Ed eccomi qui!
Ah, ormai ho affinato il radar, e non mi faccio sfuggire quasi niente.
Che cosa dovrei dirti di nuovo in questa recensione, cara A.? Che la tua fantasia sterminata mi lascia sempre senza fiato? Che la tua capacità di prenderti dettagli minuscoli della trama, e trarne qualcosa di immenso, geniale e perfettamente sensato è qualcosa che raramente ho visto in una fanfiction (pur essendo, secondo me, l'essenza stessa di una fanfiction?)
Porca miseria.
Non so se te l'avevo detto, ma anche il mio Weasley preferito è dotato di muscoli, cicatrici e mani callose (fa caldo qui, vero?). E, proprio per questo, nemmeno io ho mai avuto il coraggio di scriverne, se non giusto qualche accenno qua e là (al suo quarto anno, ad esempio, la Signora Cugina gli ha fatto una corte spietata, ma essendo lei sprovvista di zanne, artigli o polmoni infuocati, il suo tentativo è stato, diciamolo, un colossale buco nell'acqua).
Ora, sciocchezze a parte, questa storia comincia in modo adorabile. Sarò strana, ma il mio secondo Weasley preferito (dopo lo zio Bilius, ovviamente), è proprio quella testa di pigna di Percy. Che è insopportabile, eh, ma mi ha sempre fatto una tenerezza infinita, anche quando di comporta da vero idiota. Insomma, mi è sempre dispiaciuto che i gemelli dicessero che, nella Camera dei Segreti, Percy era sconvolto per l'attacco a Penny perché pensava che i Prefetti fossero fuori pericolo, quando in realtà, poverino, era sconvolto perché era stata attaccata la sua fidanzata.
E, al tempo stesso, avrei voluto fare una statua a quella santa donna di Penelope, che per sopportare un fidanzato come Percy doveva essere davvero votata al martirio.
Mi è piaciuto moltissimo come ce l'hai presentata, e non vedo davvero l'ora di conoscerla meglio.
Adoro, ma proprio adoro, il fatto che il Serpentese, alla fin fine, non sia soltanto un dono divino, ma che con molta fatica possa essere anche insegnato (e del resto, è Canon: Ron lo parla, seppur solo per imitazione). E adoro il fatto che Penny lo impari per cercare di venire a patti con il suo trauma. Come riesci ad essere profonda, tu, anche nelle storie più leggere e divertenti, è davvero unico.
Inutile dire che io amo follemente il mio Direttore, ma vedermelo bello spaparanzato su una sdraio a godersi la brezza e a riconoscere i profili delle sue Caposcuola è senza prezzo.
L'incontro con Moody è stato perfetto: il poche righe, hai fatto un ritratto azzeccatissimo del personaggio.
E, insomma, arrivando finalmente alle cose davvero importanti, quand'è che ci fai incontrare il Weasley dei nostri sogni?
Mi sa che ti ho scritto un commento delirante, ma ho troppo tempo libero. E Charlie Weasley mi fa un brutto effetto.
A presto, cara A.! |