Recensioni per
Comunicazioni interrotte
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 72 recensioni.
Positive : 72
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/04/19, ore 15:00
Cap. 10:

L'inizio della discussione notturna mi era piaciuto da matti, con questo seguito non sei stata da meno, affrontando tematiche molto interessanti cadenzandole con la giusta sucessione e il giusto peso... un chiarimento tra Steve e Tony è dovuto, spero che in Endgame ce ne diano uno scorcio "non banale", in alternativa prendo tranquillamente il tuo come canonico <3
Ho adorato leggere di Natasha come la burattinaia dell'intera discussione, mi ha ricordato molto il suo "bambini" accondiscendente quando si rivolge agli altri cinque uomini della squadra (specialmente in AoU), quindi non vedo l'ora di saperne di più su questo frangente!
Ho amato questo passaggio: "Non sono mai stati bravi a sedersi al tavolo delle trattative: troppe barriere, troppi non detti, troppo orgoglio a dividerli, perché entrambi hanno sempre troppa ragione per vedere quella dell’altro." Riassume in modo ottimale gli eventi dal 2016 a questa parte, condensando interi ragionamenti ed eventi in una semplice frase, come ho amato alla follia il rimando al "filo spinato" che Tony tenta di far passare come semplice matematica.
Come tuo solito, hai gestito l'immenso blocco ghiacciato della Siberia cadenzando la discussione riuscendo a scatenare i brividi, ho percepito ogni singolo spiffero congelato a suon di botta e risposta tra i due... accettando con piacere che "risolvono" in mancanza di un perdono completo, che non credo ci sarà mai, concludendo la discussione con l'accettazione degli errori di entrambi. Ho apprezzato infinitamente che Tony non si sia nascosto dietro la sua solita spavalderia, come ho trovato geniale e sentito l'ammissione di colpa di Steve, dall'aver origliato la conversazione a tutto il resto, mostrando agli occhi dell'altro l'imperfezione che tendono a celare per salvaguardare se stessi.
Credo non serva che io mi dilunghi più del necessario su cosa ho provato nel leggere di Peg, Howard, Bucky e i bei tempi andati, compresa la menzione al blocco da disegno <3
I miei più sentiti complimenti, un abbraccio formato Hulk,
_T <3

Recensore Master
06/04/19, ore 17:06
Cap. 10:

Alloooora, ti anticipo subito che verrà fuori un commento molto lungo e molto confusionario, perchè ho davvero tantissime cose da scriverti. Ti direi anche che per prepararmi mi sono appena schioccata le dita, ma meglio evitare *risata tragica*

Dunque.
Intanto l'inizio mi è piaciuto un sacco e ha contribuito a farmi crescere tanto hype per la one-shot che stai preparando, non vedo l'ora di poterla leggere. E poi ho apprezzato anche il riferimento a Speaking Terms, nel momento in cui Steve bussa alla porta di Tony, mettendo bene in luce il filo invisibile che lega i tuoi ultimi lavori - una caratteristica che sto amando sempre di più <3
Addentrandomi invece nel cuore del capitolo, ti dico senza troppi giri di parole che esigo vedere questo confronto sul grande schermo. Non ho trovato un singolo difetto nel modo di approcciarsi tra loro, non solo a parole, ma anche attraverso gesti ed espressioni. Qualche capitolo fa Natasha faceva notare a Steve quanto tanto esprimesse con il linguaggio non verbale, e qui il fatto è emerso in modo ancora più evidente (e mi riferisco anche a Tony). E' un aspetto che mi ha colpito davvero molto.
Riguardo ciò che si sono detti, ti avevo anticipato che in vista di un confronto mi sarei schierata ovviamente dalla parte di Tony - cosa che ho in effetti fatto - ma confesso che le argomentazioni di Steve le hai studiate molto bene e risultano davvero convincenti.
I loro punti di vista sono ben marcati e mi piace come li proteggano parlando, senza comunque rifiutare nettamente l'opinione dell'altro, com'è accaduto fino allo scorso capitolo.
Per quanto riguarda Tony, sono lieta di vederlo meno aggressivo nei confronti di Bucky; è ovvio che il rancora non sia passato del tutto, ma apprezzo la sua scelta di non giudicarlo colpevole fino in fondo.
Con Steve la questione è diversa e confesso di aver amato il suo chiedergli spiegazioni sul perchè gli ha tenuto nascosto ciò che sapeva, e soprattutto su ciò che è accaduto in Siberia. Domande legittime che aveva tutto il diritto di porgli, mi hai lasciata molto soddisfatta per quanto riguarda le varie risposte di Steve.
E' chiaro che continuo a non tollerare il suo punto di vista e le sue azioni, ma il fatto che le abbia ammesse senza giustificarsi, ma anzi, confessando tutta la verità, persino gli aspetti più crudi e gravi, mi ha lasciata piacevolmente stupita. Come Tony, apprezzo anch'io questa agognata (almeno per me) rivelazione del suo "lato oscuro", perchè mette in luce ciò che anche Steve è, proprio come tutti gli altri: un essere umano, capace di intendere e di volere e per questo capace di commettere errori più o meno gravi.
E ti ringrazio, perchè l'immagine del soldato perfetto che sa sempre cosa fare e come farlo, mi aveva decisamente stufata :')

