Recensioni per
O viandante, annuncia agli Spartani...
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 41 recensioni.
Positive : 41
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/08/21, ore 12:54
Cap. 1:

Eccomi qui, finalmente ^^
da subito si può notare che von Kleist ha un bel caratterino: è estroverso, si rende colpevole di insubordinazione, vuole sapere tutto di Friedrich e lo fa risultando tra l'invadente e il curioso. Si vede che in realtà è una persona che non ha secondi fini (anche se è presto per dirlo) e che il suo desiderio di conoscenza è sincero. D'altra parte voleranno insieme e sapere molte cose di loro li aiuta a saldare una sorta di alleanza, come due veri camerati. Nella Luftwaffe la vita la si rischia insieme e i cieli li si toccano insieme. C'è sempre bisogno di una solida amicizia che favorisca le missioni, anziché una relazione deleteria che le distrugga. Ho come la sensazione che Siegfried voglia qualcosa che va anche oltre l'amicizia, ma non so definire esattamente cosa. Non vedo l'ora di proseguire, ti faccio come sempre i complimenti per lo stile e per la grammatica superlativa. A presto ^^

Recensore Veterano
07/07/21, ore 16:31
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Alla gentile attenzione dell'Amministrazione di EFP.

Carissimi, nonostante di sicuro riceviate ogni giorno molte e differenti segnalazioni di utenti che richiedono di inserire storie tra le scelte.
Vi chiedo con premura di prendere in considerazione questa in particolare perché le sue caratteristiche la portano ad un livello che non esito a definire di eccellenza.

Già dall'introduzione, e dalla colta citazione che compone il titolo, si può notare l'uso più che appropriato che l'autore fa della grammatica e dell'ortografia.
Lo stile è scorrevole, molto accattivante, e permane l'equilibrio narrativo sia nelle scene d'azione che in quelle più intime tra i protagonisti.
L'autore si serve inoltre di un gergo preciso nell'ambito dell'aviazione militare, adattando il proprio lessico alle necessità derivanti dalle scene di combattimento aereo e al periodo storico che costituisce l'ambientazione della storia.
La resa storica è di precisione notevole, anche in aspetti di solito non trattati dalla narrazione più diffusa. Si nota inoltre il pregevole equilibrio nel non scadere in propaganda ideologica pur presentando accuratamente il sistema di pensiero dei protagonisti.
I personaggi stessi sono caratterizzati in modo coerente e approfondito in ognuna delle scene, rimanendo fedeli a sé stessi e permettendo ai lettori di entrare in empatia con loro.

Se la mia umile segnalazione non fosse sufficiente, faccio notare che ben due giudici del forum di EFP hanno espresso una valutazione decisamente favorevole al racconto in questione.

Vi ringrazio di tutto cuore per la gentile attenzione.

Cordialmente,
Spoocky

Nuovo recensore
20/01/21, ore 15:00
Cap. 1:

Salve, piacere di conoscerti, innanzitutto.

La tua nota all'inizio mi ha ricordato proprio il motivo per cui non ho frequentato questo sito per anni, cancellandomi e bazzicando solo sulla sezione"Mitologia greca". Devi sapere che quelli che non fanno apologia di nazismo, la fanno delle malattie mentali che infatti inseriscono a pene di segugio nelle loro storie, tuttavia, se glielo fai notare, si arrabbiano molto e finiscono addirittura per minacciarti privatamente

Nulla di edificante, è stata una cosa davvero orrida.

Ad ogni modo: non potevo non leggere una storia dal titolo simile e dalla trama così. Già si capisce che sarà una tragedia, cosa che mi riempie di gioia. 

Il tuo stile è molto bello, evidentemente il tempo presente e la tragedia epica vanno di pari passo. Chiunque ami la Grecia non può non amare la Germania. Per tutte le scoperte fatte da archeologi tedeschi e anche perchè, fino all'800, Atene, nonostante il suo glorioso passato, era praticamente un villaggio di pescatori. Fu grazie ad un Wittelsbach che risorse, visto che assunse schiere di ingegneri e architetti.

I personaggi mi intrigano molto. Vado al prossimo capitolo.

