Recensioni per
Profumo di limoni
di Vedra
Ciao, giungo a lasciarti una recensione con un ritardo che definirei astronomico. A mia "difesa" posso dirti che non sono quasi mai propensa alle soulbond!AU e devo essere dell'umore giusto, devo aver davvero voglia di leggere per poterle apprezzare. Quindi invece che leggere subito la tua storia, che comunque avevo notato dato che partecipava alla stessa iniziativa a cui ho partecipato anch'io, ho preferito metterla da parte. L'ho letta adesso, ma erano già dei giorni che ci giravo attorno. L'avevo anche iniziata la settimana scorsa, poi i mezzi elettronici hanno deciso di abbandonarmi... Ma ad ogni modo, la prima impressione che ho avuto leggendo questa storia sulle anime gemelle, è che pur essendo un tema che più o meno ha uno schema abbastanza classico (inteso come sviluppo narrativo e quindi un certo inizio, un certo sviluppo e una certa fine), tu l'hai un po' mandato al diavolo. In questo prologo, che fa più che altro da apertura al prossimo e ultimo capitolo, vengono introdotti alcuni elementi che mi hanno sorpresa. Anzitutto Sherlock non si trova a Londra, questo lo intuiamo principalmente dall'introduzione, che contestualizza tutto in quei tristemente famosi due anni che Sherlock ha vissuto lontano da Londra. Se non ci fosse stata quella precisazione, forse io non lo avrei capito. Non da questo capitolo almeno. Perché in realtà il prologo è un viaggio nella memoria. Ci aiuta a comprendere come è strutturato questo tuo mondo soulbond, capiamo che c'è un nome sul dito che Sherlock, il logico e razionale Sherlock Holmes, non vuole conoscere e che copre fin da quando aveva sedici anni. Non stento a crederlo, per come solitamente si caratterizza Sherlock me lo immagino anch'io a non volerlo sapere in nessun modo. Almeno fino a quando un certo John non entra nella sua vita, ed è allora che ci rendiamo conto che qualcosa è cambiato. Di norma, non ci sarebbe niente di strano ad accarezzarsi un dito, specie quando si è molto distratti, ma il linguaggio testuale in questo è molto chiaro. Nelle storie non succede mai nulla per caso e quando capita qualcosa, dev'essere utile ai fini della trama. Ed è così che abbiamo la certezza che quel gesto di Sherlock abbia un significato ben preciso, un senso che c'entra con i sentimenti e con l'anima gemella. La stessa di cui Sherlock per propria volontà non conosce il nome. La stessa che, si suppone, sia proprio John. E intuiamo anche che Sherlock deve averlo dedotto in qualche modo, deve sentire dentro di sé che è proprio John quella persona che non stava aspettando, ma che è arrivata lo stesso. Del resto non sappiamo altro, non sappiamo se John ha inciso il nome di Sherlock nella pelle. Non sappiamo niente. Ciò che ti sei premurata di descrivere è Sherlock Holmes. Ci hai messo anche un po' del rapporto con Mycroft e di quello con Lestrade, che ovviamente chiama col nome sbagliato. Hai descritto uno Sherlock disinteressato all'amore e ai sentimenti, che rifiuta anche la semplice idea di leggere quel nome sul dito. Tutte caratteristiche che fanno parte del personaggio, almeno prima di conoscere John. |
Ciao Vedra! Giungo in ritardissimo, lo so, chiedo venia. Avevo adocchiato questa storia già da un po' ma tra un impegno e l'altro ho sempre rimamdato la lettura ad attimi piu tranquilli. Comunque. Eccomi qui. ^_^ |
Ciao! Che bello una soulbond! A me piacciono molto, anche se è un genere a volte un po' bistrattato, ma appunto io non condivido la cosa. È un primo capitolo di presentazione, un prologo appunto. Nella sua brevità ho apprezzato due cose: la prima (non in ordine cronologico) è che John faccia mettere in discussione a Sherlock tutte le sue scelte e ciò che credeva di volere. Mi piace molto come cosa perché in effetti John stravolge il mondo di Sherlock, che si ritrova innanzitutto ad avere un amico, qualcosa che non credeva di volere. Lo spinge a voler essere quasi normale, dico quasi perché di normale quei due non hanno niente. Eppure i sentimenti tra di loro sono quasi banali, nel senso che sono tra i più antichi del mondo. Affetto, complicità, amore. |
Hei ciao^^ |
Ciao Vedra! |
La faccenda del Soulbond!AU è alquanto spinosa per me. Non ne ho lette molte perché in generale mi turba un po’ il pensiero che una persona possa essere “vincolata” ad un’altra. E poi, se la mia anima gemella vivesse all’altro capo del mondo, o gli capitasse qualcosa? Mille ipotesi e pensieri che non mi farebbero vivere in maniera tranquilla. |