Recensioni per
Era solo un gioiello
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/04/22, ore 17:57

Buona domenica, mia Luce **

approfitto di questi giorni di pace per passare subito per il nostro scambio e, dato che ho finito Ciò che resta delle tenebre, sono tornata di gran carriera qui: avevo già letto e commentato il primo capitolo qualche settimana fa e non vedevo l'ora di concluderla ♥. Il rimpianto non sarà nella natura di Loki, proprio come la soddisfazione, eppure lo si avverte tantissimo in questa storia, anzi, direi che è uno dei punti cardine, uno dei traini della vicenda. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai impostato il racconto, in una continua alternanza fra passato e presente che mette a confronto due Loki diversi ma allo stesso tempo uguali, guidati dal risentimento verso quelle bugie con cui sono cresciuti. Loki si trova al servizio di Thanos dopo aver ripudiato la sua famiglia che si è comportata, a suo dire, ingiustamente verso di lui, e nel farlo ha perso quella che doveva essere solo un'amante, ma che in realtà era una figura insostituibile nella sua vita çç. O per meglio dire l'aveva persa già prima, forse era consapevole che l'avrebbe persa già dal primo momento in cui ha posato lo sguardo su di lei, perché Loki la sua natura la conosce bene, sa perfettamente che i desideri di Sigyn ma avrebbero potuto sposarsi con i suoi. Una casa, una famiglia, fanno parte di un futuro che Loki mai potrebbe desiderare per sé: meglio quindi autosabotarsi e porre fine a quel legame nel mondo più spietato e crudele che esista çç. Ho adorato come lei, in quell'ultima notte, lo abbia messo con le spalle al muro: se fra loro non vi è mai stato alcun vincolo, perché allora Loki ha sentito l'esigenza di spezzarlo? Brava, Sigyn, per quanto mi riguarda sei uscita a testa altissima U.U
Nel presente Loki non smette mai di pensare a lei, complici gli orecchini, di sognarla, come se l'universo stesso, con crudele ironia, gli stesse ricordando che ha commesso un errore, che la vita senza di lei non sarà mai altrettanto bella, e che lui sia comunque destinato a non trovare mai appagamento. E' davvero triste a pensarci.
Molto belle e struggenti anche le sue riflessioni circa l'alleanza con Thanos: Loki non è cieco, sa benissimo che razza di mostro sia quello con cui si è alleato, ma è anche consapevole che tradirlo lo porterebbe a una morte terribile, e che ad Asgard per lui non vi sia più niente çç

Una storia bellissima e struggente, come sempre ♥
ti faccio i miei complimenti e ti mando un bacione!

Bennina

 

Recensore Master
07/01/20, ore 19:40

Che storia meravigliosa ho appena letto. Ho aspettato con ansia di concludere questa OS che lascia il retrogusto amaro di una separazione dettata dall’orgoglio e dall’arroganza. Loki è molto nostalgico anche se lo negherebbe all’infinito. Gli manca tremendamente Sigyn, il suo calore, il suo odore, il sapore dei suoi baci e le sue linee sinuose. Questo vuoto che prova (ma che non ammetterà mai di provare) lo si nota dal suo perdersi nei ricordi, dalla loro prima volta fino alla “rottura”. Rimembra ancora il modo in cui Sigyn danzava dinnanzi al falò, come rideva con le sue amiche e come, intercettando il suo sguardo, fece roteare la gonna mostrandogli le sue caviglie. È malinconico quando ricorda la donna che aveva al suo fianco ma che ha perso a causa sua. Perché sì, era cosciente che Sigyn sarebbe stata fedele e lo avrebbe aspettato per sempre, non era ignaro del sentimento che provava per lui. Era il suo di sentimento che gli era all’oscuro. Ma conoscendo il carattere del nostro amatissimo dio dell’inganno non avrebbe perso del tempo con delle simili sciocchezze. E di fatti ha tradito la fiducia dell’unica donna che avrebbe saputo amarlo e preso la decisione di farsi seppellire insieme a lui. Quegli orecchini che ha ritrovato sono stati uno scherzo fattogli dal destino per renderlo cosciente di ciò che aveva e che ha perso a causa della sua superbia.
Ma questa storia non può finire così! Infatti sto per catapultarmi sulla mini long “Come un vizio assurdo”. Sono una romanticona del cacchio e spero in un lieto fine per questa coppia anche se sappiamo entrambi come andrà a finire….
Che dire. Complimenti sei bravissima. Il tuo stile è facile da riconoscere e soprattutto da apprezzare. Nessuna cosa fuori posto. Non esiste nessuna crepa o qualche piccolezza da segnalare. Sei PERFETTA.
Ci rileggiamo presto cara! E buon 2020.

Recensore Master
02/12/19, ore 15:47

Un’altra bellissima storia, un’altro bellissimo finale. Ma con te c’è sempre garanzia di successo, n’est pas?
Torniamo da Loki, che continua ad essere Loki e a sentire, nonostante finga il contrario, un crescente rimorso dentro il cuore, immerso in una posizione che non sente sua e che non gli dà nulla di soddisfacente. Non solo ha perso Sigyn, ma Loki stesso è artefice e colpevole della sua sparizione, e la sua presenza continua a bussare alla sua porta in dettagli anche minori, come appunto i titolari orecchini.
Il loro primo incontro è dolcissimo, con tutta l’innocenza dell’amore giovanile, e anche il flashback degli orecchini è tenero: adoro come Loki le regali orecchini verdi per farle portare un colore che le facesse pensare a lui, come se volesse farsi notare almeno nella vita della donna che gli piace e alla quale potrebbe piacere.
La posizione di Loki come elemento stonato nel mondo degli Aesir continua ad essere marcata ed enfatizzata dai pettegolezzi che si diffondono su di lui, dalle voci delle amiche di Sigyn – come se dopotutto anche l’appartenere a Loki comportasse per Sigyn una perdita del suo posto nel mondo – e della stessa Frigga, la cui fiducia in qualche modo sembra fare più male della distanza di Odino. Sembra quasi una presenza onirica, qualcosa che Loki ha solo immaginato che riemerge nel suo subconscio per via degli orecchini che il Dio trova.

