Recensioni per
Undici solitudini
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 62 recensioni.
Positive : 62
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
09/12/20, ore 09:21

Ciao! Parto con il confessare di essermi "trasferita" su questo sito proprio per finire di leggere tutte le tue opere, che hai oscurato (spero) temporaneamente dal tuo profilo Wattpad. Le tue storie continuano a sorprendere, con la loro "cruda" delicatezza che colpisce la sensibilità del lettore. Di tutta la raccolta, questa è la mia storia preferita: la caratterizzazione dei personaggi è perfetta, specialmente quella di Petunia, che mi ha ispirato profonda compassione. Hai reso molto bene il suo senso di solitudine, la sensazione di non essere abbastanza per i suoi genitori e all'altezza di sua sorella; d'altra parte, mi è piaciuto il fatto di sottolineare la sua bigotteria che si tramuta in in capricci infantili da cui ne esce sconfitta.
Ho trovato solo un pò confusionaria la struttura del testo, sebbene penso si adatti perfettamente al turbamento di Petunia.
Complimenti, ottimo lavoro!
padvaniglia_EFP

Recensore Master
16/07/20, ore 22:20

Valutazione del contest "Sincero (non mi odi più)" - Seconda classificata

Grammatica e stile: 9.6/10 [grammatica: 4.9/5 + stile: 4.7/5]

medioevo – Medioevo -0.1
La grammatica, a parte questa inezia che credo essere una svista (ma comunque per correttezza devo segnalare come errore), è impeccabile, cosa degna di nota per una storia così lunga. Per quanto riguarda lo stile, funziona molto e anche qui – come in altri tuoi scritti – dimostri un’abilità immensa sia nell’uso del lessico che nell’organizzazione delle parti. Riesci a creare visivamente l’immagine che descrivi e, per di più, scegliendo un periodare talvolta più breve e il taglio narrativo di dare voce ai pensieri di Petunia nel testo, c’è dinamicità, scorrevolezza – e un’ironia che traspare chiaramente. Sei riuscita a mantenere un equilibrio preciso tra un registro alto – per le parti più narrative e le parti in cui parlava la “Petunia apparente e contenuta” – e un registro colloquiale, adatto invece per i dialoghi e la “Petunia reale”. Dello stile ho apprezzato più di tutto proprio questo: come si è adattato alle diverse fasi del racconto, alle diverse sensazioni che volevi comunicare e ai diversi aspetti del personaggio (di cui parlerò più avanti). Purtroppo ho dovuto toglierti qualche punticino per l’abbondanza degli avverbi in –mente. Di solito non mi disturbano, anzi li trovo anche azzeccati, ma in questo caso ne ho riscontrati un po’ troppi, in tutta la storia. Ti segnalo un periodo pescato nel mezzo: Era infagottata in una felpa fuori misura, sicuramente prestata dal bamboccio gongolante, che nonostante fosse in maniche corte, sembrava non sentire minimamente freddo. Non è inusuale che ci siano periodi con due avverbi in –mente. Tuttavia, la lunghezza e la corposità della storia riescono a disperdere in parte l’effetto di appesantimento.

IC: 15/15 Devo dire che in questo caso, il lavoro sarebbe dovuto essere al contrario: Petunia mi piace tantissimo mentre non tollero molto Lily. La tua storia, però, credo farebbe provare simpatia per Petunia non solo a me, ma anche a qualsiasi lettore. Attraverso questo episodio della cena dei sogni andata in fumo, illustri precisamente le ragioni di Petunia e analizzi con precisione tutte le sue emozioni. Vediamo la rivalità con Lily, il sentimento costante di inferiorità (che passa anche attraverso l’atteggiamento della stessa Lily e del modo diverso in cui i genitori si rapportano alle due figlie), il bisogno di provare emozioni forti e la consapevolezza di non poterle provare mai (da cui l’invidia per la storia d’amore di Lily e il confronto tra i modi di fare di James e Lily) ma anche la nostalgia perduta di quel legame puro che aveva originariamente con la sorella. Sono tutti punti chiave su cui puntare per “stare dalla parte di Petunia”, quindi il rischio sarebbe potuto essere quello di presentare qualcosa di banale. Invece, la particolarità di questa storia è stato non solo raccontare queste cose ma mostrarle, farci calare nella mente di Petunia passo dopo passo, pur mantenendo inalterato l’asprezza di certe sue riflessioni che sono non condivisibili dal lettore. Eppure, nonostante certe esagerazioni del modo di pensare che le è proprio, il lettore non può fare a meno di capirla e di provare tenerezza per lei. In particolare, sei stata bravissima a esprimere il punto di vista sprezzante di petunia (verso Lily, James, la magia e il modo passionale di esprimere l’amore) facendo cogliere tuttavia benissimo la reale tristezza di Petunia.
Tutti i pensieri sono poi molto IC secondo me: il desiderio di primeggiare su Lily in qualcosa, il senso di abbandono, la mancata comprensione della situazione reale di pericolo della guerra nel mondo magico, l’attenzione per le buone maniere e il giusto modo di comportarsi. Nell’ultima parte della storia scrivi una frase che racchiude tutto ciò che Petunia è e che fa il punto con tutto quello che hai mostrato: Petunia si era trincerata dietro un muro di vergogna e invidia, ma Lily non aveva mai esitato: si era gettata in quel mondo dorato senza nemmeno guardarsi indietro, ed in quel momento, anche se era solo una ragazzina, Petunia aveva capito di averla persa. I sentimenti di Petunia sono proprio questi tre: il binomio vergogna-invidia e per finire quella sensazione di essere sola e abbandonata. Davvero perfetta e davvero ben indagata. In questa storia Petunia è stata davvero “sincera”: punteggio più che pieno!

