Ciao, ed ecco la quarta delle recensioni dovute. 

Questa storia mi è molto piaciuta: comprendo perfettamente la reazione di June, in fin dei conti fu un Gold a distruggere l'isola ed eliminò il Maestro Albione, quindi è perfettamente normale che, seppur sia Shun che ora indossa l'armatura di Virgo, lei nutra ancora astio e dubbi nei confronti del Santuario. Tuttavia, vedo con piacere che alla fine le cose sono tornate serene, l'Isola è ora in armonia con il Santuario pronta ad un nuovo inizio.

Ti faccio i miei complimenti! Alla prossima 

Per questa settimana lascio da parte le one shot o drabble su Snk per approdare qui, in questa one shot particolare che vede protagonisti June e Shun.
E' ambientata dopo la Guerra contro Hades, ci capisce piuttosto bene, e si intuisce anche il motivo della reazione (anche se un po' esorbitante) di June. Del resto, la sua isola è stata distrutta da un Gold, il suo maestro è stato ucciso dal Saint di Pisces, quindi ci sta anche che lei veda Shun con l'armatura di Virgo un po' come un traditore, anche se dovrebbe ben conoscere la bontà dell'amico e compagno di un tempo.
E' comparso anche Hyoga con l'armatura del Cigno, è sempre un piacere vederlo in questa tenuta :)
Ciao e alla prossima :)

Buongiorno carissima! Da quanto tempo!
Allora, ti avevo detto che sarei passata da una delle OS in lista e così è. Mentre curiosavo stamattina sono stata incuriosita dalla mini-long "Il sottile gioco della passione", se ti va la prossima volta inizio a leggermi quella, ma fammi sapere tu ^^
Ora, però, passo a questa piccola one-shot. 
L'ho trovata molto intensa, è sicuramente un momento importante per i personaggi, per Shun soprattutto, e hai mostrato molto bene pur senza eccedere con complicate e infinite descrizioni tutte le emozioni necessarie. 
Il discorso fra lui e June è intensissimo, sono felice però che alla fine siano riusciti a ritrovarsi. 
E' una os breve e che alla fine del viaggio mi ha trasmesso speranza, vista la loro riappacificazione e vista la frase finale, che termina serenamente il racconto.
Alla prossima ^^
fumoemiele 

Molto bello e sentito il ritorno di Shun all'isola di Andromeda, solo non comprendo molto la reazione di June.
D'accordo, l'isola è stata devastata da un Gold ma è di un suo amico fraterno che stiamo parlando. Ho apprezzato il fatto che Shun, oltre a mantenere perennemente la calma, decisa di presentare alla tomba del suo maestro tutto quello che è stato, come a volergli raccontare delle sue gesta e di come sia progredito come Saint: dapprima l'armatura di Andromeda, poi quella di Virgo e infine persino la surplice del signore degli Inferi. A quanto pare racchiude in se ancora una parte di quella oscurità.
Soltanto l'intervendo di Albione riesce a far riappacificare i suoi due discepoli, con tanto di decisione di lasciare a Shun l'armatura di Andromeda affinchè possa trovare da se il suo successore. Unica nota stonata , ma è solo un mio gusto personale, è la "vicinanza" tra Shun e Hyoga. Sempre stato per Shun/June e Hyoga/Flare ma de gustibus. Storia coinvolgente e scritta bene, complimenti.
Un saluto!

Mi è piaciuta questa riappacificazione con June e l'isola di Andromeda, che da quello che mi ricordo da Albione in poi ha avuto solo guai quindi è anche giusto che a un certo punto le cose comincino anche ad andar meglio.
Non condivido il comportamento della ragazza, dimostratasi a priori astiosa contro di lui. lei appare come una molto passionale e anche le sua azioni sembrano dettate dalle emozioni del momento, senza nessun vera considerazione della situazione. Sebbene capisca perchè a lei non piacciano i gold, sapere che Shun è sempre stato dalla parte della Dea che non coincideva a priori con quella del Grande Santuario avrebbe dovuto almeno portarla a farla riflettere.
Commovente la scena di lui che rende onore alle spoglie del maestro e mi piace l'idea che sia affidato a lui in prima persona il compito di trovare il nuovo cavaliere di Andromeda.

Ciao, eccomi qui per la famosa recensione che ancora ti dovevo da prima delle vacanze. 
Stavolta ho trovato questo breve racconto nuovo e ho deciso di leggerlo. Mi è piaciuto anche se personalmente non riesco a vedere la coppia Hyoga e Shun...io Crystal l'ho sempre visto con Flare, spiacente! Ma d0altra parte qui non è molto importante, dato che la storia è incentrata su June e Shun.
Ho provat empatia per June: è rimasta da sola dopo aver visto morire gli amici e il maestro, sicuramete si sente sola e smarrita, senza nemmeno essere capace di immaginare cosa le riserverà il giorno dopo, figuriamoci pensare al futuro. E oltretutto le manca il suo migliore amico, di cui avrbebe particolarmente bisogno in questo momento.
E difatti lui arriva, ma non è come lei si sarebbe aspettata, tanto è vero che prende a considerarlo un nemico e traditore. Come sempre però la pacatezza e la saggezza di Andromeda, capace di calarsi nei panni della ragazza e di capure ciò che prova, riportano tutto alla normalità...e anche per June si intravede la posibilità di un bun futuro, come guardiana dell'isola ed erede del maestro Albione. Cosa che ho trovato non solo giusta ma particolarmnte azzeccata.
Alla prossima!

Una storia molto bella e ben raccontata, che ci fa ritrovare con piacere la figura di Albione, un grande maestro che ha sempre creduto nella forza e nelle potenzialità del suo allievo.
Qui di strada Shun ne ha fatta tanta, si presenta con la cloth di Virgo dopo che il suo corpo ha fatto da ricettacolo ad Hades. Insomma...mi sembra pur ovvio che June abbia le sue perplessità. D'altronde sull'isola ne hanno passate tante a causa della loro alleanza con i cavalieri di Athena.
Un discorso molto forte, intenso e d'impatto quello tra Shun e June che richiede persino l'intervento dello spirito di Albione per calmare le acque. Tutto si risolve per fortuna, ed entrambi gli amici possono ritrovarsi con affetto e serenità sotto la protezione costante del cosmo di un grande maestro.
Mi è piaciuto molto il gesto di Shun di portare sulla tomba di Albione il sacro rosario della Vergine, un gesto davvero simbolico e ricco di significato. Il cavaliere d'argento può andare più che fiero del guerriero che è riuscito a tirare su.
Complimenti per questa bella storia mia cara. A risentirci a presto