Questi ricordi teneri, affettuosi e pieni di gratitudine per Sigyn contrastano con il presente, in cui Loki, il cui cuore è “infettato col veleno del rancore”, sta seguendo Thanos nel suo folle piano di conquista ed è disposto a sacrificare persino Asgard, e tutti coloro che vi sono vissuti. E nonostante la posizione di potere che è riuscito ad ottenere nell’orrido progetto del Titano, lui continua a sentirsi un prigioniero, lontano nella “catena di comando” e sottomesso a un “giogo” di cui brama di liberarsi. Anche con gli Ufficiali di Thanos che si inchinano al suo passaggio, e il pensiero di Midgard e di “lei” che bussa alla sua porta, ancora.

Sigyn continua ad essere un personaggio dolcissimo, i cui occhi tristi fanno tenerezza a Loki anche se non riesco ad ammetterlo e non riesco a restarle attaccata nonostante la sua presenta continui a rendere la sua vita “viva”. Nonostante il linguaggio vago, il dolore e il tormento del Dio dell’Inganno emergono nitidi e completi. Soprattutto quando i ricordi di Sigyn sono piacevoli, scherzosi: quelli contrastano tremendamente con il presente. L’amore di Sigyn è solo l’amore di Sigyn, e Loki non può renderle niente in cambio.
“Non c’è nessun vincolo tra noi”
"Se non c’era alcun vincolo, tra di noi, allora dimmi, principe Loki, figlio di Odino: perché hai sentito il bisogno di spezzarlo?”
OUCH.
E una menzione speciale anche al finale, in cui il vincolo spezzato non si rimargina e l’orecchino – “solo un gioiello” – viene gettato via. Loki è crudele, è il cattivo per eccellenza, ma ancora una volta appare fragile e completo. E così è anche per Sigyn, che mostra forza ed eleganza anche quando la vediamo piangere e Loki la sta gettando via.
Quindi ancora una volta: una conclusione eccellente. I miei complimenti, leggerti è sempre una fonte di piacere e grandi emozioni.
Un abbraccio e alla prossima
Lady R

Recensore Master
09/11/19, ore 13:01

Mia cara! Quanto, quanto mi ha fatta soffrire questo ultimo capitolo. Credo che sia una delle primissime cose che leggo di tuo che veda un Loki così…a pezzi? Perchè sotto la corazza di dio degli inganni, sotto la razionalità delle parole che rivolge a Frigga e a Thor ed infine pure a Sigyn (non c’era alcun legame, e quanto fa male sentirsi dire una cosa del genere?), sotto la necessità di “nascondere” la loro relazione per non degradare Sigyn a un’amante quando vuole essere riconosciuta per le sue abilità di strega e allieva di Frigga, SOTTO tutto questo si sentono il disagio e la nostalgia. É una sensazione progressiva, in cui si perde man mano la speranza già andiamo avanti con il capitolo: anche i ricordi diventano più cupi, passando dalle battute di Thor all’ultimo incontro fra Loki e Sigyn, venato di rimpianto sotto la chiara attrazione fisica che c’è tra i due.
É una progressione che mi ha uccisa perchè man mano che ci avvicinavamo alla fine e che Loki si avvicinava a Thanos mi rendevo conto che non c’era via di scampo e che non era previsto un finale felice per questa fic, almeno non a questo stadio. 
(Riguardo la battuta che fa Thor all’inizio, apro una parentesi: per la primissima volta il mio snowflake heart l’ha trovata vagamente ‘objectifying’ nei confronti di Sigyn e credo davvero che anche questo faccia parte di Thor, perchè come abbiamo visto anche nell’MCU a volte ha delle scelte, sia di vocabolario che di azioni, che sono goliardiche al punto del ‘let boys be boys’, tipiche di un principe un po’ cazzaro ma alla fine figlio di quell’Asgard che l’ha cresciuto a donne, feste e scazzottate. Quindi anche qui, ottima caratterizzazione, e vorrei cogliere il momento per farti i complimenti per saper toccare corde diverse dei personaggi in contesti diversi: Thor non è cresciuto con Sigyn mi pare di capire, ovviamente non è la moglie del fratello, quindi ho trovato il sapore della battuta molto diversa da quello protettivo del Thor di Solo un Accordo, ma frutto appunto di un diverso contesto e non di OOC.)



Alla fine della lettura, mentre rileggevo e pensavo un po’ alla tematica del gioiello (oltre ad essere ovviamente il fil rouge della mini-long, il collegamento e il trigger), mi hai fatto riflette che alla fine Sigyn è come un gioiello sparito, rimpianto troppo tardi, che chiaramente tormenta il dio degli inganni nonostante non ci fosse, a detta sua, alcun legame. Per quanto ti ci sia affezionato, una volta che lo perdi non puoi più ritrovarlo, e se è un paio di orecchini una gemma è inutile senza l’altra, o quantomeno si sentirà sempre incompleta, non importa quanto bella. il fatto che Loki poi l’abbia sempre tenuta per sè (il paragone con il drago è veramente bellissimo, e sempre molto azzeccato) non aiuta, perchè lo lascia senza appigli se non un orecchino che non è nemmeno quello della donna che ama — il fatto che non sappia, naturalmente, che fine abbia fatto il suo regalo è straziante ma comprensibile — e la consapevolezza non solo che l’ha persa, ma che non saranno mai come i due amanti nella tomba. Anche la scelta di Sigyn di "concedersi" nonostante sia chiaro che Loki vuole qualcosa di ben diverso (tipo il trono ksksks) è amarissima, ma profondamente umana: chiunque dica che non ha mai fatto una cosa del genere sapendo che i giochi erano già chiusi, o pensato di farlo, mente sapendo di mentire.
La cosa che ho amato di questa mini-long è che arrivi alla fine con il magone, ma non odi nessuno dei due: vuoi che si ritrovino, c’è quel sapore della speranza dato che Midgard è troppo vicina a dove potrebbe essere lei (ed è buffo che qualcosa che rende il lettore speranzoso sia fonte di nostalgia e tristezza per Loki, anche se ovviamente è Loki e lo dimostra solo fino ad un certo punto), ma capisci le ragioni di entrambi. Loki ha spezzato il cuore di Sigyn oltre ad un legame che (allegedly) non esisteva nemmeno, ma rendi molto chiaro il tradimento che ha provato nel momento in cui si è visto “sottratto” del diritto a regnare. Rendi la reazione di Loki quasi logica, l’unica possibile, e adoro come si distacchi dalla parte più emotiva di sè quasi per “dovere”, se vuole essere un re (mi riferisco a questa frase, che ho amato e che stamperei sulle magliette: Il prezzo da pagare per essere degni dell’Hliðskjálf e governare un popolo di pirati e predoni era anche non farsi mordere il cuore dal desiderio per un’amante.). Allo stesso modo, come può essere stato così cieco nei confronti dei sentimenti altrui, come ha potuto non notare che lei era qualcosa per cui essere soddisfatti? Finisci per sperare che si riuniscano, rimani tristissima alla fine a causa dei ricordi misti a desideri a cui Loki non si abbandona quasi per un senso di protezione nei confronti di Sigyn, ma lasci allo stesso tempo fuori qualsiasi giudizio nei confronti dei protagonisti.
Non c’è alcun viciniore in questo capitolo, perchè da qualche parte senti che Sigyn non può averlo dimenticato così come Loki non ha dimenticato lei, ed è qualcosa che ti spezza. 