Trama e altri personaggi: 9/10 Partiamo dai personaggi che presenti nella storia: sono vivi, si muovono, parlano e interagiscono in modo perfetto. Leggendo, è impossibile non immaginarli perfettamente e tutte le immagini che crei sono perfettamente in linea con i personaggi. Il modo di comportarsi di Lily e James, i loro dialoghi e anche le scelte che ci fai intuire li rendono davvero loro (James che propone a Lily di sposarlo durante una battaglia? E che continua a chiamarla Evans fino al giorno del matrimonio? Sì, decisamente da lui!). Allo stesso modo anche Vernon, che compare davvero pochissimo, si comporta nel modo che ci si aspetterebbe da lui: resta zitto, borbotta tra sé e sé al massimo ed è certamente freddo come fidanzato. I genitori, i coniugi Evans, sono descritti a sufficienza per essere anche loro ben distinguibili e quella preferenza per Lily spicca in modo sottile ma ben precisa – come nella reazione diversa ai due matrimoni e al trattamento diverso che riservano a Vernon e a James.
Per quanto riguarda la trama, ho trovato molto interessante l’idea di base di focalizzarti su questo momento specifico della vita delle due sorelle e utilizzarlo per ripercorrere all’indietro il loro legame.
La cosa che non mi ha convinta del tutto è però l’organizzazione delle parti: la storia risulta coerente e completa, non ci sono buchi di sorta, ma la sua strutturazione non è proprio precisa. Non mi riferisco alla mancata cronologia degli eventi (esito della cena – rappresentazione precedente della cena – confronto successivo con Lily), ma più che altro al fatto che le diverse sequenze non sono marcate in modo delineato, anzi c’è talvolta una fusione tra le diverse parti che rende il quadro complessivo un po’ meno “razionale” di quanto sarebbe potuto essere con una diversa impostazione. Il senso e la compiutezza si colgono bene, ma c’è un frequente tornare indietro oppure andare avanti che fa sfuggire talvolta il punto focale. Il testo è articolato in sequenze ma la divisione non rispecchia in verità una demarcazione, in quanto all’interno di ogni paragrafo differente vengono ad articolarsi più piani narrativi/cronologici/introspettivi. La trama funziona, i personaggi sono perfetti, è solo l’impostazione che non mi ha convinta del tutto, forse perché non ne ho colto dietro una motivazione specifica.

Titolo: 2.5/3 Inizio con il dire che suona molto bene e cattura sicuramente, il fatto poi che si tratta di un riferimento letterario non può che essere un punto in più. Ho poi notato che a livello lessicale, il termine leggero (declinato in leggerezza o leggermente) fa capolino ogni tanto nella storia quasi per fare un rimando. L’ho trovato dunque bello e convincente, non però del tutto azzeccato: leggere “gli anni della leggerezza” mi fa pensare alla gioventù, e questo è sicuramente ciò che vediamo dei protagonisti, ma mi è parso qualcosa di troppo generico rispetto a quello che la storia mostra. La storia è infatti tutto fuorché generale, coglie invece dettagli e si concentra su situazioni particolari e sentimenti più specifici. “Leggerezza” non è poi quello che mi viene da associare a Petunia – e neanche alla Petunia della tua storia. Il titolo è insomma bello e accattivante, ma secondo me non è perfettamente in linea con il contenuto e il tono della storia.

