Recensioni per
Cavillo Geographics.
di AdhoMu

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/01/19, ore 12:20

Mi metto in ginocchio e mi cospargo il capo di cenere. Lo so Adho, sono stata imperdonabile a tralasciare questo capitolo, il più importante di questa raccolta. In realtà l'ho letto quasi subito ed ero convinta di averlo recensito, ma oggi ho avuto una sorta di illuminazione e, controllando, mi sono resa conto della svista. Lo so, ce lo siamo dette un numero infinito di volte che tanto nessuno scappa, però io ci tenevo così tanto e avevo esigenza di scusarmi.
Orbene. Questo capitolo mi ha ovviamente commossa. Primo, perché sai quanto io abbia da sempre amato Uluru; ricordo ancora la sua prima apparizione, sulle gambette di una giovanissima Alicia, diretta ad Hogwarts e di come il nostro pozionista preferito, al tempo un vero s*****o, lo avesse torturato. Guarda, l'ho perdonato solo perché poi è diventato il Bastian che noi tutti conosciamo e che abbiamo amato, altrimenti per me non ci sarebbe stata storia dopo l'affronto ad Uluru. Va bene, mi ero premurata di chiederti di non farlo morire, ma questa è un'altra questione.
Comunque la favola mi ha toccato il cuore. Mi sono immaginata questa ragazzina gracile e piena di graffi sulle gambe, in mezzo ad un territorio si meraviglioso, ma altrettanto pericoloso come quello australiano, a vivere la "magia" che solo i cuccioli di uomo sanno provare; quella magia fatta ti fantasia, vivace e colorata, che purtroppo si perde crescendo. Ho divagato? Si.
Insomma, leggere del salvataggio di quel fortunato uovo mi ha commossa, lo ribadisco. Poteva essere un altro, o poteva non essere nessuno, invece Alicia ha dimostrato a tutti noi di saper provare forte amore e di essere una ragazzina predestinata alla casa dei valorosi e temerari grifondoro, salvando quell'uovo da cui guscio sarebbe sbucato un grande amico, fedele e dolcissimo.
Uluru, con la sua pancia, le sue zampette, il becco e tutto il resto, mi squaglio d'amore al sol pensiero (che poi tu lo sai che l'ho anche disegnato, quel cicciotto).
Uluru il magnifico, che ha conquistato anche quel cuore nero di Basteen.
Ti dico grazie per questo bellissimo pezzetto che riguarda la nascita di un grande personaggio e di una grande amicizia, nonché per avermi concesso di leggere ancora di nonna Hanya, dei fratelli Zahu e della cara Alicia.
Un abbraccio grande quanto l'amore che provo per Uluru.

Bri

Recensore Master
15/12/18, ore 08:27

Ed eccomi qui!
Non poteva mancare una scheda dedicata a Uluru e alla sua famiglia, e non ti nascondo che, quando ho letto del bonus della buonanotte, ho fatto i salti di gioia.
Ma quanto sono carini gli Ornitomagici? O Magitorinchi, come il mio cervello continua a chiamarli.
Davvero, ne vorrei uno all'istante: potremmo passare ore, a sonnecchiare uno accanto all'altra.
Molto bello il rapporto che hai descritto fra un Ornitomagico e il suo umano: prima ancora di arrivare alla favola della buonanotte, era già chiaro che il riferimento fosse tutto a quel patatone di Uluru e alla sua Alicia. Perché, sì, Uluru ha davvero seguito la sua umana dall'altra parte del mondo, nella fredda e umida Inghilterra, e non ha esitato un secondo ad attaccare addirittura il temibile nemico numero uno, il perfido MacDandee, per salvare la sua amica a due zampe prive di palmatura.
Quanta dolcezza.
La fiaba, poi, è una chicca: leggera, ci riporta una Alicia spensierata, già impavida, e buona.
E che bello, il personaggio di nonna Hanya: sempre presente, una figura su cui poter sempre contare, ma mai invadente. Un'insegnante fantastica, perché i bambini con lei imparano dall'esperienza, con i loro occhi e con le loro mani. Quando ha fatto un passo indietro, al momento della schiusa, per permettere a Uluru di vedere Alicia, per prima, un po' mi sono commossa.
Non avresti potuto concludere meglio questa raccolta.
Spero davvero che la signora Lovegood in Scamander prema affinché il suo babbo le conceda nuovamente spazio sul Cavillo per un nuovo ciclo di schede bestiali, in futuro.
Buon weekend, cara Adho.

