Recensioni per
L'Amaro Prezzo della Devozione
di titania76

Questa storia ha ottenuto 133 recensioni.
Positive : 133
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/10/23, ore 15:53
Cap. 24:

Ciao. Ho immaginato il tormento di Shion nel suo turbine di pensieri rendendolo meno distante e piú umano in questo frangente. Penso che gli abbia fatto bene incontrare Aiolos e stare al suo fianco. Povero quest'ultimo con quei tre. Inquietante l'ultima parte dove mi é piaciuto il particolare dissonante della gomma da masticare. Quale sarà la vera natura di quell'ombra scura? Sono un pó preoccupata per Saga dato il suo carattere particolare. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 24/10/2023 - 03:55 pm)

Recensore Master
15/10/23, ore 15:52

Ciao. Un capitolo suggestivo per le descrizioni, per quanto accaduto. Scopriamo riguardo Kanon e alla fine non gli é andata male, poteva andare peggio anche se ho potuto immaginare il suo stato d'animo a quell'età in quel contesto. Comprendiamo meglio così riguardo il suo relazionarsi con Anemos. In ogni caso Kanon puó stare tranquillo, uno come lui non puó rimanere solo. A parte gli scherzi scopriamo anche qualcosa in piú di Anemos, un personaggio particolare tra il mondo degli dei e quello degli esseri umani. Altro c'è da scoprire, ci sará tempo e ho apprezzato questo capitolo dove mi sono immersa in questa dimensione attraverso le tue parole. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 15/10/2023 - 03:53 pm)

Recensore Master
13/10/23, ore 14:48
Cap. 1:

Ciao, era da un po’ che avevo adocchiato questa storia, ma per un motivo o per l’altro non avevo ancora iniziato a leggerla quindi, eccomi qui! Già questo capitolo introduttivo mi ha persa un bel po’, complice anche il tuo modo di scrivere, molto fluido e scorrevole ma capace di rendere bene e lasciar immaginare ciò che racconti.
Il protagonista si presenta un po’ malconcio, reduce da qualche battaglia o un’intera guerra. Di certo è pieno di rabbia per una sconfitta subita. Si trova in un luogo dall’aria piuttosto mistica che scopriamo essere proibito, ma questo non lo fa cedere e nonostante non venga accolto per niente bene - l’acqua che si alza ad ogni suo passo certo non è un invito ad avanzare, non si dà per vinto. La sua richiesta, di ottenere “una possibilità”, fa immaginare una persona disperata che sta tentando il tutto e per tutto. Sta cercando una rivincita, o forse un riscatto vero e proprio.
Le tre figure incappucciate mi ricordano le Moire, che hanno il compito di tessere il destino. Mi è piaciuto vedere come la spiegazione del loro compito venga dato dalla più anziana alla più giovane, spiegandoci meglio il loro ruolo. La più giovane pensa di essere solo una custode del destino, l’altra spiega come possono intervenire.
Tutta questa situazione oscura mi ha messo una grandissima curiosità, e anche una certa ansia, a dire il vero. XD Non ho proprio idea di chi sia questo guerriero, escludo faccia parte di quelli di Athena per via della spada, (a meno che non sia in prestito da Dohko, si intende!) Sono curiosa di saperne di più!
Ciao e a presto!

Recensore Master
11/09/23, ore 11:12
Cap. 22:

Ciao. In questo capitolo Anemos é stata protagonista e ho letto con interesse il suo interagire con Kanon dove sono curiosa di leggere l'evoluzione del loro rapporto e il suo interagire con Shion. Bello il finale di Anemos tra le braccia di Kanon. Quest'ultimo ha un vissuto diverso rispetto alla storia originale, più leggero e quindi di anche il suo modo di comportarsi è diverso e sto seguendo con interessea la sua caratterizzazione. Sono lieta che Anemos abbia trovato una quiete serena in questo frangente. Chissà cosa le riserveranno i prossimi capitoli. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 11/09/2023 - 11:14 am)

Recensore Master
17/08/23, ore 17:02
Cap. 21:

Ciao. Mi è piaciuto questo capitolo per i personaggi presenti. Ho letto con interesse il dialogare tra Saga e Saori e il loro relazionarsi, il primo così enigmatico nel suo fascino che hai ben descritto, la seconda viziata che viene da una realtà del tutto diversa e che ancora non può comprendere del tutto il suo ruolo. Mi piace come la stia caratterizzando. Saori cerca di scrutare la mente di Saga ma forse é meglio al momento lasciar stare o ci si può perdere in tetri labirinti. Ho apprezzato il dettaglio del ventaglio pizzo e il luogo, la biblioteca. Stupenda l'espressione degli occhi che scintillarono di nuovo di sfumature divine. Finalmente Saga e Kanon si incontrano anche se non é un incontro dei migliori. Ma penso che ci sarà tempo per parlare. Un'atmosfera pesante dove ho immaginato Saori riguardo quanto abbia detto. Emblematica l'ultima frase nel finale. Chissà cosa lega Athena e Anemos. Saga è enigmatico ma Hermes lo è di più, in fondo è un dio. Mi piacciono questi rapporti tra i personaggi, questi misteri e vedremo come proseguirà il tutto. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 17/08/2023 - 05:04 pm)

Recensore Master
29/07/23, ore 15:57
Cap. 20:

Ciao. In tutta questa faccenda con Kanon, Anemos ed Hermes quello che comprendo meno è proprio quest'ultimo. Ma in fondo è normale, è un dio, sappiamo tra l'altro che dio nelle sue caratteristiche e non mi stupisco, attendo di sapere meglio le sue intenzioni. Un capitolo intenso a livello emotivo in modo particolare per Shion nel vedere Anemos ma anche per quest'ultima che è stata protagonista a partire dalla parte iniziale per poi incontrare il Grande Sacerdote. Mi è piaciuto l'intervento di Kanon. Sono stata lieta di leggere dell'accoglienza di Shion nei confronti di Kanon. Cosa succederà adesso, come si inserirà Anemos in questo contesto? Sarò curiosa di leggere del suo rapporto con Kanon. E in tutto questo Saga? Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 29/07/2023 - 04:00 pm)

Recensore Master
14/07/23, ore 15:50

Ciao. Anemos è affascinante, mi piace come la stia caratterizzando e abbiamo scoperto qualcosa in più che la riguarda. Kanon sembra geloso di Aiolos nei confronti di Saga a livello affettivo e posso capire il suo stato d'animo. Non vedo l'ora di leggere dell'incontro tra Saga e Kanon. Inquietante la parte del lupo che hai ben descritto, mi sono immersa nell'atmosfera creata e sarò curiosa di sapere di più. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 14/07/2023 - 03:51 pm)

Nuovo recensore
24/06/23, ore 19:48
Cap. 2:

Piano piano si sviluppa! Fa venire la voglia di leggerla tutta d'un fiato 😀

Nuovo recensore
24/06/23, ore 19:19
Cap. 1:

Le storie mi piacciono sempre! Specie se coinvolgono i miei personaggi preferiti

Recensore Master
23/06/23, ore 16:44
Cap. 18:

Ciao. Sto leggendo con interesse come stia caratterizzando Kanon e poi il suo rapporto con Anemos anche se al momento devono separarsi. Anemos é affascinante, una persona che può suscitare interesse in Kanon. Suggestivo l'incontro non incontro tra Kanon e Saga e attendo il loro vero incontro. Suggestivo il dettaglio del quadro. Simpatico quel trio. Li ho ben immaginati. :) Saró curiosa di sapere di piú di Anemos. Al prossimo capitolo. Un saluto.
(Recensione modificata il 23/06/2023 - 04:44 pm)

Recensore Master
07/06/23, ore 01:27
Cap. 4:

«Chissà se ti sei fatto una famiglia», mormorò. Chissà se aveva avuto dei figli, chissà se aveva avuto anche dei nipoti. Non voleva turbarlo con quella sua visita.

