Recensioni per
Obliterate
di Shadow Eyes

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
02/04/19, ore 19:08
Cap. 1:

Terza classificata al contest "Catene".


Grammatica: 9.9/10 
Praticamente perfetta! L'unica cosa che devi sistemare è la punteggiatura nei dialoghi. Se il discorso diretto prosegue con una descrizione, infatti, non ci va il punto all'interno («Grazie.», mormorò la Granger: in questo caso il punto dopo "grazie" va eliminato). Ho trovato un paio di refusi, ad esempio "a sicuro", non di più. 



Stile: 10/10 
Lo stile di questa raccolta mi è piaciuto molto. Ha un'armonia tutta sua nel modo in cui esprime le spaccature, le interruzioni, i pensieri spezzati, la confusione del protagonista. La gestione della punteggiatura e delle pause è studiata nel dettaglio, rende il testo scorrevole e al tempo stesso riflette perfettamente il mood generale della storia. L'uso degli incisi, in particolare, l'ho trovato veramente efficace. Ma non è solo l'uso della punteggiatura a risultare ben riuscito, anche la lunghezza dei periodi, lo spazio dato ai pensieri, ai dialoghi, alle descrizioni e alle metafore che crei si rivela sempre d'impatto — davvero brava! Il lessico è mirato, in alcuni casi isolati ricorri a termini inusuali, "selenitico" per esempio è di matrice greca e non ricordo di averlo mai letto, ma non eccedi, per questo non l'ho percepito come un elemento di disturbo. A proposito delle immagini non posso che complimentarmi con te. Per esempio quando definisci "soli rossi sulla neve" le macchie di sangue sulla neve o "braci spente" gli occhi di Hermione crei qualcosa di grande impatto visivo. Il lettore, che è già accompagnato nella lettura da un'impostazione efficace delle pause, assimilia nell'immediato il significato delle metafore, al punto tale che la loro forza s'accentua sino a renderle ancora più nitide nella mente. "La falce di luna era uno strappo bianco nel cielo senza stelle. / In piedi davanti alla finestra, Draco la scrutò fino a imprimersene il colore dietro le palpebre; le ombre dei crateri disegnavano un volto serpentino. Rabbrividì." Questi periodi sono molto coinvolgenti, specie perché fungono da incipit in una delle flash. Li ho trovati evocativi come pochi altri, l'idea del volto di Voldemort impresso nella luna comunica tutta l'angoscia e il senso di oppressione che può provare chi si sente perseguitato da quest'ultimo. Ho molto apprezzato anche quel "rabbrividì" isolato dal resto della descrizione, perché l'hai messo in rilievo in un modo che lo rende molto comunicativo. Il lettore rabbrivisce assieme a Draco, visualizza l'immagine con lui e poi tutto ciò che trova è una sola parola, seguita dal punto. La pausa che crei ha proprio questa capacità: costringe a dare maggior respiro al testo e di conseguenza maggiore rilievo al "rabbrividire". Con una sola parola condensi, infondi e comunichi uno stato d'animo al lettore — un transfert immediato e quasi inevitabile. La cosa che, se possibile, ho amato ancora di più è l'unione perfetta tra stile e contenuto. Draco stesso, attraverso ogni virgola, ogni scelta lessicale, pausa e metafora sembra avvolto nel ghiaccio, in una sorta di perenne stato di blocco mentale ed emotivo. Sei riuscita a porre in risalto anche la presenza dell'inverno: la sento nel protagonista, nell'atmosfera, nell'ambiente. La presenza di alcune parole scritte in grassetto, espediente che solitamente non apprezzo, qui è finita del tutto in secondo piano (o meglio, in secondo piano c'è finita la mia mancanza di apprezzamento, non la tua scelta stilistica). Non eccedi nemmeno con quelle, in più mi sono sembrate quelle giuste da porre in risalto. Mi hai reso davvero piacevole la lettura, complimenti! 



