Avrei voluto leggere più lettere del genere, che lo celebrano per ciò che è, che lettere in cui si sottolinea come si stia ancora soffrendo. Io stessa non mi sono ripresa, ma vorrei si parlasse di quel Jong che scrive canzoni, che compone e che canta, che pesta i piedi per l'ennesima battuta sulla sua statura, che non delude mai nel supportare un amico e che ama la sua famiglia e i suoi fratelli. L'altro giorno lo hanno ricordato tutti così. Con il sorriso addosso e un po' di amaro nel cuore, stretto ma felice e grato per averlo potuto conoscere. Si sono fatte forza le persone a lui più care, sodam e sua madre prime fra tutte, sorridendo e consolando. È tempo che anche noi impariamo a farlo. |