Se il primo capitolo di questa raccolta mi ha fatto sorridere, questo mi ha messo malinconia. E' strano, perché rispetto al film è un finale più felice, consolatorio, dal momento che tutti, ma proprio tutti, compaiono nuovamente (beh, non proprio tutti: manca all'appello chi è morto prima dello "scherzetto" che Thanos ha causato con un semplice schiocco di dita; probabilmente per loro non c'è stata speranza. Mi riferisco, per esempio, a Loki. O Heimdall), eppure ho percepito ugualmente un velo di tristezza, che è il sentimento che mi è rimasto dentro più a lungo al termine della prima lettura (sì, l'ho letto più di una volta, giusto perché mi è piaciuto particolarmente). Probabilmente non è questo il messaggio che volevi dare con questa storia; è strano, vero, come a volte i lettori possano interpretare i nostri racconti! ^^
Ma passiamo al capitolo: la prima cosa che mi ha colpito è stato veder comparire il nome di Harley, perché mi ha svelato un mistero! Ecco, sì, lo confesso: io sono tra quelli che, al funerale di Tony, non avevo riconosciuto per nulla Harley e mi sono chiesta chi diavolo fosse!
Da qui in poi, tutto è... non so...in qualche modo nostalgico. Anche se forse non è il termine più adatto. La lunga carrellata di brevi immagini per scorrere tutti i personaggi presenti non dovrebbe avere senso, di per sé, e invece in qualche modo funziona, costruisce una trama, perché ogni "fotogramma", con poche parole mirate, descrive molto bene i rapporti che sono nati dopo la tragedia: la vita, in qualche modo, torna a fluire nel legame che si sta costruendo nel gruppo, compiendo perfino un "miracolo"! Mi riferisco al fatto che Tony comincia a rendersi conto che di quel gruppo non potrà più fare a meno. L'orgoglioso Stark, sempre al di sopra di tutti, ha subito un cambiamento molto più profondo di chiunque altro (e a proposito di rapporti umani, le immagini di Bruce che sposta "lievemente" - in perfetta sintonia con il carattere di questo personaggio - la spalla per far accomodare meglio Thor o di Steve e Bucky che tentennano sull'ambiguità del loro rapporto sono di una dolcezza che farebbe fangirlare anche qualcuna meno appassionata di me di queste ship ^^).
Però, nonostante tutto, anche in questo capitolo un elemento che mi ha fatto sorridere c'è - a parte l'eterogeneità del gruppo che un sorriso te lo strappa per forza - ed è il fatto che, prima di accingersi a pensare a come e quando ricostruire il mondo, innanzitutto ci si dedichi tutti assieme a una delle attività più tipicamente americane: mangiare un hamburger! (Sebbene cucinato in modo un po' anacronistico ^^). E', in un certo senso, la prova che la civiltà sta riprendendo il sopravvento.
Anche se, alla fine, Tony non può fare a meno di concludere con una battuta che rivela almeno un po' il suo tipico sarcasmo che tanto mi mancava.
Che dire? Capitolo godibilissimo, a cui spero ne facciano seguito altri. E francamente mi dispiace aver recensito così in ritardo.
Ciao!
Missy |