Ed ovviamente certi scrupoli ce li facciamo venire a pochi centimetri dalla meta. Non prima.
Ma quanto è umano questo tuo Sion?
Perché quello che racconti, qui, è un uomo solo. Un superstite. E l'unico che può capire, che può comprendere, è chi c'era, in quel momento. E sa cosa significhi essere gli unici rimasti sulla terra. Gli ultimi tra i propri "colleghi", ovvio. Sono molto diversi, Sion e Doko: allegro e giocherellone e ottimista il secondo; uno che ha ingoiato un palo, il primo (sorry, non nutro molta simpatia per gli Arieti). E però, però... quando un dio ti risputa via, dopo averti masticato, poco importa se sei un tipo ottimista e pronto allo scherzo, o un musone impenitente. Hai la stessa, maledetta cicatrice che ti marca l'anima. Ti riconosci.
E però, però... si reagisce al lutto in modi e maniere differenti, sia legati alla vita che facciamo, sia al nostro carattere. Ed è legittimo chiedersi se, per caso, gli altri superstiti non abbiano fatto scelte differenti dalle nostre. Se, per caso, non abbiano avuto l'audacia o l'incoscienza (che sono poi la stessa cosa), di fare quello che, forse, sotto sotto, vorremmo aver avuto il coraggio di fare noi.
Perché il tema della famiglia (luce che scaccia la solitudine) picchia forte in testa, come un motore che avrebbe bisogno di una controllatina. E, alla fine, Sion se l'è fatta una famiglia. Non convenzionale, certo. Ma sta lì. Tra le mura del Santuario.

Recensore Master
07/06/23, ore 01:12
Cap. 3:

... e invece no, hanno trovato un posto dove stare!
Meno male!
Certo, questa povera ragazza, se l'è cavata malissimo; anzi, non se l'è cavata per niente! In effetti, nel capitolo precedente parlava al plurale, rivolgendosi alle creature che portava in grembo. Immagino quanto dovesse essere grossa, la sua pancia, povera stella.
Athena ha voluto che la salvasse. Ovviamente, senza specificare nulla al povero Sion, sia mai che le divinità si sprechino a far capire a noi poveri mortali cosa vogliano, per filo e per segno.
Certo, se così accadesse, dove e come nascerebbero le storie?, obietterai tu. E c'hai ragione. Da vendere.
Ora, occorre capire a) chi sia il ragazzino che è entrato nella stanza e ha riportato alla vita la bambina e b) il perché lo abbia fatto.
Sì, lo so.
Lo so.
Lo scopriremo nei capitoli successivi, ché quando entità sovrumane entrano in gioco e ci aiutano non lo fanno mai per spirito caritatevole. Anzi.

L'unica perplessità che ho riguarda l'assenza della levatrice.
Come ci racconti, è plausibilissimo che gli uomini abbiano spopolato un paese intero e quelli limitrofi per andare ad arruolarsi nelle fila dei garibaldini (perché di questo si parla. Garibaldini o Cacciatori delle Alpi, hanno imbracciato un moschetto e via, a combattere); e va bene anche immaginare che il medico, anche attempato, si sia unito a loro, sulle ali dell'entusiasmo. Il medico non c'è. Amen. Va benissimo. Serve alla storia e io me la compro, la sua assenza.

Quello che però la rompiballe qui presente non capisce è perché mai non ci sia la levatrice, accanto a quella povera ragazza. Di solito, specie nelle campagne, si mandava a chiamare lei, in caso di bimbi da scodellare sul tavolo della cucina. Il medico, che andava pagato e i suoi servigi costavano parecchio, si chiamava solo in caso di estrema necessità, tipo il dover effettuare il cesareo (cosa che credo si sarebbe dovuta fare su questa povera figlia.), cosa che una levatrice proprio non sa fare. O la vecchia della locanda è anche la levatrice dei dintorni e io non l'ho inteso?

