Recensione premio per la miglior storia drammatica nel contest:
Ti odio tanto che potrei morirne, di Setsy
Cara eccomi nei tuoi nordici territori, in quel di Asgard, o più precisamente in diversi momenti e luoghi che hai sfiorato come realtà o come visione del futuro in questa coinvolgente one shot. Il tuo amato Loki ha avuto, in effetti, un attimo breve ma molto significativo in Endgame, e divertente, direi, quando per colmo della fortuna il Tesseract è rimasto proprio ai suoi piedi! E' vero, la tua storia è più giusta e completa della realtà: a quel punto si aprono infiniti scenari per il Dio degli Inganni, che certo non può farsi sfuggire l'occasione. Nessuna scelta è facile e priva di conseguenze, però. Da una parte ci può essere un incomprensibile desiderio di salvare quel non-fratello che ha segnato la sua vita intera, involontariamente dandogli un ruolo nell'ombra, facendolo soffrire per il paragone tra loro. Ma che a modo suo ama, e che a questo punto non può perdere senza rimpianto. Dall’altra il bisogno di vendetta grida forte contro Thanos che lo ha utilizzato come uno strumento per il suo piano folle e crudele. Ma quello che ha di fronte è un dio e uno intelligente! Loki saprà aspettare e tessere un piano che lo porterà a vendicarsi e fermare lo sterminio. Non sono sicura di dove si trovi ora Loki, ma dal wiskey e la visione sulla città direi nello studio di Tony Stark? Sto dicendo idiozie? ^-^ In ogni caso, anche la trama è incredibilmente coinvolgente, le riflessioni lo sono altrettanto. Non è un’introspettiva, è troppo movimentata per questo, eppure seguiamo il pensiero di Loki col suo vorticare, presagire diversi tipi di futuro ed eseguire azioni rapide, come se fosse tutto un complesso e fluido ragionamento. Un mix di generi narrativi molto d’effetto e rischioso, perché poteva risultarne un racconto confuso. Invece l’hai padroneggiato completamente, addirittura rendendo la tua storia più completa e attraente di quello che lo spettatore ha messo insieme seguendo il film. Visto che Loki è assolutamente IC, niente può sfuggirgli e intuisce subito perché gli Avangers sono presenti in due momenti, e perché non hanno scelto il posto (e quindi la data) più sicuro, quello in cui l’artefatto era presso lo SHIELD. Perché cercano anche lo scettro, e quindi lui. E infine il sacrificio fatto per Thor, e la propria morte piena di dignità nelle mani del Titano. C’è tutto un mondo in questa fiction, sia come approfondimento che come fatti, è completa e ricca e dire che dalla sinossi sembrava “solo” riferita a un momento specifico. Invece è come un testamento, una memoria che mostra un percorso difficile e incerto, pieno di ripensamenti e svolte, e un finale che coinvolge con la sua tristezza non priva di quella speranza che è di coloro che sono forti e non si rassegnano. Forse andrà bene o ne, ma sarà valsa la pena provare. Il tutto scritto con uno stile sicuro e scorrevole, anche se ineccepibile nella cura. Sono contenta di averti avuta nel contest, cara!
baci,
Setsy |