Titolo e introduzione: 5/10 
Ho assegnato 2.5 a entrambi. Il titolo è specchio del protagonista, riflette la sua tendenza a nascondersi e ad agire per vie traverse. Il legame con la storia è dunque forte, il problema è che preso in sé il titolo non mi trasmette nulla e non mi sembra comunicativo quanto la raccolta. Sarà che la versione inglese la trovo pure cacofonica. Non c'entra nulla quella imperativa italiana, ma purtroppo non riesco a togliermi dalla testa un controllore Trenitalia che grida "Obliterate!" alla gente. Anche se non sono oggetto di valutazione, mi vorrei soffermare comunque sui titoli delle singole flash. Nella loro inusualità li ho apprezzati di più (tranne "amenza", lo ritengo inorecchiabile) perché sono coesi con le rispettive flash e iniziano tutti per "a", non a caso la lettera che simboleggia leggerezza, apertura, libertà: tutte cose che Draco non ha e che vorrebbe avere — bel collegamento! L'introduzione, invece, non mi ha convinta perché è specchio di quello che è diventato un cliché. Un'introduzione breve come la tua secondo me è sempre meglio di un'introduzione lunga, ma in questo caso appare fin troppo scarna. Scarna non perché ha poche parole, ma perché ripete un concetto trito e ritrito: Draco non è un assassino, nulla di nuovo o allettante. È come dire "Tom Riddle è un enigma", fine. Secondo me avresti potuto fare di più con entrambi. Con uno stile come il tuo, poi, non farai fatica a trovare una parte del testo invitante da usare come introduzione! 



IC e caratterizzazione: 14.5/15 
Hai fatto un ottimo lavoro con tutti i personaggi, dai più marginali a quelli più importanti. Per prima cosa ti dirò quindi cosa non mi ha convinta pienamente. 
Si tratta di Hermione, la prima volta che si trova faccia a faccia con Draco, fuori dal castello. Mentre ho trovato giusti gli atteggiamenti e i pensieri di Draco, su di lei sono rimasta incerta, forse perché quello che le passa per la testa in quel determinato momento ci resta precluso. Intuiamo che è andata da Hagrid a sfogarsi, che è triste per colpa di Ron (lo testimonia il suo sguardo spento), perciò se ha altro per la testa com'è possibile che le basti un istante per capire cosa si agita nella mente di Draco, di certo non una persona vicina a lei? Senza averlo prima osservato, come può dire "Ti guardo, Malfoy, e non vedo altro che disperazione"? E che interesse può avere nel farglielo notare — così, dal nulla, in risposta alle sue solite frecciatine? Non dico che questo scenario sia improbabile, attenzione, ma che non l'ho trovato giustificato e di conseguenza non mi è parso spontaneo. Ho comunque tolto solo mezzo punto perché in linea generale la Hermione che ci presenti per il resto mi è sembrata convincente (la similitudine dei capelli e del berretto parlano da sé!). La seconda flash è più che altro quella che rappresenta meglio il contrasto tra lei e Draco. Lui ci appare sin da subito immerso nella foresta innevata, congelato su se stesso, nelle proprie incertezze. Lei invece rimanda al fuoco, ci dici che inizialmente ha gli occhi come "braci spente" perché è triste, ma subito dopo quegli stessi occhi diventano "vortici di fuoco" non appena viene chiamata in causa. Hai reso in modo realistico e convincente i pensieri di Draco: "Un tempo, lanciare quelle frecciatine l’avrebbe divertito ma adesso non era che un mero riflesso condizionato, palese nell’inerzia dei suoi lineamenti. [...] La ritrovata solitudine, tuttavia, non gli diede alcun sollievo; piuttosto gli sembrò di sbiadire un po’ di più, come se un pezzo della sua identità fosse andato perduto per sempre. [...] eccole lì, quella forza, quella furia che invidiava, che voleva sue. Lei era viva e bruciante e lui aveva bisogno di divorarla, quella fiamma." Complimenti, davvero, non solo permettono di entrare nella sua testa, ma si adattano a lui. 
Con Luna sei stata magistrale. La sua capacità di cogliere l'essenza più profonda delle persone, quella sorta di "sognante sfacciataggine", come dico io, con cui lo dimostra al suo interlocutore sono aspetti difficili della sua personalità da rappresentare. Tu ci sei riuscita alla perfezione, davvero brava. 
Su Draco non ho assolutamente nulla da ridire. È lui, in tutto e per tutto. È lui nel modo in cui si approccia a Blaise e Pansy, è lui nel modo in cui invidia e stuzzica Hermione, è lui quando per vie traverse cerca di far mangiare Luna e di aiutare "i buoni" tradendo i Mangiamorte. Il difficile consiste non tanto nel descrivere questo aspetto del personaggio, ma nel metterlo in luce attraverso i suoi gesti, le sue parole e i suoi pensieri. La flash con lui e Luna, "Amenza", mi è sembrata direttamente strappata dai libri. Non c'è stato un solo istante in cui ho pensato di trovarmi di fronte a un personaggio scarsamente delineato o poco convincente, complimenti! 