Passando ad altro, i riferimenti a Peggy e ad Howard mi sono piaciuti tantissimo <3
Non so quando di ciò che hai scritto sia canon (mi riferisco in particolare al rapporto tra Howard e Bucky), perchè, a parte Civil War, i film su Cap non li guardo da tantissimo tempo e non ricordo molte cose, però li trovo perfettamente calzanti. Il fatto che Steve abbia ceduto a Tony il suo disegno è un gesto che spero potrà aiutare Tony a guardare con occhi diversi ciò che è accaduto nel '91, e Steve non può fare altro che sperare in un perdono da parte sua.
Infine, le parole di Tony riguardo a Peggy mi hanno un po' uccisa. E' ben chiaro a cos'altro si stia riferendo quando dice quelle parole, ed è un passaggio che mi ha emozionato parecchio, non solo perchè c'è un chiaro riferimento alla perdita di Pepper, ma perchè ho percepito una sorta di conforto nei confronti di Steve. E scusa il gioco di parole :')

Insomma, capitolo attesissimo e sul quale avevo grandi aspettative, e con esse la certezza che non mi avresti delusa. Hai fatto un lavoro ottimo, complimenti davvero <3
Come anticipato, attendo con ansia la futura one-shot e anche l'ultimo capitolo di questa magnifica storia.

Un abbraccio hulkoso e ancora grazie per avermi passato quella bellissima canzone dei Linkin Park <3
A presto,

_Atlas_

Recensore Master
06/04/19, ore 15:10
Cap. 10:

Cara Light,
Stavolta non passo con osceno ritardo, ma arrivo quasi in orario a recensirti. È un capitolo che aspettavo con ansia e che mette una certa elettricità addosso (per rimanere in tema col fratello di Loki ♥) perché la tensione tra i due è palpabile e si taglia davvero con il coltello. Sento la rabbia di Tony e ho apprezzato il lucido ragionamento che ha fatto riguardo alla questione Bucky. Ti dirò, la lunghezza del capitolo non si sente affatto, il problema sono i moltissimi concetti che vengono esposti e che una recensione sola non basterà a sopperire.

Parto dalla fine, ma solo perché è più fresca: l’escamotage del disegno appena abbozzato che viene donato e quel ribadire di Steve riguardo l’amicizia del 43 e le amicizie infrante di oggi che certo non si potranno ricucire in fretta sono i pezzi emotivamente più coinvolgenti, così come Peggy che sente Steve perdersi tra i ghiacci – per lei, per settant’anni è morto o come tale. Le considerazioni su come (non) finisce un amore sono altrettanto toccanti e rappresentano un filo rosso che unisce entrambi gli uomini proprio ora che anche Tony ha perso Pepper – e sono felice che il dramma sia contenuto perché risulta decisamente più straziante, anche perché questa tua scelta di descrivere il ricordo e poi mostrare lo schizzo a me ha colpito particolarmente. E poi c’è la Siberia; abbiamo già parlato di Thanos, che è il futuro prossimo e l’imminente presente, ma Steve e Tony che, come dicevi giustamente nel capitolo, non si vedevano da anni (e questo è rilevante), hanno la necessità e il bisogno di chiarire e la Siberia e quella torna negli sguardi glaciali e nella necessità di sapere.

L’ammissione di una colpa da parte di entrambi non è però un finire tutto a “tarallucci e vino,” quanto una chiarezza che serve a prendere atto del tradimento e delle posizioni contrastanti esistenti tra i due Vendicatori, un parlare chiaro – finalmente – reso possibile anche dal fatto che Steve si è macchiato della colpa di origliare e non essere più così perfetto e sul piedistallo come appariva anche agli occhi di un Tony che sì, noi vediamo per interposta persona, ma arriva in tutto il suo potentissimo IC e nella cura quasi maniacale del dettaglio che, lo sai, è una delle cose che amo di più della tua scrittura. L’incontro è drammatico, serrato, vero e canonico anche nei vari riferimenti – ma questa cosa te l’ho detta fino allo sfinimento – e ci sono così tante emozioni (rabbia, orgoglio, rimpianto, dolore, necessità di credere, impossibilità di dimenticare) in questo capitolo che lo potrei definire, senza timore d’esagerare, come una summa totale di tutta quella che è la tragedia dell’Uomo e dell’Eroe.
Bravissima, Light. Bravissima :*
Un baciotto,
Shilyss :*

Recensore Junior
30/03/19, ore 21:26

Ciao, mi é piaciuto molto questo capitolo incentrato sul vero e profondo nodo di questa storia: bugie, non detti e silenzi fra Tony e Steve.
Devo dire che, nonostante la non semplice situazione narrativa, densa di tensione e aspettativa creata riguardo questo confronto, sei riuscita a non renderlo macchinoso o troppo dispersivo.
Personalmente ho apprezzato moltissimo la prima parte del capitolo inerente all'incubo di Steve. È ricca di riferimenti sensoriali, sapori e suoni. Non solo questi qualificano quanto quel momento ha segnato il capitano, ma tracciano anche la differenza profonda fra quella guerra, orribile ma più reale e concreta (anche se un prodotto onirico in questo caso) rispetto alla "guerra infinita" che si conclude in un istante. Anche i riferimenti allo Steve ragazzo, prima del siero, sono un tocco di grande realismo. Ti ringrazio per il capitolo.... I poster sono una stilettata nel fianco, quello di Loki poi... !

