Recensioni per
Supernova
di padme83

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/10/20, ore 23:25
Cap. 1:

Ciao cara! Per prima cosa, lasciami dire che è un vero piacere fare la tua conoscenza! Già in passato mi era capitato di leggere qualcosa di tuo relativo a Star Wars e mi ero totalmente innamorata, poi su Facebook ho notato il tuo interesse per questa bellissima coppia, con Albus e Gellert e la curiosità di conoscerti anche in questo contesto si è tipo moltiplicata! :D
In realtà, la Grindeldor è una ship che mi è sempre piaciuta nell’ambito di Harry Potter e di Animali Fantastici, eppure non ho mai avuto modo di approfondire come si deve: non potevo chiedere approccio migliore però, perché questa piccola OS mi ha lasciata estasiata, trasmettendomi una marea di emozioni differenti. In primo luogo, ti faccio i complimenti per la scelta delle frasi di apertura: ho un debole per Cesare Pavese e la poesia che hai riportato è una delle mie preferite, mentre non conoscevo la testimonianza di Maleina e mi ha colpito tantissimo, roba che sono andata a segnarmela in agenda per non dimenticarmela più! Entrambe comunque, contribuiscono a introdurre il lettore nell’atmosfera che vuoi delineare, cioè questo quadro fatto di immagini intense e nitide, dove il potere del legame che scorre fra i due protagonisti rispecchia il potere di questo sentimento assoluto che li unisce e li divide.
Ho adorato l’introspezione di Gellert e la dedizione pura con cui guarda e parla di Albus. C’è qualcosa di aulico, di divino, che appunto si riallaccia benissimo al filone che segue tutta la storia. Una cosa che ho notato e mi ha colpito tantissimo anche, è stato il fatto che i due protagonisti non si dicono praticamente niente, non si scambiano nemmeno una parola, eppure il loro amore trabocca dalle righe del testo, attraverso questi sguardi, capaci di aprire una voragine nello spazio e nel tempo. Mi ha tolto il fiato il momento in cui le loro magie si uniscono ed esplodono, perché sei riuscita a raccontare tutto in una maniera tale che mi è sembrato di sentire la potenza di quelle visioni sulla mia stessa pelle, come fossi parte integrante della situazione che stavo leggendo, mentre la scena erotica che è arrivata dopo, sebbene solo accennata, mi ha fatta attorcigliare lo stomaco, forse perché mi è sembrato costituisse la rappresentazione carnale di questo legame incredibile che hai raccontato poco prima.
La tua prosa scorrevole, la cura per i particolari e i riferimenti disseminati qua e là per il testo, hanno contribuito a rendere la lettura di questa OS una piacevolissima scoperta. Mi sono innamorata di certi passaggi e la chiusura del racconto mi ha soddisfatta a pieno.
Che dire? Sono felicissima di aver accettato la tua proposta indecente (xD) e non vedo l’ora di approfondire la conoscenza tua e di questa coppia!
Alla prossima, un abbraccio
Violet :D

Recensore Master
27/05/20, ore 22:41
Cap. 1:

Ciao! Sono un po' in ritardo, sorry - giornate davvero piene - ma, finalmente, eccomi qui!
Niente, io leggo le tue storie e sorrido perché in cuor mio mi aspetto la neve e, ogni volta, la trovo *-*
Questa shot l'ho trovata sconvolgente, nel senso che anche io mi sono ritrovata travolta da quel turbinio di visioni che ha Gellert durante la materializzazione (o era semplicemente una visione?) assieme ad Albus. Ancora una volta mi stupisco di come un ragazzo come Gellert, con una personalità così forte, con idee così precise si arrenda con così tanta consapevolezza ad Albus. Sono entrambi potenti, il drago e la fenice, legati dal destino eppure il drago si china davanti alla passione e dal tepore sprigionati dalle fiamme della fenice. La ricerca di Gellert del calore di Albus è assolutamente incredibile, è il suo sole letteralmente non solo in senso figurato.
Albus in questa shot è praticamente un dio sceso sulla Terra, Gellert sembra l'umano inerte davanti alla magnificenza divina ma in realtà non è così perché i loro spiriti sono assolutamente paritari: il drago sa come domare la fenice e la fenice non sa resistere al drago. Anche se le loro strade si separeranno - Gellert, porco del tuo, potevi sceglierti una strada un po' meno oscura, mannaggia a te - quel filo che li lega è e sarà indissolubile. Hanno quella chimica totale che li porta inesorabilmente a cercarsi, a toccarsi ad amarsi. Sono queste due entità ben distinte che non possono esistere l'una senza l'altra: non c'è nero senza il bianco e non c'è il bianco senza il nero, ed è proprio su questo concetto che chiudi. D'altra parte qualsiasi citazione, qualsiasi canzone decidi di inserire ha sempre maledettamente un senso in relazione a tutto il testo che scrivi.
Come sempre complimenti vivissimi
Alla prossima
Cida