Recensore Junior
04/01/20, ore 12:21
Cap. 1:

Buongiorno, carissimo.
Commento questa storia anche qui. Una delle tue migliori. Ti posso assicurare che ho pianto, e sono contenta che sia piaciuta a così tanta gente. C'è bisogno di più storie come queste perchè quando si parla di quel periodo lo si fa con odio. Mentre invece questa storia è un inno all'amore che, notizia scioccante, anche i nazzzzisti potevano provare.
Bravissimo e spero che la tua ispirazione torni in pista per tornare a scrivere racconti di questo genere.
Nonostante le nostre incomprensioni mi troverai sempre in prima fila a leggerli(così come tutte le tue storie ambientate in Germania)

Un caro saluto

Recensore Veterano
03/07/19, ore 09:56
Cap. 1:

Oh, ho trovato un'altra meravigliosa storia :D
Partiamo dall'inizio:
Fin da subito tra i due c'è una sorta di connessione, di legame... Ed è bello vedere come Friedrich non capisca immediatamente cosa significhi, mentre Siegfried sembra molto più sicuro dei suoi sentimenti.
Poi c'è la scena del Bistrot, e tutto quello che ne consegue.
Che carino Friedrich, che non sopporta la vista di qualcuno che aggredisce Siegfried!
Se dovessi elencare tutto ció che mi è piaciuto di questo inizio, probabilmente non basterebbero cent'anni, peró il fatto che la storia sia nella sezione "drammatico" mi spaventa un po'.

Ci sono alcune frasi che mi hanno fatto innamorare dei due, ma queste sono quelle che mi hanno colpito di più, in quanto sono un'inguaribile romantica:

“Un pilota non può parlare delle meraviglie del cielo nemmeno all’essere più amato.”
Siegfried sorride a sua volta. “Ma a un altro pilota sì,” risponde fissandolo negli occhi.

(e avrei un'altra domanda.
Il precedente gregario di Siegfried era Hans Von Rohr?
Hai voluto fare una sorta di spin-off all'interno di un'altra storia?
Probabilmente non è così, ma sono reduce de "Il cavaliere di Valesgrade", e ho ancora in testa quei personaggi, perdonami :D)

Recensore Master
05/05/19, ore 18:05
Cap. 1:

1° POSTO E VINCITORE DEL PREMIO "MIGLIOR SCENA ANGST"
O VIANDANTE, ANNUNCIA AGLI SPARTANI DI OLDFASHIONED
CON UN TOTALE COMPLESSIVO DI 99,25/100 al contest Coincidenze perdute, appuntamenti mancati, scelte difficili: Sliding Doors Contest indetto da missredlights e Shilyss sul forum di EFP.


VALUTAZIONE MISSREDLIGHTS: 49,40/50
Grammatica e stile di scrittura: 9,4/10

Giuro che un giorno farò il copia e incolla di quello che scrivo in continuazione per il tuo stile di scrittura. Non perché non abbia nulla da dire, ma perché mi ripeto in continuazione. Non finirò mai di dirti quanto i tuoi scritti mi rapiscano dalla realtà portandomi nel tuo mondo. Il modo in cui dosi le pause, le parole e gli avvenimenti è studiato a regola d'arte. Anche la punteggiatura andava molto bene. Ti riporto solo due errori che ho trovato insieme ad alcuni errori grammaticali, ma per il resto è tutto perfetto!

boche (boches – plurale);
“È in arrivo da nord-ovest uno stormo di Möbelwagen,, (doppia virgola);
stanno arrivando a tutta manetta (a tutta birra secondo me stava meglio);
dà tutta manetta e il motore ulula fuori giri. (idem in questo punto);
“Sì, siamo noi. Prego, il mio collega è ferito, ha urgente bisogno di cure.” (La prego, il mio collega è ferito);
O almeno dovrebbe esserlo (manca il punto finale alla frase).
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Siegfried e Friedrich sono totalmente l'opposto l'uno dell'altro, eppure si completano a vicenda in un modo disarmante. Se il primo è luce e spavalderia, il secondo è tenebre e calcolo. In moltissimi punti della storia troviamo queste differenze fra i due, che si ritrovano a far fronte non solo alla guerra circostante, ma anche a quella interiore, dove il loro “essere diversi” era visto di cattivo occhio, specie per quel periodo della storia. È per paura che Friedrich agisce in quel modo, finendo alla fine per essere sopraffatto dall'amore e non infatuazione per il biondo. Non c'è stato un solo momento che mi sono ritrovata a dire “avrebbero agito in questo modo? Avrebbero detto queste parole?” li hai resi umani con le loro paure e debolezze, specie quando cercano di fuggire dal nemico, quando la Morte li attende eppure li risparmia in un primo momento. Davvero un ottimo lavoro!