Gradimento personale: 5/5 Ho adorato questa storia, amavo già Petunia prima ma adesso la amo un pochino di più grazie a te! Hai reso perfettamente il suo punto di vista e in definitiva tutti i personaggi sono stati davvero vivi. In più, sono stata contenta di poter leggere su alcuni momenti che precedono i matrimoni delle due sorelle: hai presentato degli headcanon che ora sono diventati anche un po’ i miei. Ottimo lavoro, davvero!

Totale: 41.1/43

Recensore Veterano
17/06/20, ore 09:27

Ciao, ed eccomi qui per lo scambio: ti chiedo scusa per il ritardo.

Sono passata da questa storia perchè i protagonisti mi hanno incuriosita parecchio, e devo dire di non essermene pentita per nulla. A mio parere Petunia è sempre stata un personaggio un pò sottovalutato e poco considerato, anche dalla Rowling stessa che non si sofferma particolarmente a spiegarci molto circa questo personaggio ed il suo passato. Credo che dietro la sua acidità verso Harry ci sia qualcosa, un qualcosa accaduto con la sorella e che l'ha profondamente segnata. Infatti, in questa storia scopriamo un pò di più su questo personaggio, sempre comunque vissuta all'ombra di lily: la bravissima e eprfetta strega, la migliore insomma. Sinceramente, anche io mi sarei un pò inacidita se i miei si fossero comportati in quel modo ahah.

Storia comunque molto ben scritta, sicuramente non smetterò di seguirti. Ti faccio i miei complimenti, spero ci leggeremo presto!

Recensore Veterano
23/05/20, ore 20:10

Ciao!
Pian piano sto recensendo praticamente tutto quel che trovo di tuo. In realtà, questa è stata una delle prime storie che ho riletto quando, dopo anni di assenza, sono tornata su EFP. Mi è rimasta impressa e sono poi tornata a cercarla.
Non so per quale ragione ma a me Petunia Evans Dursley fa sempre una infinita tenerezza. Credo che inconsciamente sia il personaggio della saga che mi suscita più di ogni altro questo sentimento: logorata dalla gelosia per la sorella cui ha voluto così tanto bene da piccole, che ha perso senza mai riuscire a dirle addio e che non ha saputo perdonare neppure dopo la morte fino ad ammorbidirsi, ma solo un po', nell'ultima fase della saga in cui teme che il nipote condivida il destino della sorella.
Questo racconto, però, l'ho trovato perfetto. Potrebbe essere perfettamente uscito dalla penna della Rowling: la ricerca della perfezione di Petunia per quella serata speciale, l'attenzione ai particolari (tacchi, parrucchiere, vestito nuovo, il rispetto per le regole formali e la rabbia per le sue aspettative che vanno in frantumi. E mi è piaciuto particolarmente che nemmeno Vernon, in questo caso, la capisca e comprenda questa rabbia, probabilmente perché legata a quel complesso rapporto tra sorelle che lui non può proprio capire.
Lily sembra letteralmente perseguitare Petunia, anche quando cerca rifugio nel luogo della loro infanzia, ed è struggente la differenza che descrivi non solo nel sentimento che lega James e Lily e quello che lega Petunia a Vernon ma anche nel diverso legame che si instaura con i genitori Evans, che non riescono mai ad empatizzare con Vernon ed accolgono, invece, James come un figlio tanto da sorvolare sui baci appassionati in salotto e sul fatto che Lily dorma spesso fuori.
Il contrasto tra le due sorelle emerge in qualsiasi cosa e, per quanto sia tangibile la gelosia di Petunia, alla fine è veramente impossibile non empatizzare con questa ragazza che alla fine vede tutti i suoi sogli di normalità infranti dalla vita scapestrata e "anormale" della sorella minore e che non riesce nemmeno a far legare i suoi genitori con l'uomo che ha deciso di sposare.
Nei pensieri di Petunia c'è tutta la distanza che ha messo tra sé e sua sorella per quel mondo a cui ha scelto di non credere e di disprezzare.
Mi ha colpito davvero tantissimo questa storia, al punto da ritornarmi in mente svariate volte dopo averla letta ormai qualche mese fa. Poi una volta "conosciuto" il tuo stile, è stato relativamente facile ricordarsi chi l'aveva scritta!
Scusami per lo sproloquio ma pensavo dovessi sapere quanto meritasse (per il mio stramodestissimo parere) questa storia.
Un abbraccio,
Fede