Recensore Master
15/05/20, ore 10:04
Cap. 1:

Beh, non sono bene cosa dire... che è un modo pessimo per iniziare una recensione, lo so, ma davvero mi hai lasciata senza parole. L'intensità di questo testo, la conoscenza che ci hai messo (dei personaggi, del contesto, di ogni più piccolo dettaglio che hai inserito) così come la passione che si percepisce a ogni riga, tutto questo unito alla canzone e al suo testo (ora non ho modo di ascoltarla per bene, ma oggi pomeriggio lo farò senz'altro, promesso), mi hanno lasciata completamente stordita. E ora cercherò di articolare una recensione il più possibile sensata.

La prima cosa che mi sento di dire è che adoro il modo in cui hai caratterizzato i personaggi, ormai sai cosa farne, li senti tuoi e riesci a muoverli benissimo nel contesto che più ti piace. Li trovo entrambi molto IC, specialmente Silente che lo so qui viene visto dagli occhi di Gellert, quindi la percezione che abbiamo di lui è filtrata, ma l'ho rivisto in tantissimi dettagli. Il luccichio dello sguardo mi ha riportata non soltanto a Jude Law, ma soprattutto a Richard Harris che era a mio avviso fenomenale a riprodurre un determinato stato d'animo di Silente, che tu qui ritrai senza troppa fatica mostrandoci un ragazzo intelligente, un acuto osservatore della realtà (E qui in un flash mi è passato davanti tutto il suo futuro e il modo in cui in Harry Potter riesce poi a risolvere una situazione complessa e spinosa, anche grazie a questa dote), un mago potente certo, ma prima di ogni altra cosa un genio in grado di trarre conclusioni, di comprendere cose e a dar loro un'importanza che magari agli altri sfugge. Gellert lo sa. Lui forse è stato il primo a vedere la grandezza in Silente a notarne la bellezza e non soltanto quella fisica, ma soprattutto quella mentale. Poi c'è tutto un lato negativo e morboso di questa faccenda a cui arriverò, ma il modo in cui Silente viene percepito in questa storia l'ho amato in ogni passaggio soprattutto nella scena in cui Gellert arriva all'alba e lo trova su un picco a guardare il mondo da lì, un'immagine molto evocativa, e la loro magia di espande e si intreccia. Quel momento è stato credo il mio preferito della storia. Anche per il modo in cui lo hai narrato, intrecciando stati d'animo dei personaggi, i loro baci, il loro ritrovarsi, alla descrizione impeccabile di un paesaggio fortemente suggestivo, ritratto in un momento che oltretutto è importante anche per la magia, che pare riaccendersi in tutti e due e vibrare di un qualcosa di meraviglioso.

Ci sono risvolti oscuri nel loro rapporto, che qua vengono molto più che sfiorati. Un qualcosa di cui Silente sarà consapevole per il resto della propria vita e che condurrà entrambi a combattersi. L'intreccio legato alla Soulbond in realtà non cambia molto della realtà delle cose, ci sono ancora questi due ragazzi che si amano a dispetto di tutto, che sono destinati a distruggersi. Due ragazzi che si sono elevati al cospetto di Dio e anche oltre, e che nutrono dentro loro stessi un'oscurità che poi sarà la causa della loro separazione. Come giustamente dicevi anche nelle note, questo è ciò che sono ed è imprescindibile dal contesto, li condurrà sempre verso un unico destino. Non c'è nulla che si possa fare in effetti. Tu qui ad ogni modo ti prendi carico di raccontarci quello che era il loro rapporto prima che si sgretolasse, un'unione di menti e di corpi, e anche di magia che c'è e anche in una maniera molto importante. Resto sempre colpita dal modo in cui descrivi il loro amore, è un qualcosa di totalizzante e di unico, di irripetibile. Come se fossero stati consapevoli fin da allora che niente mai sarebbe stato come quel momento e che non avrebbero potuto amare nessuno come si stavano amando in quel momento. Bello e intenso, ma anche dannatamente triste per come sappiamo poi va a finire.

