Finalmente! Finalmente posso tornare a concedermi un po’ di tempo per scrivere e leggere! Sabato pomeriggio ha coinciso con la mia libertà, dato che ho finalmente dato quei benedetti esami di cui sai già. Ovviamente mi scuso per il tremendo ritardo della recensione, ma meglio tardi che mai, giusto? Prometto che a breve recupererò anche l’ultimo capito dell’invisibile ♥️.
Devo ammettere che da una parte mi aspettavo che le tinte di questa storia si sarebbero incupite; del resto l’introspezione è anche una delle tue caratteristiche principali, quindi ovviamente rientra tutto in linea con il tuo profilo di scrittrice.
L’odio che mi ha provocato leggere del padre di Sakura è quasi inenarrabile, per questo credo avrò difficoltà a rileggere nuovamente il capitolo (o almeno quella parte), cosa che solitamente faccio. Hai proprio ragione, non tutte le persone sono fatte per avere dei figli e purtroppo questo va a discapito di persone come Sakura, che si ritrovano ad essere le vittime di un genitore incapace. Nel suo caso purtroppo intervengono altri elementi, come ad esempio la violenza dalle molteplici sfaccettature; da un quadro famigliare simile non poteva che uscire un fiorellino “stropicciato”, come sottolinei a più riprese tu. In tutto questo la nostra povera protagonista non trova serenità nemmeno nel mondo fuori dalle mura domestiche, abitato da persone cattive, come le sue compagne di corso. Anche se mi sento di correggermi, in quanto non penso nemmeno si tratti di persone davvero “cattive”, ma sicuramente incapaci di provare empatia, egoiste e frivole; ragion per cui ho adorato come Sakura sia riuscita, a suo modo, a rispondere a tono e rimetterle un tantino in riga. Probabilmente io in una simile situazione sarei esplosa di rabbia e per questo motivo non sarei stata on grado di assemblare fonemi per dare vita a periodi di senso compiuto.
Nonostante questo ho provato, per tutto il corso della lettura, un grande senso di amarezza, sommata alla tristezza: Sakura non si merita questa vita ingiusta e scorretta nei suoi confronti.
Ma per fortuna il destino ha voluto per lei un incontro fortunato (finalmente una gioia) che hai rappresentato alla perfezione con la figura di Chiasa; mi sento di spendere due parole per lei, ma specialmente per te: so cosa vuol dire perdere qualcuno di amato e nello specifico perdere una nonna per me vuol dire perdere molta sicurezza, in quanto i nostri nonni (nella buona parte dei casi almeno), hanno la funzione di proteggerci dalla brutta vita di adulti che ci tocca affrontare e sopportare. Per questo prima di tutto mi sento di mandarti un altro forte abbraccio, dicendoti che hai reso omaggio in maniera perfetta a tua nonna: Chiasa sembrerà un po’ toccata ai più, ma effettivamente ha espresso benissimo il concetto, seppure nella sua maniera forse un po’ troppo diretta; inutile dire che mi sono sbellicata dal ridere nel leggere l’assurdo dialogo sulle mutande e davvero ci voleva, sia per rialzare i toni di un capitolo come questo, sia perché io personalmente ho bisogno di distrarmi e farmi qualche risata in questo periodo.
Ora: NON VEDO L’ORA. Quando arriva Sasuke? Non sai quanto sono curiosa di sapere come riuscirai a far collimare lui ed Howl, apparentemente due personaggi davvero molto, molto differenti! Ma sai già quanto io ami entrambi, quindi spero di non dover aspettare ancora troppo tempo prima di leggere di lui ♥️.
Scusami ancora per il ritardo, ma prometto che un futuro tenterò di essere un tantino più puntuale.
A presto, stropicciata amica!
Briciole |