Carissima Ladyhawke, **
questa storia è bellissima. Forse è una delle più belle tue che ho letto e, dato che ti leggo da tantissimi mesi, capirai che ne sono rimasta davvero tanto, tanto colpita. Il titolo è meraviglioso, la vicenda ben raccontata, il bacio intrigante, la neve descritta con una dovizia di particolari e con delle figure retoriche d’effetto, così come la collana che splende al collo della maga tradita, la bella Wulos. “Smeraldi rivestiti di bugie.” Che magnifica frase. L’antico detto chiodo scaccia chiodo rivive in una shot breve, ma non per questo meno suggestiva e intensa. Mi ha catturata il dolore di Wulos, che beve e bacia e, spinta dalla passione per l’inaspettato trasporto di Dorlas, ricambia e dimentica. Ho trovato tutto molto coerente e calzante e particolarmente bello e poetico è il modo in cui introduci il fatto che i due abbiano passato la notte insieme, lasciandoci solamente immaginare l’amore consumato mentre fuori nevica.
Dal punto di vista stilistico, ho trovato pochissimi refusi, che certo non hanno in alcun modo intaccato il mio gradimento altissimo, enorme, verso questa shot così dolce:
“Se non sono di tuo gradimento, Mia Signora, mi adopererò per chiedere ospitalità al Re in persona,” la prese in giro lui, tentando di alleggerire la tensione e il portamento grave che alleggiava intorno alla maga dai fluenti capelli neri. [I dialoghi vogliono comunque la punteggiatura, in questo caso sostituirei come sopra].
Dorlas si avvicinò, occhi profondi la scrutarono e, per la prima volta, Wulos si sentì guardare fin dentro l’anima da quei suoi occhi celesti come il cielo d’inverno. [Qui avevi messo la virgola dopo Wulos]. E quindi?
E quindi buon 2019, Ladyhawke, che sia un anno pieno zeppo di serenità. Questa, intanto, la metto nelle mie liste **.
Un caro abbraccio,
Shilyss |