La struttura della storia funge da scoperta non soltanto per i fatti che si srotolano per bene lungo il tragitto che Gellert fa fino a raggiungere Albus e ritorno, è anche la scoperta di ciò che sono. Anime gemelle, sì, ma non proprio. Lo hai definito un Karma!AU e sì, forse è la definizione più calzante per loro due. La loro è più un'unione di spiriti e di anime. C'è comunque qualche elemento più classico delle Soulbond!AU, o almeno io l'ho interpretato come tale, quando nelle prime righe Gellert percepisce la lontananza di Silente e lo fa associandolo al grigiore che c'è fuori. Al brutto tempo, al freddo e alla neve che sembra quasi riescano a scavare dentro di lui. In realtà sappiamo essere la lontananza il problema, ciò che lo fa star male, un malessere che infatti passa più che Grindelwald si avvicina a Silente.

Insomma questa storia mi è piaciuta tantissimo e infatti l'ho inserita anche tra le preferite. Ho amato molto le citazioni, soprattutto quella di Pavese, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, sembra esser stata scritta appositamente per loro!
Complimenti davvero perché è stato un bellissimo viaggio.
Alla prossima.
Koa

Recensore Veterano
05/01/20, ore 19:30
Cap. 1:

Ed eccomi qua cara! Allora, inizio col dirti che hai uno stile di scrittura invidiabile. La sintassi, l'uso di un lessico così variegato e specifico e il sentimento che trasmetti è tutto veramente invidiabile. Ho apprezzato moltissimo questa storia; l'amore tra Albus e Gellert trasuda da ogni riga. Si vede palesemente quanto Gellert lo ami, eppure sembra quasi che faccia fatica a raggiungere la figura di Albus; lui ha in non so che di altamente etereo, tanto da sembrarmi quasi divino. Come hai descritto la scena sulla cima della collina mi è sembrato di vivere un viaggio onirico per quanto fosse descritto nei minimi particolare, wow. Poi, la scena finale in cui insieme tornano nel letto di Gellert per amarsi nuovamente, mi sono sciolta, davvero. Ti faccio ancora i complimenti per la bellezza e la particolarità di questo scritto; mi piace talmente tanto il tuo modo di scrivere che penso mi andrò a spulciare qualche altra tua opera! ;) Detto questo, complimenti! Alla prossima Nanami

Recensore Master
01/01/20, ore 17:50
Cap. 1:

Capisco quando dici che Le Luci di Atlantide e Marion Zimmer Bradely in generale ti hanno influenzato, nella composizione e su alcuni dei concetti che esprimi. Questo del legame che va oltre la morte, così profondo da ricrearsi in ognuna delle vite che si susseguono, legando due anime per sempre, è molto bello. Si, ha a che vedere col Karma e con questo ripetersi delle cose, il rinnovo di una promessa e di un amore.

Rispetto ad altri tuoi scritti, forse qui il tono è meno etereo ed elevato, ci sono descrizioni più dettagliate, non frammentate dal piacere di cui entrambi godono. E' un principio, un punto di partenza. Come l'inizio di un viaggio in cui Albus e Gellert si gettano senza davvero pensare alle conseguenze. E' un azzardo che li porta a creare questo legame che va oltre la vita e oltre la morte, ma che li mette sulle porte della distruzione dello stesso. Un potere tanto immenso da non poter essere gestito.

Bellissima la menzione al codice di Riveda, quando parla della necessità del Male. Perchè in fondo non esiste Bene senza Male, e questo fa sì che debba esistere un traditore, un cattivo, qualcuno che possa giustificare la presenza dell'eroe di cui abbiamo bisogno. Quello che in molti non capiscono però è che non esiste bene senza un pizzico di male e viceversa, che i contorni spesso sono sfumati, che il bianco e il nero assoluti non esistono. Così Gellert sfuma in Albus, così colui che viene visto come il cattivo in realtà è quello che è stato tradito, abbandonato nella loro visione comune. La crudeltà è sempre il prodotto delle esperienze sommate e vissute, e Gellert ne è perfetto esempio. Un uomo che ha amato follemente, ferocemente, che ha peccato di certo, ma che non ha smesso di amare. Un uomo tradito proprio da quell'uomo che amava, perchè egli ha scelto un bene differente, ha scelto una luce nuova, si è allontanato da lui.

Insomma... che dire. Ti capisco e sono assolutamente allineata a te, nei pensieri espressi. Bella, bellissima, amo come scrivi.

