Terza classificata
Laccato rosso sangue - Raffyloveantonio Uwetta
ATTINENZA AL TEMA: Piccola parentesi, quando ho letto “canicattì” ho pensato a mia madre che ogni volta che andavamo al ristorante tutti insieme e mio padre per caso non parcheggiava davanti all’ingresso lei diceva: “Hai parcheggiato a canicattì!” anche se magari eravamo a soli cinquanta metri di distanza. Era da una vita che non sentivo quella parola. Parentesi inutile chiusa.
La storia si apre con il finale. Un ambientazione asfissiante che quasi si percepisce l’afa dentro a quel piccolo appartamento.
Ci presenti poi subito la nostra Matilda, donna di tutti i giorni, cicciottella, bruttina, con un seno floscio e la pancia gonfia. Matilda è la ragazza comune, quella che non ti giri a guardare. Quella che non potrebbe mai stare al centro dell’attenzione, una delle tante.
CI sono parecchie frasi che sposano perfettamente lo stile cannibale, come: “Componeva versetti stonati e si mordeva la lingua per non urlarli al mondo.”
Oppure la normalità con cui descrivi i comportamenti nocivi di lei. Matilda ha la particolarità di essere ossessionata da Osvaldo. Per caso lo incontra, lo conosce di nascosto, lo studia. Il più bello dell’ospedale che mai starebbe con una qualsiasi Matilda. Il sentimento di lei, così estremo e irrazionale, è ciò che chiedevo per il contest. Situazioni assurde, gesti impulsivi.
Insomma la tua storia è pienamente cannibale, parecchi passaggi lo sono di fatto.
La frase scelta è il pilastro di tutto il racconto, povera Matilda e poveri tutti noi illusi.
14/15
ORIGINALITA': L’originalità è data dai personaggi e dai passaggi che mano a mano portano all’atto finale.
Abbiamo una donna innamorata di un uomo, il quale è innamorato di un transessuale, il quale è innamorato della donna. Un triangolo perfetto direi. Elementi colorati di una storia decisamente non adatta ai minori o ai deboli di stomaco.
Originale il modo in cui poi lei alla fine si accetta. Un modo malato per una persona malata.
13/15
CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: Ne abbiamo tre ben distinti. Osvaldo, superficiale che “vive per scopare donne magre come giunchi”. Lo vediamo parlare forse due volte, ma Matilda ne è così ossessionata che infondo Osvaldo lo conosciamo bene. Eppure ci stupisce, eppure anche lui ha un introspezione, una profondità d’animo. Non è un bel personaggio, nel senso che non è una persona con cui ci si vuole avere a che fare perché “adora i cadaveri seviziati”, eppure ha successo. Ha successo come quegli uomini affascinanti che si rivelano serial killer spietati. Si innamora di Guida, che sottolinea la sua perversione verso il sesso, eppure i suoi sentimenti sembrano decisamente sinceri.
Guida, amica infame, innamorata follemente di Matilda, tanto follemente da decidere di donarsi all’uomo che lei ama per “testare quanto può essere giusto”. Insomma: “Amici, amici e poi ti rubano la bici.”
Non abbiamo personaggi nobili in questa storia, Guida è forse la più infame. Osvaldo alla fine non ha colpe, si è solo innamorato.
Anche i sentimenti di Guida sono del tutto distorti, ha una visione del bene tutta sua. Personaggio estremo per una storia estrema.
Matilda, l’ultima del trio. L’ultima in generale perché lei anziché consumare si può solo masturbare. Prova eccitazione per le situazioni sbagliate, l’apice lo raggiunge mentre guarda l’amplesso tra la migliore amica e l’uomo che vuole per se. Era come guardare un porno, era come se lei lo stesse facendo con Osvaldo. Situazione che ho trovato sublime, perfettamente in linea con il personaggio che hai creato. La storia poi è un susseguirsi di sue ossessioni, prima di Osvaldo, poi per gli oggetto che comporranno la sua “collezione”. La sua ossessione per il fisico la porta ad atti estremi, come spillarsi il seno, autolesionandosi fingendosi chirurga estetica. Finisce il tutto con lei che raggiunge l’orgasmo mentre si apre, in tutti i sensi. Il finale è decisamente la parte più splatter. Non sono amante in realtà del genere, ma qui è tutto così malato e ben definito che è sopportabile.
15/15
GRADIMENTO PERSONALE: Non è una storia per tutti, decisamente. A volte, non essendo appunto un amante del genere splatter così ben descritto, ero in difficoltà anche io. Però sei stata brava/o, hai realizzato tutto al meglio. Sono arrivata alla fine dicendomi che non poteva concludersi in maniera diversa.
Tutto perfettamente lineare e ben costruito. La scelta poi dei personaggi l’ho trovata davvero particolare e d’effetto. Complimenti.
4/5
Totale: 46/50 |