Ciau ^^
Eccomi di nuovo da te per lo scambio (ma, indipendentemente da questo, il capitolo l'avrei recensito lo stesso).
Ahhhhh, ma Apollo è un cupcake <3 Giustamente, dopo il primo capitolo dedicato a Giacinto, adesso tocca all'equivalente "mortale" del dio del sole (e di tutta una serie di altre cose che non sto qui ad elencare) farci dare una sbirciatina fra i suoi pensieri, che scopriamo essere totalmente monopolizzati dal bel ragazzo che solo 24 ore prima ha incontrato davanti alla macchinetta del caffé. Il suo cruccio principale è di non essere riuscito a chiedergli il numero di telefono, complice anche l'intervento inopportuno della sorella, che mai come in quel momento si è dimostrata assai poco propensa a capire al volo la situazione. Comunque io ce la vedo benissimo la bella e algida Artemide che se ne sta lì a prendere a librate il fratello, mentre quest'ultimo è tutto preso a manifestare il suo dolore per la ghiotta occasione persa con una performance degna di una tragedia greca (paragone ovvio e scontato ma inevitabile XD). Insomma, Giacinto pare essere già entrato per direttissima nel cuore del bellissimo studente di medicina, il quale, se da una parte non ha mai provato prima qualcosa di così immediato ed intenso, dall'altra è eccitato ed emozionato dalla prospettiva di aver trovato finalmente la tanto attesa "persona giusta" (e qui mi è partita in automatico "Love in an open door" dal film Frozen. Perdonami, ma ho il cervello in tilt). Quando qualcuno occupa i tuoi pensieri in modo tanto insistente, è il caso di fermarsi un attimino e farsi due domande. Comunque, Apollo che ripercorre l'esatto tragitto del giorno prima nella speranza di rivedere Giacinto è, tipo, la quintessenza della tenerezza. E meno male che anche l'affascinante studente d'arte ha avuto la stessa idea e, alla fine, i due si ritrovano in biblioteca. Il siparietto con Atene è esilarante (ma povera, non doveva essere poi così antipatica XD), ma la cosa più bella di questo piccolo intermezzo è la complicità che si viene subito a creare fra i due protagonisti, che si piacciono da morire e non fanno niente per nasconderselo. Mi è proprio passata davanti agli occhi con una chiarezza impressionante la scena in cui Apollo si china vicino all'orecchio di Giacinto e, con la scusa di dover parlare a bassa voce, assapora il suo profumo. Che naturalmente è dolcissimo, un vero e proprio nettare divino. E non poteva essere altrimenti.
Eh, ma adesso voglio sapere come andrà il loro primo appuntamento. Mi son già affezionata a questi due, e conoscere come finisce il mito originale mi fa già sprofondare in un mare di feels.
Ho trovato questo capitolo più leggero (in senso buono) rispetto agli ultimi tuoi lavori che ho letto: nel senso che il tono è un po' più sbarazzino e rilassato, anche ironico in certi punti, ed è giusto che sia così, perché si adatta perfettamente al momento che racconti, che è comunque un momento "bello", quasi "spensierato": la bellezza dell'amore (del primo amore) che sta per sbocciare, che quasi ti fa camminare sulle nuvole. Leggero, appunto.
Insomma, ti faccio come al solito i miei più sinceri complimenti, sei sempre bravissima **
Ci leggiamo presto!
Un bacio :*
padme |