Utilizzo del pacchetto: 10/10

Ti dirò a un certo punto mi sono chiesta dove fosse l'appuntamento mancato perché non riuscivo a trovarlo. Solo andando indietro nella storia mi sono resa conto del fatto che Friedrich si presenta all'appuntamento qualche giorno dopo, più per paura che per altro. I punti sono stati rispettati fedelmente, così come il genere angst, della quale il tuo racconto ne era pregno. Il punto che mi ha mandato in visibilio è stata la frase. Azzeccatissima!

Livello di introspezione: 10/10

Potevo non darti il massimo qui? Hai scavato talmente a fondo nella psiche di questi personaggi che li ho trovati molto reali e molto umani. Sono sicura che non sia stato per niente facile scavare così a fondo, specie in un contesto del genere, soprattutto non avendolo vissuto. La seconda guerra mondiali ha mietuto vittime fra vincitori e vinti, distruggendo psiche e corpo di molte persone. Il fatto che tu abbia scavato così a fondo, ma mantenendo il personaggio nella sua posizione e non mancando praticamente un colpo fa sì che tu lo abbia reso tuo in tutto e per tutto, non andando mai fuori tema. Ottimo lavoro.

Gradimento personale: 5/5

Ogni volta che tu pubblichi qualcosa mi ritrovo a essere come una falena attirata dalla luce, in questo caso dalla tua storia. Non ne sbagli davvero una, ogni volta mi coinvolgi in nuovi racconti che descrivi con una maestria impressionante. Mi chiedo ancora come tu faccia. Nella prossima vita futura ti farò una corte assurda, sappilo!

Titolo e impaginazione: 5/5

Il titolo lo trovo azzeccatissimo. Anche se fa riferimento a un'epoca passata, si rispecchia a pieno nella storia, perché i due protagonisti possono essere paragonati a due Spartani, che si si sacrificano per la Patria combattendo con onore.

Per l'impaginazione nulla da dire se non che è praticamente perfetta.

Recensore Master
02/05/19, ore 19:39
Cap. 1:

VALUTAZIONE SHILYSS: 49,85/50
Grammatica e stile di scrittura:  9.85/10 (grammatica 4.85 /stile 5)
Curatissimo, corretto e in certe parti anche colto (mi riferisco all’uso del verbo guatare, piuttosto raro e da me molto apprezzato perché non è un inutile vezzo, ma ha senso nella frase) il tuo stile merita il punteggio massimo. Mi hai presentato un testo curatissimo, preciso, avvincente e ben scritto. Ho deciso di non considerare il fatto che hai scritto in talune occasioni i numeri nella forma matematica anziché a lettere, come sarebbe meglio fare, per un discorso legato al contesto e all’effetto sul lettore: stiamo parlando di una battaglia aerea combattuta in volo, dove l’azione è dinamica e la rapidità dei movimenti e delle decisioni rasentano il millimetro e il secondo. Ho apprezzato anche la scelta di ambientare l’intera vicenda al presente: hai dato modo di rinnovarti anche nello stile, sperimentando un modo di narrare decisamente adatto e idoneo al contesto. I refusi sono pochissimi e, come mio solito, non ho contato le “d” eufoniche.
ad un tono di voce così sommesso [d eufonica]
Siegrfied, errore di battitura,
di fuoco e acciaio, di sangue e morte [d’acciaio]
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Non so se è voluta, ma hai scelto nomi curiosi per i tuoi protagonisti. Da un lato abbiamo Friederich, che condivide il nome con un celebre filosofo, Nietzsche; è riflessivo, pacato, di origini umili e mi ha fatto pensare a quella parte della Germania ottocentesca che si distinse nel corso dell’Ottocento per i suoi grandi pensatori. È razionale, inserito nei suoi ranghi, consapevole delle difficoltà che incontrerebbe lasciarsi trascinare dal carismatico conte.
Siegfried, l’istintivo conte, è invece emblema del passato guerresco e wagneriano. È davvero un figlio delle Valchirie e non sai quanto abbia apprezzato la sua caratterizzazione, la sua solitudine, la sua spericolatezza che strizzano l’occhio al passato mitologico. La parte più istintiva e tradizionale, eredità della Prussia, in questo caso. Non è un caso che mito e razionalità, passato epico e passato filosofico finiscano schiantati nelle campagne del Brandeburgo, temo. Grazie ai sapienti flashback e alla tua bravura i tuoi personaggi sono non semplicemente reali, ma apprezzabili a tutto tondo. Si prova empatia nei loro confronti e si tifa per il loro amore che, come nelle migliori storie d’amore e di morte ambientate in un periodo bellico, viene consumata con estrema delicatezza e dolcezza a poche ore dall’inevitabile fine. Il modo con cui i due ragazzi vanno incontro alla fine è dignitoso, epico, tragico. Complimenti.
Utilizzo del pacchetto: 10/10
Lo sfondo della Seconda Guerra Mondiale e la presenza di un amore inizialmente platonico, ma poi consumato, tra due ufficiali dell’aereonautica tedesca, è l’occasione perfetta per una storia che parla di intese e di due anime affini. L’amore illecito è ovviamente quello che verrebbe condannato dall’esercito qualora si scoprisse e che riguarda i due ufficiali, mentre l’appuntamento mancato è quello cui Friederich arriva in ritardo; a tale proposito, è interessante notare come tu abbia voluto inserire comunque una scintilla di speranza nella storia, visto che l’uomo arriva all’appuntamento, sebbene in ritardo. Il genere è ovviamente angst (i due piloti che salgono sull’aereo sapendo che è una battaglia vana strazia il cuore), mentre la frase è talmente ben piazzata che… niente, mi complimento!
Livello di introspezione: 10/10
Il punteggio non poteva che essere massimo. Conosco nella real life persone che pilotano aerei e ho ritrovato nelle tue parole, anzi, nelle battute e nelle riflessioni di Friederich e di Siegfried la stessa febbre. Loro sono lì per volare. Sono vivi quando sono “cavalieri del cielo.” Potrei impiegare altre cinquecentomila parole per descrivere quanto è stato accurato il tuo lavoro; inizialmente, quando ho cominciato a leggerlo, mi ha ricordato vagamente le atmosfere del meraviglioso Suite francese di Iréne Némirovsky (il libro, il film non è bello neanche un decimo). L’introspezione, dunque, è accurata, sviscerata. La passione non nasce con uno schiocco di dita, non è scevra da tentennamenti, da paure, dalla consapevolezza del passo che si compie e delle eventuali conseguenze, che non sono ignorabili e di cui occorre tenere conto. Per paradosso, Friederich e Siegfried hanno più timore di cedere alla loro attrazione, che andare a morire in un caccia. 
Gradimento personale: 5/5
Anzitutto, sia lode a te, Oldfashioned: scrivere del genere storico non è semplicemente vestire in un certo modo un personaggio, ma anche capire come vedesse il mondo in quella determinata epoca; il punto di vista dell’autore non rispecchia necessariamente quella del personaggio, altrimenti io, autrice, non dovrei/potrei immedesimarmi in chi, metti caso, la pensa differentemente da me. Hai scelto di raccontare gli sconfitti della Seconda Guerra Mondiale (ma anche i loro artefici), ma l’hai fatto senza scadere in retoriche di nessunissimo tipo, tanto che la captatio benevolantie sui generis in apertura è quasi del tutto ingiustificata: Friederich e Siegfried fanno quello che fanno come tanti l’hanno fatto, credendosi nel giusto e intrisi di un’ideologia che rimane sullo sfondo, pur essendo comunque tragicamente presente. I riferimenti al sostrato scaldico e norreno mi hanno ovviamente illuminata d’immenso: Siegfried è il celebre nome di un personaggio della mitologia nordica, il riferimento al Valhalla, il paradiso dei guerrieri scandinavi che desideravano appunto morire in guerra per poter bere e festeggiare al cospetto di Odino è stato un accenno breve, ma apprezzatissimo.
Titolo e impaginazione: 5/5
Uno dei titoli più belli che abbia mai incontrato. Ovviamente si rifà alla disfatta degli Spartani alle Termopili, ma racchiude quella che è la tragedia di ogni guerra, in ogni epoca, da ogni parte: la morte dei soldati (e la salvezza di capi e dei veri responsabili). Friederich e Siegfried sono destinati a morire e vanno incontro al loro fato, alla disfatta inevitabile del loro paese. Tra l’altro, la scelta del titolo è doppiamente azzeccata, dato che ho notato un parallelismo storico di una certa rilevanza: l’analogia tra la fine dei due piloti che cercano di “dare fastidio” all’attacco aereo Alleato assomiglia davvero alla disfatta spartana, perché i tedeschi erano in guerra dal ’39 su più fronti, mentre, com’è noto, gli Stati Uniti entrarono nel conflitto solamente dopo l’attacco a Pearl Harbor, del dicembre ’41. L’uso del giustificato, la scelta di un font leggibile, ma non disturbante, il titolo azzeccato, la divisione in paragrafi che agevola la lettura. Non c’è niente che non vada.

