Recensioni per
L’eclissi non vi salverà
di Ladyhawke83

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/07/21, ore 14:13

Ho visto il film da cui è ispirata la tua storia molto tempo fa, mi era piaciuto molto, ero giovane e avevo un debole per le grandi storie d’amore struggenti, con coppie d’amanti separati anche se così vicini! Perché parlo al passato? Amo ancora queste storie.
Ho visto che la tua storia era una AU e quindi sono rimasta sorpresa nel ritrovare invece, all’incirca, lo stesso mondo. Trovo più adatto la tua terza nota alla storia, il “What if?”, infatti la tua storia modifica proprio solo alcuni dettagli, sufficienti, però, a dare un finale diverso.
Detto questo ti anticipo che non farò un commento da giudice, ma mi permetterò di essere più libera nel dare giudizi personali e svincolati da una valutazione seria che invece un contest prevedrebbe.
Passiamo alla griglia del nostro giudice.

Grammatica e sintassi: Non è un parametro che mi piace valutare, dopo tutto se la storia non è scritta in italiano decente non viene neanche considerata e togliere punti, anche se non è quello che mi è richiesto di fare in questo caso, per virgole sbagliate o refusi mi sembra ridicolo. Quindi posso solo dirti che ho trovato qualche refuso qua e là, ma nel complesso la storia è ben scritta e scivola bene sotto gli occhi del lettore.

Stile e lessico: Ho trovato la tua storia, sotto questo profilo, un poco altalenante, ci sono momenti in cui hai usato benissimo il lessico per descrivere il momento, o il luogo, o un sentimento, e altre parti in cui hai sorvolato troppo velocemente un passaggio o una descrizione impedendoci, a mio parere, di apprezzare al massimo l’effetto. Un esempio è l’incontro tra i due Navarre, momento fondamentale ai fini di trama, momento che avrei voluto assaporare nei dettagli, nei meandri di questa cella buia, oppure il matrimonio, la scena finale che manca di ampiezza e ci toglie il piacere di crogiolarci nella sofferenza della coppia o nella malignità del Vescovo.
Vorrei farti notare l’espressione “di sua sponte” non saprei se è effettivamente di uso comune in italiano, ma per quanto mi riguarda suona terribilmente colloquiale e fuori contesto.
Altro appunto sono le citazioni, ho avuto l’impressione che, per inserirle tu abbia dovuto, a volte, sacrificare la fluidità di un pensiero o di un dialogo.
Ho apprezzato l’idea di spezzare in due la trama, inserendo lo spezzone con Isabeau a metà dell’incontro tra i due Navarre, crea suspense riguardo alla prima parte di trama.

Sviluppo trama e originalità: La trama è molto semplice e al contempo molto complessa. L’effetto è bizzarro, da una parte Navarre deve solo precipitarsi e bloccare il matrimonio in un modo o nell’altro, dall’altra abbiamo figure che compiono e scompaiono, come Andres, o figure misteriose come il Navarre in cella. Collima con l’idea che si tratti solo di un incubo e la leggera confusione viene perfettamente spiegata dalle ultime righe della tua storia che ci permettono di collocare nel mondo onirico quello che è appena avvenuto.
Sull’originalità mi dispiaccio un poco, perché se fosse stato dato più peso alla parte del Navarre in cella, al suo ruolo nella trama, di sicuro avrei trovato la storia più originale.

Personaggi e introspezione: Hai inserito bene l’introspezione, c’è con Navarre e con Isabeau, conosciamo le loro angosce e i loro sentimenti. Navarre meglio, ma dopo tutto è lui il protagonista. Manca però, ed è un peccato, il Vescovo. Certo non è il protagonista e a sognare è Navarre, ma secondo me non basta il riflesso che ne da Isabeau, sarebbe stato importante per capire la sua perversa malvagità e non relegare il personaggio nel ruolo semplicistico del cattivo pervaso da pura cattiveria, sete di potere e voglia di vincere ad ogni costo. Nel complesso quindi bene anche i personaggi, potrei dire che sono superflui sia Nana che Andres, ma non sono neanche di troppo. Manca il Vescovo, ma di questo ti ho già parlato.

