Abby, carissima, carissima Abby.
Sono in un turbine immenso di emozioni, sono come una bambina scema che ha dato una capocciata al muro. Mi sento frastornata e esaltata, mi sento benissimo, benissimo davvero e tutto questo grazie a questa storia e alle COSE che hai scritto, che hai DESCRITTO, senza perderli nemmeno per un secondo, facendoli tuoi come solo tu sai fare e rendendoli dannatamente ADORABILI.
Peter è emotivo, anche se cerca di trattenersi, lui lo è e quando succedono le cose brutte agisce, ma quando succedono e non può farci nulla, piange.
Piange perché non riesce a trattenere l'impotenza che ne traspare, da quegli occhi pieni di lacrimoni. Non riesce a liberarsi dal senso di oppressione che quelle notizie gli danno. Lui è Spiderman, secondo la sua testa piena di ormoni e pensieri, lui avrebbe voluto aiutare tutte quelle persone e, sicuramnete, salvare la villa di Tony che è di certo uno dei posti più importanti della sua vita, uno dei posti dove vi risiedevano dei ricordi bellissimi, alcune prime volte che Peter non vuole dimenticare nel fuoco di un incendio mortale.
Qui è Tony a stupire. La sua vicinanza a Peter è talmente forte, talmente sconvolgente, che l'uomo sta cambiando volta per volta; è divnetato comprensivo, è divnetato sensibile. E questo lo deve solo ed esclusivamente al suo ragnetto, che non ha bisogno di fare niente di niente per riuscire a migliorare l'uomo che ama, gli basta esistere.
E a volte gli basta piangere.
Tony è troppo colpito dalle lacrime, vorrebbe che Peter sorridesse per sempre per tutta la vita... eppure a volte piange, a volte crolla, perché è troppo emotivo, anche per colpa di quei sensi di ragno e... della paura di Thanos, che ancora e ancora lo schiaccia. La paura di veder sparire il suo signor Stark è dilaniante, così tanto che peter vuole che i ricordi siano impressi non solo nella mente ma anche nei luoghi, perché peter non vuole dimenticare un solo istante passato con Tony, e questo è davvero toccante, è davvero forte. Non so che altro dire, la loro introspezione da parte tua mi lascia sempre senza fiato.
Poi... Tony ci riesce, perché Tony quando vuole è anche bravo a parole, e lo rassicura. Non succederà niente, ma è nromale avere paura, e non biasima Peter per la sua paura. Ne prova anche lui ma sei stata brabissima a decriverlo così fermo nelle sue convinzioni, così tanto che sembra davvero che non ne abbia ma lo fa per Peter. Lo fa solo ed esclusivamente per lui. Non per non mostrarsi debole, ma per tranquillizzare il suo ragazzino.
E' assurdo come quest'uomo sia cambiato, da quando Peter fa parte della sua vita... ed è così, che è diventato.
infine mi stavo letteralmnente sciogliendo: a parte che in quetsa shot Tony ti è uscito più ironico del solito e ci sta. Ci sta perché se prima Tony usava l'ironia per districarsi da situazioni difficili, con Peter lo fa per tirarlo su di morale. Anche i difetti più grossi trovano un equilibrio, quando si ama! Amo come tu abbia preso qeusto concetto e lo abbia reso così adorabile.
Poi la storia si ricorda di essere fluff, e ci regali un missing moment (che era doveroso... e non sai quanto ti ringrazio per averlo inserito) e un segreto che non è più così segreto: l'ammirazione di Peter è talmente grande, nata da una sorta di rispetto per la persona di Tony, divenuto poi amore, amore vero, sconfinato.
“Sono questi gli appunti che prendi quando i professori spiegano?” infierì, divertendosi un mondo. Scherzava, certo, ma nel suo cuore si spandeva un calore dolcissimo al pensiero di quell’amore innocente e adolescenziale, un amore così bello, puro e prezioso… tutto per lui.
“No… solo quando mi annoio… e quando lei mi manca, signor Stark” ammise Peter, con le guance in fiamme.
E qui mi sono letteralmente sciolta. Qui è Peter in ogni sua sfumtura: può arrossire quanto vuole ma non mentirà mai all'uomo che ama. Lo pensa sempre, lo pensa ogni istante, lo pensa persino quando dorme, e Tony viene inondanto da una consapevolezza enorme: è fortunato. E' così fortunato che quasi pensa di non meritarlo, ma vuole godere di quella luce che gli è stata donata, e quel bacio finale è qualcosa di spiazzante, quasi disperato. quasi come se Tony non attendesse altro che quello.
Erano nati per stare insieme, erano al mondo per rendersi felici, e nessuna paura e nessun dolore avrebbe potuto scalfirli finché fossero stati uniti.
Una frase finale che racchiude loro, racchiude noi, racchiude il racconto di due anime gemelle destinate a stare insieme per sempre, il cui destino era scritto sin dalla nascita di peter, forse... forse anche prima.
Abby questa storia non è solo dolce, è anche infinitamente profonda e sentimentale. Un vero e proprio manifesto del loro amore, di ciò che sono insieme e che... e che non andrebbero separati nemmeno se servisse a salvare il mondo.
Non ho parole, la amo con tutta me stessa e sono felice che tu l'abbia dedicata a me... ancora una volta è una spinta a continuare a parlare al mondo di loro, a farli spiccare, a farli splendere.
Qui si sono illuminati come dei fari in un mare buio.
Non so cosa farei, senza queste storie... sarei già persa da tempo.
Ti ringrazio Abby, sei la mia ancora di salvezza, e sei bravissima
A presto
Miry |