Recensore Junior
30/03/19, ore 16:33

Allora, tentiamo di andare con ordine.
Questa tua storia in particolare si sta rivelando un attentato alla mia vita di capitolo in capitolo, vuoi perchè il punto di vista di Steve come lo tratti tu, in modo così diverso dal mio, mi da modo di vedere l'intera faccenda sotto una luce diversa, vuoi perchè lo scenario ipotetico che dipingi è plausibile, ogni aggiunta in merito è una dannatissima bomba atomica su tutti i fronti!
L'atmosfera notturna, insieme al discorso "incubi" è sempre una accoppiata fantastica a prescindere, ma svilupparne un discorso teso e sensato non è da tutti, ricollegandomi al nostro discorso in separata sede in merito al come trattare certi argomenti di notte o di giorno cambia radicalmente i toni della vicenda.
La stretta al cuore alla menzione di Peg è stata una nota dolente di accompagnamento di fronte al dolore di Tony, che non viene mai lasciato in pace per troppo tempo... l'intero dialogo è stato gestito magistralmente, causandomi i brividi in più di qualche punto, stroncandomi definitamente con quel «È tutto qui, quello che sei senza armatura?».
La porta che sbatte in lontananza, percepita come un eco definitivo, conclude in modo straziante l'intera vicenda... per essere un semplice rumore ha quasi un tono fatalista, ma confido che se la porta si è chiusa può venire aperta (in un processo lungo e sofferto, restando nel tuo stile).
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, i miei più sentiti complimenti, baci,
_T <3

Recensore Master
30/03/19, ore 16:00

Carissima Light! ♥♥
Un po’ di corsa giungo da te dopo che sai in cos’erano impelagata – e questa settimana sono uscite pure le foto, mioddio. Tu sei devastata per Tony, a ragione, ma io cosa devo dire delle lacrime di Loki ♥? E della foto in bianco e nero? Sigh.

Ho adorato questo capitolo. Steve e la sua dimensione ironica e le bellissime immagini letterarie e visive che hai creato col suo sogno che porta alla mente del lettore e del supereroe un altro illustre scomparso mi hanno decisamente colpita, così come l’umana esitazione del soldato perfetto che si sveglia di soprassalto e vuole svegliare Tony, avrebbe voluto essere scoperto mentre origliava perché sarebbe stato più facile. L’ho trovato profondamente umano, così come il gesto di un Tony sconfitto che si difende istintivamente con la mano. L’essere appena sveglio gli ha fatto abbassare le difese quel tanto che bastava per mostrare la ferita del tradimento che rappresenta la Siberia e di cui ora Captain America non può non cogliere tutte le sfaccettature.

Il confronto anche fisico tra i due Avengers mi è piaciuto moltissimo, soprattutto perché il sempre reso magnificamente Tony (ma quante volte te l’avrò detto? ♥) dice una cosa cattiva e furbissima a Cap e non lo fa riferendosi solo a Buck o a Peggy. La stoccata finale arriva quando Tony ricordo a Steve che lui è tale per aver chiesto di essere sottoposto al siero del supersoldato, dimostrando così di saper colpire un nervo decisamente scoperto, ma anche spiegando in poche parole quelle che sono anche le idiosincrasie di un personaggio che fa della rettitudine il suo vessillo.
E non ha colpito lui, né Capitan America, ma il ragazzino asmatico e rachitico che faceva a botte nei vicoli di Brooklyn, trovandosi sempre per terra a ingoiare polvere e il suo stesso sangue finché non arrivava una mano fidata a farlo rialzare.

Entrambi hanno perso qualcuno e, dopo lo schiocco, tutti hanno perso qualcosa, si può dire, ma questi due personaggi dai destini così legati anche grazie alla presenza di Howard (sono saltata a quel perfetto “non sei degno dello scudo di mio padre”) quando si scontrano fanno scintille. Da un punto di vista di trama, sei stata bravissima: l’unico modo possibile per fare sì che Rogers non esplodesse con Tony era che sapesse il suo reale punto di vista: ogni altro espediente sarebbe risultato forzato ed ecco perché qui si raggiunge l’acme di una serie di contrasti che sono alla base stessa del MCU e che ne determineranno la sorte, come scopriremo tra qualche settimana. Quando si scrive di Rogers ci si sofferma spesso sulla questione, decisamente drammatica, dell’appuntamento mancato. Mi piace come tu, pur avendo sottolineato l’importanza di Peggy che è canonica persino nel trailer di Endgame (scena del medaglione) l’abbia fatta passare da Tony quasi in secondo piano. Complimenti vivissimi, Light. Bravissima come sempre :* :* (e io stavolta sono passata quasi in tempo ^^). Stilisticamente, non te devo di' proprio niente, lo sai. :* Adoro!

Un caro abbraccio,
Cla/Shilyss

Recensore Master
29/03/19, ore 17:59

Ehilà!
Mi scuso anticipatamente per la recensione tutta attaccatata, ma sono col telefono e devo occupare in qualche modo le due ore di treno che mi aspettano :')
Appena accendo il pc sistemo tutto :P

Dunque, come ti dicevo, aspettavo con ansia questo confronto, un confronto che non mi sembra essere iniziato nel migliore dei modi, ma attenderò gli sviluppi futuri :')
Mi è piaciuto come tu abbia reso "vicini" in questo contesto due personaggi che, come sappiamo, sono molto diversi tra loro.
Entrambi hanno perso qualcuno, entrambi soffrono, entrambi sono assaliti dagli incubi, eppure non si rendono ancora conto di quanto questa situazione possa riavvicinarli, in modo da trovare una soluzione insieme.
La Siberia aleggia su di loro come un'eco continua, questo è chiaro per Steve, ma soprattutto per Tony, che da quel gelo ci è uscito devastato fisicamente e psicologicamente. È ovvio che in un momento così delicato basti una sola azione o una parola di troppo per scatenare di nuovo una piccola guerra, e devo dire che sono stati entrambi piuttosto impulsivi e stronzetti l'uno con l'altro, ma è una "cattiveria" lontana da quel che provano realmente, sono sicura che sia più dettata dalla tragicità del momento, anche se è comunque da non sottovalutare il bagaglio di emozioni represse che si portano dietro.