Gusto personale: Per quanto ami i finali tragici temo di non essere stata abbastanza avvolta nella storia da aver potuto apprezzare appieno il tuo. La morte di Isabeau arriva forse troppo tardi? Il fatto che si fosse arresa e fosse pronta a sposarsi, che aspettasse solo di essere salvata mi ha infastidita, era un personaggio più forte di così, almeno dai ricordi che possiedo. Questo riguardo al primo finale, il secondo, invece, la rivelazione che è tutto un sogno, trovo calzi a pennello con lo stile e la trama, come ti ho già scritto, perché spiega e da un senso onirico a tutto.
Forse se avessi avuto un ricordo più recente dell’opera originale avrei apprezzato di più.

Titolo: Ottimo utilizzo di una battuta fondamentale del testo, chiunque conosca il film sa dell’importanza dell’eclissi e quindi leggendo il titolo trema, consapevole di cosa questo possa voler dire. Semplice ed evocativo, mi è piaciuto.

Recensore Junior
10/05/19, ore 14:23

Prima recensione premio per il contest “Pesca nel mazzo” di Ghostmaker


Che Ladyhawke fosse il tuo film preferito non c’era dubbio (già dal nickname), che però tu riuscissi a riprenderlo in svariati momenti modificandone i fatti non è qualcosa che possono fare tutti i fan di un determinato (in questo caso) film. L’espediente del sogno che hai utilizzato è interessante perché non si tratta di una “premonizione”, ma si potrebbe definire, in modo fantascientifico, un Universo Alternativo. Leggendo le parti nelle quali i due Navarre parlano tra loro si ha la sensazione che entrambi siano consapevoli di essere due persone diverse, non solo per la scelta fatta, ma proprio due modi completamente opposti nel vivere la tragedia che li ha colpiti (e quindi l’AU diventa perfetto nella storia).

Come per altre tue storie mi piace molto il tuo metodo descrittivo degli ambienti e dei personaggi e con questo stile spingi il lettore a sentirsi parte integrata nella storia, come un osservatore che nella Cattedrale parteggia per uno o l’altro contendente. Personalmente non amo molto Navarre perché mi ha sempre dato la sensazioni di essere un tipo di personaggio troppo abusato in ogni storia cavalleresca (questo pur ammirando molto Rutger Hauer), mentre in questa storia quasi lo rivaluto, paradossalmente, proprio per il Navarre cieco che si era arreso all’evidenza della sconfitta; lo trovo molto più umano.

Questa tua storia è una bella rivisitazione del film, l’accenno storico agli affreschi dello splendido castello di Torrechiara, che per Isabeau diventa una prigione, sia fisica sia psicologica, completano il tuo mosaico per una AU davvero bella da leggere.


A margine un consiglio. Appena avrai del tempo libero ti consiglio di dare una bella ricontrollata a tutta la storia perché ci sono alcuni errori di battitura e altri nella gestione della punteggiatura nelle chiusure dei discorsi diretti che in molti casi non necessitano del punto fermo (e di conseguenza della lettera maiuscola seguente).

Recensore Master
20/12/18, ore 18:45

Ed eccomi di nuovo da te!
Mamma mia che angoscia! Ho avuto paura fino alla fine che stavolta non ci fosse possibilità di scampo, era tutto così cupo, così definitivo, il vecchio nella cella, con le sue parole sibilline, la confusione di Navarre, la disperazione di Isabeau – bellissimo il contrasto tra il suo stato d’animo disperato e lo splendore degli affreschi delle stanze in cui è tenuta prigioniera – e sopra tutto e tutti l’ombra minacciosa, orribile, del Vescovo d’Aguillon, che tu hai reso ancora più meschino e perverso dell’originale, un uomo non solo senza scrupoli, ma anche senza morale e senza fede – nonostante l’ufficio da lui perpetrato – disposto a tutto, anche vendere l’anima al diavolo, pur di ottenere il potere su cose, persone e, più di tutto, su Isabeau.
Ho amato molto le descrizioni di cui hai arricchito la storia, soprattutto nell’ultima parte, mi è sembrato di assistere al duello di Navarre e alla morte dei due sfortunati amanti.
Per fortuna sono arrivate le parole finali a ridarmi speranza… in realtà, il destino ancora deve fare il suo corso, e Navarre e Isabeau possono ancora essere salvati.
L’amore che provi per questi due personaggi traspare da ogni parola e, anche quando li fai muovere in situazioni così diverse e ancora più tragiche, li restituisci in tutto il loro splendore.
Bravissima <3
A presto e un bacio grande :*

padme

Recensore Master
08/12/18, ore 21:46

Ciao!
È da quando mi hai passato questa fanfiction, dicendomi che avevi inserito la mia fanart, che volevo leggerla. Però poi me ne sono dimenticata, perdonami ma è stato un periodaccio al lavoro e gli hobby sono passati in secondo piano ;_; Quando ho visto il tuo nome nello scambio recensioni mi è tornata in mente questa storia, ed ora eccomi qui!