Recensore Master
13/12/18, ore 10:57

Quanta nostalgia, i Clamidodraghi. Una nostalgia tutta positiva ormai, avendo riposto in un angolo quella storia (ma un angolino felice, che ogni tanto visito). Non ricordavo l'aspetto di questi draghi, ma voglio complimentarmi per la precisione con cui ne viene affrontata la caratterizzazione, visto che io ho immediatamente pensato a quello strano e bellissimo rettile australiano. Che poi tu lo sai che amore smisurato provo per la fauna australiana e anche se non si parla di buffi koala, l'intera popolazione animale di questo stato mi ha sempre affascinata moltissimo.
Mi fa estremo piacere incontrare ancora Hanya Zahu, nonna di tutti, stregona eccezionale. Non so se te l'ho mai detto, ma lei mi ricorda un personaggio di un libricino piccino piccino che leggevo compulsivamente da piccola: "La valle delle lucciole", un libro per ragazzi delizioso. Ce ne vorrebbero di più di libri così, per i giovani lettori!
Ed ora non mi resta che recarmi dal mio eroe, il sommo, l'illuminato, il meraviglioso: "Uluru il Magnifico"!

Bri

Recensore Master
13/12/18, ore 10:43

Buongiorno! Qui c'è bisogno di cose belle e questa lettura mi sembra abbia tutte le caratteristiche per tirarmi su di morale. Finalmente i draghi, e che draghi, poi! Inevitabile è stato rimandare il pensiero alla cara Maitê, che io spero (o meglio lo spera qualcun altro, ma è in una fase di timidezza acuta attualmente e non vuole che faccia il suo nome) di rivedere molto, molto presto. Sappi inoltre che Matilda sta sempre col naso infilato nelle pagine del Cavillo da qualche tempo a questa parte e vorrebbe, se possibile, recarsi nelle Azzorre per approfondire questi magnifici draghi. Insomma, se hai qualche canale diretto fammelo sapere.
Non c'è niente da fare, la chiesa cattolica sta sempre in mezzo manco fosse il prezzemolo, eh? Per fortuna esistono dei nobili maghi e streghe che si occupano con passione di queste splendide creature. Inoltre mi fa piacere apprendere che è possibile esista la possibilità di rimpolpare le file degli Azzurri. Eloi tossisce, mi suggerisce uno studio approfondito anche sui Gallesi, magari ne parlerà a Maitê prossimamente.
Ho visto che la raccolta è già chiusa :( auff.
Ricevo gli abbracci e ne spedisco altri