Ho apprezzato davvero tanto questo capitolo, come sempre in questi contesti sai muoverti benissimo e non serve che ti dica quanto siano IC i personaggi, sembra davvero di vedere una scena del film. Sì, anche se il tuo sadismo estremo mi ha ucciso Pepper e INVECE PER FORTUNA È VIVA E VEGETA *luna nera*

Brava brava brava, aspetto con molta ansia il prossimo capitolo, che insieme ad Endgame e a tutti gli altri tuoi scritti, segnerà il mio aprile 2019 per sempre :')

Un abbraccio hulkoso e spero a presto,

_Atlas_
(Recensione modificata il 31/03/2019 - 07:43 pm)

Recensore Master
23/03/19, ore 14:12
Cap. 8:

Carissima Light!

Ma con che osceno ritardo passo a recensire questo capitolo? Nonostante siamo all’ora di pranzo, ho ancora qualche minuto per cercare di lasciarti una recensione il più possibile esaustiva di questo capitolo che ho atteso tantissimo. Steve, come sempre, vanta una caratterizzazione ineccepibile. Il suo passato serve a rielaborare un presente amarissimo e il ruolo di Nat, che diventa confidente e grillo parlante senza per questo perdere il suo aplomb da russa, è stato gestito in maniera egregia. Il capitano appare incredibilmente umano, ma anche fisso nel suo passato fatto di schieramenti e ideali più facili da abbracciare. Mi pare sempre sia molto netta, per Rogers, la differenza tra giusto e sbagliato, non contemplando quella ridda di sfumature che invece altri personaggi come l’inclassificabile Loki ♥ rappresentano. A tal proposito, l’accenno del rapporto tra Thor e Bruce mi è molto piaciuto. Thor è un comandante, un guerriero che aveva un’arma che credeva funzionasse e questa s’è inceppata, con il risultato drammatico che l’unico membro superstite della famiglia del dio, l’astuto Loki ♥, è morto. Bruce diventa il catalizzatore di un’ira che forse non è del tutto oggettiva, ma che consente al re di un popolo che nella migliore delle ipotesi è stato falciato a metà di sfogare parte del suo dolore e del suo senso di sconfitta. Quando si ha poco o nulla da perdere, la caduta in caso di sconfitta (perdona la ripetizione) è più lieve rispetto a chi ha ancora qualcosa. Questa tua rielaborazione o headcanon, insomma, mi piace proprio tantissimo.

I riferimenti a Civil War sono d’obbligo quando parliamo di Tony e Steve e li hai resi molto bene, intersecandoli anche con le storie precedenti. Mi piace che Steve, pur ragionevole, debba essere pesantemente incalzato da Nat affinché cerchi un punto d’incontro con Tony.
La scena in cui Cap ascolta Tony e Rhodes è molto ben gestita perché realistica anche negli scorci di conversazione presi da Rogers e in quel riferimento all’infanzia trascorsa con Bucky.

Nello scorso capitolo e in generale, Tony Stark appare come un uomo orgoglioso, tronfio e sicuro di sé. Vederlo con Rhodes in una versione più intima e amicale, osservare i leciti dubbi che si appigliano alla sola possibilità vista da Dottor Strange, è qualcosa che mi ha toccata particolarmente. Non mi spendo più sull’IC di Tony perché è semplicemente perfetto, più Tony di Tony stesso: il suo mostrare un legittimo dubbio e la necessità di crederci sono state descritte con una cura e un’attenzione che arrivano e colpiscono. L’eroe si mette a nudo, confessa di non crederci abbastanza, ma di doverlo fare. Questo è l’eroe. Uno che sa che può fallire.

La parte finale del capitolo l’ho letta col fiato sospeso. Sentire Tony che ammette che anche Rogers ha ragione e la descrizione “asettica e priva d’ironia” della Siberia e il parallelismo tra la ferita inferta da Rogers e le schegge che hanno determinato la nascita di Iron Man sono un tocco magistrale che fa vedere come è possibile scrivere del MCU mantenendo una coerenza narrativa e mescolando canone filmico, fumettistico, personale e chi più ne ha più ne metta.

Sono rimasta straziata dall’amarezza giusta di Tony, di quel “mi ha ucciso” e quel suo voler negare di voler fare l’eroe, ammettendo che non si può né si deve sempre fare la cosa giusta perché siamo terribilmente umani – e Stark, tra i supereroi, è quello più umano di tutti. Alla perdita del mito (Steve, in fondo, era ammirato da Howard), c’è anche la perdita per la donna che Tony voleva sposare e il ragazzo che voleva intendere come una sorta di parte migliore di se stesso e possibile riscatto. E Steve ascolta tutto. Il dolore è immane da entrambe le parti ed è aggravato dal fatto che, come dicevo, non esiste una zona bianca e una nera, eppure ora il Capitano ha un’arma a suo vantaggio. La userà? Uno dei capitoli più belli di sempre, sappilo.