Beh, è davvero interessantissima. È stata una bella lettura che mi ha tenuta incollata dall'inizio alla fine, non pensavo che si trattasse di un sogno. Fino alla fine mi sono immaginata qualcosa a carattere sovrannaturale, il fatto che fossero tutti più anziani di Navarre, che ci fosse la sua versione invecchiata e cieca nelle prigioni, mi ha fatto pensare a qualche maledizione (o qualcosa di simile) che lui stesso avrebbe avuto la possibilità di spezzare. O di un futuro da modificare. Mi hai stupita davvero tanto, non me lo sarei mai aspettata, ed è un'ottima cosa perché in genere quando un personaggio sta sognando, in una fanfiction, lo si intuisce.
L'ambientazione dai toni dark mi ha ricordato un po' Castlevania, in realtà c'entra davvero poco (non c'è nessun elemento demoniaco, in primis), ma il ruolo così negativo del clero, e in modo particolare del Vescovo, e l'atmosfera che si respirava, me lo ha fatto tornare in mente. Se ripenso che quell'uomo ha addirittura "fatto pulizia" di persone... da brivido. Probabilmente per Isabeau la morte era meglio rispetto ad un matrimonio con un individuo simile.

La storia mi è piaciuta davvero un sacco, hai fatto un ottimo lavoro e i personaggi non mi sono sembrati per nulla OOC. Complimenti davvero!

A presto,
Valeria

Recensore Master
06/12/18, ore 00:59

Carissima LadyHawke!

Anzitutto, grazie per avermi attesa così a lungo. Sono felicissima di averti ispirato un AU che ricalca, ancora una volta, l’amore immortale e inscalfibile tra Isabeau e il capitano della guardia Navarre. Credo che ci siano miti e storie capaci di attingere alla parte più profonda di noi stessi. Che ci commuoveranno anche quando avremo novant’anni e così faranno ai nostri figli e nipoti. Come le fiabe che mi facevo raccontare sempre nello stesso, identico modo, così non mi stancherò mai di leggere di questi due e non solo perché li ho visti mille volte in televisione – lei, bellissima e fiera, che mostra le penne di falco al Vescovo, lui, di nerovestito, che sfida il potere malefico di un uomo di Dio che non è per niente tale, anzi. Questa lunga introduzione per dirti quanto mi piace questa storia. Sì, c’è qualche refuso, niente che una leggera revisione non può epurare, ma quello che conta è il sentimento fortissimo che emerge nella storia. C’è il doppio, c’è la spada, c’è la frase calzantissima di un altro film della nostra infanzia, c’è il presagio che si ricollega con il titolo e con la storia. Questa AU Dark è molto bella e ho tremato quando ho capito che, in questo universo per fortuna solamente onirico, il destino di Etienne era quello di finire cieco e derelitto in una cella. La maledizione, qui, ha toni drammatici. Il tocco impossibile e straziante che non si concretizza mail nell’opera originale qui è foriero di una morte che, però, si rivela salvifica e liberatoria. Ricordo che temevi molto il personaggio di Isabeau; l’ho trovata molto IC, con quel suo fare sardonico e beffardo.

Una donna che non può scappare, costretta a un’aberrazione di cui è cosciente, sincera fino allo stremo, ma anche consapevole e innamorata, persa e distante nel ricordo di un amore sfumato. Bella anche l’immagine della cattedrale illuminata e, più in generale, del contesto tutto che hai creato, lieto fine compreso. Perché questa AU, in realtà, è uno anche uno squisito missing moments. Ci sono miti e storie di amori eterni su cui non mi stancherò mai di leggere. E poi c’è LadyHawke.
Grazie per questa bellissima storia!
P.S.
Hai usato benissimo tutto! ^^
Un caro abbraccio e buongiorno! Shilyss :*


