Recensioni per
Problems that need to be solved
di Alsha

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
15/04/23, ore 18:25

Ed eccoci a Inifinity wars, la tragedia non poteva proprio mancare 💔
Nonostante tutto il dolore, però, devo dire che ho apprezzato questo capitolo – un momento fatto di gesti, più che di parole, con Bruce che bacia i polpastrelli di Thor (gesto che mi ha colpito molto e ricorda quello di sua madre) e Thor più "fisico" nelle sue dimostrazioni d'affetto. Sono devastati entrambi, e ci sarà tempo per meditare vendetta, ma almeno loro due sono insieme.

Recensore Veterano
08/09/19, ore 13:14

[Valutazione del contest "Un fiume di soulmate!AU"]

Titolo:

Un titolo dalla marcata malinconia che ben si accorda a questa storia dal sapore agrodolce.



Caratterizzazione dei personaggi:
Il momento raccontato in questa storia è probabilmente il più cupo della vita dei protagonisti, e la loro caratterizzazione ne risente di conseguenza.

Li vediamo tesi e distrutti, stretti l’uno all’altro per cercare di farsi forza e restare in piedi.

Thor, tra i due, è quello più angosciato e spezzato, ed è naturale che sia così: per quanto lo riguarda, l’aver sbagliato a dare il colpo fatale a Thanos – quello che avrebbe potuto impedire lo schiocco – lo rende l’unico vero responsabile della distruzione che ha colpito l’intero universo.

Se a questo aggiungiamo anche la perdita di gran parte del suo popolo, di Heimdall e di suo fratello non c’è da stupirsi nel vederlo così distrutto. E il fatto che, in queste condizioni, abbia cercato il supporto del suo compagno è allo stesso tempo naturale e molto significativo: sappiamo che Bruce ha sempre avuto come un complesso di inferiorità nei confronti di Thor, ma questo semplice gesto rende invece chiaro il senso di parità che c’è tra loro e il profondo rispetto e fiducia che Thor ha per Bruce.

Anche Bruce ha sofferto molto, ovviamente, ma cerca di mettere da parte il proprio dolore per farsi carico – almeno un po’ – di quello di Thor.

Ho amato in particolare, tra i pensieri di Bruce, quel misto di sollievo e senso di colpa: dopo una tragedia di proporzioni così epiche lui è stato uno dei pochi fortunati a non aver perso la persona amata… e se da un lato questo lo rende felice dall’altro si sente un egoista per questa felicità proprio in virtù del fatto che molti di quelli che in teoria avrebbe dovuto proteggere invece non hanno potuto godere della stessa buona sorte.

“Non li abbiamo salvati, ma li vendicheremo” è un motto quasi stonato tra le labbra di Bruce, eppure allo stesso tempo suona sincero e permeato di una ferrea volontà di rivalsa: Bruce non è Hulk, è un pacifista che preferirebbe di gran lunga restare al di fuori dei combattimenti… ma tra le sue braccia c’è Thor, che ha perso tutto – suo fratello, il suo popolo, la fiducia in se stesso – e allora è quasi ovvio che il desiderio di vendetta si sia impadronito anche di lui.

Sono pur sempre gli Avengers, dopotutto.



Stile e trama:
Una storia cupa ed estremamente introspettiva, dove i gesti parlano al posto delle parole e tutta la devastante consapevolezza dello sterminio appena avvenuto si posa sulle spalle dei protagonisti.

La sintassi è semplice, quasi del tutto priva di discorsi diretti e con molte coordinate soprattutto per asindeto. Perfetta per una lettura lenta e costante che punta a sviscerare le emozioni e le paure e il dolore di due personaggi che in questo particolare momento sembrano aver perso tutta la forza che li ha resi gli eroi che conosciamo.

È un momento terribile per tutti, ovviamente, ma Thor ne ha risentito forse più degli altri per via di quella maligna insinuazione di Thanos: “Dovevi mirare alla testa”.

È un uomo distrutto – non più un dio – quello che si accascia sul suo compagno, cercando in lui il sostegno per riuscire ad andare avanti, e quel “Bruce” che sussurra con voce spezzata riverbera fino al lettore, portando con sé tutta la pena e lo shock e la confusione che li circondano.

Non ci sono descrizioni del campo dell’ormai conclusa battaglia, ma sembra lo stesso di essere lì, con loro: uniti in un abbraccio quasi colpevole, separati dai loro amici per concedersi un po’ di egoistico tempo soltanto per loro.

Per rendersi conto che, nonostante tutto, sono ancora lì. Insieme.

Ma la storia non è completamente buia, e sul finale la voglia di rivalsa di Bruce accende un fuoco che brucia a dispetto di tutto e di tutti.

Non è ancora il momento per la vendetta, ma arriverà… di questo ne è sicuro.



Gradimento personale:
Probabilmente la parte che mi ha toccato di più è quella in cui Bruce – imitando il gesto che faceva sua madre con lui – bacia i polpastrelli di Thor uno ad uno: è un gesto intimo e di una dolcezza infinita, e rende perfettamente l’idea del senso di protezione che in quel momento Bruce sta provando nei confronti di Thor.



A presto!
rhys89