Recensore Master
03/08/19, ore 00:18
Cap. 1:

Ancora non posso dire di aver letto chissà quante tue storie, ma qualcuna l'ho letta e, tra tutte, questa è quella che mi è piaciuta di più.
Ci sono diverse cose da dire: innanzitutto la forma, più lineare, forse meno ispirata che in altri tuoi testi, ma perfettamente equilibrata. L'ho letta con estrema facilità, senza chiedermi mai dove stessi andando a parare, senza chiedermi chi fosse la voce narrante perché è chiaro da subito.
L'ho davvero apprezzata.
Poi il tono quasi epico, che mi riesce difficile accostare all'universo della Rowling, ma che sembra perfetto per Gellert e Albus, per quella loro età dell'oro in cui tutto avrebbe ancora potuto essere.
Mi piace immensamente il concetto di due anime legate attraverso il tempo. È struggente e terrificante e toglie quasi il fiato. Offre così tante possibilità di sviluppo!
L'influenza della Bradley un po' si sente... in realtà non so se l'avrei riconosciuta se tu non l'avessi messa in nota, ma mi hai rievocato le sensazioni dei suoi libri. Mi sembra di averti già detto in un'altra occasione che ho un rapporto di odio-amore-odio con questa autrice; ci sono state scene, nei suoi libri, che mi hanno tolto il fiato, che mi hanno obbligata a smettere di leggere per superare la disperazione che mi avevano instillato, e una è stata proprio la visione della fine di Atlantide.
Poi hai citato Dune, libro che lessi tantissimi anni fa e che mi piacque immensamente, e Nietzsche, di cui, da adolescente ho subito il fascino (come moltissimi altri ragazzi, del resto).
Insomma, un capitolo che ha toccato molte corde giuste per piacermi, per appassionarmi e darmi un'immagine davvero splendida dei due giovani maghi.
Davvero una bellissima OS. Fosse stata più lunga, avrei continuato a leggerla con immenso piacere. Complimenti.
A presto. ^^

Recensore Master
17/06/19, ore 21:42
Cap. 1:

Carissima, eccomi qui. Il mio commento non poteva mancare... del resto, penso di aver letto ogni tua Albus/Gellert e l'ho fatto con estremo piacere. Ti ho già detto che sei bravissima a scrivere, vero? Il tuo modo di narrare le loro vicende mi fa arrivare alla fine del racconto senza aver avuto la percezione di leggere così tante (poche) parole.
Mi hai fatto viaggiare nella mente di Gellert e poi di Albus con una rapidità tale che mi è sembrato di essere entrambi o che loro fossero un'unica personalità che, una volta fusa, desse vita alla magia pura.

"Serrai le palpebre, teso fino al parossismo, e rilasciai la mia magia, permettendole di lanciarsi verso di lui con smania selvaggia. Toccai la sua mente: una folgore accecante mi trapassò da capo a piedi, e il suo riverbero fulmineo bruciò la carne, lacerò i tendini, frantumò le ossa – spaccò il cuore."

Questa è stata una frase che ho trovato molto evocativa, poiché mi ha permesso di immaginare la scena.

Sei bravissima <3

Recensore Master
29/05/19, ore 19:54
Cap. 1:

Eccomi a recensire un'altra delle tue storie e... però prima di passare alla ff devo dirti che mi dispiace tantissimo per quello che mi hai scritto e spero veramente che non debba essere così per forza. Ti prego, non abbandonare Albus e Gellert, anche se avessi solo cinque minuti da dedicare loro, non devi abbandonare le tue storie! Non lo dico solo per me e per chi ama il tuo modo di scrivere e di rendere questa coppia così vera e appassionata, ma proprio per te! Io posso capire che sia quasi impossibile gestire una famiglia e magari un lavoro e riuscire anche a scrivere, ma credo anche che la scrittura e questa coppia siano così profondamente parte di te che rinunciarci ti farebbe solo male. Lo so perché io morirei senza i miei sogni, i miei personaggi e le mie storie, morirei dentro e credo che sia così anche per te. Albus e Gellert fanno parte di te e scrivere anche solo due righe al giorno, o alla settimana, se non riesci di più, non può che renderti più serena e farti essere anche una mamma migliore perché più soddisfatta, realizzata. Insomma, io non posso sapere i tuoi problemi e non ho la presunzione di risolverli, ma so che scrivere, anche quel poco, aiuta tantissimo e risolleva e illumina anche le giornate più pesanti e faticose.
E questa storia è proprio l'esempio di quanto questi personaggi siano parte di te, talmente tuoi che scrivi di loro immergendoli in una mitologia che ti affascina da prima di conoscerli, il ciclo di Avalon. E' qualcosa di devastantemente bello il pensiero che Albus e Gellert siano stati legati fin dalle origini dei tempi, addirittura fin dalla cacciata di Lucifero dal Paradiso. Che la lotta di amore/odio tra loro sia nata allora e destinata a ripetersi nei secoli. E... non so nemmeno trovare le parole, è infinitamente grande, immenso, meraviglioso che il loro legame trascenda il tempo e perfino il nostro mondo. Tutto inizia con Gellert che, non trovando Albus nel letto, va a cercarlo, come farebbe un qualunque amante... ma tu fai di loro molto di più, non sono solo amanti, sono anime legate da sempre e per sempre, in ogni tempo, in ogni momento della storia, del mito, della leggenda. Il loro amore e anche il loro tragico destino sono scritti fin dalla notte dei tempi e... anche se Gellert poi si vuole convincere di aver solo sognato, resta la consapevolezza che dovrà esserci una battaglia mortale anche tra di loro, che il loro destino non è solo quello di amarsi e appartenersi ma anche di scontrarsi, all'ultimo sangue, come Michele e Lucifero. C'è l'immensità di un amore che supera ogni confine, ma anche la profezia di un destino oscuro che dovrà compiersi. E... niente, io non posso nemmeno pensare che tu abbandoni una coppia che sa ispirarti storie di tanta potenza, così evocative e incantate da lasciare senza parole (infatti io non riesco nemmeno a fare una recensione decente, il mio è un flusso di pensieri e emozioni). Posso solo sperare che tu ci ripensi, almeno in parte, perché chi sa scrivere così bene e ha una passione così immensa e totale per una OTP non può privarsene, si priverebbe del fuoco, della luce, del sangue (proprio come Albus e Gellert l'uno senza l'altro).
Ti abbraccio e spero veramente che potrai trovare un modo per continuare a scrivere, anche lentissimamente, secondo i tuoi tempi e le tue esigenze... ma non lasciar spegnere questa meravigliosa passione che ti rende la persona speciale che sei.
A presto, appena puoi!
Abby

