Orwell in chiave femminista, the love's world, da un eccesso all'altro .. The Big Brother said "War is peace", The Big Sister loves the skybow.. And the little One.. I gear for Him My best regards Jane Queen |
Mamma mia. |
Ben ritrovato! Te l’ho già scritto che sei un genio? Mi pareva di sì, ma in caso contrario, lo scrivo qui e ora. È proprio un racconto agghiacciante, neanche Orwell e Huxley mi hanno fatto sentire così terrorizzata e arrabbiata nello stesso tempo. Credo che sia dovuto al fatto che non sopporto gli estremismi e ho una natura fortemente empatica, e questa distopia che tu racconti sotto alcuni aspetti purtroppo è già realtà (ad esempio nelle forme di odio violentissimo e irreconciliabile nei confronti del “diverso” o di chi la pensa diversamente, nella volontà di distruggere chi è identificato come “nemico”, ormai sdoganati a tutti i livelli della vita sociale, nel fatto che la contrapposizione dialettica e il dialogo non siano più neppure presi in considerazione)... |