Mi sento strano.
Cos'è questa sensazione straziante che scava silenziosa nel mio petto?
E' forse quello che gli uomini mortali chiamano Tristezza?
Ebbene si, è tristezza. Ma anche meraviglia e commozione, perché lascia che te lo dica, questa storia è bellissima.
La sofferenza di Adrien traspare da ogni frase, e con un po' d'attenzione si può anche intravedere la rabbia rivolta al "destino" che solo chi ha perso qualcuno può capire.
E ora c'è Marinette che, non dico riempia, perché quel tipo di buco non si può riempire, però lo aiuta molto a ritrovare la felicità. E a sua volta, Adrien ha preso il posto della madre come insegnante, il ciclo di vita e morte che si ripete tra le lacrime del tempo.

Ecco perché il medico mi dice di non leggere storie tristi. Mi fanno parlare così.
Alla prossima

-La Follia mi scorre nelle vene

Sei un'autrice che apprezzo davvero tanto e la mia ammirazione cresce ogni qualvolta trovo qualche tua nuova fanfic: sono sempre incisive, dolci nel loro essere però di impatto. E questa non è da meno. Tratti i personaggi con una delicatezza davvero particolare. Leggere questa one-shot mi ha emozionato, perché credo che tu abbia reso davvero bene soprattutto Adrien. Il suo dolore è così vivo, soprattutto alla fine, da far male -come è giusto che sia, credo, date le circostanze.
Dolcissimo poi il finale ♥
Mi trovo in difficoltà a commentare perché sento di non essere capace di dare giustizia ad una storia tanto bella. Complimenti davvero, mi è piaciuta proprio tanto.
A presto,
Marty