Recensore Master
20/05/20, ore 15:27

Cara Blackjessamine, da dove comincio?
Mi ha fatto bene leggere questa shot facente parte di una raccolta non solo perché è scritta benissimo e molto profonda, ma anche perché ha risposto alla necessità di evasione della narrativa: mi ha fatta distrarre ed è stato un bene. Adoro le storie che usano un PoV esterno per raccontare un amore. È un modo per spiare qualcuno che spia e gli affascinanti non detti che il narratore non coglie o la sua sbagliata interpretazione, come in questo caso, sono invece acclarati per chi legge. Il punto di vista di Petunia è chiaro e così il suo rapporto con la sorella, che la ragazza rimpiange. Lei voleva bene a Lily – vuole bene a Lily – ma detesta tutto il mondo magico perché gliel’ha portata via. È un miscuglio di invidia e gelosia e rancore e affetto difficilmente districabile (ma i rapporti personali e familiari sono così, non c’è niente da fare). Al contrario degli Evans, che hanno chiara la situazione di Voldemort e accettano James Potter (l’ho adorato, l’ho amato come mai in questa shot), per Petunia l’intera questione mondo magico è una stramberia in cui non vuole entrare e che la rendono cieca e sorda. Il punto è che Petunia interpreta il mondo della sorella secondo i dettami di quello babbano e quindi tutto viene liquidato a una ridicolaggine. Non c’è, in Petunia, un’accettazione del diverso (un esempio è Potter, che viene considerato uno spiantato, quando sappiamo che è ricco da fare schifo, tanto che Harry camperà di rendita a Hogwarts).

L’altro aspetto è la diversità tra Petunia e Lily e la loro specularità, che si riferisce alla trama. La shot parte dal fatto che la sera in cui Petunia voleva che Vernon chiedesse a suo padre il permesso di sposarla, la cena minuziosamente preparata venga rovinata dal medesimo annuncio fatto dalla più moderna sorella minore. Si apre così un’attentissima e coinvolgente introspezione tra noi e loro, tra Petunia che organizza minuziosamente ogni dettaglio e progetta e Lily che irrompe nel salotto senza suonare. Tutto ciò che circonda Lily sa di freschezza e l’immagine di lei che vediamo attraverso le parole spesso ingloriose di Petunia ci riportano le immagini di una ragazza giovane, forte e coraggiosa, innamoratissima del suo fidanzato cui è legata da una passione che riluce. Lily è radiosa, perennemente entusiasta, spontanea e naturale e tutto ciò che ottiene (l’affetto, il permesso di vivere anche in maniera più moderna e spensierata) le viene concesso senza che lei debba chiederlo. Petunia osserva con dispetto come Lily vestita di stracci sia più bella di lei, come James Potter, nonostante la sua stranezza e gli evidenti segni caratteristici che erediterà Harry, sia più benvoluto rispetto a Vernon, solido, stabile e sicuro.

È impossibile non innamorarsi di Harry e Lily, leggendo questa storia (oh, ma lo spin-off su Sirius che esce dalla torta ci sta!?
Occhio che al prossimo obbligo/verità ti tampino XD – no, scherzo, ma te la leggerei molto, molto volentieri), ma è difficile non sentirsi un po’ Petunia. Che è amara e miope, ma si trova schiacciata da una personalità più affascinante e rimpiange l’amicizia perduta con la sorella. È crudelmente vera l’analisi finale. Sono due estranee che non hanno nulla da dirsi e che non si capiscono, che si contendono senza saperlo – Lily, perlomeno, non lo fa mai con intenzione ed è questo che più fa infuriare Petunia: che dal suo punto di vista se ne frega e basta – un palco che, però, Lily non ha mai chiesto e che ottiene naturalmente. Harry per Petunia sarà sempre la magia, James, e quel mondo che le ha impedito di avere una sorella, una confidente, un’amica. È bellissima. <3
Shilyss