Recensore Master
17/03/19, ore 23:23
Cap. 1:

Buonasera cara, eccomi qui pronta per la lettura per lo scambio a catena del Giardino. Ho scelto questa storia non solo per il tuo averla suggerita, ma perché mi ha affascinata la presentazione. Entrare poi e trovare una dedica così speciale, con due opere citate così belle e soprattutto suggestive, ha già creato la giusta atmosfera per qualcosa che sono convinta mi emozionerà non poco.
Mi immergo completamente in questa atmosfera da sogno, quasi impalpabile, con quella sensazione in cui non si è sicuri se ci si trova nella realtà oppure in un mondo onirico. I pensieri di Gellert sono già rivolti all'assenza pesante di Albus, un'assenza che gli crea un certo tipo di turbamento, dopo la notte che hanno passato uno tra le braccia dell'altro. Il freddo fuori, la neve, il solstizio, tutto mi da una gran sensazione di quiete e di silenzio, dove le emozioni possono prendere forma e sollevarsi in aria, limpide e comprensibili. Mi sembra di riuscire a vedere ciò che vede lui, tramite la descrizione di ciò che ha davanti e attorno, dentro e fuori la stanza, percepire persino i profumi che lui sente come fossero qui, grazie al tuo modo di descrivere ritmato e ben cadenzato con giuste pause.
Ciò che accade mentre raggiunge Albus è qualcosa di meravigliosamente spaventoso, mostruoso, assurdo, così assurdo da non riuscire a rendermi chiaro se se lo sia immaginato, sognato o se l'abbia vissuto davvero. Sembra uno scenario di qualcosa esistito da sempre e che da sempre esisterà, terribile e ciclico, qualcosa che è al di sopra di tutto e tutti e soprattutto di loro. Ho assolutamente adorato il modo in cui hai gestito questa parte, davvero: colori, suoni, elementi, fatti, tutto. Sembrava quasi un quadro dipinto che ha preso vita. Che fosse vero o meno a Gellert certo non interessa, visto che si appropria dell'amante ed insieme tornano nella loro stretta cerchia di intimità, scappando dal freddo, dalle visioni, dal mondo per restare solamente loro, uno nell'altro.
Qui c'è una ricercatezza che mi ha davvero lasciata senza parole: la stesura, il lessico utilizzato, la "–" che quasi mai si trova ben utilizzata, alternata a piccole parentesi e all'utilizzo del corsivo per certe parole chiave. Terminologie specifiche inerenti al contesto che hai saputo creare, in una maniera che fa apprezzare ancora di più il tutto comprendendo quanto lavoro tu ci abbia messo. Il più bel racconto che ho letto nel tuo profilo finora, lasciatelo dire. Mi sono proprio deliziata a leggerlo, credimi! Alla prossima cara, e buon lavoro! :3

Recensore Master
15/03/19, ore 14:15
Cap. 1:

Ciao **
Oh mio Dio, okay, io non so proprio cosa dire. Amo le Soulmates, ed è la prima volta che ne leggo una del genere... particolare sicuramente, ma bellissima. Come al solito, arrivata a fine lettura sono rimasta senza parole.
Perché trovo bellissimo il concetto di due anime condannate a reincarnarsi ogni volta per cercare di espiare il loro peccato, senza però riuscirci, e in questo caso so a chi dare la "colpa" xD
E' una cosa che si ripete all'infinito, e per quanto possa essere da un lato triste, lo trovo anche incredibilmente poetico. Perché è la dimostrazione che queste due anime sono legate da qualcosa di forte, che si ritroveranno sempre, anche al di là della morte, cascasse il mondo ma i loro cammini si incroceranno sempre. Poi io amo, giuro, AMO vedere come Gellert osserva Albus e i pensieri che, si perde e quasi annega nell'azzurro dei suoi occhi. Il momento che più mi ha incantato è quello della visione, di quello che Gellert non capisce se sia stato un sogno o meno. La cosa che mi piace delle tue storie è che sei in grado di ricreare un'atmosfera onirica e sospesa, e a qu
E a quel punto anche l'incredulità di noi lettori rimane sospesa!
E' una storia intensa. Davvero molto intensa, piena di passione, di tristezza legata ad un destino che sembra segnato. Insomma, penso di essermi commossa e di essere rimasta incantata per il concetto bellissimo che c'è alla base e da cui sei riuscita a creare qualcosa di... TROPPO BELLO T_T
Davvero, penso sia una delle migliori tue storie che io abbia letto (e considera che le altre mi piacciono pure un botto, quindi pensa un po').
Spero di essere riuscita ad esprimere la mia ammirazione. Quando finisco certe letture mi mancano sempre un po' le parole.
Ancora complimenti **
A presto!

~ Nao

Recensore Master
15/03/19, ore 13:00
Cap. 1:

Carissima padme ♥♥♥,

Giungo in ritardo nonostante la menzione graditisisma (tu non hai bisogno d’alcun nulla osta ♥ ed è stato un vero onore e un piacere), perché ho avuto una settimana d’inferno e volevo lasciarti una recensione decente o degna. In questa shot tocchi una marea di punti a me cari, profondamente interessanti, e volevo avere il tempo di sciorinarli tutti. Anzitutto, hai citato una bellissima poesia di Pavese tratta dalla raccolta “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.” Si tratta delle ultime poesie fatte dal poeta e traduttore, che mi pare morì suicida proprio quell’anno. Ma torniamo a te.

Due anime schiave di se stesse e delle loro pulsioni, ma anche libere di sfidare il mondo. I tuoi Gellert e Albus vivono un ciclo che non riescono ancora a spezzare e in cui, per un momento, uno solo, quasi si riconoscono/sfiorano idealmente. Questa è loro forza: il legame che si rinnovano in ogni vita, tempo, momento e che non può essere infranto. Tale legame – e questo te l’ho detto già molte volte, ma non mi stancherò mai di ripetertelo, temo – non è a discapito di una o dell’altra parte. Rende grandi entrambi, come l’amore dovrebbe fare. L’amore però non deve essere inteso come un sentimento capace di annullare la ragione; questa concezione sarebbe oltremodo infantile e svilente nei confronti di due grandi maghi come Albus e Gellert. Ecco così che Silente, pur avendo il potere di fare pressoché ogni cosa, rimane se stesso a costo di far sanguinare il suo cuore fino all’ultimo battito.
Molto interessante è anche il fatto che nella shot il punto di vista è tutto interno a Gellert. Nonostante egli sia un potente mago – uno dei più potenti, in verità – rimane estasiato e colpito di fronte ad Albus come se stesse assistendo a una manifestazione divina e c’è un momento, mi pare, in cui entrambi hanno una lieve consapevolezza di cosa sono stati e del ciclo infinito che li costringe a incontrarsi, sbagliare, lottare e provare a sfidare il destino come fece non solamente Lucifero ma, più avanti, anche il mago Faust nella versione di Goethe. E la sfida alla divinità e alla caduta si adatta bene sia al concetto di rinascita della fenice cui associ sempre Albus, sia alla ciclicità della maledizione che rende la tua Soulmate! AU! un prezioso gioiello che, as usually, finirà nelle mie liste ♥.

Essere legati al destino è qualcosa di profondo e intenso, ma la rielaborazione che tu ne dai appare matura e concettualmente esatta: voglio dire che l’intreccio dei canoni (Rowling, Zimmer Bradley e persino una punta lievissima di Martin) creano uno zoccolo su cui costruire decine di altre storie tutte diverse (spesso anche nella forma linguistica, cosa che apprezzo molto in un autore che seguo), ma connesse dalla stessa – è il caso di dirlo – poetica. Il modo in cui intendi l’amore tra i tuoi personaggi è intriso di poesia, stupore, desiderio carnale e spirituale, meraviglia, intensa intesa intellettiva (daje de figure retoriche ^^), ma non c’è un annullamento della personalità, mai. Gellert osserva la potenza di Albus e lo ama ancora di più, ma è e resta un suo pari e la scena d’amore/passione e accettazione che segue, sempre descritta squisitamente, ne è la prova. Che altro posso aggiungere se non che ho AMATO questa storia?