L’ECLISSI NON VI SALVERÀ
LADYHAWKE1983
Vincitrice del premio “miglior scena romantica”
44,90/50



Grammatica e stile: 7,7/10 [grammatica 3.7/ stile 4/5]

Mi è piaciuto molto il lessico che hai usato nella shot: alcune espressioni, come “serpeggiò,” sono semplicemente incantevoli e scegli le parole con molta cura. I refusi sono quasi tutti da imputarsi alla punteggiatura e alle virgole. Tendi a metterne più di quante servirebbero e in più di un’occasione mi sono ritrovata a pensare che per giustificare una virgola avresti dovuto creare un inciso. Purtroppo le virgole sono “maledette” e secondo il mio parere rileggendo a voce alta e soffermandoti su di esse il risultato apparirebbe maggiormente efficace – perché, al netto delle virgole, i tuoi testi sono molto coinvolgenti ed efficaci. C’è qualche vocativo privo della virgola e un errore comune nei dialoghi per quanto concerne la punteggiatura. Le altre sono piccole distrazioni ^^.

Ad offuscare la visuale c’era, però, quel mattino, una fitta brina composta di acqua condensata, gelata e umida, si appiccicava agli abiti, insinuandosi sotto la pelle, là dove gemevano le ossa e le cicatrici di vecchie ferite dolevano, esposte a quell’umido tipico di novembre. [che si appicicava]

Sobbalzò senza quasi rendermene conto, quando sentì le campane suonare, contò i rintocchi, no, non erano per la funzione, e nemmeno per un’esecuzione. [rendersene;]
“Perdonate Mio Signore, ma ho l’ordine di condurvi alle prigioni. C’è qualcuno che desidera parlarvi” Disse l’uomo con voce sommessa. [parlarvi,” disse l’uomo…]
Il suo volto stanco e affilato ricalcava perfettamente i tratti di Andres, però le ciocche grigie tra i suoi capelli, cozzavano con il ricordo che Navarre aveva di lui. [virgola tra ciocche e cozzavano non va]
Il suo compagno d’armi sembrava invecchiato di almeno una decina d’anni, eppure, Navarre ne era certo, non erano passati neanche due anni da quando era dovuto fuggire, come un ladro, da Aguillon. [ripetizione anni/anni]
Finire alle prigioni per chi aveva la sventura di capitarci, era come osservare con un certo anticipo, piuttosto realistico, che cosa poteva esserci all’inferno. [manca la virgola tra “prigioni” e “per chi” – un inciso renderebbe più scorrevole la lettura]
“Si, Mio Signore. Tutti meno uno. Venite...” [Sì]
Navarre pensò che fosse tutto alquanto strano, ma i suoi pensieri furono interrotti da un voce [una voce]
“Per favore Nana, [Per favore, Nana,]
Il Vescovo di Aguillon aveva un solo obbiettivo nella mente, che non aveva niente a che vedere con le salvezza delle anime: il potere. [la salvezza]
Isabeau era stata solo un tramite per Sua Grazia, un suo persero modo di sentirsi più forte,
Quell’uomo malvagio, e potente, aveva raccolto ogni stilla di magia dal proprio anello di rosso rubino e proferendo quelle lugubri parole, [inciso non aperto]
Egli ci mise qualche attimo a rendersi conto di dove si trovasse, e quando... sotto le dita aveva della paglia, e sopra la testa aveva il reticolo della gabbia in cui lo avevano rinchiuso, qu Andrea ancora un lupo, la notte precedente, prima di entrare di nascosto in Aguillon. [quando ancora]
dal quale Il Capitano
Uso del pacchetto e degli eventuali bonus: 8/10

In due edizioni di contest sei stata la prima ad aver scelto questo pacchetto: era il più difficile da gestire e il risultato è stato intenso e potente. La realtà parallela e distopica c’è. Rispetto al film, tu ci mostri cosa accadrebbe se il piano di Imperius (sfruttare l’eclissi) andrà male: il Vescovo lascerà marcire per dieci anni Navarre in carcere, giustizierà i molti prigionieri di Aguillon e, infine, piegherà anche Isabeau, unendosi a lei in matrimonio pur essendo lui un religioso (ed essendo la storia ambientata decisamente dopo la riforma gregoriana). La scena d’azione è scritta benissimo e anche in maniera fluida e piacevole da leggere – raramente ne incontro di così ben fatte, quindi ti faccio i miei più vivi complimenti.

