“Lentamente, uccide” di Liberty_Fede.
Totale: 30/40.
1) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 8/10.
Lo stile che hai utilizzato in questa storia mi piace perché risulta piuttosto semplice, ma scorrevole. Solitamente – come ben sai – prediligo uno stile più ricco, ma in una storia che gira sempre attorno agli stessi presupposti, una storia così incentrata sui sentimenti snervanti della protagonista, uno stile troppo ricercato avrebbe appesantito troppo il testo.
Nella sua semplicità, ho trovato la narrazione fluida, di piacevole lettura. Ci sono alcune immagini molto belle che ricorrono, in relazione soprattutto ai dialoghi, che sono forse la parte più riuscita dell'intero testo. A questo proposito, il mio passaggio preferito è senz'altro questo: “«Quanto ti farà male, se dovessi accettare?»”, che racchiude alla perfezione l'introspezione dei personaggi e che, a livello di stile, come immagine ricorre per tutta la storia – una specie di mantra, di monito crudele che non permette ai personaggi, e tanto meno ai lettori, di sfuggire alla realtà dei fatti.
2) Titolo: 3/5.
Quello che hai scelto è un titolo sicuramente gradevole, anche se non lo trovo di grandissimo impatto. Penso che sarebbe stato più incisivo senza la virgola, che hai messo – suppongo – per sottolineare ancora di più quel “lentamente”.
Per il resto, trovo che sia un titolo un po' generico, non pregnante per la storia, e che avresti potuto trovare qualcosa di più armonico e più legato alla trama stessa.
3) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 12/15.
Innanzitutto ti faccio i complimenti per la caratterizzazione dei personaggi, sia Rose che Scorpius mi sono sembrati riusciti, personaggi a tutto tondo presentati più attraverso i loro difetti che non per i pregi – tecnica che io apprezzo particolarmente.
Rose, in particolare, è odiosa. Viene voglia di prenderla per le spalle e scuoterla per farla rinsavire! Condanna se stessa e Scorpius – e, di riflesso, anche James e Lily – all'infelicità, soltanto per codardia, perché non ha il coraggio di accogliere quell'amore così totalizzante. Fa quasi ridere, nel finale, notare che, tra i due, è Scorpius quello più “coraggioso”, quello che decide di dare un taglio a un rapporto malato mai chiuso del tutto, per provare ad andare avanti – anche se entrambi i protagonisti, e senz'altro i lettori, sembrano non credere che ce la farà.
Scorpius mi è piaciuto, così orgoglioso, rigido quanto lei per certi versi. Persino un po' ingenuo, quando rimane stupito – e ferito – dal fatto che lei non è vergine.
L'unica cosa che non mi ha convinta del tutto è l'eccessiva lentezza con cui si sviluppa la storia. Tornare su concetti e sentimenti già espressi per sottolineare quanto il protagonista sia ossessionato da essi va bene, ma questo è troppo: il testo risulta appesantito, privo di verve tagliente, per certi versi un po' noioso. Penso tu ti sia dilungata troppo in certi punti, sarebbe stato maggiormente efficace un ritmo un po' più serrato.
Il pacchetto su cui ti sei basata era: “Coppia: Rose Weasley/Scorpius Malfoy.
Indicazione: Rose e Scorpius condividono un amore vero difficile da trovare in una vita, figurarsi a sedici anni. Eppure è così: si amano e niente potrà mai separarli.
Niente a parte loro.
Perché quando provi la felicità, non si torna indietro.
Note: è un pacchetto che pare semplice, ma in realtà non lo è. Vorrei che facessi emergere come sia proprio l’amore, troppo amore, a determinare la rovina della loro relazione.”
Era un pacchetto molto difficile e tu, in linea di massima, non l'hai gestito male. L'unico appunto che mi sento di farti è che, più che l'amore, qua è la codardia di Rose a mandare in rovina la loro relazione. È vero che la paura di lei deriva dal timore di non saper gestire quei sentimenti così totalizzanti, ma intendevo una cosa un po' diversa: mi immaginavo i protagonisti, aggrappati l'uno all'altra, che si vedevano naufragare, a causa di quell'amore così impossibile. Qua passano il tempo a rincorrersi! Comunque, essendo il pacchetto piuttosto vago a riguardo, il mio è un appunto davvero minimo.
4) Gradimento personale: 7/10.
La storia mi è piaciuta molto. Il rapporto è snervante, ricorda un serpente che si morde la coda, e le caratterizzazioni sono davvero ben fatte. Quello che non mi ha fatto impazzire è la lentezza eccessiva con cui si svolge la trama, a tratti ho trovato il testo ripetitivo e privo di incisività: a volte, less is more, e te lo dice una che adora esagerare.
Tuttavia, è sicuramente una storia gradevole, con un'introspezione molto curata, uno stile scorrevole e dei dialoghi “reali”, veramente ben fatti. |