Recensore Master
23/04/20, ore 16:00

Ciao, sono qui per lo scambio a catena del Giardino.
Ho scelto di recensire questa raccolta perché mi ha attirato la lista dei protagonisti da te scelti che, a parte Piton, mi sono sembrati decisamente inusuali.
Quindi ho cominciato con questa di Petunia e l’ho letta super volentieri, è scritta molto bene e, ti dirò, la sua irritazione è diventata anche un po’ la mia, ha saputo coinvolgermi.
Penso che Petunia sia un personaggio un po’ bistrattato, anche dalla Rowling stessa che non si sofferma particolarmente ad indagare sui personaggi di contorno, ok, non è né la zia né la sorella dell’anno, ma la sua vita è sempre stata segnata dall’essere l’eterna seconda, quella che non vale niente, nonostante fosse la figlia primogenita. Come ripeti nella tua storia Lily è tutto: bella, simpatica, magica! Agli occhi di Petunia tutto le è facile, i suoi genitori la adorano anche se non segue le regole, perché è speciale. Come se tutto questo non bastasse, ha trovato l’amore in un ragazzo perfino più strambo di lei. Ogni volta che li denigra, in realtà, si percepisce l’invidia per la loro libertà e per la passione che li lega. Un’invidia talmente forte che la porta quasi ad odiare la sorella che le ruba tutto, persino il momento di annunciare il suo matrimonio. La gabbia di regole che si costruisce, del marito che si sceglie, sembrano l’ennesimo atto di volersi differenziare da quella matta. Ma tutto, alla fine, si riporta ad una cosa sola: il dispiacere di avere perso il legame con quella sorella che amava perché, al suo amore, Lily ha preferito nuovi amici e un nuovo mondo, mondo che l’ha brutalmente esclusa.
Sullo stile niente da segnalare, si legge tutto molto bene. Grammatica senza errori, ho riscontrato solo un paio di refusi (tipo alcuni spazi saltati e un punto al posto di una virgola – te li segnalo giusto se hai voglia di dare un’occhiata e sistemarli). L’unica cosa che non ho amato particolarmente è l’uso della virgola prima della e, usato troppe volte mi risulta un po’ ridondante.
Comunque sia ti faccio i miei complimenti, questa shot rientra fra le migliori scritte che abbia mai letto.
Ti auguro buona giornata
Cida

Recensore Master
22/04/20, ore 22:45

Ciao!
Appena ho visto questa raccolta sono rimasta incuriosita e ho deciso di passare di qui per lo Scambio a catena.
Tutti i personaggi citati sono abbastanza conosciuti, ma purtroppo se ne parla troppo poco, Petunia in primis.
Anche se sono figlia unica, conosco abbastanza bene questo tipo di dinamiche. Il racconto scorre senza nemmeno accorgersene, facendo davvero toccare con mano la sofferenza di Petunia. Giuro, mi sono emozionata! E' facile vedere la storia dal punto di vista di Lily, la sua gioia per il matrimonio nonostante la guerra in corso, la sua voglia di affrontare tutto con il sorriso. Petunia nei libri viene invece mostrata come una pessima persona, con cui è impossibile empatizzare, quando in realtà ci sono motivazioni più profonde per il suo comportamento, che tu hai saputo spiegare benissimo. Non deve essere per niente facile passare tutta la gioventù a sentirsi trattare come la sorella di serie B, e vedersi rovinare involontariamente anche il suo unico momento speciale dev'essere stato proprio un brutto colpo per lei!
La solitudine è stata davvero una delle colonne portanti della sua vita...
Davvero un ottimo lavoro!
Alla prossima!
Barby