Ah, quanto mi è piaciuta ;-; non mi hai mai fatto soffrire così, maledizione. Sto quasi rimpiangendo di non aver letto la nuova Soulmate AU, almeno avrei ancora un cuore, ma mi rimane il grandissimo senso di soddisfazione di aver letto qualcosa di bellissimo e di poter sperare in un incontro futuro, una riconciliazione e un ritorno di fiamma (ha buttato via l’orecchino, dopotutto, ma si può ancora sperare, no? No?!). 


Mi fionderò su qualcosa di ben più felice la prossima volta, ma è valsa tutto il dolore. E, first time, mi viene davvero voglia di perdere una copertina e dire a Loki che andrà tutto bene e che è ok amare e rimpiangere di aver sbagliato tutto con una persona, facendole e facendosi del male.

Mi ritiro nel mio nido a piangere dear, come sempre ottimo lavoro (mannaggia, queste cose mi ammazzano, soprattutto se fatte meravigliosamente bene) ;-;
Un abbraccione,
Ellie

Recensore Master
05/10/19, ore 10:30

Ciao Shyliss! Mi dispiace per non essere passata prima, ma in queste ultime due settimane sono stata davvero stracolma, tra esami e lezioni! Stasera passerò a lasciare l'ultima recensione premio che ti spetta per il contest 'di fiori, amori e passioni'. Allora, quest capitolo mi è piaciuto moltissimo. Più leggo i tuoi scritti, più resto strabiliata dalla tua capacità di utilizzare il linguaggio italiano. Sei così raffinata e travolgente che davvero, mi lasci ogni volta a bocca spalancata, stupendomi ed emozionandomi a ogni rigo! Hai un vero e proprio talento, te lo dico dal profondo del mio cuore. Parlando della trama in sè, mi è piaciuta la tua idea di alternare i ricordi di Sigyn, così sentimentali e commoventi, a parti più 'fredde e calcolatrici', ovvero alle azioni vere e proprie che Loki sta compiendo per ordine di Thanos. Insomma, hai contrapposto non soltanto due momenti differenti, dando dinamicità al testo, ma anche le due personalità del villain, che ha appunto anche una parte della sua anima sentimentalmente coinvolta, oltre a quella 'malvagia' che siamo più abituati a vedere. Ho apprezzato molto come, ogni volta in cui Loki si lasciava andare ai sentimenti e ai ricordi, tu bilanciavi immediatamente dopo inserendo un gesto o un pensiero appunto più calcolatore, in modo tale da mantenere l'IC veramente equilibrato. Poi, più volte durante la lettura mi sono commossa o mi hai fatto perdere qualche battito, ma qui: - “Non c’era alcun vincolo.”
Sentendolo pronunciare quella frase, lei si strinse con più forza il lenzuolo al petto – doveva odiarsi, intuì.
“Se non c’era alcun vincolo, tra di noi, allora dimmi, principe Loki, figlio di Odino: perché hai sentito il bisogno di spezzarlo?” - mi sono venuti i brividi, veramente! Mamma mia, che frase e che emotività pazzesca, un periodo veramente veramente intenso! Il finale l'ho adorato. Da lettrice fissata del libro 'La storia infinita' (che ogni due per tre dice 'ma questa è un'altra storia, e si dovrà raccontare un'altra volta') non ho potuto che apprezzare, è una frase che veramente adoro, hai concluso proprio alla perfezione come la ciliegina sulla torta!
Che dire, a presto Shilyss ^^

Recensore Master
30/09/19, ore 14:50

Due soli capitoli e un sacco di Loki. Soprattutto un sacco di Loki & Sigyn e di Sigyn vista dagli occhi di Loki.
Trattandosi del prologo di un’altra tua storia (avendo comunque letto l’intro, l’avevo comunque dimenticato), mi sarei dovuta aspettare il fatto che alla fine non ci sia una vera e propria risoluzione per la storia “d’amore” di questi due. In parte in effetti lo si respira fin dal primo capitolo e questo secondo continua sull’onda dei pensieri e delle riflessioni del Dio dell’inganno ormai troppo lontano dalla sua Sigyn e invischiato con Thanos.

