Recensioni per
Longing
di MidnightRavenKuro

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/05/19, ore 13:37
Cap. 1:

Ciao KyumiKuroAkushi!
Mi rendo conto di passare decisamente in ritardo, ma purtroppo recensendo poco e di rado qui su Efp a volte capita che arrivi anche dopo mesi. Comunque sia, ci tenevo davvero molto a lasciare un commento a questa storia!
Prima di cominciare la recensione vorrei fare una piccola premessa: come scrittrice in questo fandom mi sono sempre dedicata agli amori tra ragazzi, quindi shounen-ai e ultimamente yaoi (anche se probabilmente sarebbe più corretto dire che mi sono concentrata sempre sugli stessi personaggi), eppure in realtà personalmente sono molto legata allo yuri. In queste settimane mi era venuto da pensare che mi sarebbe tanto piaciuto scrivere qualcosa su questo genere, dato che comunque di coppie lesbiche qui in giro non se ne vedono molte, e mentre stavo riordinando le idee sulle ship yuri in Pokémon mi è tornata in mente la tua storia su Lucinda e Camilla. E quindi, di corsa a recensire!
Allora, confesso che le coppie minorenne – adulto non sono tra le mie preferite, ma qui ci troviamo di fronte ad una Lucinda cresciuta e matura, che nel corso degli anni ha sviluppato un’intensa ammirazione nei confronti di Camilla e che a poco a poco è sfociata in un tenerissimo amore. Ho un debole per quelle relazioni in cui ci sia un mentore e un ammiratore che lo stima profondamente, e in questo caso lo sviluppo dei sentimenti della nostra protagonista mi sono sembrati crescere in maniera spontanea e delicata. Perciò trovo molto bello lo scontro simbolico nella Sala del Campione che viene raccontato nell’incipit, è come se da una parte Lucinda in realtà volesse sconfiggere Camilla non per prendere il suo posto, ma per dimostrarle il proprio valore, di essere alla sua altezza, all’altezza della sua considerazione e del suo amore, e magari, chissà, anche soltanto per avere il proprio nome segnato accanto al suo nella Sala d’Onore. Il motivo per cui Lucinda ha deciso di intraprendere questo percorso, infatti, va oltre ogni onore che un titolo del genere potrebbe conferirle: come si ritrova ad ammettere lei stessa dopo lunghe riflessioni, è semplicemente quello di poter in qualche modo raggiungere la persona amata, l’inarrivabile e, ai suoi occhi, divina Camilla.
Perché in realtà, contrariamente all’immagine che ne ha Lucinda, Camilla ha ben poco di divino, e anche lei in giovinezza ha dovuto affrontare la solitudine e tutte quelle gravose responsabilità che il rango di Campionessa comporta. Mi chiedo allora se possa essersi innamorata di questa piccola Allenatrice per avervi visto dentro qualcosa che in parte le ricordava della sé stessa del passato o magari perché Lucinda ha dimostrato di essere più decisa e testarda, nonostante le difficoltà, ad ottenere quel titolo rispetto a lei. È vero, in effetti, che i sentimenti di Camilla non vengono indagati molto nella storia, ma dopotutto questo è il racconto della maturazione di Lucinda, sia dal punto di vista del passaggio da bambina a donna adulta e da Allenatrice a Campionessa, ma anche della trasformazione del suo amore infantile in qualcosa di più profondo e vivido. Perciò, a dire il vero, questa mancanza non mi ha dato affatto fastidio, e anzi, è stato tenero vedere il modo in cui questa donna alla fine ha confessato di ricambiare ogni sentimento spogliandosi di tutta quell’armatura magari un po’ algida che si era sentita costretta a indossare da Campionessa. Ed è stato molto intenso, inoltre, il pianto liberatorio di entrambe mentre si abbracciano, quando finalmente possono abbandonare ogni costrizione e imbarazzo per unirsi insieme in un incantevole bacio.
Per quanto riguarda lo stile non ho molto da dire, l’ho trovato delicato, in tono con i temi trattati, personalmente ho adorato le ripetizioni in certe frasi, come per esempio qui: Amore, avresti detto. Amore per i Pokémon e per le lotte, amore per l’avventura, amore per gli altri…, a rimarcare l’incidenza di alcune sensazioni che Lucinda prova o ha provato intensamente nel proprio animo durante il suo viaggio di crescita mentre prendeva coscienza di sé stessa – e ovviamente, in questo caso, a sottolineare l’argomento portante di tutta la storia, l’amore di cui lei è stata testimone e oggetto, ma che ancora non è riuscita a soddisfare nei confronti di Camilla, l’unica mancanza che nemmeno quelle meravigliose avventure, già a una così tenera età, avrebbero mai potuto colmare. E poi gli elenchi di aggettivi e sostantivi, sempre con la stessa funzione, insomma, se il tuo scopo era far provare al lettore per filo e per segno ogni sentimento sia bello che contrastante che ha vissuto Lucinda, per quanto mi riguarda l’hai raggiunto benissimo!
A questo punto perciò mi verrebbe da passare al narratore in seconda persona, visto che hai anche chiesto un parere nelle note, magari perché eri insicura del risultato. Non so se tu l’abbia scelto perché volessi rendere la storia una sorta di reader insert (anche se in realtà non credo, perché comunque è chiarito che la protagonista è Lucinda con il suo vissuto, e non una Lucinda generica da plasmare sul lettore, ma correggimi se sbaglio), in ogni caso con questo tipo di narratore viene più semplice e in parte quasi automatico immedesimarsi nella protagonista, perciò non l’ho trovato affatto sgradevole. Anzi, ti confesso che mi ha trasmesso un certo affetto da parte del narratore, che racconta di Lucinda come se provasse tenerezza per lei e per il suo amore. Sì, è così, questa storia mi ha fatto veramente una dolcezza incredibile!
Se proprio dovessi farti un piccolo appunto, mi verrebbe da segnalarti soltanto che generalmente se usi i trattini per il discorso diretto, quando apri il discorso per poi andare subito a capo senza aggiungere nulla, non c’è bisogno di chiudere con un altro trattino, come invece si fa con le caporali e le virgolette. Per esempio:
Persej esclamò: – Questa storia è dolcissima!
E subito a capo.
Molto bene, credo di aver detto più o meno tutto quello che mi sentivo, spero solo di non averti annoiato perché temo mi sia venuta una recensione piuttosto lunga e io quando mi ci metto so essere una gran chiacchierona... Perciò sarà meglio chiudere qui!
Ti faccio un sacco di complimenti e siccome sono passata in ritardo ne approfitto per ricambiare gli auguri per il 2019, nonostante siamo già a maggio e sia passato quasi mezzo anno. Spero che la prossima metà (più un mese) possa portarti un sacco di belle cose, e perché no, anche l’impulso per scrivere una nuova storia su questa coppia: verrei a leggerla con molto piacere!
Alla prossima! ♥
Persej