Recensore Master
17/04/19, ore 15:22
Cap. 1:

***Vorrebbe proporre di unirsi agli altri, che stanno ancora conversando tranquillamente in gruppetti di tre o quattro, ma al tempo stesso ha l'impressione che tra lui e quel Siegfried si sia instaurato uno strano legame esclusivo, che non ha nulla a che vedere col rapporto che lo ha sempre legato ai colleghi.
È una sensazione sconosciuta, che gli fa paura e lo affascina al tempo stesso.***
Bisognerebbe dirgli che si chiama colpo di fulmine. :P ma vedere come ci arriva piano piano è ciò che mi tiene incollata alla lettura. Anche il resto, ovviamente. Mi piacciono l'ambientazione, i personaggi, i loro caratteri così diversi ma non opposti. Se me li trovassi davanti arrossirei imbarazzata e turbata come Lützow con Von Kleist, perché hanno tanto di quel fascino che davanti a loro mi sentirei inadeguata. ^_^

Devo ancora decidere chi dei due mi intriga di più. Friedrich è bello così serio e ligio al dovere senza tuttavia risultare rigoroso o fanatico o guastafeste. Dal suo atteggiamento risalta la sua grande sensibilità. E' una persona che ha estrema cura nel fare le cose, è come se avesse un gran rispetto di tutto. Può anche restare taciturno come per il momento sembra essere (magari più in là si aprirà di più), ma si percepisce bene quello che pensa, e Siegfried, che ha una consapevolezza di sé più grande, comprende i pensieri dell'altro prima di egli stesso.
Sigfried è bello così spavaldo, fiero e sicuro di sé, sembra un incosciente ma si comprende che è preparato, serio ed è una persona di grande valore. La sua spontaneità lo rende più umano. Lui è la persona più di buon cuore che abbiamo incontrato in questo capitolo, di sicuro resterà tale sino alla fine... non fosse che la guerra rende tutti colpevoli uguali, direi che lui è l'unico vero animo puro della storia. Lui infatti è più spontaneo perché è come i ragazzini, non è di quelle persone che vedono il male in tutto, anzi per lui non c'è niente di male praticamente per nulla. Anche se non si lascia prendere alla sprovvista, lui non è per niente maligno e sospettoso, e questo sembra il suo punto di forza, ciò che lo tiene più al sicuro (oltre ad essere la causa della sua spavalderia).

Il primo sembra un concentrato di virtù solo perché segue di più le regole, ma l'altro sa essere affidabile quanto e più del primo.