È sempre particolare il modo in cui racconti; l’avevo notato anche nell’altra minilong, questo tuo modo di mescolare presente e passato e tornare al presente e riprendere il passato. Per l’intera minilong veniamo sommersi da ondate di introspezione del Dio, che alle volte apre anche spiragli su scene intime (il più delle volte) passate con Sigyn. E nonostante sembri un disco rotto nel ripetersi all’infinito che è finita, che non c’era vincolo con lei, che con lei non era amore, nemmeno per una volta rinuncia al desiderio che ancora ha di lei e che il monile trafugato gli rimanda alla memoria.
Tra l’altro, proprio riferito a questo, ho molto apprezzato la risposta di Sigyn alla fine della loro ultima notte insieme: “Se non c’era alcun vincolo, tra di noi, allora dimmi, principe Loki, figlio di Odino: perché hai sentito il bisogno di spezzarlo?”.
E non solo, ho provato un piacere immenso a sapere che fosse stata lei a dare fine alla loro storia – per colpa di Loki, ok, ma è stata pur sempre una decisione che la dea della fedeltà ha preso e ha preso per se stessa. E qui, ammetto, me l’ha proprio fatta ammirare. E Loki, per quanto possa amare il pg, se lo merita di venire chiuso fuori dal letto dell’amata. AH!

Un’altra frase che mi è molto piaciuta e che penso ormai definisca perfettamente il rapporto di questi due è stata “Il risultato fu che si cercarono con più disperazione”; per non parlare del fatto che l’orecchino, essendo verde smeraldo aveva i colori di Loki e il suo desiderio è stato quello di vedere Sigyn con i suoi colori addosso. Anche la scena in cui lei li veste nuda, coperta solo dal lenzuola è delicata e meravigliosa.

Il finale direi che è stata la coronazione di una lunga introspezione durata due capitoli. Fin dall’inizio Loki non ha visto in quel gioiello trafugato quello di Sigyn, l’ha preso come “rimpiazzo”, come promemoria per poter allungare il più possibile le proprie riflessioni su di lei e aiutarsi a ricordare e quando alla fine lo getta sembra da una parte che lo faccia perché non gli serve più, perché ha raggiunto il suo scopo e perché la storia con Sigyn è finita. Dall’altra, però, quella sua scelta di, eventualmente, voler scoprire che fine abbia fatto quello vero, dà da pensare che in fondo – ma pure in superficie – non smetterà di struggersi per amore (Sì, Loki, ho detto AMORE, SUE ME! è_é) e, visto che non è nella sua natura, non si accontenterà di come sono finite le cose tra loro. Chi lo sa.
Per ora, ti ringrazio per questa lettura!

Recensore Master
25/09/19, ore 19:59

Sono molto felice che questa storia abbia avuto un suo finale, per quanto "aperto" e sicuramente leggerò il sequel "Come un vizio assurdo". Tra parentesi, mi sembra molto bello che la tua passione per Loki e Sigyn ti ispiri così tante storie, diverse tra loro, tanti punti di vista per scrivere di loro e della loro storia. E' la stessa cosa che accade a me con la serie TV I Medici, che mi ha già ispirato quattro long fic (e altre due le sto elaborando!) e penso che sia meraviglioso quando si trova qualcosa che veramente ci riempie di sogni e fantasie e ci ispira di continuo!
Loki riflette sulla sua vita, su quello che ha commesso e, soprattutto, su ciò che ha perso. Ma, nonostante lui sia il villain della storia, mi viene sempre da pensare che alla fine la colpa di tutto non sia completamente sua, a prescindere dalle scelte che ha fatto. Il vero responsabile è stato Odino che non ha mai rivelato a Loki chi fosse veramente, ha lasciato che lo scoprisse per caso, in modo traumatico. Per anni gli ha mentito, lasciandogli l'illusione che avrebbe potuto diventare Re di Asgard. E' vero, forse Odino avrebbe scelto comunque Thor, ma l'ingiustizia per Loki è stata scoprire di non aver mai avuto nemmeno una possibilità, nemmeno remota, in quanto lui non era realmente figlio di Odino. Questa è la grande ingiustizia che Loki si trova ad affrontare ed è ciò che lo avvelena ancora di più, che porta alle estreme conseguenze un carattere già di per sé incline a tramare, a ingannare, a mentire. Mi ha dato un senso di tristezza leggere i ricordi di Loki, quando credeva ancora di essere fratello di Thor e, nonostante tutti i suoi piani e intrighi, amava il fratello e aveva iniziato la sua storia segreta con Sigyn. E' triste che Loki riviva quei giorni nella sua mente, quando il suo presente è tanto negativo, al servizio del folle Thanos, che Loki stesso riconosce essere fin troppo crudele e insensato. Vuole convincersi di desiderare la distruzione di Asgard per vendetta, ma non è così, Loki in fondo ama la terra in cui è cresciuto e le idee folli di Thanos lo fanno rabbrividire (questa è ancora una volta la prova che Loki, pur essendo un villain, conserva tuttavia una parte di sé in cui c'è posto per l'amore e per la lealtà, la parte che Sigyn è riuscita a scoprire. Thanos al contrario è solo un arido mostro).
In questa storia hai messo in scena la vita di Loki senza Sigyn, una vita senza scopo e senza senso, in cui l'unica spinta sono la vendetta e l'ambizione, ma sono scopi vuoti, che non riempiono il cuore, e Loki, pur non ammettendolo, se ne rende conto. Sì, è stato lui ad allontanare Sigyn, a tradirla e a farglielo sapere, forse per il gusto di sciupare l'unica cosa davvero bella e VERA che avesse... eppure, nonostante dica di non avere rimpianti, qualcosa lo ha spinto a rubare l'orecchino che gli ricordava lei, a rivivere i momenti passati con Sigyn, a sognare di nuovo i suoi baci e il suo corpo... a pensare che anche lei, come la donna del sepolcro, sarebbe morta volentieri al suo fianco. E' vero che alla fine getta via il gioiello, fingendo indifferenza, ma intanto teme l'incontro con Thanos e probabilmente già architetta qualcosa per fermare il Titano pazzo prima che compia qualcosa di orribile, qualcosa che potrebbe distruggere anche Vanheim... e Sigyn.
E secondo me il finale è aperto, non è triste, perché fa capire quanto in realtà Loki tenga a Sigyn. Lui la vuole ancora, prova per lei un sentimento inconfessato e inconfessabile, e di sicuro il suo futuro non è al servizio di Thanos. E' vero, io so già che le cose andranno in un'altra direzione molto più positiva, ma già da questa storia si può capire che il destino di Loki è legato a quello di Sigyn, come i due amanti nella tomba.
E questa cosa mi ha emozionata tanto, perché mi ha fatto pensare a quanto, in questo, Loki senza Sigyn mi ricordi come sarebbe stato... Jacopo senza Antonio!
Queste corrispondenze tra storie, personaggi e fandom diversi sono sempre affascinanti per me!
Presto leggerò anche "Come un vizio assurdo", per adesso ti saluto facendoti ancora tantissimi complimenti per questa bellissima storia.
A presto!
Abby