Recensore Master
03/04/20, ore 20:38

Ciao **
Parto subito dicendoti che io ho AMATO questa storia, non hai idea del quanto. Ho amato la tua narrazione, non saprei ben spiegarlo, è che tutto così curato, a partire dall’introspezione, che mi ha conquistata, era come aver visto un film T_T
Ho amato come hai caratterizzato i personaggi, a partire proprio da Petunia. Anche se generalmente è uno di quei personaggi detestati dal fandom, io non sono mai riuscita ad odiarla, perché in parte empatizzo molto con lei (però non ho il suo caratteraccio lol). In questa storia non solo l’ho compresa, ma mi ha anche fatto una tenerezza disarmante. Lo sappiamo tutti che Petunia ha sempre vissuto all’ombra della sorella e che sia sempre stato gelosa dei suoi poteri e della sua “specialità”. Ecco, qui questo concetto è sviscerato benissimo, Petunia è perfettamente IC in questo. Mi è piaciuto un sacco anche come hai descritto il suo rapporto con Vernon, per lei perfetto (e il concetto di perfezione secondo i suoi canoni ritorna spesso) e assolutamente normale, soprattutto, dove tutto va come dovrebbe andare. Ce l’ho proprio rivista mentre tenta di preparare la serata perfetta in vista del suo fidanzamento ufficiale, dai vestiti al cibo, all’argenteria addirittura. Insomma, sembrava proprio che tutto stesse andando perfettamente, fin quando non arrivano James e Lily. E ovviamente ho amato anche come hai descritto il loro rapporto, in netto contrasto con quello di Petunia e Vernon. Loro sono più “passionali”, sono un po’ i ribelli della situazione, quelli che non seguono regole precise, vivono la vita così come viene. E questo fa storcete il naso a Petunia, alla quale non solo non piace minimamente James, ma prova un certo ribrezzo nel pensare a come la sorella si comporti in un certo modo, che se ne stia con James e il suo ciuffo spettinato (adorabile). Petunia è più rigidità (una rigidità auto imposta tra l’altro), Lily è più spontanea. Poi sono anche di caratteri diversi, diciamo che sono diametralmente opposte, nei modi di comportarsi e approcciarsi. Lily e James arrivano annunciando che vorranno sposarsi. È bello il concetto che loro vogliano vivere la vita così, senza pensare. Perché in fondo sono nel bel mezzo della guerra, a che servirebbe? È bello, triste ed anche malinconico. Ovviamente tale notizia toglie un po’ l’attenzione alla coppia principale. E qui Petunia ha tutta la mia solidarietà (che poi certo, Lily non l’ha mica fatto di proposito, poveretta). Diciamo che se mi metto nei suoi panni posso capire: già è sempre stata un po’ in secondo piano, il fatto che sia accaduto lo stesso in quello che doveva essere il suo momento, l’ha fatta sbottare. E ammetto che è stato anche divertente quando ha iniziato a fare mille domanda a James e Lily su come avrebbero portato avanti quel matrimonio, perché proprio non si capacità che sua sorella – così giovane – possa sposarsi (proprio James, non le va giù). Sarà che anche io ho una sorella minore, quindi in certi atteggiamenti mi ci rivedo, non lo so xD
Ovviamente la cosa non poteva che finire con un litigio. E Petunia tenta di sbollire la rabbia con una passeggiata in notturna, che poi solitari non è perché becca proprio James e Lily. Guarda, loro insieme mi piacciono tantissimo, sebbene non siano la mia otp (la mia otp è composta da Lily e da quell’altro, sai no, quello serpeverde con i capelli neri), cioè, amo tantissimo. Amo come caratterizzi James, basta. È troppo tenero, troppo divertente, è quel classico ragazzo che vorrei prendere a pugni e poi baciare (che razza di cosa ho appena detto non lo so). Per me è canon che lui abbia chiesto a Lily di sposarlo così, basta, canon, canon, CANON. E mi piacciono. Loro non hanno certezze, non sanno neanche se sopravvivranno. Ciò si contrappone perfettamente alla vita “perfetta” e programmata che Petunia ha pensato per sé.
Il finale poi è veramente dolce-amaro. Le due sorelle erano molto unite, e come molto spesso capita la maggiore era un po’ l’idolo della più piccola. Ma poi Lily ha scoperto la magia, quindi Petunia si è sentita allontanata, come se sua sorella non avesse più bisogno di lei. Ad un certo punto si rende conto di averla perse, che sono diventate due estranee. È veramente triste, perché magari le cose potevano andare in modo diverso, ma purtroppo così non è stato. Un’altra cosa che mi è rimasta impressa è quando Petunia pensa che di certo sua sorella non è così sciocca da morire in una guerra, piuttosto scapperebbe.
Eh… questo rende tutto ancora più amaro maledizione. Guarda, è stata una lettura bellissima, forse complice anche il fatto che c’è per protagonista un personaggio che alla fine non è che venga molto considerato (in HP ci sono tantissimi personaggi secondari che meriterebbero più attenzione). E niente, tanti complimenti, me la metto subito tra le preferite T_T

<3

Nao

Recensore Master
01/04/20, ore 18:22

Eccomi qui per lo scambio a catena.
Ormai mi è chiaro che quando si tratta di scrivere del mondo di Harry Potter...beh, tu sei praticamente un genio, riesci a delineare perfettamente la psicologia di ogni personaggi, come se fossi entrata direttamente nelle loro teste e avessi prelevato i loro pensieri per metterli su carta.
Petunia è sempre stato uno di quei personaggi molto trascurati nell'ambito delle fan fiction, e spesso relegata ad un ruolo abbastanza monodimensionale nonostante il rapporto con la sorella e Piton, che ho sempre trovato molto interessante.
Un rapporto che tu hai saputo descrivere al meglio in questa one shot, presentando una relazione complessa in cui odio e amore si scontrano di continuo a causa di una gelosia impossibile da controllare, e di cui Petunia era affetta fin dal giorno in cui la sua lettera per Hogwarts venne rifiutata.
Il tutto offre una visione unica di alcuni eventi della saga, cosa che ho apprezzato non poco.
Complimenti, brava!

Recensore Junior
02/01/20, ore 18:12

Oh, povera Petunia.

Già una casalinga disperata prima ancora di avere una casa sua, già così attenta a fare tutto come si conviene, a essere la brava bambina che ogni primogenita sente di dover essere - e a sentirsi tradita quando questo non le porta l'amore che cerca.