Recensore Junior
16/01/19, ore 20:06
Cap. 1:

...hey. Ciao. Ti ricordi di me?
Uhm. Sì, vengo dal nulla, portata dal nulla ad aprire la pagina di una sezione morta in una piattaforma dove sono odiata dal 50% dell'utenza e considerata irrilevante dall'altra metà.
Non sono sparita, ho semplicemente avuto un anno pieno di impegni che avrei potuto evitare tbh, ma vuoi mettere andare a cazzeggiare ed ingrassare 5 chili dall'altra parte del mondo per un mese e mezzo?

Sono tornata SOLO perché avevo spottato questa storia sulla home. OVVIAMENTE dato il mio ritardo, non ho collegato subito il nome dell'autore/autrice, ma LA COPPIA.
Siamo nel 2019 ed esistono ancora storie yuri in questa sezione, questa è la migliore timeline di sempre! Yay! 
Chiudo l'introduzione dicendo che la coppia Lucinda x Camilla non è la mia top del top (ragione: ho altre 2 ship con Camilla che preferisco), ma in quanto amante del genere, non si può negare che sia in un certo senso la progenitrice di tutte quelle coppie lesbo onee-loli che sono fiorite nel fandom dagli anni 2009 in poi.
Quindi, we are not living, breathing and dying per questa ship, ma non la si può disdegnare se si ama il genere. 