Recensore Master
24/09/19, ore 15:09

Eccomi di nuovo!
Posso dire che questo Loki sembra diverso dal solito? Si certo, vuole convincersi con tutte le sue forze che non prova rimpianti eppure ... come altro si può chiamare qualcosa che ha perso o meglio che lui stesso ha deciso di perdere per dimostrare a tutti e a se stesso di poterne fare a meno ma che poi inevitabilmente torna a , uso una parola forte per lui, tormentarlo? Credo che questa sia la prima storia su questa coppia dove vedo Lingua d'Argento in seria difficoltà nel mantenere il controllo, per quanto provi a convincersi del contrario. Ha cercato di essere più crudele del solito e la cosa gli si è ritorta contro.
Quanto a Sigyn, anche lei mi è sembrata diversa. Ok, nel suo cuore lo vede come l'amore della sua vita e al cuore non si comanda ma... addirittura concedersi un'ultima volta? Ero abituato alle sue reazioni orgogliose e qui mi ha un po' spiazzato. XD Credo proprio che mi metterò a leggere il seguito nei prossimi scambi!
Un caro saluto e a presto!

Recensore Master
13/09/19, ore 19:13

Ma questa è un'altra storia.
Come? Finisce così? Spietata, ironica, tagliente come una battuta beffarda e un sorriso sghembo di Loki? Per tutta la durata della lettura ho vivamente sperato in un finale positivo, ma lo scenario iniziale della coppia di amanti nella tomba non è stata un'anticipazione incoraggiante in tal senso. Nonostante tutto ho letto, divorato, la mini-long con piacere. L'idea che il dio degli inganni e la dea della fedeltà s'innamorino è intrigante, una scelta che può sembrare scontata ma che nelle mani di una scrittrice talentuosa come te può soltanto fiorire. Per tutto il testo ho percepito il senso di possesso, la disperazione, la ricerca febbrile l'uno dell'altra, accentuati dal fatto di non poter stare assieme sotto gli occhi di tutti. Il tema di with or without you è stato ampiamente approfondito e messo in risalto. Ovunque vada, in qualunque tempo, Loki ricorda Sygin, ed è amaro, triste, pensare che si siano detti addio in un modo tanto drammatico, lasciando tutto in sospeso, senza la possibilità di incontrarsi davvero. 
Come sempre la caratterizzazione e l'introspezioni sono curatissime, a tutto tondo. Il dettaglio degli orecchini è bello da spezzare il fiato, questa sembra una versione tragica di uno dei classici della letteratura, però con i supereroi. Loki e Sygin insieme mi stanno appassionando sempre di più e se possibile questa storia mi ha coinvolta più della prima che ho letto su di loro, con i sogni oscuri di Sygin. Ho avvertito il loro amore disperato, consumato a metà, la gelosia di lui, la paura di lei, e ho desiderato insieme a Loki che potesse esserci un "ancora". Ho letto che questa storia è un prequel di un'altra, spero davvero che il seguito permetta alle divinità di amarsi senza più vincoli. I miei complimenti, shilyss, mi sta venendo sempre più voglia di conoscere la storia originale. Tu da cosa mi diresti di  partire? E Loki e Sygin è una coppia canon?
Bravissima, davvero!

Recensore Master
22/07/19, ore 08:44

Ciao. Sono per lo scambio. Ho voluto assolutamente concludere questa storia perché avevo già letto la prima parte e mi era piaciuta tanto. Premetto che detesto le storie romantiche.... Ma la tua no! Devo anche rivedere un po' meglio l'universo degli Avengers ma ho trovato comunque la storia godibilissima. Sono un po' la psicologa del bar.... Sicuro sicuro sicuro che Loki non sia pentito di aver troncato il legame con Sigyn? Perché a casa mia, se ci ripensi così tanto, è perché NON hai chiuso... Ti racconti che hai chiuso. È leggermente diverso. Scherzo. Probabilmente non ho vissuto rotture così disarmanti o è la mia parte animale a pensarla così. Però boh .. ho comunque quest'impressione. Per il resto ho apprezzato tantissimo questa riflessione tra passato del legame, presente di guerra, futuro di incertezza se non nella ricerca del potere. E mi sta piacendo moltissimo Sigyn. Avrò diritto alle mie simpatie, no? Loki è controverso... È il solito dio dell'inganno, coerente con la sua natura... A cui non risparmierei un paio di sonori schiaffi. Non divaghiamo... :) Lavoro mirabile come sempre. A presto :)

Recensore Master
09/06/19, ore 14:41

Conclusione bellissima!
Nel primo capitolo ero stata un po' incerta su come commentare perché mi sento un po' ripetitiva a dirti quanto mi piaccia il modo in cui scrivi e quanto tu sappia delineare Loki in maniera impareggiabile, ma adesso... beh, il finale ha dato una dimensione tutta sua a questa storia che è uno spaccato di vita, forse transitorio ma non per questo meno importante, nella storia di Loki.
Un finale amaro che ci sta divinamente (e poi a me piacciono i non-lieto fine), perché sottolinea la portata della forza di carattere di Loki, la sua dimensione "umana" anche se è un dio.
Anche se non lo scrivi a chiare lettere si percepisce la sua intenzione di proteggere Sigyn anche se lei non è più sua, la nostalgia, l'importanza del ricordo e la sua determinazione.
Il primo capitolo serve a introdurre tutto questo, ma è nel secondo capitolo che la storia acquista la sua dimensione.
Poi devo dire che ho adorato l'espressione "il naturale caos da cui nasceva ogni cosa", e tutto il paragrafo "Avere un’amante non voleva dire solo..."; davvero l'ho trovato perfetto.