Bri

Recensore Master
12/12/18, ore 22:36

Wooo ma quanto sei veloce? Mi ero detta no dai non scrivo la recensione di mattina primo perché è appunto mattina e il cervello non funziona bene e secondo perché entrando ed uscendo dalle gallerie il segnale spesso e volentieri si eclissa e rischio di far sparire nell'etere in una frazione di secondo una bella recensione che ho scritto con tanto amore e cura. E tu Adho che fai? Mi trolli alla grande aggiungendo un nuovo capitolo!
Ah, non c'è alcun rispetto per una povera serpe procrastinatrice…
Dunque, cerco di occuparmi di entrambi i capitoli in una volta sola, sperando non ne esca un macello allucinante.
Quanta Australia negli ultimi capitoli di questa pubblicazione! *inserire esclamazione australiana a piacere*
Rileggere della nostra Alicia, qui protagonista anche di una fiaba, come una vera principessa guerriera quale è, sempre un grande piacere e poi viene nominato quel pucci di Uluru, quindi il mio cuore non può che sciogliersi!
L'ornitorinco è una graziosa mascotte di molte tue storie e senza di lui nulla sarebbe stato lo stesso, c'è poco da fare, nonostante abbia quasi mandato a farsi benedire una delle mie ship e abbia ferito più o meno gravemente il caro assistente precisino. But you gotta love Uluru. Una volta lo hai detto riferito a Cormac citando la zia Row e ho pensato di modificarlo un pochino.
Parlando invece dei pericolosi dragoni la cui maledizione per poco non risulta fatale alla povera Katie Bell...che dire, immagino che il buon vecchio Oliver abbia avuto la tentazione di sterminarli tutti in massa, ma poi avrà pensato che si sarebbe trovato contro una Alicia Spinnet indiavolata e ha giustamente deciso di evitare. Saggio ragazzo, anche perché non è colpa dei draghi se possiedono questa caratteristica pericolosa, sono nati così poveri tesori. Poi andiamo sono opalescenti e sono dei misteriosi draghi che vivono dall'altra parte del mondo, hanno un appeal non indifferente!
A presto cara e grazie per questa pubblicazione scientifica: sono in astinenza da Alberto Angela e tu hai alleviato un po' le mie sofferenze!

Em

Recensore Veterano
12/12/18, ore 18:17

Ciao, Adho! 
E' già tutto finito!!! Sono contento, anche per Uluru, che ha avuto la sua bella scheda (anche con l'aggiunta della bella storia di Alicia bambina e della sua amicizia con il nostro simpatico amico), che ha avuto il suo (meritatissimo) momento di gloria, ma mi mancheranno queste simpatiche schede! Scriverò una lettera al cavillo con i complimenti e la richiesta di continuare... anche se, al momento, sono a corto di gufi... Potrei utilizzare la posta babbana. O il mio patronus (a qualcosa servirà... spero!)
Grazie per la bella serie e alla prossima! Un abbraccio. Gatty

Recensore Junior
12/12/18, ore 17:16

E dulcis in fundo, arriva anche il nostro Uluru!
Meravigliosi davvero questi ornitomagici... quante belle cosine ci hai raccontato su di loro cara Adho, e per finire, la ciliegina sulla torta: una bella favola in cui compare ancheb Alicia (in quel momento ancora molto lontana, mentalmente e fisicamente, dall'Inghilterra, da Hogwarts e dal famigerato Basteen Macneer).
Molto bello il legame di questi animali con le onnipresenti opali.
Che dire?
Mi dispiace che questa raccolta di animali fantastici sia già finita. Mi è molto piaciuta, sappilo, e se mai ti verrà voglia di inventarne ancora qualcuno... beh, spero proprio che avrai voglia di condividerli con noi.
Ti mando un caro abbraccio,
Mau

Recensore Master
12/12/18, ore 15:15

Nell'attesa di leggere di Uluru (spero davvero, con tutta me stessa, che mi farai questo regalo) mi accingo pian pianino al recupero. Ovviamente non poteva mancare in questa raccolta il Tasso di Tosca, altrimenti la tua fondatrice ti avrebbe rincorsa con una fascina di quercia per dartele di santa ragione.
Il fatto che queste straordinarie creature vedano tutto in giallo e nero mi ha inizialmente perplessa; difatti mi sono chiesta come fosse possibile a quel punto riconoscere le loro cibarie preferite di colore, appunto, giallo. Poi mi sono data della stolta, apprendendo che codeste creature sono munite di un olfatto incredibilmente sviluppato, di conseguenza della vista (come spesso accade per le creature più sviluppate), se ne fanno una beneamata ceppa.
Come ho fatto, per altro, a perdermi un'opera d'arte di tale magnificenza? Non conoscevo la collocazione di tale arazzo ad Hogwarts, provvederò presto a fare visita al castello, così che io possa colmare le mie lacune artistiche; sia mai che mi correggano il voto in arte moderna (esame dato ormai tipo 9 anni fa, ma queste cose i professori le avvertono). Me li immagino, Tassi e Jarveys a raccontarsi le storie attorno ad una zolla di terra, effettivamente dovranno pur trovare un modo di passare l'inverno.
Infine la dieta di queste speciali creature un po' mi mette i brividi, un po' mi imbarazza(di pancia), ma dato l'encomiabile lavoro che svolgono, riducendo i brutti mali, non possono che rientrare nelle mie grazie.
Alla prossima uscita del periodico!