Un bacio grandissimo e sappi che ho detto solo la metà delle cose che dovrei/meriteresti ^^! Rileggerla anche la seconda volta è stato profondamente emozionante. Grazie,
Shilyss

Recensore Junior
15/03/19, ore 10:16
Cap. 1:

Grazie! Adesso so quale altra canzone dei Within Temptation aggiungere alla mia collezione!
A parte questo, l'idea di Albus e Gellert (Manteniamo questi nomi per comodità, dato che entrambi sono molto di più) che sono legati attraverso il tempo mi da i brividi.
Con questo sei riuscita a portarli ancora oltre. Loro sono già due titani, ma l'idea che possano essere l'incarnazione degli archetipi del bene e del male eternamente legati è semplicemente geniale.
Forse questa è la volta buona, forse, dato che Gellert alla fine della sua vita tenta di proteggere la bacchetta del destino e la tomba di Albus.
Qualcosa ha imparato. Forse.
E l'idea di Albus che rinuncia al Nirvana (o qualunque altra cosa vogliamo mettere alla fine del ciclo) per restare nel ciclo di incarnazioni terrene finché anche Gellert non si sia liberato è oltre il semplice romanticismo.
Infine lo scontro tra loro, inevitabile in ogni "vita", non è perché arrivano ad odiarsi, è che la metà della coppia che arriva prima all'illuminazione tenta di far ragionare l'altro.
Magari a colpi di incantesimi o di qualsiasi altra cosa, ma insomma, è l'equivalente epico del far rinsavire un amico sbronzo a suon di sberle.
Mi è piaciuta davvero tanto, perché oltre al tuo modo bellissimo di descrivere loro due hai aggiunto anche quest'idea.
Bravissima davvero.
Adesso mi ritiro ad ascoltare ancora "Supernova".

Recensore Master
14/03/19, ore 23:03
Cap. 1:

Ciao cara! Scusami per il ritardo, ma eccomi qui :) 
Appena ho letto che era un AU!SoulMate con Albus e Gellert... non puoi immaginare la mia gioia. Io amo il genere, amo il concetto di base e le diverse invenzioni che ne sono scaturite con il tempo, e devo dirti che tu sei stata tanto tanto originale. Si nota l’influsso delle tue letture, il modo anche in cui ti appassionano, danno sempre un’impronta particolare alle tue storie e questa poi ancora di più. Sembra di ripercorrere un cerchio, mi ha ricordato l’ambientazione della prima tua storia che ho letto su loro due. E qui ho trovato ancora più passione, ancora più amore. Prima di tutto perché c'è stato un bellissimo studio sul personaggio di Albus: per la prima volta ho realmente visto non solo l’Albus giovane dei flashback, ma anche l’Albus che noi tutti più conosciamo. Il modo in cui hai descritto il suo sguardo, il taglio degli occhi, il suo spirito che sì lo porta ad aiutare gli altri, ma anche a persistere sulle proprie idee, sui propri pensieri a cui si affida tanto. E solo Gellert può avvicinarsi tanto a lui, pur tremando, e solo Gellert lo conosce appieno. È stupendo ciò, descrivi il loro rapporto sempre in una maniera sublime. Aspetto sempre con ansia un tuo aggiornamento su di loro, li hai tra le tue mani e nella tua mente. 
E la descrizione della visione? Quel momento tanto epico e mistico? Quanto è prezioso, raramente ho letto qualcosa di tanto bello e profondo e totalizzante. 
È davvero un capolavoro, io non posso fare altro che complimentarmi immensamente con te. 
Ogni tua storia è davvero bellissima :) 
A presto! 

Recensore Master
12/03/19, ore 13:24
Cap. 1:

Carissima padme!
È nel giorno del tuo compleanno che decido di passare. Influenzata e febbricitante ma ci sono e non sai che cosa ho provato leggendo tutto questo. No. Tu non lo sai.
A parte il fatto che tutto ciò che tocchi si trasforma in oro e questo lo abbiamo capito, ma davvero... Qui abbiamo raggiunto livelli narrativi e introspettivi altissimi. Un racconto in prima persona che scartavetra sulla pelle del lettore tutto quello che succede, con una descrizione ai dettagli così precisa da far  sempre molte scene, quelle di un film.
La loro storia è sempre un fuggire e tornare. Anche qui, Gellert rincorre Albus (ah ho amato il particolare dell'indole mattiniero di Albus e quella più notturna di Gellert. Ne sottolinea le diversità ma anche il punto di incontro al tramonto. Inesorabile), e ti giuro io ho letteralmente adorato come hai posto la potenza di Albus. A volte ci si dimentica di chi sia. Di che mago potente è e in questo passaggio:

 Ma quando il disappunto, o la rabbia, tingevano d’inchiostro quelle gocce d’oceano, allora era meglio – necessario – piegare la testa e pregare di non essere i destinatari della sua furia. Solo io, in quei momenti, ero in grado di affrontarlo [...]