A questo punto mi restano solo le minuscole segnalazioni:

"la soddisfazione non era nella sua natura" -> manca il punto fermo

"era andava soddisfatto in quel momento" -> c'è un 'era' di troppo

"gli ghiacciò le sue ossa" -> gli e sue così vicini mi suona ridondante; "gli ghiacciò le ossa" sottintende già di per sé che sono le sue, ma in realtà sospetto che sia un rimasuglio di modifica come l'"era" della frase indicata sopra.

"per piegarla al volere di Asgard Se l’era scopata" -> manca il punto fermo.

Alla prossima ^^

Recensore Master
08/06/19, ore 16:45

Con le labbra che ancora sapevano di vino
C'ho avuto un tuffo al cuore qua.
Ciao Co'!
Come stai? Io sorprendentemente in ritardo con le recensioni, ma tant'è... però ci sono e non vedevo l'ora di scoprire come sarebbe finita e... sto a piagne, carcola. Specie per alcuni riferimenti non solo a Infinity War, come il profetico:
lo strangolamento. Si allentò il colletto della corazza, a quel pensiero, come se un presagio oscuro fosse calato improvvisamente sulle sue spalle fiere e altere, di principe. , ma anche ai rimandi di quello che è stato, è e sarà in futuro, ricollegato come un filo perfetto e indistruttibile, alle altre tue storie ♥

Sai co', la storia è un mosaico di emozioni continue e pur ribadendo il concetto che Loki l'ha persa, leggendo dei suoi ricordi con lei quasi ci dimentichiamo che è così. Il loro rapporto è qualcosa che va oltre, che brilla... sono due calamite incapaci di staccarsi; nemmeno i moniti degli altri riescono a dividerli, anzi. Più viene detto loro che non è saggio quello che stanno facendo, più hanno voglia di vedersi e soddisfare quel bisogno di splendere l'uno accanto all'altra. Così tanto che Loki le regala i suoi colori da indossare, perché dopotutto ha l'arrogante convinzione che lei gli appartenga, ma che questa appartenenza debbe comunque restare celata. Come l'amore. Come il desiderio. E tutto questo è romantico e straziante allo stesso tempo.

Dividere Loki tra passato e presente è stato un dolce viaggio tra le montagne russe, che ha visto il dio degli inganni cercare scuse su scuse su scuse che trasforma in rancori indirizzati ad una Asgard che finge di odiare, solo perché le uniche cose che ha mai voluto da quel posto è il trono e l'approvazione di un padre che lo ha sempre messo da parte e oscurato dallìombra di Thor. Ferite all'orgoglio che uno come Loki non può accettare, perché sei tu che me lo hai insegnato: Loki non può essere secondo a niente, a nessuno. Essere secondi significa essere troppo vicini ad un obiettivo che non raggiungerà mai. E Sigyn è il pensiero fisso di qualcosa che poteva avere, che poteva coltivare ma che ha perso per colpa sua, nascondendo quel fatto dietro a quel "Non c'era alcun vincolo tra di noi".

Il tradimento di Loki era quasi necessario, sebbene l'amarezza della narrazione ci dice che avrebbe potuto usare tutt'altro metodo, sempre vincente, ma che per quasi praticità abbia scelto la via della seduzione... riusciendo nel suo intento ma perdendo tutto. La forza di Sigyn sta nella sua fedeltà. Pur sapendo cosa è successo, gli concede la sua calma. Ballano, parlano, si confrontano, ma gli occhi e gli sguardi sono troppo da sostenere, e sebbene vi siano debolezze alla quale non si può dire di no – l'ultima volta tra le sue braccia, col pentimento subito dopo di chi ha subito un tradimento che fa troppo male per poterlo perdonare –, si perdono. Si dicono addio, lo fanno con un po' d'amore da darsi, imprimendosi addosso profumi e sensazioni, permeate però da una malinconia e delusione per se stessi e per l'altro. Un addio che ha la delicatezza di chi si ama ancora, di chi non può farne a meno, ma che dopotutto ha un rancore che non può essere messo da parte e fingere che nulla sia successo. Ecco, questi sono Sigyn e Loki, secondo la tua visione. Due amanti passionali, il cui uno ha la libertà assoluta che l'altra le dà, ma fino ai limiti di un rispetto che non viene tradito. In questo caso succede proprio questo ed è troppo diverso dalle solite libertà che Loki si prende e la Dea della fedeltà non è sua succube; non è il suo pupazzo. Non è la sua bambola. Lei è devota, ma il rispetto se lo merita e lo pretende ed è l'unica cosa che avrebbe voluto da lui...

Co', io potrei andare avanti ad oltranza con questa recensione. Hai sviluppato una trama meravigliosa, delicata, che si divide tra rancore e occasioni perse, tra avvicinamenti e distanze che si cerca di accorciare, infine senza successo. Di doni che ricordano quelli già dati, ma che ora non hanno lo stesso senso.
Era solo un gioiello, recita il titolo. Ma quello trovato nella grotta, poi gettato via? Oppure Sigyn, lo era, in una mera convinzione di poter banalizzare ciò che sono stati, racchiuso in quel "era solo"...? Capito? Pure nei titoli ci vedo cose, te possino co'!

Ah! A proposito:
Si stupì quando la vide avanzare decisa nella sua direzione, ma lasciò che le sue braccia sottili e colme di bracciali tintinnanti gli cingessero il collo, che lo guardasse da sotto le palpebre tinte con la polvere scura del bistro[3]
Ohhh, che splendida immagina è mai questa?? Non hai idea *___* Me la sono letteralmente prefigurata davanti agli occhi, co'!