Bri

Recensore Master
11/12/18, ore 20:56

Oh, il Clamidodrago!
Che emozione, Adho!
In realtà, quando hai cominciato a parlare di draghi, un po' ci ho sperato, che anche questa creatura tornasse a farsi valere, perché era un'invenzione davvero geniale, ed era davvero un peccato lasciarlo svanire assieme agli Antipodi.
Che bello, quindi, tornare sotto il caldo sole australiano, a difendersi dalle sue scaglie salate e a cercare di accaparrarci quel maledetto veleno per salvare la povera Katie.
Avevo adorato come tutta la questione delle opali magiche tornasse, nella tua storia, e avesse un'importanza fondamentale, dando spessore ad un oggetto magico che meritava una storia più importante di un semplice "è una collana maledetta".
E che bello, che Rolf e Luna abbiano deciso di includere il racconto di nonna Hanya.
Tra l'altro, so che non centra nulla, ma io continuo a chiedermi come si sarebbe comportato il glaciale MacDandy davanti a delle adorabili nipotine munite di joystick e SuperMario. E non credo di voler conoscere la risposta XD

Recensore Veterano
11/12/18, ore 19:02

Ciao, Adho! Noto che Rolf e Luna si stanno dedicando, nelle ultime schede, a inquietanti rettili velenosi e ustionanti! Tutto sommato "innocui" (per gli standard dei draghi, intendo) gli "Azzurri delle Azzorre"... molto meno questi Clamidodraghi: degli uni e  degli altri non conoscevo l'esistenza (non ho  letto il tuo "Agli Antipodi"... peccato!). Ho deciso pertanto di non recarmi mai a vedere i laghi salati australian... il che non è un grande sacrificio... dato che giro generalmente in Italia, con qualche limitata puntata europea... Cosa dici, esisteranno draghi anche in Italia?...
Comunque le schede sono molto interessanti. Ho deciso pertanto di rinnovare l'abbonamento al Cavillo...
Un abbraccio e alla prossima. Gatty
P.S. Lenny MacNair ha detto a Seanna O'Neil che Uluru è agitatissimo... che stia arrivando qualcosa anche su di lui?

Recensore Junior
11/12/18, ore 17:29

Che emozione Adho!...
Certo, mi aspettavo di leggere qualcosa di australiano prima o poi, però pensavo si sarebbe trattato di Uluru (del quale spero comunque di leggere, ci mancherebbe)...avevo dimenticato il Clamidodrago, ma dopo questa lettura mi è tornato alla mente quel capitolo degli Antipodi. Quanti ricordi!...
Mi ha fatto piacerissimo ritrovare questo terribile drago e il suo veleno, e soprattutto la leggenda delle opali raccontata da Nonna Hanya. Come sempre sei troppo brava nell'aggiungere dettagli inediti al mondo magico!
A presto
Mau