Complimenti vivissimi,
Tua fedele lettrice sempre sempre anche quando faccio tardi,
Shilyss/Cla’
(Recensione modificata il 23/03/2019 - 02:13 pm)

Recensore Junior
03/03/19, ore 17:56
Cap. 8:

Ciao, sempre con un po' di ritardo, ma complimenti per questo nuovo capitolo.
Ormai fra trailer deprimenti oltre ogni dire e teorie sempre più assurde a rincorrersi ci vuole un po' di coerenza e devo dire che in questo capitolo ve né veramente molta. Il tuo Steve, che finalmente si scioglie in pianto, forse cominciando il lento percorso per affrontare il trauma della scomparsa di tutte le certezze. La gente non sparisce diventando un mix di polvere e schegge nere, lascia corpi su cui piangere e un lutto vero, palpabile. Nemmeno questo viene concesso dalle gemme dell'infinito e ormai i nodi stanno giungendo al pettine. Mi spiace un poco per Falcon che non è molto trattato come perdita...
L'espediente di far origliare a Steve la conversazione è stato ottimo, anzi io spero che anche in altro modo, potremo avere altri spaccati perché così sei riuscita a rendere giustizia splendidamente sia alla figura del nostro ex playboy, ma soprattutto a quel personaggio un po' subalterno e che invece è veramente un amico importante come pochi.
Sì, certamente la Siberia ha un peso e qui tu lo metti tutto sul banco: la menzogna, i segreti, l'abbandono dopo la battaglia, ma sull'altro piatto della bilancia Rhoudes ci mette un unica parola "omicidio" e la giustizia e ragione ora sembrano meno scontate.
Ma non dimentichiamo che Tony arriva in Siberia anche bello carico da quanto accaduto proprio al suo amico più fedele, certo non andrebbe mai a ribadirlo davanti a lui.
Stupendo il nuovo velato riferimento a Strange e anche quello sporgersi di Tony, così, lasciato alla libera interpretazione...in conclusione una piccola, immancabile, nota su Thor e Bruce.
So che avranno il loro spazio, anche se secondario, ma c'e' un particolare che spero risolverai, in realtà è un difetto in un dialogo che deriva già dal film: Bruce non può sapere che Loki è stato ucciso da Thanos davanti al fratello, perché lascia la nave quando l'Ingannatore è quello più sano del gruppo e potrebbe ancora tradire, scappare, essere già altrove dall'inizio della scena.
Ho già detto, vero, che ADORO il tuo Thor che si smarrisce nella sua sanità mentale? lo ribadisco ancora una volta.
A presto e grazie per il capitolo!

Recensore Master
27/02/19, ore 17:38
Cap. 8:

Light! <3
Ho avuto bisogno di un po' di tempo per riordinare le idee, prima di recensire questo capitolo :')
Come ti ho già detto svariate volte, questa storia mi piace soprattutto perchè mi fa guardare tutta la situazione (Thanos+Civil War) da un punto di vista completamente diverso rispetto a quello a cui sono abituata, e questo capitolo ne è una prova evidente.
Ma andiamo per ordine, più o meno :')

Le lacrime di Steve.
Bellissimo passaggio, non solo perchè hai reso molto bene il suo rapporto con Nat, ma anche perchè hai stravolto, in un certo senso, l'immagine che tutti hanno di Capitan America, forte e di impatto. Quel simbolo è crollato e adesso sta mostrando tutta la sua fragilità e insicurezza, non solo con qualcosa di concreto come le lacrime, ma anche nell'origliare parte della conversazione tra Rhodey e Tony, una tentazione alla quale non ha saputo resistere. Ho apprezzato molto il suo auto-giudicarsi, pensando alle parole che avrebbe potuto dire Bucky o lui stesso se avesse avuto la possibilità di guardarsi dall'esterno.
In quanto alla questione Siberia, invece, ti ho già accennato il mio parere.
Io continuo a odiare Rogers (chiariamolo ahahah), ma nei passaggi che hai scritto ho riflettutto molto sia su di lui, sia su Tony.
Quest'ultimo è un uomo che ha commesso molti errori in passato, molti dei quali irreparabili, e la sua volontà è quella di andare avanti, di rimediare al tempo perso e soprattutto al modo sconsiderato in cui ha spesso agito. Un impegno per essere migliore, anche se avrà sempre la sensazione di non fare e di non essere abbastanza.
Dall'altra parte c'è Steve, che invece ha (più o meno) sempre fatto la cosa giusta, non ha morti sulla coscienza, non ha paure e pensieri ossessivi, non ha grossi sensi di colpa da sopportare. Solo che a un certo punto arriva la Siberia, e arriva questa conversazione origliata tra Rhodey e Tony a fargli comprendere che in realtà qualche peso da sopportare ce l'ha anche lui. Ed è un fulmine a ciel sereno, perchè in effetti solo adesso si rende conto di ciò che affatto davvero, e volente o nolente ci dovrà fare i conti, perchè è così che si fa quando si sbaglia.
Tra l'altro sono convinta che Steve avesse bisogno di una "strigliata" del genere, non può certo cavarsela con una lettera e un cellulare a conchiglia.
Eniuei, paragonare Tony e Steve sarebbe troppo azzardato, me ne rendo conto, però confesso di aver abbassato un po' la guardia nei confronti di Rogers proprio per quello che è emerso da questo capitolo, soprattutto sul finale. E comunque adesso aspetto che il signorino si scusi con Tony, mi sembra il minimo, ecco u.u
Scherzi a parte, mi rendo conto che sulla questione si potrebbe discutere per ore e ne approfitto per ringraziarti per questo capitolo (e in generale per la storia), perchè mi sta dando realmente la possibilità di capire un po' di più Steve. Aspetto un confronto faccia a faccia tra i due, anche se in quel caso saprò bene da che parte schierarmi u.u

Complimentissimi (?) come sempre e grazie mille per avermi citata nelle note, se avessi ancora bisogno di una mano per prendere a testate Rhodes, sai dove trovarmi :')

Un abbraccio hulkoso e alla prossima <3

_Atlas_

Recensore Junior
26/02/19, ore 16:30
Cap. 8:

Carissima... tu vuoi uccidermi? No perchè ci sei andata molto, molto vicina.
Non so da dove iniziare, mi hai scaricato addosso una valanga di... di... cose che vanno ben oltre al non detto.