Sono una sorella maggiore anch'io e ho sentito in modo molto acuto il senso di protezione - ma anche la soddisfazione di essere ammirata dalla sorella più piccola.
Quando sei bambina, è una cosa incredibile essere il punto di riferimento di qualcuno. E per questo è particolarmente doloroso perdere quel ruolo, figuriamoci in modo così incomprensibile come deve essere stato per Petunia.

È difficile qui in realtà simpatizzare con James e Lily, paradossalmente così perfettini nel loro essere disastrosamente giovani e innamorati, quasi stucchevoli nel loro sfacciato piccioneggiare.

No, almeno per questa volta. Team Petunia :')

È molto umana, e azzeccata. Brava.

Recensore Master
15/09/19, ore 09:00

Ciao :-)
Finalmente riesco a recensire questa storia che avevo letto diverso tempo fa (della serie meglio tardi che mai...).
Mi è piaciuto molto leggere qualcosa sulla sorella Evans, di per sé un argomento troppo poco approfondito ma interessante (l'astio di Petunia anche dopo la morte di Lily e nel modo in cui cresce il nipote, la lettera che Lily scrive a Sirius, ecc.). Ho trovato originale il punto di vista di Petunia che di certo stravolge la realtà alla quale siamo abituati: una Lily esuberante e apparentemente senza regole. Ma che ne può sapere Petunia dell'adrenalina suscita da un duello contro i Mangiamorte? Dall'essere a un pelo della morte? È bello che i signori Evans invece comprendano le necessità di Lily e James.
Trovo molto verosimile che Petunia sia molto attenta alla tradizione, ma mi ha sorpreso, positivamente, come questa sua pignoleria si è scontrata con la tranquillità e disinvoltura dei suoi genitori. Non mi meraviglia che i signori Evans non si prendano confidenze con Vernon se lui si comporta sempre da damerino perfetto e quindi 'emana' freddezza; ci scommetterei ogni cosa che James si sia fatto amare subiti.
Dispiace che Petunia non provi nemmeno a comprendere Lily, se fosse per me la porterei a forza nel mondo magico per qualche settimana tanto per capisca che si sbaglia (cosa che in fondo dovrà fare una ventina di anni dopo con Dedalus e Hestia).
Complimenti come sempre per la profondità della storia ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
05/09/19, ore 19:44

Ciao!
Questa è la storia che avevo intenzione di recensire quando ho incrociato il prologo della tua long.
Anche questa volta il tuo stile ha saputo trasportarmi nei meandri del tuo racconto, e tutto mi è parso vivido e reale – a iniziare da Lily e James nel parco, descritti in maniera così vivida da avere l'impressione di averli dinanzi, come se stessi guardando un film anziché leggere un racconto.
Petunia è un altro personaggio che riceve poche attenzioni e anche per questo ho apprezzato molto che tu le abbia dedicato una oneshot, sforzandoti di andare oltre la facciata e immaginare quali dolori e tormenti nascondesse dentro di sé. La situazione che racconti potrebbe essere tranquillamente canonica, non fatico a immaginarli, Petunia e Vernon, impegnarsi a programmare ogni singolo minuto di una serata che deve essere speciale, ricordata, unica, così come non fatico a immaginare Lily e James fare irruzione con la loro allegria contagiosa e dire così, senza neanche pensarci troppo, che hanno deciso di sposarsi.
Petunia è devastata, nel tuo racconto. Almeno così mi è parsa.
Devastata dalla sensazione di non essere compresa, né dai propri genitori né dalla sorella né forse dal proprio fidanzato. La frustrazione dettata da questa sensazione angosciosa è ciò che mi ha colpita di più, perché ogni passo vagante di Petunia mi è parso un passo alla ricerca di un perché inesistente. Perché non capiscono cosa per lei abbia importanza, perché non capiscano la propria scala di valori, perché non capiscano che la propria diffidenza è normale.
Ecco, normale è un'altra parola chiave del racconto, così come lo sarà di tutta la biografia conosciuta dei Dursley. Essere normali, anelare alla normalità – istruzione, lavoro, famiglia, età consona, etichetta – e in tal modo frapporre una voragine tra se stessa e il mondo di Lily che non l'ha mai voluta, che ha fatto sentire lei diversa. E la tua Petunia mi è parsa proprio vittima di questo circolo vizioso: voi dite che la diversa sono io, perché non faccio parte di quel mondo invisibile, ma in realtà i diversi siete voi – e nessuno lo capisce.
Un altro dettaglio che mi è piaciuto molto è stato l'autoconvincersi che Lily non corra davvero dei rischi, che sua sorella non è così sciocca da prendere parte a una guerra così giovane. Si è intravisto l'affetto che comunque avrà dovuto nutrire nei confronti di questa sorella tanto distante e tanto in apparenza detestata, perché a se stessa Petunia tenta di giustificare il proprio apparente menefreghismo per le sorti di Lily.
James, l'ho amato. Lo so, è un personaggio più che secondario, citato solo di sfuggita, ma io ho un debole per i Malandrini e James Potter lo adoro sempre, ovunque, purché ci sia (e sia IC, ovvio)! Bello il dettaglio che i genitori delle sorelle Evans l'abbiano subito accolto, è così che immagino James: impossibile (o quasi) non volergli bene, dopottutto da quanto sappiamo era il cuore dei Malandrini, un motivo ci sarà stato!
Mi sfuggono sicuramente dettagli, ho letto la storia giorni fa, però ci tenevo a lasciarti un commento.
Complimenti, una bellissima lettura!