I due incontri con Navarre anziano sono ben gestiti e appartengono alla situazione “prigionia”: si tratta di due momenti inframezzati da una parte in cui ci occupiamo di Isabeau e sono carichi di pathos perché, ovviamente, vedere la propria versione sconfitta e umiliata e vecchia è qualcosa di straziante. Un doppelgänger spaventoso che hai reso magnificamente. La frase inserita è perfettamente calzante così come le perle e la vestaglia che caratterizzano l’abbigliamento della bellissima Isabeau.

IC/Caratterizzazione personaggio e introspezione: 9,5/10

Navarre

Mi sono sempre chiesta come mai Navarre sia così sfiduciato riguardo al piano di Imperius. Certo, l’uomo è un ubriacone e lo ha tradito, ma questo missing moments che mi proponi spiega perfettamente l’atteggiamento risoluto di un uomo che ha ancora qualcosa da perdere. La sua caratterizzazione è splendida. È lui. Risoluto, leale, coraggioso, spiccio e di poche parole, tiene fedelmente con sé la spada di suo padre e tenta di fermare l’orrendo matrimonio tra il vescovo e Isabeau.

Isabeau

Dipingi sempre Isabeau in maniera splendida. Anche qui lo è, anche se ho sentito un po’ la mancanza dei suoi pensieri circa Navarre e questi dieci anni chiusa nel maniero del vescovo – il peso del tempo, insomma. Eppure, nonostante questa mia curiosità non totalmente soddisfatta, non posso che farti i miei complimenti più sentiti per come hai gestito il personaggio. Il suo rapporto con Nana, la ricerca di una schiettezza, il disprezzo evidente che nutre per la situazione: tutto è coerente. Ne volevo di più, ma quello che ho è di grandissima qualità. La scena della sua fine, poi, è intensissima.

Vescovo

Adoro come hai descritto qui il vescovo. È visto attraverso gli occhi di Isabeau e di Navarre e gli hai conferito un’aria demoniaca che ben gli si accosta. Sua Grazia è un uomo marcio e corrotto e amo che tu gli abbia affibbiato, come headcanon, dei poteri magici oscuri: è coerente con quanto l’uomo che si proclama di Dio, ma che non rinuncia ai piaceri della carne, fa ai due innamorati rei solamente di amarsi. Ho ADORATO il fatto che sottolinei un concetto moderno (ma che non appare per nulla anacronistico) circa l’amore. Il Vescovo NON ama Isabeau. La brama, la vuole possedere, ne è ossessionato, ma l’amore è un’altra cosa.

Sviluppo trama*: 10/10

Gestire una distopia non è facile, ma tu sei riuscita a creare una trama complessa e lineare a un tempo, dove non c’è spazio per l’incoerenza. Navarre si trova in un mondo distopico. Tutto gli è familiare, tranne Andres, che gli appare più vecchio. Incontra un se stesso sfigurato, prigioniero, quasi cieco, sfatto. Un doppelgänger spaventoso che gli fa una profezia tremenda: l’eclissi non lo salverà.

Il fatto che Navarre tenti di bloccare le nozze di Sua Grazia e muoia nel tentativo di smentire se stesso, che Isabeau stessa venga uccisa – ma può farlo tra le braccia di colui che ama, unica concessione di una vita vissuta da prigioniera, sì, ma con la fierezza della nobildonna che Isabeau è, mi ha strappato più di un sospiro. Morire tra le braccia amate, di un amore indimenticato e indimenticabile, colpisce e strazia il lettore. Il fatto che la distopia sia un sogno si ricollega perfettamente al film e allo stato d’animo di Navarre circa il piano: perfetto.

Gradimento personale: 4,7/5

Lo strazio di questi due innamorati costretti a separarsi ti fa guadagnare il premio speciale miglior scena romantica. Li amo e li ho amati e questa fine crudelissima e dolce che concede a Isabeau il conforto di essere tra le braccia di Navarre mi ha commossa tantissimo. La shot è ricca di spunti, con un lessico curato, drammatica al punto giusto, piena di contenuti. La adoro.

Titolo e presentazione: 5 /5

Amo i titoli italiani e questo ha anche un senso nella storia. Anche l’introduzione è accattivante e ben scritta.

Totale: 44,9/50
(Recensione modificata il 08/11/2019 - 07:38 pm)