Utilizzo elementi: 12.5/15 
Gli elementi erano: 
1. I love the sound of no one coming by / Tomb beneath the trees / The name unsung / The darkness in the cracks / I am not what you have waited for 
2. L’ultima luna di novembre 
3. Pergamena vuota 
Alla citazione ho assegnato 2.5, a "l'ultima luna di novembre" 5, a "pergamena vuota" 5. 
Se "inconsistenza" fosse stato uno degli elementi del pacchetto, avresti meritato 16/15. Purtroppo però non è così. Per quanto riguarda l'uso della citazione non sono rimasta del tutto soddisfatta. Non eri tenuta a inserire riferimenti per ciascun verso, il problema è che sento un collegamento debole a livello generale. Era difficile da gestire inserendo letteralmente le immagini che propone (le tombe fra gli alberi, il nome non cantato, ad esempio), ma in questo caso avresti potuto spingere molto facilmente proprio su quelle — nell'incubo di Draco, ad esempio, sarebbero potute apparire come proiezioni mentali del suo stato emotivo — oppure quando lui è nella Foresta Proibita avresti potuto nominare le tombe tra gli alberi come frutto di un'allucinazione — il nome non cantato, ad esempio, avrebbe potuto costituire l'elemento mancante tra le voci che Draco sente nella testa, e via dicendo. A giudicare dalle immagini evocative che hai proposto la fantasia non ti manca, perciò è un peccato vedere questo aspetto sacrificato dopo che ti eri praticamente spianata la strada da sola! Ma non parliamo del mio gusto personale. Da un punto di vista metaforico della citazione avverto "non sono ciò che stavi aspettando" rivolto implicitamente a Voldemort, a se stesso, al mondo intero, ma rimane appunto implicito, senza prendersi i riflettori. Dello scenario decadente — di quel "I love", che ci dice che il protagonista si sente bene in solitudine, nel silenzio generato dall'assenza di altre persone (no one coming by) — ho visto qualcosa nella seconda flash, mentre Draco è nella foresta. Quel "the sound of no one coming by", traducibile in italiano con "il suono di nessuno in arrivo", potrebbe ad esempio essere inteso come "qui dove sono io non passa nessuno e io amo questo non-suono, il suono del silenzio, l'assenza di altre forme di vita". Poteva rappresentare il desiderio di Draco di non sentire più voci nella testa, di non vedere più Voldemort nella luna, le sue vittime nei propri incubi, un desiderio di pace, insomma. Tu hai scelto di associarlo al senso di pace che comunica il silenzio della Foresta Proibita — interessante, ma non è un concetto che riprendi per tutta la raccolta, anzi, a un certo punto calchi la mano sul fatto che Draco non apprezza più la solitudine in cui si è rinchiuso. Riconosco che questa citazione era complessa da gestire, perciò anche se non costituisce una presenza solida nella raccolta, apprezzo il fatto che ti sia cimentata nell'impresa. 
Per quanto riguarda "l'ultima luna di novembre" sei stata invece bravissima. Anche questo elemento non era semplice da usare, c'erano "ultima" e "novembre" come ulteriori fattori di disturbo a renderlo specifico. "Ultima" rimanda a "fine", il mese di novembre al cuore dell'autunno, stagione che rappresenta il progressivo avvicinarsi della morte. Non li ho scelti a caso e non ho scelto a caso la luna associata a Draco, che, proprio come la luna, tende spesso a nascondere se stesso al mondo. Hai dato all'elemento un forte simbolismo, perché compare a metà raccolta, definita "nera e priva di forma", quindi completamente celata. La luna che descrivi suggerisce oscurità, fine, morte — è in presenza di questa luna che Draco si libera di Voldemort (nato proprio a dicembre!), nel suo incubo. La luna di quella notte l'accompagna in questo processo di liberazione, lo rappresenta e n'è testimone. Ed è osservando quella luna, avvertendo un presagio negativo, che Draco decide di reagire facendo entrare in scena la pergamena vuota. C'è una svolta nella sua storia personale, una risoluzione del suo conflitto interiore: i nomi dei Mangiamorte colpevoli dei più atroci crimini sono nascosti in quella pergamena, e un giorno finiranno nelle mani dei giusti per scelta sua.Ottima concatenazione! Mi è piaciuto il modo in cui hai dato valenza a una pergamena qualunque, originale da un lato e coerente dall'altro, se pensiamo alla Mappa del Malandrino. Davvero bravissima con gli ultimi due elementi! 