Perché alla furia di Albus, solo Gellert può qualcosa. Solo Gellert ha il potere di rimetterla a dormire e non sempre è convinto di poterci riuscire, ma lo raggiunge. Lo raggiunge sempre. E lo trovo a fare da contrasto al cielo che accoglie il giorno e la neve bianca.
Una figura sempre così composta. Così potente. Austera. Quasi sembra lui, quello che un giorno abbracciare il male.
La visione con cui vengono travolti è una delle parti scenografiche di cui ti parlavo sopra. Un viaggio a filo di una linea temporale che li vede ancora protagonisti, già parte di quel mondo, ma artefici della sua fine un'apocalisse vissuta tra giubilo e terrore. Figlio del Sole e Sangue del Drago. Il primo inizio di un ciclo destinato a ripetersi, con il loro amore indissolubile ma che è sempre destinato a dividerli o a distruggere qualcosa.
Una visione meravigliosamente decadente di una soulmate. Una visione tutta tua, che si fonde con quelli che sono i tuoi personaggi e il tuo stile, le tue idee. Qualcosa di fresco, di mai visto che trasforma un prompt a volte ordinario in qualcosa di poetico e unico.
La passione con cui infine si scambiano quell'abbraccio rassicurante e poi si ritrovano a togliersi i vestiti di dosso con una smania e un'urgenza sconfinata, sottolinea ancora una volta il concetto a te caro di quanto Gellert e Albus sia in un realtà una cosa sola, che la ricerca di ogni contatto è in realtà fine esclusivamente al desiderio di divenire un'unica cosa, anche solo per pochi istanti.
La forza della narrazione porta ad un ritmo assolutamente perfetto che non viene mai spezzato. Ogni immagine è un filmato intensissimo e vivo nella mia testa; ogni colore, ogni sfumatura. Ogni sguardo. Tutto.
Non ho parole per descrivere cosa sei riuscita a fare. Ripeto: ogni cosa che tocchi diventa ora.
Perciò... Augurandomi che tu possa passare un compleanno bellissimo, ti faccio ancora tanti auguri e spero di leggere ancora e ancora su di loro... Lo spero davvero.
Un abbraccio dolcissimo mia padme!
Miry

Recensore Master
11/03/19, ore 19:40
Cap. 1:

Padme!!!
Che cosa ho appena letto!
Tu comunque hai un dono, davvero.
Quello che scrivi è poesia vera, e di una potenza tale da lasciarmi senza parole.
I tuoi personaggi sono magnetici, meravigliosamente caratterizzati, umani, tanto umani, ed è bellissimo scoprirli così.
Il pov di Gellert è molto ben gestito, non conosciamo benissimo il suo personaggio in gioventù ma tu hai creato una figura molto attendibile e potenzialmente IC.
Il modo in cui vede e percepisce Albus è perfetto, adoro guardarlo attraverso i suoi occhi.
Il paragrafo della cometa poi...
"...pervasi dall’ipercezione, insieme vorticammo attraverso mille vite, mille ere e mille mondi, e il Tempo si avviluppò su sé stesso, riprendendo la sua corsa dal principio, nell’eterno ritorno dell’uguale che, con le sue leggi aritmetiche, dominava – e domina ancora – ogni singolo granello di polvere disperso nel Cosmo..." cioè, ma ne volgiamo parlare?
Mi ha ricordato un po' la descrizione che fa Gandalf della sua quasi morte, dopo il combattimento con il balrog a Moria, e in parte questo viaggio quasi spirituale mi ha fatto venire in mente "il sogno di Maria" di de Andrè. Non so nemmeno io il perché ma è così! XD
Trovo che comunque tutta quella parte sia straordinaria, non so quanto tu ci abbia messo per concepirla e articolarla ma hai fatto un lavoro impeccabile, dico davvero.
E poi il bacio e il ritrovarsi sul letto, il senso di calore che Albus emana, i dubbi finali di Gellert...mi è piaciuto tutto, davvero, tantissimo.
Anche le citazioni!
Sono felicissima di aver avuto l'occasione di scoprire le tue storie!
Questa è di grandissimo pregio e merita di finire tra le mie preferite!
Complimenti di cuore!
Alla prossima
MissAdler

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