Tento di spiegarmi:
So che avevi dei dubbi sulla resa di Natasha, ma hai fatto un lavoro semplicemente strepitoso *O* (Sono quasi gelosa, vorrei aver avuto io un pretesto per scrivere un pezzo del genere).
Il suo modo quasi autoritario nel rapportarsi con Steve, per certi versi con i riguardi di una mamma verso il figlio cocciuto (e Steve da questo lato risulta quasi esasperante e perfettamente IC), le sue quattro parole messe in croce in cui non dice nulla ma in realtà dice il mondo, quel "alla morte ci si abitua" che ha inflitto una pugnalata andata a fondo... e quel "hai quello che hai quando ce l'hai" che era andato a segno (uccidendomi) molto prima di avere una conferma tra le note... (maledetta!)
Se potessi ti abbraccierei... grazie per avermi regalato un frammento di Natasha così perfetto e descritto ad arte <3

Ma ora passiamo a Steve, che per essere un personaggio "al di fuori dalle tue corde" l'hai reso con una maestria da far spavento!
Già con quel "i simboli non piangono" mi hai causato un micro-infarto, riportandomi alla mente quel fotogramma del trailer di default (*sigh*), ma hai convertito l'infarto sventato in brividi nel giro di poche righe... la descrizione di Londra dilaniata dalla guerra ha avuto un impatto devastante.
Mi sono piaciuti tutti quei riferimenti al suo silenzio cocciuto che ha reso ancora più difficile l'accettazione della Siberia, con quel misto di ingenuità e vigliaccheria che mi ha travolto con il medesimo silenzio assordante... e a conti fatti, per quanto possa amare il personaggio di Steve, non posso fare a meno di condannarlo per la sua posizione di "superiorità" rispetto alla lista di errori opinabili, ma umani, di Tony.
L'ho sempre pensato, ma non credevo che un tuo scritto riuscisse a farmi pronunciare una sentenza così definitiva sulla faccenda, ti meriti un applauso speciale solo per questo.

E poi c'è Tony... e qui mi mancano le parole, mi hai sorpresa oltre ogni dire, riuscendo a serbare la botta emotiva fino alla fine per fare più danni possibile alla mia povera psiche.
(Apro una breve parentesi: Steve che origlia le conversazioni è -personalmente- perfettamente IC, anche il paladino d'America ha i suoi lati "oscuri"... Capitan America è la perfezione e il modello, ma anche Steve, dopo il risveglio dai ghiacci, perde colpi sotto il peso dello scudo).
Mi hai fatto perdere un paio di battiti con il "Non sono qui per giudicarti. Quando fai qualcosa di stupido mi incazzo, e credimi, mi fai incazzare spesso. Ma non ti mollo, Tones. Non l’ho fatto in trent’anni e non lo farò adesso."
La telecronaca sulla Siberia, con l'inespressione facciale e la mancanza di un'iflessione della voce, mi ha lasciata disorientata... ed ho apprezzato moltissimo la riflessione sulla tematica dell'omicidio (l'ho trattata anch'io nella stesura dei capitoli non ancora editati, scoprirai futuramente in che modo).

Infine:
Non avevo mai riflettuto sulle condizioni in cui hanno lasciato Tony in Siberia, ho sempre seguito il ragionamento che lui stesso critica... l'ho visto vivo nelle scene subito dopo, non ho mai speso un pensiero in merito a questo trauma in particolare, quindi grazie per aver stravolto la mia prospettiva sulla faccenda (in positivo ovviamente).

E niente... spero che il mio tentativo di mettere insieme un pensiero coerente sia riuscito, ti rinnovo i miei più sentiti complimenti e tenterò di aspettare pazientemente l'epilogo finale!
Baci,
_T <3

Recensore Veterano
26/02/19, ore 12:54
Cap. 8:

Ciao😊
Incredibile, finalmente riesco a palesare la mia presenza. Avrei voluto davvero tanto farlo prima ma purtroppo il tempo per scrivere, figurarsi recensire, scarseggia.
Tenterò di rimediare ora.

Allora, innanzitutto devo dirti che ho divorato ogni tua storia sul sito (ho da poco iniziato Phoenix e mi sta piacendo un casino) e adoro il tuo modo di scrivere, i tuoi head canon, tutto. Come riesci ad entrare tu nella psicologia di Tony nessuno mai, è un trip unico immergersi nella lettura dei tuoi brani ed è stupendo.

Questo è uno dei motivi principali per cui, nonostante "Comunicazioni interrotte" sia dichiaratamente POV Cap, io stia riuscendo a seguire la storia con continuità e con reale interesse (in realtà è molto più di questo: l'attesa tra un capitolo e l'altro è snervante da quanto voglio sapere cosa succederà in seguito). Comunque, si vede benissimo la tua capacità di entrare nei personaggi e il modo in cui stai riportando i pensieri e le azioni di Steve è perfettamente compatibile col suo atteggiamento nei film. Infatti mi viene voglia di prenderlo a pugni ogni dieci secondi, e con lui tutti gli altri.