Rosmary

Recensore Master
03/07/19, ore 12:26

Grammatica: 10/10. La storia è stata scorrevole da leggere. Il tuo stile è fluido, il che è adatto per una storia con una buona introspezione come questa. Tuttavia ho notato solo degli errori frutto della distrazione, tant'è che non ti ho tolto nessun punto perché mi sembrava superfluo. “non aveva fatto alto.” qui volevi dire altro. “iovoglio.” qui io va staccato da voglio. “mondonormale” stessa cosa qui.

Trama e caratterizzazione dei personaggi: 10/10. La storia inizia con Petunia sola nella sua stanza perché è arrabbiata con Lily che le ha rovinato la sua serata perfetta. Decisa a schiarirsi le idee, decide di fare una passeggiata. Arrivata al parco, vede Lily e James e decide di spiarli. Nel frattempo, con un flashback, scopriamo che Petunia aveva organizzato una cenetta per comunicare ai suoi genitori che si voleva sposare con Vernon. Questa cena, però, viene interrotta dall'ingresso di Lily e James che comunicano anche loro di volersi sposare. Petunia, sentendo che l'attenzione non è più su di lei, si arrabbia. Così scopriamo perché lei è arrabbiata. Tornando al presente lei spia James e Lily, ma poi si avvicina non potendone più di osservarli, intimando alla sorella di tornare a casa. Mentre sono sulla via del ritorno le due parlano, ma non riescono a chiarire, e qui Petunia realizza che la sorella è un'estranea. I personaggi sono IC. Considerando che sia Lily sia Petunia appaiono molto poco nei libri, hai fatto un ottimo lavoro con loro, nei loro atteggiamenti e nelle loro azioni. Anche James è IC nei suoi atteggiamenti e nel suo rapporto con Lily.

Originalità: 10/10. Io apprezzo sempre le storie con protagonisti personaggi presi poco in considerazione, come in questo caso. Hai voluto dare una spiegazione sul rapporto tra Petunia e Lily. E mi è piaciuta la scelta del momento, io l'ho interpretata come il loro punto di rottura.

Gradimento personale: 8.5/10. La storia mi è piaciuta, è molto carina ed è in linea con il contest. Hai esaminato il rapporto tra queste due sorelle, basandoti sulle informazioni dei libri, ma ampliandole. Io penso che il loro rapporto sia complicato, non è solo una questione di invidia e gelosia – che tu qui hai sottolineato alla perfezione – ma anche una perdita, da parte di Petunia che senza la sorella si sente sola, cosa che hai sottolineato bene.

Nuovo recensore
03/05/19, ore 21:55

Recensione premio per il contest "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!"

Ok, io ti amo. Questa storia è davvero magnifica, davvero complimenti!
All'inizio mi veniva un po' da sorridere per gli sproloqui di Petunia, divorata dal rancore e dall'invidia per sua sorella. La stizza, la mania di fare tutto in grande, il suo pallino per il decoro, è perfettamente IC. Nonostante una patina che ho trovato anche un po' comica, ma lo sono in sé i modi della maggiore delle Evans, più si va avanti con la lettura più si percepisce la sua solitudine. Deve essere difficile essere messa continuamente a paragone, o meglio vedere i propri genitori mostrare palesemente maggiore interesse per l'altra figlia. Insomma, Petunia se la cerca ma all'ultimo mi ha fatto un po' pena, cosa che mai avrei immaginato possibile. Anche il rapporto tra Lily e James che emerge è perfetto e meraviglioso, ce lo vedo assolutamente a fare la proposta nel bel mezzo di una battaglia.
Complimenti per la bellissima storia!