Mica per niente Hirschmann mette come capopattuglia l'incosciente! Anche lui a dispetto della sua giovane età sa il fatto suo, sembra strano che così giovane abbia tante responsabilità. E' il personaggio che invidio di meno. Il maggiore non va a combattere in prima persona perciò rischia di meno, ma mentre i soldati hanno un compito ingrato verso i nemici, lui per il suo ruolo ha un compito ingrato verso i suoi stessi uomini. I soldati possono ancorarsi ai valori in cui credono, alle persone che li aspettano a casa, alle speranze, e riuscire a trovare diversi attimi di tranquillità e di normalità nonostante la guerra; lui credo che sia perennemente tormentato dalla possibilità di sbagliare, dalle possibili conseguenze.

Per adesso la lezione di vita di questo capitolo è che la realtà si trova sempre al di là delle apparenze.

Che bello quando sono andati al bistrot, fregandosene di potersi meritare dei provvedimenti disciplinari spiacevoli! XD Avrei voluto essere lì per vedere le espressioni che venivano rivolte ai due. Arrivata in fondo al capitolo, l'immagine che mi fa ancora ridere è l'oste che li serve davvero controvoglia. XDD Di sicuro avrebbe voluto cacciarli a calci nel deretano o approfittarne per fracassare loro la testa ma in quel momento erano due clienti come gli altri.
A proposito:
***in cui pochi torvi avventori rivolgono ai due boche occhiate velenose.***
boche?

***Gonfia il petto in un sospiro, ma poi lascia uscire il fiato più adagio che può per non farsi sentire.***
non sai quante volte l'ho fatto io per tenermi a bada, e mi ha colpito perché von Kleist che non si preoccupa mai molto di quello che pensano gli altri invece di gonfiare il petto per sbuffare scocciato si preoccupa di mostrarsi infastidito solo tra sé e sé, senza che l'altro se ne accorga.

***L’alba è una gloria barocca di nubi, indaco e porpora e oro contro un cielo di cupo zaffiro.***
Fai sempre descrizioni bellissime del cielo. ^_^ Forse tu da autore non te ne accorgi, ma io in qualità di assidua lettrice sì.

Questa coppia di piloti ha un grande fascino e si preannuncia già una storia d'amore romantica, di quelle belle come piacciono a noi, da uomini, piena di sentimenti espressi per mezzo di sguardi e gesti significativi, poche parole e senza smancerie.

Non vedo l'ora di proseguire, intanto grazie per questo sogno a occhi aperti!

Commento corretto perché ho visto che alcune frasi sono uscite invertite, devo aver fatto qualche copia-incolla senza accorgermene e giacché c'ero l'ho ampliato.
(Recensione modificata il 17/04/2019 - 08:25 pm)

Recensore Veterano
15/04/19, ore 16:55
Cap. 1:

Ciao^^
Ti faccio i miei complimenti per le tue conoscenze tecniche e, sopratutto, per la terminologia.
Mi preparo al peggio visto che hai posto questa storia nella sezione "drammatica". Cerco di evitarla, ma la presentazione mi ha molto incuriosita e so che non mi deluderai neanche questa volta!
Friedrich e Siegfried hanno legato molto sin da subito, soprattutto grazie alla spontaneità di quest'ultimo. E' evidente che la loro intesa va ben oltre quella che deve esserci tra un capopattuglia e il suo gregario. E' un'attrazione forte e potente, che rende perfetta la loro sintonia anche lassù nei cieli.
Ti faccio ancora i miei complimenti, adoro già questa storia.
Alla prossima,
Japan Lover

Recensore Master
13/04/19, ore 16:51
Cap. 1:

Questo primo capitolo è fantastico. Scorrevole da leggere come me lo aspettavo, ricco di dettagli che però non appesantiscono il racconto, il quale anzi procede con scioltezza e racconta della nascita di un amore con delicatezza, con la giusta velocità nonostante lo spazio di un primo capitolo. L'intesa è immediata, la percepisce anche il lettore da subito. Siegfried è un giovane davvero particolare, incontaminato appunto, come viene descritto. E dalle sue parole si immagina senza difficoltà una vita vissuta tutta sul confine di un orizzonte: in prima linea, tutta tesa al futuro e che non perde tempo a contemplare un passato che non si sa a cosa possa giovare; con l'aria caratteristica di un giovane uomo si lancia nelle imprese con entusiasmo e con sottile brio... Insomma, la combinazione giusta per fare innamorare. Friedrich parrebbe più maturo d'età: anche la sua iniziale reticenza ci mostra di questo personaggio una certa maturità di carattere senza però nasconderne la vitalità profonda che non è stata spezzata dalla guerra: questa vitalità lo attira inevitabilmente al compagno, del quale parebbe una specie di opposto ma, a mio avviso, ad un'occhiata più profonda della loro relazione sono più numerosi gli elementi che hanno in comune.
Mi piace l'uso che hai fatto di certi termini ricercati e poco frequentati piazzati in modo sublime da non apparire artefatti, anzi, che hanno saputo infondere al racconto - molto calato in una realtà militare, fatta di metallo, aerei e armi - un tratto poetico che ha fatto da sfondo all'amore nascente.
Davvero un bellissimo capitolo... Spero che la storia non finisca tragicamente perché mi sono già affezionata ai personaggi!!
A presto :)
Rita
(Recensione modificata il 13/04/2019 - 04:54 pm)

Recensore Master
04/04/19, ore 15:48
Cap. 1:

Quando I due piloti si sono incontrati, mi è quasi parso di sentire il suono di due pezzi di metallo che si incastrano e combaciano perfettamente.
Ho anche notato che i loro nomi, Sigfried e Friedrich, hanno una parte comune. Potrebbero essere una sinalefe poetica e questa comunanza mi è parsa molto poetica.
C'è una sorta di colpo di fulmine tra loro, in un luogo e in un momento che non può che essere quello sbagliato. O l'unico giusto per apprezzare la vita.
Ho adorato la tua descrizione dell'alba e quella del primo volo. Sembra un matrimonio che vede cielo e aria come testimoni.
Ho un vago senso di perdita, spero che la storia non sia tropo tragica.
Ho anche riso per un discreto intervallo di tempo per la tua premessa all'inclito lettore! :D
A presto! ^^
(Recensione modificata il 04/04/2019 - 03:51 pm)

Recensore Veterano
03/04/19, ore 22:47
Cap. 1:

Avevo messo la storia tra le seguite pensando di leggermela con calma tra un giorno o due, ma dopo aver letto la premessa, che ho trovato fantastica (quanno ce vò, ce vò), il capitolo me lo sono pappato tutto subito.
Come ti ho già detto un'altra volta, tu hai questa straordinaria capacità di dare ai tuoi protagonisti un'intensità affettiva straordinaria.
Complice anche la medesima passione per il volo, tra i due nasce subito un'intesa molto bella, esclusiva, che li fa agire in perfetta sintonia, sia quando sono sospesi tra le nuvole, sia quando si trovano a terra.
E questo nonostante le evidenti diversità caratteriali: il sergente Siegfried è spavaldo e temerario quanto il suo gregario, Friedrich, è cauto e riflessivo.
Che dire ancora? Leggerti è sempre un enorme piacere, Old. Riesci a stupirmi ogni volta.
A presto!

Recensore Master
03/04/19, ore 19:33
Cap. 1:

Carissimo hai fatto più che bene a mettere il disclaimer, mala tempora currunt e se mi faccio problemi io col testo troppo esplicito di una canzoncina rap, posso immaginare che tu ti sia posto il problema con un argomento storicamente... Delicato.
Non voglio addentrarmi in disamine del perché sia diventato così difficile trattare "quel" periodo storico dal punto di vista PURAMENTE letterario, perciò mi limiterò a mettermi seduta, munirmi di adeguate scorte di generi di conforto e seguire le vicende di questi due giovani, intrepidi piloti.
C'è stata da subito sintonia tra loro, Friedriche è stato letteralmente abbagliato dalla personalità travolgente di Siegfried, così estroversa, solare, che contrasta con la sua indole evidentemente più pacata e riflessiva.
Sembrano completarsi a vicenda, sia a terra che in volo e da romanticona non posso che definirli due anime gemelle fatte per stare insieme ^^
Fino a quando?
Questa è la domanda, perché la guerra incalza, i tedeschi perdono posizioni e subiscono l'impatto della potenza militare degli alleati come dimostra l'ultima devastante incursione a fine capitolo, che ci lascia in sospeso sulle conseguenze.