Forse si è capito, ma sono irrimediabilmente #teamironman e, sebbene anch'io abbia analizzato tutta la situazione che si è venuta a creare da Age of Ultron in poi in modo obbiettivo, proprio per riuscire a comprendere i diversi punti di vista, il mio appoggio continua ad andare a Tony. Ne ho parlato spesso con diversi amici e credo che, se per quanto riguarda gli Accordi l'ago della bilancia fosse lievemente - perché comunque comprendo appieno cosa abbia spinto Tony a firmarli - inclinato verso Cap, dopo la Siberia (ma in realtà già dopo Lipsia) quest'ultimo per me ha perso ogni briciolo di ragione che potesse aver avuto in precedenza.
Tutto questo per dire che, leggendo la tua storia, sono rimasta incredibilmente colpita dalla tua immensa bravura in quanto le sensazioni che mi fai provare sono tremendamente simili a quelle che ho provato guardando i film e i personaggi fedelissimi.

Questi ultimi - e adesso escludo un secondo i due principali rivali - infatti credo che si comporterebbero esattamente come li stai facendo agire tu e, devo dirlo, l'incazzatura mi sale non poco. Come possono essere così ingiusti nei confronti di Tony? Mi sembra quasi che non si sforzino nemmeno di capirlo, Rhodey escluso.
E, sì, qui l'obbiettività la sto abbandonando per strada perché proprio non ce la faccio.
Un paio di capitoli fa, mi sembra, durante la pseudo riunione li avrei presi e ribaltati tutti.
E, per cambiare un attimo argomento, anche la dinamica che hai costruito tra Bruce e Thor mi piace molto. Sarà che poi considero il dio un personaggio talmente piatto che vederlo con un minimo di personalità in più non mi dispiace affatto.

Tornando invece all'argomento principale e a questo capitolo... Steve davvero io non posso reggerlo. Ammetto ora di star parlando seguendo puramente le mie preferenze, forse senza considerare il quadro generale, ma quell'uomo mi sembra talmente chiuso nella sua mente ristretta da non vedere ciò che gli sta a un palmo di naso.
E a questo punto devo ringraziare Natasha per fare la voce della coscienza e costringerlo ad allargare un attimo le sue vedute.

Sto straparlando.

Vabbeh, non dirò della figura che ho fatto sull'autobus stamattina quando mi sono messa a piangere leggendo di Pepper e delle fragole (sigh) e mi limiterò a dirti che è stata una pugnalata. Se poi aggiungiamo il dettaglio di Peter, muoio.

Probabilmente ho dimenticato di dire la metà delle cose che avrei voluto, ma mi sono fatta un tantino prendere dalle emozioni ahah.

Chiudo facendoti tutti i complimenti di questo mondo e ringraziandoti per aver dato vita a una storia così stupenda.
Un bacio,
Ghillyam

Recensore Master
13/02/19, ore 10:57

Carissima Lightning!

Questo capitolo mi è piaciuto tantissimo, davvero tanto. Vederlo “montato” è stato incredibilmente toccante e volevo complimentarmi anche per la scelta del punto di vista di Steve. Non ricordo se avevo già avuto modo di affrontare questa tematica, ma al massimo mi ripeterò.

L’occhio di Steve permette di avere una visione per certi versi volutamente meno profonda, ma per altri di più. Il suo filtro è comunque rappresentato da un uomo che ha visto lo sconvolgimento causato da uno dei conflitti più cruenti della storia umana e che ha dovuto assistere/vivere a numerosissime morti. Il capitano è un sopravvissuto che ha avuto un’esperienza simile alla morte (il congelamento) e proprio in virtù di questo il suo rapportarsi con gli altri Avengers appare particolarmente azzeccato e piacevole da leggere. In molti casi, poi, il lettore ne sa più della voce narrante perché, come nel caso di Thor, è a conoscenza di cose che il primo vendicatore ignora totalmente: a tal proposito mi riferisco, ovviamente, al caro vecchio e fascinoso Loki ♥.

Ma torniamo a Thor: le sue decisioni unilaterali mostrano uno sviluppo del personaggio molto interessante. Il tonante è un dio asgardiano che non deve dare spiegazioni a nessuno, un re che ha perso il suo popolo. Ovviamente sono d’accordo con lui, tenere nascosta una notizia come la morte di Pepper o di Fury per circa un’ora è solo una delicatezza e non va intesa come un comportamento egoistico. Il suo trattare fondamentalmente da inferiori i midgardiani è affascinante soprattutto se messo in parallelo con ciò che gli dice sempre Loki nel primo Avengers a proposito della sua pretesa di difendere Midgard, peraltro.

Bellissimo anche il ruolo di Natasha, che qui fa da mitigatrice e paciere tra i vari personaggi, ma in verità dovrei spendere una parola buona per come hai gestito tutti i personaggi e il dolore relativo alle loro perdite. Mi concentrerò su Steve e Tony, però.

Di Steve mi è piaciuto il senso di oppressione che l’intera situazione gli provoca e il suo riandare con la memoria ai vari traumi della seconda guerra mondiale, come la rievocazione di Peggy, del momento in cui si lascia cadere tra i ghiacci e, ovviamente, di Bucky. Di Tony, il fatto che mostri il suo dolore in maniera palpabile ed è così tremendamente IC e da lui questa maschera che porta! È incredibilmente toccante, senza però essere eccessivamente intriso di dolore.

