Come dicevo ieri, questa storia mi ha emozionata tantissimo, tanto che ho dovuto pensarci bene per mettere in ordine le idee e fare una recensione degna di questo nome!
Ero già molto felice di avere una storia da leggere in questo periodo particolarmente faticoso al lavoro e all'inizio mi sono intenerita per la scena intensa e appassionata di Elijah e Tristan tra le lenzuola, tra baci, morsi e scherzose minacce (non ti lascio scappare!). Era proprio una tipica storia marsigliese di dolce risveglio e mi era piaciuto particolarmente il contrasto che sottolineavi tra i due amanti: la pelle chiarissima di Tristan e quella dorata di Elijah; lo splendore azzurro degli occhi di Tristan e i colori invece scuri di Elijah, che resta nell'ombra.
Non so se lo sai, ma io adoro i contrasti nelle coppie: la differenza di età, le differenze fisiche, magari è una mia mania ma è così, e queste descrizioni già mi avevano presa tantissimo, era bellissimo immaginarseli così diversi e complementari.
E poi... la storia ha preso una piega inaspettata nel dolore, nel rimorso e alla fine nel perdono che mi ha letteralmente messa a terra, forse perché non ci pensavo proprio e sono rimasta travolta da emozioni fortissime!
Tristan, pure in un momento di gioia, serenità e amore, ripiomba all'improvviso in un terribile ricordo, nel momento in cui la porta del container si è chiusa davanti ai suoi occhi ed è stato veramente devastante il modo in cui hai descritto il volto del giovane Conte, la sua espressione identica a quella di quel giorno orrendo, mi sono proprio rivista anch'io quella scena e ho provato lo smarrimento e l'angoscia di Tristan, ritornato indietro nel tempo come per un malvagio sortilegio.
Già questo era stato lacerante, ma poi le cose sono cambiate ancora. Davanti a lui non c'era più lo sguardo freddo di Elijah prima di chiudere la porta, c'era invece un Elijah premuroso, innamorato e preoccupato che accorre da lui, lo prende tra le braccia, lo stringe, gli fa sentire che è lì con lui e che è tutto diverso, che questa volta non lo abbandonerà più. E Elijah ammette anche di provare anche lui dolore ad ogni risveglio, di condividere quello di Tristan e di soffrire per il rimorso di essere stato lui a causarglielo. Come abbiamo detto tantissime volte, la vera punizione per Elijah, la più dolce e terribile insieme, è l'amore, perché solo attraverso i suoi sentimenti per Tristan ha potuto davvero capire il male che gli ha fatto e soffrire con lui e per lui. Elijah confessa di sentirsi in colpa, di rivivere anche lui quel momento atroce ogni volta che fissa il suo giovane amante negli occhi... ma Tristan sa che il suo Sire ha già sofferto abbastanza e non vuole infierire, ormai è tutto passato, lontano, loro sono insieme. Le sue parole sono meravigliose, intense, appassionate: "Mi sveglio da un incubo, in un blu sottomarino, e trovo le tue braccia che mi portano fuori. Accanto a te ogni notte risalgo in superficie. È per questo che ho voluto questa stanza. Così… scura. Mi ricordava il fondo dell’oceano. Non la mia morte, però… Le mie morti… Mi ricordava la mia salvezza.»" Per Tristan ricordare l'atrocità del container non è più un'agonia, bensì un sollievo, perché adesso ricorda l'abbraccio protettivo di Elijah, il suo amore che lo ha salvato. Non vuole dimenticare perché quello è stato anche il primo passo che ha riavvicinato lui e il suo Sire, anche se hanno dovuto fare ancora tanta strada, la prima scelta giusta di Elijah è stata accorrere a salvare Tristan e da allora è iniziato a cambiare tutto. Lo ha già perdonato, non c'è bisogno di altro.
Ma non è finita qui, e un'altra, finale botta di emozioni è stata l'ammissione bellissima e straordinaria di Elijah: è vero, lui ha salvato Tristan, ma anche Tristan ha salvato lui. Lo ha salvato da un destino di solitudine e infelicità, lo ha salvato dalla parte peggiore di se stesso, quella più ostinata e pronta a giudicare, quella incapace di amare veramente e totalmente. Lo ha salvato da un'esistenza fatta solo di doveri, sensi di colpa, cose ritenute giuste, vuoto e oscurità. Ha portato la luce e l'amore nella sua vita. E questo è... tutto! Per questo ti ho scritto che sono stati perfetti, perché questo è ciò che loro sono, totalmente e fino in fondo. We made each other, non soltanto nella trasformazione, ma anche nella salvezza: loro si sono salvati l'un l'altro grazie al loro amore, ed è questo a renderli così speciali, così meravigliosi.
Il finale, poi, con la sdrammatizzazione scherzosa di Tristan, il suo broncio e il capriccio dei croissant, i baci e le coccole, è stato la degna conclusione di un capolavoro di storia: Elijah e Tristan non vogliono mettersi a nudo più di tanto e si sono già aperti abbastanza, non è più il momento delle confessioni e di mostrare le proprie paure e debolezze. Ci saranno, sicuramente, altre occasioni simili, ma per adesso tutto è stato detto e si può riprendere la vita di tutti i giorni, con la colazione a letto, il profumo della brezza marsigliese, le dolci battaglie amorose tra le lenzuola.
Spero di essere riuscita a esprimere tutto quello che questa tua magnifica storia mi ha fatto provare, è stato un regalo bellissimo che ha portato via tutta la fatica della giornata e che ha illuminato anche il giorno di oggi, perché mi restava la recensione da scrivere e così oggi mi sono riletta e goduta ancora la storia, ritornando in quel mondo perfetto e inondato di luce azzurra con i nostri meravigliosi ragazzi.
Grazie, credo che questa sia stata la più bella delle tue storie marsigliesi, e sono felicissima che sia così, perché significa che loro sono sempre vivi, vividi e reali nei nostri cuori, che le storie sono ancora piene di emozioni e ispirazione, nonostante la fine della serie TV e le suggestioni di altri fandom e ships.
E anche questo è unico e speciale!
A presto e ancora tanti tanti complimenti per questa meravigliosa storia.
Abby |