Recensioni per
L'allevatrice di polli
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/04/20, ore 00:15
Cap. 4:

Veramente curiosa questa tua passione, che hai trascritto nero su bianco con questa storia che sì, sarà anche senza pretese, ma è molto carina e originale.
Complimenti.

Recensore Master
03/07/19, ore 09:31
Cap. 4:

Bella l'associazione fra scrittura, pittura e pollami ornamentali. Questa storia mi ha fatta immedesimare in questa donna coraggiosa,indipendente che ha seguito le sue passioni. Molto interessanti anche la figura di George. Una storia particolare,diversa e che ha fornito uno scorcio spazio-temporale in questo mondo nell'età vittoriana. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 03/07/2019 - 09:37 am)

Recensore Master
01/07/19, ore 12:36
Cap. 3:

Questa ossessione maniacale di Elizabeth per il pollame pregiato è davvero interessante è curiosa,in un mondo dove non sembra che esista altro che le convenzioni sociali,questa donna coraggiosa continua ad andare avanti per la sua strada, esplicando un interesse che sembra curarle l'anima. Vorrei vedere anch'io questi bellissimi animali ornamentali,complimenti per la fantasia. :)
(Recensione modificata il 01/07/2019 - 12:37 pm)

Recensore Master
29/06/19, ore 09:35
Cap. 2:

Questa passione di Elizabeth è smodata e davvero interessante,una specie di mondo magico dove sembra rifugiarvisi,ignorando le chiacchiere maligne della gente. Davvero una donna diversa per l'epoca,un'idealista che in fondo vive come desidera. :)

Recensore Master
28/06/19, ore 10:08
Cap. 1:

Ciao Alessandro,davvero particolare questa storia. Il periodo storico in cui è collocata mi piace molto e la protagonista è ben costruita,è una donna indipendente e che non bada alle convenzioni sociali,anche coraggiosa. È una persona idealista e l'idea dei polli ornamentali è davvero stupenda. Sono curiosa di vedere come prosegue questo bel racconto. :)

Recensore Master
20/04/19, ore 10:59
Cap. 4:

Recensione premio per il contest "Senza tempo" - 4/4

Questa storia mi è piaciuta moltissimo, ora posso proprio affermarlo. Forse manca un po' di descrizioni, di arricchimenti, ma proprio l'essenzialità del suo stile è in grado di attirare l'attenzione sulla vicenda, che tra l'altro si è rivelata anche essere vera (e questa cosa mi è piaciuta tantissimo!)
Elizabeth Watts fu una donna davvero coraggiosa, e questo omaggio è meritatissimo. Sbaglio, o in George hai messo qualcosa di tuo?
Davvero grandissimi complimenti, per la storia e per la passione.
A presto!
mystery_koopa

Recensore Master
20/04/19, ore 10:48
Cap. 3:

Recensione premio per il contest "Senza tempo" - 3/4

Ebbene, ecco qual era il piano della nostra protagonista!
Di certo la sua ansia era palpabile, se la spedizione non fosse riuscita la sua già precaria reputazione sarebbe precipitata a fondo! E invece, fortunatamente le due regali galline turche sono giunte nel suo giardino con il loro piumaggio candido e il portamento regale. Sultano non poteva che essere il nome perfetto! Però, pure il manuale... si vede che aveva poco da fare, la signora XD
Ho molto gradito anche le digressioni storiche sul declino ottomano, brevi e non invadenti ma incentrate sui punti salienti. Bravissimo!
Corro a finire la storia^^

Recensore Master
20/04/19, ore 10:43
Cap. 2:

Recensione premio per il contest "Senza tempo" - 2/4

Questa storia mi sta piacendo tantissimo!
Più che commentare, non vedo l'ora di finirla. Nonostante i commenti delle malelingue, ché quelli non possono mai mancare, ovviamente... (anche se "vedovella che sperpera i soldi del marito" non è così sbagliato, dobbiamo ammetterlo), Elizabeth ha saputo darsi da fare con la sua attività, anche con l'aiuto di George. Chissà cosa riuscirà a fare grazie al boom delle galline orientali...
Noto con piacere anche una tua passione per questo tipo di animali... le galline mi ricordano sempre alcuni avvenimenti di quando ero piccolo, vissuti con una persona molto importante che ora purtroppo è venuta a mancare. Grazie anche per questo.
Proseguo!