Anzi, proprio la pacatezza della scena e il modo virile ed eroico di sopportare il dolore da parte dell’uomo di ferro rende straziante il momento. E bellissimo di come solo Rodney si accorga dell’infinita pena che avvolge il cuore umano, troppo umano, di Stark. Stilisticamente ho adorato l’uso di verbi come appuntare e alla ricerca di una terminologia colta, ma sempre altamente fluida e grammaticalmente ineccepibile. Una narrazione che pur usando l’insidiosa narrazione in prima persona al tempo presente non cade mai nelle molte trappole della consecutio, ma anzi, si fa fluida come poche. I dialoghi, misurati e ben calibrati, esprimono le varie relazioni esistenti tra i personaggi. Ah, un plauso per il riferimento, azzeccatissimo, a Ziggy/Bowie che ha anche un’altra valenza, visto che quello è più o meno il periodo di capolavori del calibro di Life on Mars; si adatta decisamente a un dio alieno vestito come Shakespeare in estiva, non ti pare? Sdrammatizzo così un capitolo bellissimo fortemente angst e ti faccio i complimenti per questo capitolo incantevole e profondissimo! Bravissima **
Un caro abbraccio,
Shilyss/Cla’

Recensore Junior
12/02/19, ore 20:35

Ciao, il capitolo che gira il coltello nella piaga e quasi quasi ero ottimista!
Ci speravo risparmiassi Pepper, più che altro alla luce della possibilità di rendere meno tragico il confronto fra Tony e Steve nella questione Civil war. Non é certo un punto da poco, ed é giustissimo soffermarvi l'attenzione, ma un po' come fai affermare a Bruce"mezzo universo é stato spazzato via... " e un aiuto come calmiere di Pepper poteva esser prezioso. Ma ovviamente, sarò qui per godermi come si svolgerà questa difficile transizione.
Adoro come inquadri Bruce in questa vicenda, perché ora può arrabbiarsi, spazientirsi e chiedere a Shuri e un po' anche al lettore, che senso ha il trascorrere di un giorno in più? Si può leggere sia come un messaggio pessimistico, che come un richiamo velato a ricordare, che lui ha visto all'opera la gemma del tempo e per quello che progettano di fare potrebbero un giorno possederne una.
Thor é completamente smarrito, ogni capitolo di più e più profondamente e ci sta! Dannatamente! Io spero che, anche se avrà meno risalto, tu possa continuare ad aprire qualche paragrafo dove assistere a questo, per dare giustizia al suo colossale dolore. In fondo é come tutto il suo mondo fosse Loki, anche perché é stato l'ultima (orribile) perdita, come non riuscisse a portare la mente più addietro, al giuramento, alla consegna del Tesseract per risparmiarlo, ad Heimdall, Brunilde(?), alle poche centinaia di esuli Asgardiani che ha guardato massacrati. Se volgesse lo sguardo dietro Loki, che vedrebbe? Scusa, mi é partito il pacchetto " riepilogo dei traumi precedenti"!
Steve e Natasha sono ben caratterizzati, soprattutto la seconda, che non ho mai approfondito come personaggio, la rendi molto credibile!
Complimenti per la perfetta analisi del piano da parte di Rocket Racoon, sembrava proprio di vederlo! È da lui ascoltare i piani altrui e criticarli, salvo poi mettervi mano ed aiutare. Nei film dei Guardiani, Rooket è l'armaiolo e considerato venga dallo spazio, dove ci sono materiali e tecnologie centinaia di anni avanti ai terrestri, si può definirlo una specie di ingegnere meccanico, con molti master sul campo. Sarebbe un buon acquisto per il team. Nebula, ancora rinchiusa nelle sue stanze, è una bella bancadati vivente.
Comunque, che il procione d'attacco creda al corvo di Thor più che a Nebula, da la misura di quanto si fidi di lei. E potrebbe aver pienamente ragione a dubitare! Nebula somiglia moltissimo a Loki, non solo per il fratello/sorella ingombrante.
Complimenti e grazie per il capitolo!

Recensore Master
07/02/19, ore 22:18

Buonasera.
Sì, sono in ritardo. Sì, il capitolo mi è piaciuto. E sì, sono sopravvissuta all'angst, anche se il mio povero cuore è ancora in fase di riabilitazione e un po' vorrebbe ucciderti <3

Che ti devo dire? Ero psicologicamente pronta per questra tragedia coi controfiocchi, ma non ero pronta alla reazione di Tony, al conforto di Rhodey e al lento e graduale riavvicinamento di tutta la squadra, seppur avvenuto nel dolore. 
Hai saputo gestire benissimo tutti i personaggi, e lo so che la storia prende il punto di vista di Steve, ma con la caratterizzazione di Tony mi ha fatto scendere come al solito le lacrime, perchè è perfetta, dolorosa e dannatamente umana. Il fatto che abbia finto indifferenza per un momento di fronte a tutti gli altri mi ha messo i brividi e ho particolarmente apprezzato la reazione spontanea di Rhodey <3

La seconda parte del capitolo ricalca perfettamente la frase del titolo, dove appunto ogni vittima dello schiocco rappresenta l'ennesimo macigno da affrontare e portarsi dietro. Ho "apprezzato" il riferimento a Barton, che a quanto pare ha perso tutta la famiglia nell'headcanon di tutto il fandom, povero D:
Non so se aspettarmi un suo arrivo nei prossimi capitoli, però penso che ci starebbe bene. Te la butto lì :P
Infine, ho adorato la scena tra Steve e Nat e il richiamo al funerale di Peggy; anche in Civil War avevo apprezzato il loro legame, unito nonostante le opinioni differenti sugli Accordi, e mi ha fatto piacere ritrovarlo qui, brava :3

Chiudo, facendoti tanti complimenti per questo capitolo, che per ora resta il mio preferito della storia anche se è pieno zeppo di angst (o forse proprio per quello? Chissà) :')
Ti mando un bacione e speriamo a presto <3

_Atlas_