Gradimento personale: 9/10 
Grazie, grazie veramente per aver dato spazio alle stagioni. Non ho percepito soltanto la presenza dell'inverno, ma anche quella dell'autunno: non potevo chiedere di meglio, si sentono perennemente nell'ambiente, nell'introspezione, nei dialoghi, nelle cose non dette, insomma... in tutto! Ho apprezzato tantissimo il modo in cui hai inserito leggeri accenni alla Dramione. Hai suggerito l'idea che Draco veda in lei quello che gli manca, e che nemmeno lui stesso si renda conto di cosa prova realmente quando la vede — una visione della coppia molto, molto vicina alla mia. Sei riuscita a mantenerti vicinissima anche al canon pur avendo inserito piccoli elementi "what if?", non li ho praticamente sentiti perché li hai incastrati alla perfezione nella trama originale. Ho adorato il tuo stile, l'introspezione, la scelta dei personaggi coinvolti e le relazioni che hai intessuto. L'unico motivo per cui non ti ho dato il massimo è che sono difficile da accontentare. Un po' di dinamismo, un po' di suspense, un po' di colpi di scena: se ci fossero stati anche loro, avresti creato la storia perfetta da farmi leggere, quella in piena linea col mio gusto. Anche così, però, sono rimasta soddisfatta. Ti ho assegnato il premio speciale "Sorpresa" per l'originalità. Una raccolta di flash dove Draco si relaziona con Helena, Hermione e Luna non l'avevo mai letta, ho apprezzato inoltre il fatto che ognuna delle tre ragazze abbia un legame col protagonista e appaia per un motivo preciso. Anche l'uso della pergamena con la lista dei nomi dei Mangiamorte è qualcosa d'inedito, un piccolo "what if?" che non altera gli eventi della saga canonica e s'inserisce perfettamente nella storia senza stravolgerla. Inserirò la raccolta nelle ricordate, grazie per avermerla proposta! 



Totale:60.9/70
 


Alla prossima :D

Recensore Master
26/02/19, ore 18:56
Cap. 1:

ma, ma, ma come???
posti e non lo so????😨😨😨☹🙄
(si ok, forse se frequentassi la pag del fandom di HP o se non avessi scelto tutto un altro nome sul forum TU, magari avrei scoperto prima questa raccoltina)
beh, magari adagio la recupero ihihihiihhi
che dire? si percepisce l'atmosfera (interiore emotiva) di pungente solitudine e rabbiosa incertezza (unita a un po' di determinazione anche se in realtā sarā proprio questa a mancargli) del personaggio molto bene brava!
sfiziosi i titoli in antico, molo particolari.
e molto interessante anche l'incontro con l'enigmatico fantasma di Helena che gli spiattella in modo molto enigmatico che cosė non va bene (ah, sti fantasmi, un o' di chiarezza no?)
nel complesso una buona partenza incuriosente!
alla prossima intanto!
Nala