Recensore Master
20/04/19, ore 10:34
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Senza tempo" - 1/4

Ciao carissimo Alessandro!
Eccomi finalmente a rilasciarti le recensioni premio per il tuo secondo posto. Ho scelto questa storia poiché aveva esattamente 4 capitoli, e per ora non posso affatto dirmi pentito.
Elizabeth mi è sembrata fin dalle prime righe fiera e coraggiosa, nella sua voglia di sfidare un mondo di uomini. Questa passione per l'esotico era molto diffusa al tempo, però mi fa molto piacere notare che la protagonista non si è fermata all'aspetto estetico delle due galline Cocincina.
Essere vedove e senza figli, all'epoca, era una disgrazia, in particolare per le donne dei ceti umili che cercavano immediatamente un nuovo marito. Elizabeth, invece, forte dei suoi soldi e di un carattere preponderante, non ha svestito il lutto e ha rimboccato le maniche. Sono curioso di vedere come proseguirà! Per ora, complimenti^^
mystery_koopa

Nuovo recensore
26/02/19, ore 23:27
Cap. 4:

Secondo classificato al Victorian Age Contest L'allevatrice di polli di alessandroago_94
Stile: 3/5p
Trama: 3/5p
Personaggi: 2/5p
tot. 8/20p

Per me le storie più riassunto che show don't tell non fanno entrare nella scena, anche per la distanza dai personaggi.
I personaggi che si lamentano nonostante la loro condizione, purtroppo ottimale per la loro epoca, e qui anche per la classe sociale, senza motivo quindi, non mi stanno simpatici. In fiction si manifesta spesso col ridere di chi deride (“Lei rideva, al cospetto di quella bigotta ignoranza contadina.”), falsissimo, e in questo caso una scarsa intelligenza di più personaggi maschili (come nell'asta). Comunque, nonostante mie antipatie personali, è normale per una donna vittoriana, solo che in questo modo è cliché. Per il resto, Elizabeth alza la voce all'asta e apre personalmente la cassa, cosa che testimonia la sua passione, quindi dettagli coerenti. Non ha il giusto spazio di caratterizzazione, a differenza di George che invece è una comparsa, e che non è uno stereotipo. Capisco che l'aderenza alla figura storica lega le mani, ma le manca un modo di porsi al lettore che la differenzierebbe da un'altra donna con la stessa passione, a livello di persona. Percepisce il tramonto di un'era, immagino come cambio del mood del tempo, in accordo col suo tempo, come gli intellettuali del Decadentismo.
Sarebbe stato opportuno indicare il nome della zona di Londra dove c'è il magazzino e quella della dimora, con uno schizzo di descrizione. Ad esempio, una volta nel magazzino, anticiperei “volatili esposti ai margini del grande spiazzo centrale.”, e anziché “E lì i suoi occhi si incendiarono di miriadi di colori differenti, tutti quelli che i piumaggi di quegli splendidi volatili potevano offrire a uno sguardo appassionato.” la meraviglia di Elizabeth si potrebbe spiegare per le dimensioni del posto o le specie.
Trentaquattro anni allora non era un'età tanto giovane per una sposa.
Il presentatore è un po' fiacco, per me dovrebbe pubblicizzare comunque l'unicità del prodotto. “Il signore che teneva le redini dell’improvvisata asta (direi “Il presentatore”) allora le rivolse a sua volta uno sguardo, ma molto curioso. La donna notò che sorrideva con fare beffardo. ”: non capisco il “ma”. La scena dell'asta dovrebbe a mio avviso essere più fatta per essere credibile, con i prezzi e le considerazioni di un'ormai esperta d'aste. Il fatto che è raccontata come dicevo sopra, senza scene, non ti fa vivere appieno la dovuta suspense.
Scriverei “La puttana, la meretrice.” perché sono sinonimi.
“D’altronde qualche valore aveva una figura femminile” quale. “Il mio William”, cantilenava, stanca, “se solo tu non mi avessi lasciato sola”. Per me sarebbe o “Mio William”, quindi si rivolge a lui, o “Se” dopo.
“In ogni caso preferiva continuare a mostrarsi sempre come una vedova affranta, ancora in pieno lutto, così di solito la lasciavano in pace. In fondo, era vero. Non riusciva a dimenticare quel marito che l’aveva lasciata sola tanto presto.” Per me già detto prima, come “iniziato diverse settimane prima dal Bosforo.
“Ad allietare le sue giornate di vedova senza futuro c'erano spesso loro; le galline.” Ci andrebbe solo una virgola.
Prima dei tre punti va lasciato uno spazio, e la parola dopo di essi è maiuscola; ad esempio in sola… aveva.
“un garzone che era davvero bravo con gli animali. Il ragazzo ventenne” Metterei tutto assieme.
Mi piace la scorrevolezza dello stile, più per un lessico “normale”, una bella cosa.
La storia non ha quella suspense che ti fa girare pagina (c'è solo nel momento dell'incertezza per le sorti dei galli bianchi), per lo stile ma anche perché non c'è una vera e propria trama. È più saggistica, sebbene ci sono commenti della protagonista tra le nozioni storiche per rompere di volta in volta il “blocco”, comunque non pesante per la scarsa lunghezza. Comunque, “saggistica” è riduttivo, davanti alla vostra competenza storica non posso che inchinarmi, anche perché la storia è basata su una figura realmente esistita. Si sa poco sul “collezionismo” di polli, quindi sicuramente è originale, e interessante, anche se Elizabeth avrebbe potuto “coinvolgere” di più il lettore con giusto poche riflessioni in più sull'allevamento ottimale per i polli durante il loro ciclo di vita, lasciato solo intuire. “Saggistica” anche perché gli eventi sono “superflui” a una trama, perché non c'è, come una morale per ogni tipo di lettore, alla quale la storia deve essere finalizzata già dall'introduzione, che attrarrebbe anche i non interessati alla vita di Elizabeth Watts (che di conseguenza non deve essere trattata in stile documentario).
In generale, ho apprezzato tanto la storia, completa di spiegazione finale. Ti rinnovo i miei complimenti. È unica nel suo genere, in senso ovviamente positivo. Ti auguro una buona continuazione con il tuo hobby.
(Recensione modificata il 26/02/2019 - 11:27 pm)