Recensore Master
07/06/23, ore 00:56
Cap. 2:

Che Shion si senta solo e abbia un (bel) po' di nostalgia è più che comprensibile. La guerra sacra della fine del Settecento è stata una vera e propria mattanza, uno dopo l'altro sono caduti nemmeno fossero vittime di una specie di pestilenza, che miete vittime una dopo l'altra. Che sia per questo che nel secolo corrente... scorso, volevo dire scorso, le schiere di Ade hanno deciso di cambiare strategia?
Non la migliore possibile sulla faccia di questa terra, ma non siamo tutti bravi a giocare a Risiko. Io ne so qualcosa. Certo, non sono né un Giudice né un generale, ma sono dettagli (forse è la volta buona che riesco a conquistare 24 territori senza che qualcuno mandi i miei piani napoleonici a carte quarantotto...).
Tornando a noi, la nebbiolina sa essere veramente antipatica, specie quando arriva e permea le cose con quella sua patina fredda e rarefatta. Ecco, rarefatta è l'aria che si respira qui, il leit-motiv del nostro Sionne che si balocca, in un certo senso, coi ricordi e, diciamolo pure, coi rimpianti di una vita passata. Che poi, a voler essere onesti, quante vite sono passate, da allora? Qualcosa, questo pover'uomo, la deve pur aver fatta, durante i duecentocinquanta (250) anni passati tra la guerra sacra e l'assassinio da parte di Saga. Dovrà aver, in qualche modo, provato a rimettere assieme baracca e burattini, no?
Sono poche le storie in cui si parla di questa faccenda: e sì che ce ne sarebbero, di cose da raccontare.
Qualcosa mi dice che questo è solo l'antipasto (e che, forse, Sion e la ragazza in stato parecchio interessante troveranno la porta sbarrata) e che le azioni del 1859, all'alba dell'unità d'Italia, si riverbereranno molto, molto in là nel tempo.

Recensore Master
05/06/23, ore 16:39
Cap. 17:

Ciao. In questo capitolo il protagonista é Kanon e ho letto con interesse al riguardo. Finalmente abbiamo scoperto di lui. Sono stata davvero lieta di ritrovarlo e mi piace come lo stia caratterizzando. Bello leggere la prima parte con Kanon che si gode la vita anche se se poi ha ben altro di importante da fare. Intrigante il rapporto tra Kanon, Anemos Kira e Loukas Hermes e sarò curiosa di leggere di come si svilupperà il tutto. Che bel trio! :) Cosa faranno i poveri Saga e Shion? Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 05/06/2023 - 04:39 pm)

Recensore Master
01/06/23, ore 16:40
Cap. 1:

«Dimmi, guerriero, cosa cerchi in questo luogo?»
«Voglio una possibilità!» tuonò lo sconosciuto.
«Allora, avrai ciò che chiedi.»


Ecco, questo è uno di quegli scambi di battute che dovrebbero far tremare le vene dei polsi.
Sembra uno scambio banale, no?
Ma la domanda "Cosa vuoi?", presuppone che vi sarà un prezzo da pagare. Un contrappasso che, di solito, è ben più salato di ciò che si ottiene in cambio. Certo, il punto di vista da tenere a mente è quello di chi si è fatto un viaggio in cerca di colui o colei (o coloro) che potesse soddisfare il suo desiderio. C'è sempre qualcuno che, in capo al mondo, è pronto ad ascoltare e ad esaudire ogni richiesta, no?
Tutto dipende da quanto si è disposti a spendere.
E questo era il colpo d'incontro, quello che si dà per saggiare la resistenza dell'avversario.

Il «Voglio una possibilità!» è il diretto alla mascella, quello che sferriamo per far capire che non stiamo scherzando, noi. E, come risposta, contiene in sé una banalità (una possibilità non si nega a nessuno, no?), quanto l'universo intero: una possibilità. Per smuovere le umane e divine cose, magari. O per una questione più banale - anche se il luogo in cui si svolge questa scena e i personaggi coinvolti non sembrano affatto preludere ad una bagattella da osteria.
C'è disperazione, in quella battuta. Sì, la voce tuona, e se lo faccia perché voglia ostentare una sicurezza che non possiede, disperazione, rabbia, imperiosità... o forse perché ha solo una voce tonante di suo, non lo sappiamo, non ancora.
Quello che è certo è che se costui si è imbarcato in questa cerca vera e propria deve esserci qualcosa di serio, sotto.

E poi, eccolo il montante al plesso solare.
«Allora, avrai ciò che chiedi.»
Perché è quando si ottiene ciò che si domanda, che succedono i casini.