Altra parentesina riguardo lo stile. Io sono vecchia e per quanto tale espediente si sia canonizzato anche grazie alla nascita del sub-genere delle Imagines/reader insert, la narrazione in seconda persona mi fa ancora un certo effetto straniante.
Per esempio: "Siediti un attimo e torna indietro [...]" M-Ma io sono già seduta??? 
Diciamo che io tendo molto all'antinaturalismo e non mi va che la mia orrida presenza vada ad invadere lo spazio delle mie storie.
Questa NON è una critica alla tecnica (che qui tra l'altro funziona benissimo) ma un qualcosa su cui io non mi pronuncio.
"Lucinda?"
Magari, un avvertimento a inizio storia che questo non è un reader insert ma ti immedesimi in Lucinda aiuterebbe ^^

Okay, back to il contenuto.
La storia in sé scorre in maniera molto uniforme e logica, tato che il climax che porta alla confessione finale l'ho seguito con una certa febbricitaione. Ottima anche l'apertura, ci sta bene questo viaggio di ricordi sulla sostanza dei giochi di 4a generazione (che mi è venuta voglia di rigiocare! Ma mi sono ripromessa di sbloccare tutte le armi su Senran Kagura 2, uffa...) anche se la carrellata di leggendari ottenibili solo con evento è un pochino-ino-ino kitch, potevi farla fluire più naturalmente.
Altra cosa particolare, quando si chiede al lettore/Lucinda di ricordare il motivo che l'ha spinta a viaggiare. So che è una cretinata, ma nessuno si ferma a pensarlo realmente, anche se I can relate molto con Lucinda, battere Camilla è una botta di adrenalina immancabile.
Poi la scena dopo mi ha vinta. Diciamo che io, cosa che non si direbbe, vivo per i momenti lenti, in cui in una coppia ci si parla genuinamente per comunicarsi i propri veri sentimenti. E i pensieri di Lucinda, preoccupata che l'amore della sua vita la abbandoni così crudelmente perché non prova interesse per lei, che nella sua testa esprime ciò che on le riesce dire davanti alla persona che ammira di più... mi hai toccata.
"Scomparirai dalla mia vita quando uscirai da questa stanza?" Gné, io morirei a pensare nella vita reale una cosa del genere.

E poi abbiamo Camilla. Chissà perché, quando uno vede una gnocca sugarmommy personaggio come lei non pensa mai "oh, sì, certo, DI SICURO è DAVVERO forte, bella e priva di insicurezze, non ha mica qualche segreto o punto dolente, no, no, perfetta al 100%".
Camilla non è shillata al massimo ed è praticamente il volto femminile dell'intero franchise perché è la waifu di Masuda (l'ho letta su /vp sta roba e mi è rimasta impressa, lol), ma perché a tutti piace interrogarsi sul prezzo che tale perfezione faccia gravare sulle sue spalle: tu qui hai inteso la solitudine e ci sta a pieno, potrebbe essere una delle ragioni che l'ha portata all'altra sponda, pensandoci bene.
Vederla interfacciarsi con la sua più grande ammiratrice uno si domanda la sua reazione. Ciò che emerge da questa coppia è che Camilla non concede il suo amore ad una "inferiore" (userei imouto come parola, ma la terminologia di /u è complicata anche per me) non perché le si sottomette abbastanza, ma perché riesce ad individuare qual lato debole, più umano di un'entità semidivina come Camilla che sembra inarrivabile.

Basta angst. La parte finale, vediamo quella.
Per l'esecuzione e l'idea del regalo, non so se ti fossi ispirata alla doujinshi Yoru no Ohanashi (tradotta in inglese con Late Night Talks o qualcosa del genere che è abbastanza famosa in realtà. Le tue allusioni sono molto più velate, ma si tratta comunque di una scena più sentimentale che erotica.
Dolcissima, quasi fluffosa direi. Un lieto fine che soddisfa, penso che ogni lettore vorrebbe questa soddisfazione impossibile, anche in una fanfiction.

