Mia carissima Light,
era un po’ che non mi palesavo, ma leggerti è sempre una delle mie attività preferite perché sei veramente, veramente brava. Adoro Nat e come si insinua con intelligenza e tatto e grazia – tutti elementi degni di una spia che fa anche la ballerina, peraltro – in questa bishottona che cattura con la sua intensità il lettore, cioè me medesima meco. E quanto è in canone. Non c’è niente da dire su Titano perché Titano è come quei lutti che ti lasciano vuota e priva e di parole. Occorre parlare di ciò che è rimasto, della famiglia che litiga e si ama e non si comprende, l’unica che Nat abbia mai avuto e conosciuto, a cui tiene. E allora che venga pure raccontata la Siberia, mentre il solito Tony acconsente in modo totalmente e assurdamente IC a farsi curare non rendendo il compito facile nemmeno alla Vedova Nera.
Il punto di vista di Natasha ci restituisce un Tony a tutto tondo, sbruffone e arrogante e persino fintamente piacione, ma anche spezzato, corroso, complesso, diviso dall’implacabile morte che già aleggiava su di lui a causa dell’avvelenamento da palladio. Il passaggio introspettivo con cui presente e passato, dialoghi e battute si mescolano gli uni con gli altri è fluidissimo; non si sente la pesantezza dell’alternanza tra i due piani temporali (aho’, ammazzate che recensione profesciònal, me paro il Contini co’ Dante), ma anzi, questo trucco, se così possiamo chiamarlo, rende estremamente veri e canonici i personaggi perché ce li restituisce in tutta la loro complessità. Perché è complessa Natasha e anche se qui non ci sono volutamente allusioni a Endgame si prende cura di quello che è un familiare di cui riconosce i difetti e le mancanze, ma anche le debolezze e la sofferenza, come quando ricordo uno sguardo particolarmente spaesato, scevro dall’ego di Stark il milionario.
E Stark, ferito e spezzato, è umano ed è il solito Iron Man che ironizza anche nei confronti di Nebula; la ringrazia ma a modo suo, quest’uomo abituato ormai a interagire con alieni, dèi e creature quasi mistiche guardandoli semplicemente negli occhi. La tua bravura sta nel cogliere ogni dettaglio di queste due personalità molto complesse e nella volontà di restituircele più canoniche del canone. Inutile dire quanto ti ho pensata, vedendo Endgame la prima volta, soprattutto in riferimento a Comunicazioni Interrotte, che sai che amo particolarmente. Che altro aggiungere? Grazie della splendida lettura, tornerò presto a recensitte, a bella!
Un romanesco baciotto,
Cla’/Shilyss
P.S.
Calcola me so fermata giusto pe' anna' a cena, sennò ancora avevo qualcosa da di', sallo. :P |