PS: è adottabile Von Kleist? Valuto anche l'opzione di prenderlo in coppia per non separarlo da Fried ^^

Recensore Veterano
03/04/19, ore 17:34
Cap. 1:

Carissimo, ecco che mi fiondo in picchiata come uno Stuka per bombardarti con le mie considerazioni.

Vorrei prendere le ultime parole del tuo Disclaimer, stamparle su una maglietta ed andarci in giro, perché è triste che un autore di finzione di debba ridurre a scrivere cose così ovvie. Soprattutto per essersi "limitato" a raccontare la storia di due ragazzi che hanno l' unica "colpa", se di colpa si può parlare, di essere coerenti con la realtà del loro periodo storico.
Sono cose che non mi spiego.

Ma veniamo alla storia.
Interessantissima, in primo luogo, l' ambientazione. Mea culpa, conosco poco la Luftwaffe per cui le preziose informazioni che hai disseminato nel racconto sono una manna.
Mi ha colpito soprattutto il ruolo del gregario, che copre le spalle al pilota.

Perché una volta che l' aereo è decollato sei solo contro il mondo, ed è preziosissimo avere un compagno accanto che rischia con te, per proteggerti.
Credo che per questo Von Kleist non abbia preso alla leggera la morte del gregario precedente: perché quando si rischia la vita insieme i legami si rafforzano. Oltretuttto che per loro il Bund tra camerati era, tu m' insegni, un aspetto culturale importantissimo.

Al netto delle scene di volo e di combattimento, come sempre mozzafiato, mi ha colpito la scena in cui Friedrich si rannicchia sotto le coperte e guarda fuori dalla finestra.
Mi ha colpito molto perché ci guidi, dolcemente quasi con tenerezza, nell' umanità di questi ragazzi.
Perché erano ragazzi, esseri umani, persone con una dignità ingiustamente ignorata.

Qui mi fermo, perché sono tanto commossa che potrei piangere.

Attendo con ansia il seguito, mio caro.

A presto ^^

Recensore Master
03/04/19, ore 15:07
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi di ritorno, col capo cosparso di cenere, consapevole di non avere scusanti per essere rimasta lontana da te per tutto questo tempo. Non mi resta che appellarmi alla tua clemenza.
Sviolinate a parte, la prima cosa che mi è venuta in mente terminato il capitolo è stata: wow, si torna in volo. Sai quanto io abbia amato il Cavaliere di Valsgärde, e questa storia, pur con tutte le differenze del caso, me l’ha subito ricordata. Insomma, hai già il mio cuore in mano. Non ti dico di trattarlo bene, perché, visto il contesto, non mi aspetto certo rose e fiori, anzi, sono già psicologicamente preparata a soffrire, e pure parecchio.
Come al solito, rimango rapita dalla tua scrittura, dal modo in cui riesci a catturare subito l’attenzione del lettore, a catapultarlo nelle vite di questi due giovani dal cuore puro che la guerra sembra non aver ancora (ancora) corrotto. Il modo in cui si trovano e si riconoscono – come se fossero veramente le due metà di un’unica anima – è bellissimo e naturale, e non potevi, almeno secondo me, descrivere altrimenti l’unicità di questo legame se non attraverso quelle mani intrecciate, unite dalla promessa di restare insieme per sempre.
Poi, naturalmente, c’è tutta la parte “tecnica”, quella in cui dai sempre il meglio di te, e io mi sono ritrovata di nuovo a volteggiare in cielo insieme ai tuoi protagonisti, pur soffrendo di vertigini ad un metro da terra, pensa un po’!
Questa storia finisce tra le preferite per direttissima, inutile aggiungere che ne sono già follemente innamorata.
Ti faccio i miei auguri per il contest, conosco molto bene Shilyss, la stimo tantissimo come autrice e sono veramente felice che tu abbia deciso di partecipare ad uno dei suoi contest. In bocca al lupo! Io, naturalmente, faccio il tifo per te ^^
A presto!
Con infinita ammirazione,

padme

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