Per quanto riguarda lo stile, mi trovi molto soddisfatta. Hai uno stile molto dialogico, lasci che i periodi fluiscano uno dopo l'altro e non causino confusione al lettore (specie se tale lettore viene da veri e propri marasmi sintattici come Tanizaki o Akutagawa in sede d'esame). Lo standard è rassicurante, sembra di leggere una web novel: se devi dire una cosa (es: come un personaggio si sente) lo dici e non ci giri intorno.
Ci sono alcune imprecisioni tecniche, come la coordinazione di due frasi con e,  quando basta solo la congiunzione, ed alcuni periodi lunghi in cui la struttura sintatica si inceppa:  

  • "[...] le luci della Sala del Campione, brillanti, accecanti, puntate dritte su di te e su colei che ti eri guadagnata il diritto fosse tua avversaria." Ho capito cosa intendi, ma c'è un anacoruto con il soggetto della relativa, passa da "tu" a "lei".
Io riscriverei: "le luci [...] puntate dritte su di te e sulla tua avversaria, di diritto meritata".
  • "Sai bene che il mondo è molto più grande di quanto sembri e vuoi davvero conoscere tutto ciò che può essere conosciuto." -> "Sai bene che il mondo è molto più grande di quanto non sembri e tu vuoi davvero conoscere tutto ciò che può essere conosciuto." A volte è necessario sacrificare la naturalezza del discorso (usare tante relative, usare l'indicativo al posto del congiuntivo, il soggetto sottinteso, usare completive esplicite...) per sfoltire tutte le perifrasi della lingua parlata e far rimanere su carta solo le informazioni che servono.
Non bisogna esagerare, ovvio, ma buttare giù il proprio flusso di pensieri deve essere un'azione preparatoria all'atto di scrittura vero e proprio.
  • "Hai davvero pensato che dopotutto non l’avresti più vista, ma era stato solo un secondo di spaesamento." -> "Hai davvero pensato che dopotutto non l’avresti più rivista, ma si era trattato solo un secondo di spaesamento." Anche quel "secondo di spaesamento": eri solo spaesata. Xing ma?
    "Singhiozzi e tremi, pensando a quel sogno così tenuto nascosto e mai ammesso che si frantuma." La frase così formulata f a intendere che non hai mai ammesso il fatto che il sogno si frantumi. E non intendi questo. ->   "Singhiozzi e tremi, pensando a quel sogno che si frantuma così, tenuto nascosto e mai ammesso ".
    "[...] ti ripeti tutte le promesse che vi siete fatte sulle labbra e vicino al cuore" Niente, che bella questa frase. Ci piacciono le allusioni sessuali molto velate, per me è 10.
    last and least: so che questo è un po' nitpicking, ma quei divisori dei paragrafi devono s p a r i r e . Va bene che tumblr si è suicidato e la vaporwave fa oggettivamente cagare, ma un divisore un po' più aesthetic/carino si trova tranquillamente online e l'editor non te lo dovrebbe stuprare in teoria.
    No, scherzavo: i dialoghi fra i trattini... no :^) Se il problema è l'editor, una shortcut di Word ai simboli «» può salvare vite, altimenti il classico "". Il trattino si usa solo se devi inserire in mezzo a un dialogo un pezzo narrato. 
​Finito. Grazie per aver benedetto il mio feed con questa storia. Io dico sempre che serve più yuri per rendere il mondo un posto migliore e che un paio di lesbiche può rendere migliore quasi qualsiasi storia. Grazie per aver aiutato a diffondere il messaggio. Spero di non suonare troppo critica, non voglio flecsare su di te ma complimentarmi per il bel lavoro fatto.
Mi aggiungo questa storia alla lista delle cose da rileggere nelle sad gay hours le happy gay hours non mi arridono mai, che vita patetica, ohi.
Ciao ciao, Kyumi-san/chan/kun/sama (sceglitelo tu l'appellativo e il soprannome pls) ^^

Momo