Recensore Master
10/12/18, ore 15:48

Il mio cuoricino (blu per l'occasione) batte tutto orgoglioso e felice per la dedica!
E ovviamente cosa fa la sua padrona? E' in ritardo...mannaggia a me.
Scusa il ritardo, ma sono stata qualche giorno via e sono rimasta indietro con più o meno qualsiasi cosa.
Questo capitolo mi ha fatto venire una voglia pazza di scrivere, per cui sarò telegrafica su questi lidi per cercare di creare qualcosa di buono da pubblicare. Io mi chiedo come tu possa avere così tanta fantasia e così tanta costanza da aggiornare con cose così belle di continuo...devo darmi alle telenovelas, non c'è niente da fare.
Dunque un po' la storia degli Azzurri delle Azzorre già la sapevo, ma indubbiamente leggere questo capitolo interamente dedicato a loro è stato veramente interessantissimo.
Le mie zone pullulano di leggende di draghi ammazzati e se da piccola dicevo woah, che figata, adesso sono un po' intristita perché per la miseria, poveri draghi, perché devono sempre fare una fine pessima. Esattamente quando abbiamo deciso che loro dovevano essere i cattivi. Fonderò un sindacato dei draghi...prima però dovrei trovare il tempo.
Gli azzurri dunque sono delle personalità un po' sulle loro, molto riservati e indipendenti; ci sarebbe da ridere a vederli interagire con quei bestioni casinisti dei neri che, come gli abitanti umani delle loro terre, sputano fuoco a destra e a manca, fanno baccano ma alla fine sono dei teneroni...teneroni che ti carbonizzano, ma sempre teneroni.
A prestissimo, spero questa volta con qualcosa di mio!
Em

Recensore Master
10/12/18, ore 10:34

Con un po' di tempo a disposizione ed un pezzettino alla volta, mi accingo al recupero. Prima di tutto buongiorno Adho: è lunedì (per me partito già in salita con una manciata di ore alle spalle) e quale modo migliore di rilassarsi un po', se non quello di farsi una gran risata? Eh si, perché io ad immaginarmi Cormac che, serissimo, viene intervistato per parlare del Vello magico mi sono scompisciata! Giuro, rido da sola davanti allo schermo e sto continuando anche ora, mentre scrivo questa recensione. Le risate sono continuate con la curiosità riguardo la Sagra del Vello magico che mi ricorda scene estremamente spassose (e personaggi da sbavo...ops), come delle grandi abbuffate (mi immagino Graham con la bocca piena di pecora fritta). Inoltre ho trovato molto interessante la curiosità legata alla possibile corrispondenza fra il vello magico ed il terzo dono della morte: anche se, essendo questa una teoria del signor Lovegood, non so quanto gli si possa dare credito.
Ancora complimenti ed un abbraccio di incoraggiamento per l'inizio di una nuova settimana!

Bri

Recensore Master
09/12/18, ore 19:05

Ciao!
Ma che bello trovare anche degli animali di cui io non avevo ancora mai sentito parlare (mi sono sempre tenuta lontana dal mondo delle interattive, ma sto iniziando a pensare che questo sia un errore... ahimé, se solo avessi giornate di 48 ore tutto sarebbe decisamente più semplice!).
Mi piacciono molto questi draghi, a partire dall'allitterazione nel loro nome, fino ad arrivare alla loro parentela con i cugini più scuri delle Ebridi.
In particolare, in questa scheda ho apprezzato molto come tu sia riuscita ad inserire degli esseri di tua invenzione nel contesto storico più generale: bellissima l'idea che i loro colori abbiano ispirato l'arte degli azulejos, ed è interessantissimo vedere come le tradizioni cristiane vadano a confermare in maniera del tutto verosimile questa parte del tuo immaginario. Non avevo mai pensato che, nel mondo magico, San Giorgio avrebbe potuto effettivamente essere un uccisore di draghi.
Tra l'altro, è sempre interessante vedere il realismo con cui parli dei tuoi animali, delineando problematiche e rischi di estinzione che, in effetti, sono perfettamente sensati.
A presto!

Recensore Junior
09/12/18, ore 11:37

Ciao Adho!
Che dire, questa scheda anche se non conoscevo l'animale in questione mi è piaciuta moltissimo. Davvero splendida l'idea di descrivere un drago nuovo e soprattutto di associarlo ad un luogo remoto e affascinante come le Azzorre!
Oltre alla descrizione degli Azzurri mi sono molto piaciute le note storiche, in generale devo dire che adoro la sezione "curiosità" perché è lì che di solito inserisci le invenzioni più mirabolanti.
Buona domenica mia cara!
Mau

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