Recensore Veterano
05/02/19, ore 19:13
Cap. 4:

Questo racconto mi ha lasciata davvero con un sorrisone enorme sulle labbra. E' la storia dell'ennesima donna che, nonostante i bastoni tra le ruote dell'epoca, è riuscita a farsi valere e a fare quello che amava. Non posso che ringraziarti di cuore per avermi fatto scoprire questo mondo, colorato ed estremamente particolare. Sono curiosa di vederle queste tue Cocincina (che nome assurdo)! Complimenti ancora, mi è piaciuta tantissimo!
Edema Ruh

Recensore Veterano
05/02/19, ore 19:09
Cap. 3:

Rieccomi!
Direi che questo racconto è ben riuscito per il fatto che appena finito di leggere sono corsa a cercare le galline sultano su google. E devo dire che sono davvero belle e particolari ma lasciamo perdere i pennuti e concentriamoci sulla storia.
Avevo intuito che qualcosa stesse per succedere ma non mi aspettavo quello che, nel mondo degli allevatori dell'epoca, dev'essere stato un gran colpaccio. La cara Elizabeth è furba, tanto più furba degli uomini che la insultano e della servitù che la disprezza per il modo di spendere soldi. La amo sempre di più.

Recensore Veterano
05/02/19, ore 19:04
Cap. 2:

Ciao, rieccomi!
Che dire, è proprio vero che bisognerebbe sempre scrivere di quello che ci appassiona, perché alla fine lo si fa piacere anche agli altri. Non che mi interessino molto le galline, solitamente, eppure questa storia mi piace e sono molto curiosa di sapere cosa succederà e che cosa ha in serbo questa signora tutta sola!
Mi piace tantissimo la sua forza, il suo ostinarsi a non risposarsi se non ne ha voglia, che per l'epoca è notevole.
Ti segnalo solo che nella frase "ma che andava a letto con tutti i Lord che le capitano a tiro" forse sarebbe meglio usare un "capitavano".
Ti saluto e corro al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
01/02/19, ore 13:25
Cap. 1:

Ciao!
Esordisco con un "oooooh sì!" e sappi che mi sto trattenendo. Mi piace tantissimo questa donna forte e indipendente nonostante il suo contesto opprimente. Mi piace che sappia quello che vuole, che combatta per averlo e che alla fine anche gli uomini che la disprezzano siano costretti a piegarsi davanti a lei. OH SI'. Amo sempre quando si parla di donne che nella loro epoca si sono a loro modo battute per la loro indipendenza e tu lo fai in modo abbastanza strano, parlando di galline.
Ti segnalo solo alcune cose che, pur essendo corrette, mi puzzano un po'.
Nella frase "Essa aveva indossato l’abito da lutto e non se l’era più tolto." metterei ella al posto di essa, perché non stai parlando di un oggetto ma di una donna.
In "emanò poi a voce alta" invece cambierei il verbo, perché emanare non mi dà l'idea di un uomo che parla. Ma in fin dei conti sono due piccolezze.

Non vedo l'ora di vedere cos'hai in serbo per me, perché la premessa è davvero bella e mi incuriosisce molto.
A presto quindi!

Recensore Master
25/01/19, ore 14:25
Cap. 4:

Ma pensa te! Esistono davvero! E quanto sono belle le Brahma, le Sultano, le Cocincina. Sono corso a vederle, già avevo voglia di fare una ricerchina al volo su Google mentre stavo leggendo la storia... poi ho pensato ma no, sarà tutto frutto di invenzione. E invece ecco delle creature così diverse dalle umili galline da pollaio. Le Cocincina sono veramenre giganti, le Brahma hanno addirittura le ghette di piuma e le Sultano sembrano eleganti pappagalli esotici.
Le storie vere, poi, sono spesso le più belle perché spesso la realtà supera la fantasia. Avrei solo desiderato che questo breve racconto si dilungasse di più...
comunque sempre bravo, Alessandro, e complimenti per aver saputo ricreare uno spaccato di storia quotidiana, che sarà pure del passato ma che ricorda, assai da vicino, il nostro presente.

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