Insomma, dire che l'ho amata è poco. Questa storia è IL gioiello. Questa storia li ha divisi, anche se non hanno mai voluto davvero, che accadesse... ma noi sappiamo che dopo ce altro, c'è qualcosa che li unisce ancora, persino dopo la morte ma, come dici tu, è un'altra storia. Non li puoi dividerà mai per davvero ♥
Quindi Co', spero tu ti prenda la responsabilità delle mie lacrime e del mio cuore accartocciato e infranto; sperando che tu lo faccia, ti auguro una bella serata e grazie come sempre per quello che mi lasci con le tue storie.
È sempre tantissimo ♥
a presto, cosetta tua,
Miryellish (direttamente dalla Scozia, presumo!)

Recensore Junior
07/06/19, ore 19:28

Eccomi, finalmente ce l'ho fatta!
Allora, come posso iniziare questa recensione se non dicendo che è stato uno struggimento dalla prima riga fino alla fine?
L'ho letta come prequel, sapevo come sarebbero andate le cose nella storia successiva, eppure non si è mai psicologicamente pronti.
Non ricordo se te l'ho detto nella recensione che ho lasciato al primo capitolo, ma mi è molto piaciuto seguire il punto di vista di Loki in quella che è stata la nascita, lo sviluppo e la conclusione del suo rapporto con Sigyn; come sai adoro il tuo modo di caratterizzarlo e penso che in questo secondo capitolo in particolare tu sia riuscita a mettere in luce il suo... beh, essere Loki, dio del caos e degli inganni, che mira alla gloria e alla realizzazione dei propri obiettivi. Ma ho visto anche un suo tentativo di costringersi ad essere questo, a vedere Sigyn come qualcuno con cui non aveva vincoli: a riprova il fatto che l'abbia tradita, perché per tutto il tempo ho avuto l'impressione che oltre al voler sedurre questa regina per vincere la battaglia - cosa che mi sembra proprio nelle corde di Loki: perchè risparmiare uno smacco a Thor o evitare di dimostrarsi all'altezza e oltre per un compito? - volesse dimostrarsi di poter stare senza Sigyn. Perché come tu stessa hai detto, non c'è praticamente stato momento in cui non l'abbia pensata.
Ho molto apprezzato quest'idea di Loki che dunque si costringe ad essere ben diverso da come in realtà è, ad andare contro al proprio desiderio perché, a senso suo, costituirebbe una debolezza.
In questo senso l'orecchino che trova simile a Sigyn è un compagno costante per tutta la storia, come il pensiero di lei.
Apprezzo sempre tantissimo Sigyn, il suo essere fedele pur sapendo, a conti fatti, che Loki le spezzerà il cuore, perché come lui sapeva che non avrebbe potuto darle ciò che di certo avrebbe desiderato, lei sapeva che avrebbe desiderato qualcosa che lui non avrebbe potuto darle. E insomma, la situazione è analoga a quella in cui mi sono trovata io leggendo: sapevo come sarebbe andata a finire, ma non fa meno male!
La scena della loro ultima unione mi è piaciuta, l'ho trovata necessaria e decisiva per suggellare in modo definitivo la chiusura del loro rapporto, che li portava a cercarsi con un'urgenza causata da ragioni che per via di Loki non hanno voluto esplorare.
Ammetto che sarebbe stato davvero bello sapere Loki alla ricerca dei veri orecchini che ha dato in pegno a Sigyn, se solo il susseguirsi degli eventi lo avesse reso possibile.
Siccome ho parlato un sacco di quanto abbia trovato struggente la parte del loro ricongiungimento solo momentaneo, tra lo strazio di Loki e Sigyn stessa - l'immagine di lei che si rannicchia sul letto, chiedendogli di andarsene, è stata terribile -, parlo di un paio di altri aspetti che mi sono davvero piaciuti.
In primo luogo, il fatto che la presenza dei doni di Loki indichi il loro legame. Alla fine la loro era una situazione particolare, dove un legame non doveva nemmeno esserci. Che Loki le donasse qualcosa, anche solo per farla vedere sua, e che lei lo indossasse dunque non era necessario, perché come Sigyn stessa gli fa notare l'assenza di un vincolo non dovrebbe rendere necessario per nessuno spezzarlo insieme al cuore dell'altra persona.
Allo stesso modo mi è piaciuto davvero il modo in cui tutta la soffeenza di Sigyn ci perviene, a conti fatti, attraverso gli occhi e i pensieri di Loki: sapeva benissimo come avrebbe potuto evitarle qualcosa di simile, ma la consapevolezza di essere proprio Loki glielo ha reso impossibile.
Ti faccio i miei complimenti per questo prequel che mi è piaciuto davvero un sacco!
Alla prossima!

Recensore Master
06/06/19, ore 16:57

Ciao tesoro bella, eccomi <3
Adoro come tu riesca sempre a rendere Loki perfetto, un principe, equivocabilmente lui in tutte le storie di cui vai a raccontare. Ormai lo considero una tua proprietà, un personaggio di cui solo te riesci a descrivere le mille imperfezioni che lo caratterizzano, le mille sfaccettature che animano i suoi gesti, le sue parole, le sue scelte.
Perchè alla fine questo fa: sceglie lui per tutti. Qui soprattutto, sceglie per Sigyn, per se stesso, per mettere un freno e una fine a qualcosa che sta crescendo fra loro, anzi, che l'hai già fatto, e ha già riempito entrambi i loro cuori. Ho trovato molto bella tutta la descrizione della loro storia d'amore, questo loro desiderarsi, aversi, possedersi - seppur fugacemente; seppur di nascosto, come le cose preziose, come i gioielli, per l'appunto; spiega molto bene la figura di Loki, il suo non accontentarsi mai, il suo essere sempre alla ricerca disperata di qualcosa che lo esalti e innalzi al ruolo che sente di meritare, che non potrebbe essere di nessun altro, per il quale è disposto a rinnegare la sua famiglia, le sue origini... anche se queste trovano casa in un luogo gelido e inospitale come la sua vera casa, il suo vero pianeta, la sua vera discendenza. Addirittura, è disposto a radere al suolo la Terra e i suoi abitanti, ad aiutare e assecondare le idee di un pazzo, di un Folle quale Thanos, che - nonostante il suo lignaggio, la veste di re che si è cucito addosso come un guanto (pur non appartenendogli), altri non è che un servo per lui. Un burattino corroso dall'avidità, dal desiderio feroce, da qualcosa che non è mai stato, ma che bravama più di tutto.
Al contempo, spiega la figura di Sigyn, dea della fedeltà e per questo fedele a lui, al loro amore - seppur mai espresso sinceramente e all'aperto - ai loro momenti d'intimità, non solo fisica. Fedele anche a se stessa, ai suoi sogni, ai suoi desideri, che la spingono fra le braccia di Loki per un'ultima volta ma che allo stesso tempo l'allontanano per sempre, in modo inesorabile, permanente.
Il tutto è stato straziante, avvalorato da una scrittura stupenda, sempre poetica e azzeccata, dolce come una canzone e delicata come uno sfiorarsi di labbra. Sei davvero una dea... altro che Sigyn ;) <3 E ti faccio - come sempre - i miei più sinceri complimenti!
A presto
Alice

