E finalmente sono qui, a recensire una tua storia. Dopo secoli che non lo facevo.
CIAO SAKU! I'm finally back!
Storia scritta per la festa della donna e pure se l'ho letta, sono arrivata al venti aprile per recensirla. Ma quanto sono cretina brava? Tanto.
Nella prima parte della storia, facciamo la conoscenza di un padre che le feste non le festeggia e suo figlio, che al contrario mi pare pure ricordarle. Si parte subito con una descrizione breve, ma efficace per farci immaginare i personaggi e i loro gesti. Successivamente arriva la mamma del piccolo tesoro (che, te lo dico, è super tenero) e anche qui sei stata bravissima a usare le giuste parole e i giusti toni, perché fai comprendere al lettore il carattere del personaggio con un solo dialogo. Questa, seppur è una cosa che può sembrare superflua, è parecchio importante: fa notare quanto i personaggi siano vivi e ben caratterizzati.
L'uso della seconda persona rallenta la lettura, ma non è negativo: mi piace perché si riesce a entrare al meglio nelle varie situazioni e a comprendere tutti e tre i protagonisti.
Ripeto pure qua che il bambino è tenerissimo: aiuta il papà quando è in pieno panico e senza sapere che fare, lui sì che è un ometto. La mamma deve essere fiera di lui AHAHAH! Il discorso finale dell'altro è toccante, mi ha attirato soprattutto questa frase: "[...] - Ti regalo una mimosa oggi, perché sei donna, e perché sei guerriera. Ma solo per questo giorno, ti prego, festeggia, e sii solo tu, nella tua fierezza. - [...]". E' stupendo, quel "sii solo tu". Dovrebbero sentirselo dire tante donne.
Giovane, sei fortunata, chiunque tu sia.
Complimenti vivissimi per questa meraviglia, come sempre non deludi! Stai migliorando tantissimo, il tuo stile è a dir poco stupendo. A sempre,
-tua Kiretta |