Recensore Master
30/05/19, ore 16:01

Carissima, eccomi finalmente <3
Commento con vero piacere questo gioiello di minilong, e posso tranquillamente anticipare che, almeno secondo la mia modesta opinione, si tratta certo di una delle tue prove più brillanti.
Nuova storia, nuovo viaggio nella mente geniale, affascinante e al contempo terribile del dio dell’Inganno. La vicenda prende il via da una scena che mi ha ricordato tanto uno dei primi episodi de “Il commissario Montalbano” (ammetto di avere una gran passione per questo personaggio, sia nella sua versione cartacea che televisiva): ne “Il cane di Terracotta”, il Commissario scopre in una grotta gli scheletri che si scopriranno appartenere ad un ragazzo e una ragazza morti giovanissimi. I due sono stati uccisi da un unico colpo di pistola, e in seguito sepolti insieme, ancora abbracciati, tanto che i loro corpi, decomponendosi, si uniscono in un’unica massa all’altezza del cuore. Davanti alla scoperta nella grotta, Loki per un attimo mi ha ricordato Salvo: quest’ultimo si imbarcherà in un’indagine che lo porterà indietro nel tempo, sulle tracce di un amore eterno che nemmeno la morte è stata in grado di spezzare (ti ricorda niente questo discorso?), il principe di Asgard invece verrà, suo malgrado – o forse no? – trascinato in una meticolosa e a tratti spietata indagine su se stesso.
Adoro il modo in cui riesci a penetrare a fondo nella sua psiche, ne conosci e sveli ogni singolo anfratto, ogni angolo più buio e nascosto. Insieme a te diventiamo partecipi della sete di potere di Loki, della perenne insoddisfazione che lo spinge a non accontentarsi mai, a volere tutto, senza freni e regole, salvo poi perderlo, inesorabilmente, perché nulla può essere abbastanza per l’appetito insaziabile e lupesco del principe che non sarà mai Re.
E l’Amore, neanche a dirlo, non fa eccezione. Loki desidera Sigyn – e non è un desiderio meramente fisico ciò che lo spinge verso di lei, ma anche una grande intesa mentale. La donna è straordinariamente intelligente, e sembra vedere attraverso di lui come se fosse una porta aperta; lo comprende come forse nessuno, nemmeno Thor, è in grado di fare, e, soprattutto, lo accetta per quello che é. Niente sindrome da crocerossina per Sigyn – grazie al cielo, aggiungerei – lei si innamora di Loki, ama tutto di lui e, permettimi la citazione: “even the part that belongs to the darkness”. E per questo lei, più ancora dello scaltro e freddo dio dell’Inganno, è cosciente che ciò che è nato fra loro non può comunque durare, e che dopo la dolcezza e il fuoco della passione arriverà inevitabilmente il dolore. Eppure entrambi non riescono a fare a meno l’uno dell’altra, nonostante il continuo rodimento interiore di Loki, la sua smania per ottenere il favore di Odino, di essere ritenuto degno di un trono che, però, è da sempre destinato ad un altro. Loki e Sigyn sono due divinità, è vero, ma quanta umanità c’è in ogni loro gesto, pensiero, sospiro; persino nell’ultimo addio sono magnifici nella loro imperfezione assolutamente, terribilmente umana. La dignità di Sigyn è adamantina, tuttavia anche lei trema e vacilla davanti alla forza di un sentimento tanto forte da spezzare le vene, un sentimento che chissà quante volte avrà desiderato – invano, naturalmente – di poter soffocare.
Loki è spietato nel modo in cui decide di troncare il loro rapporto, e anche un bel po’ vile, lasciamelo dire: il che la dice lunga su Loki e sul suo coinvolgimento con Sigyn, perché di certo il principe di Asgard tutto è fuorché un pavido, ma davanti alla dea della fedeltà, e a ciò che rappresenta per lui, persino il suo coraggio viene a mancare. Ancora una volta, le sue stesse azioni gli si rivoltano contro, ed è pur vero che Loki non rimpiange nessuna decisione presa, per quanto crudele e foriera di sofferenza, ma nemmeno si prende in giro da solo. Aver perso Sigyn è una ferita ancora aperta, che probabilmente non si rimarginerà mai; e quello che aveva con lei, neppure il potere di tutte le Gemme dell’Infinito potrà eguagliarlo.
Le tue storie sono sempre piene di immagini bellissime, e anche questa non fa eccezione: l’immagine di Sigyn coperta solo da un lenzuolo, con i lunghi capelli biondi sciolti e gli orecchini di smeraldo ai lobi ce l’ho vividamente stampata in testa, è bellissima, sensuale e piena di grazia. Una Musa per la quale un Rossetti o un Waterhouse avrebbe venduto l’anima al diavolo.
Complimenti carissima, continua sempre a rendere il mondo più bello con ciò che scrivi, non smettere mai <3
Un bacio e un abbraccio fortissimi :*

padme

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